A caccia di ricordi
Cassandra gli passa innanzi
E riversando i tristi lumi a terra
Si perde quell’evidenza
Ritenuta priva d’essenza:
Egli infatti la guarda
Come chi a settembre
Mira l’effimero verde
Dei prati riverberare, accarezzati
Dalle infinte mani del sole,
E si aggira, speranzoso,
Per far proprio il profumo
Della rossa stagione che
Stanca si appresta ad assopirsi:
Egli è disperato,
È a caccia di ricordi.
Ma la brezza gli sfugge,
Libera si libra
E ignara vola leggiadra
Per il mondo incuriosita,
Lontana da chi,
Solo per sé,
La vorrebbe.
Infine, ecco il manto
Dell’inverno insinuarsi
E tutto far tacere,
Cadendogli leteo,
Con un bacio,
Sulle labbra
Che bramano
Cassandra.