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Autore: Yuna Shinoda    18/10/2009    2 recensioni
E' ambientata dopo la puntata 1x13.
Blair e Nate sono di nuovo insieme e Chuck provoca Blair come sempre, solo che non ha idea del periodo che sta attraversando lei.
B pensa di essere incinta, e ce l'ha a morte con Chuck perchè se così fosse, il figlio sarebbe suo, visto che nella mia storia Nate e B stanno insieme ma non hanno mai consumato... Beh, vedremo cosa accadrà u_U
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione, Seconda stagione
Capitoli:
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bho

Grazie mille per i commenti! *ò*

12 Gennaio, Ore 6.45.

Quel giorno mi svegliai un po' umidiccia.

Poco dopo essermi svegliata mi ricordai che stavo sognando di fare sesso con Nate...

Sorrisi al pensiero, finchè non mi venne in mente che ad un certo punto del mio sogno perfetto entrava Chuck Bass a rompere quel momento magico.

Ricordo che mi baciavo con Nate e Bass entrava dalla porta della stanza.

Non appena lo vedevo abbandonavo il mio principe per correre da quel bastardo e...

Tralasciamo, sono già disgustata senza pensare ai particolari.


Andai in bagno.

Sentivo quella sensazione di sporco e bagnato di quando arrivava il periodo ed infatti quando varcai la soglia della porta del bagno mi comparve un largo sorriso sul volto.

Finalmente!” dissi a bassa voce.

Feci quello che facevo di solito la mattina da ormai ben venti cinque giorni.

Mi abbassai gli slip... il mio volto cambiò espressione.

Venticinquesimo giorno di ritardo.

Mi innervosii ancora di più del sogno, ma pensai che era ancora mattina e c'era tempo che magari mi venissero nel pomeriggio.



Qualche minuto più tardi mi vidi con Serena.

Amaramente, avevo deciso di confessarle che avevo questo problema.

Tanto grosso, aggiungerei.


Serena, ho bisogno di dirti una cosa” dissi senza nemmeno permetterle di dirmi ciao.

Serena si allarmò subito. “B, cosa succede? Dev'essere una cosa importante se non mi permetti nemmeno di salutarti”

Abbassai lo sguardo buttando la cosa fuori. Come si dice, via il dente, via il dolore.

Ho venticinque giorni di ritardo”


Non osai alzare lo sguardo per vedere la sua faccia, ma di sicuro era attonita, ma chissà magari quante volte poteva esserle capitato a lei... Che ne sapevo io.


Alzai lo sguardo pian piano.

Lei aveva un'espressione severa.

B, devi farti delle analisi... o perlomeno devi fare un test”

No, Serena” dissi drastica. “Io NON sono incinta. E' solo uno stupido ritardo”

Mi guardava interrogativa, forse stava pensando di farmi qualche altra domanda come...


Spero che almeno tu sappia di chi è” ecco, questa domanda.

Arricciai le labbra al solo pensiero. Sembrava quasi mi stesse giudicando. “Purtroppo sì” risposi con tono acido e a dir poco arrabbiato. Purtroppo sapevo bene di chi poteva essere l'esserino che forse stavo portando nella pancia. “Ma non è detto che io sia...”


...Incinta. Avrei voluto dire, ma non ne ebbi il coraggio.

Pensare di avere un figlio da Nate era un bellissimo pensiero, anche se effettivamente mi avrebbe rovinato la carriera scolastica.

Ma pensare solo minimamente di poter aver un figlio da Chuck Bass... Il mio stomaco si rivoltava e mi veniva da vomitare.

Ero stata davvero stupida a perdere la mia verginità con lui!


Serena si fermò per un istante, ed io con lei.

Mi stava ancora fissando, ma non diceva nulla.

Poi, come se stesse pensando chissà cosa, esordì “Tu e Nate non siete mai andati a letto insieme...”

Conosci bene la risposta, Serena...”

Spalancò gli occhi. Eccola. Ci era arrivata da sola.

Oddio. Quindi il bambino e tuo e di...”

Non c'è nessun...” stavo per dire, quando qualcuno ci interruppe.


Buongiorno, ragazze... Mi piacerebbe darvi un passaggio”

Mi voltai verso la voce stridula che avevo sentito. Ero davvero stizzita.

Gli risposi a tono con un ghigno. Odiavo quando qualcuno mi rovinava la mattina... “So che ti piacerebbe, Bass. Ma mi dispiace darti un due di picche”

Lui sorrise beffardo e non si arrese. “Non stiamo mica giocando a poker, Blair... E comunque mi riferivo più che altro alla mia sorellina...”


Io e Serena ci guardammo.

Corrugai la fronte all'offesa appena ricevuta.

Non solo aveva avuto il coraggio di provocarmi di prima mattina, poi aveva addirittura osato dire che il passaggio era solo per Serena. Odiavo quando la gente la preferiva a me.

Soprattutto quando Nate la preferiva a me.


Chuck, è meglio che tu te ne vada... Camminare è salutare” gli rispose Serena.

Chuck arricciò il naso e chiuse lentamente il finestrino senza aggiungere altro, e la limo accelerò superandoci definitivamente.

Sospirai.

Solo Serena era in grado di scacciare Chuck con le parole.

Quanto odiavo la sua influenza sugli altri...




12 Gennaio, Ore 15.16.

Fortunatamente per me, di Chuck non si ebbero tracce per tutta la giornata di lezione.

Adesso mi trovavo tranquillamente sugli scalini del MET a fare quello che facevo tutti i giorni assieme a Katy, Is, Penelope, Hazel e quella novellina di Jenny Humprey. Spettegolavamo.

Serena non era voluta venire perchè aveva detto che voleva andare a fare una commissione, e non era la sola che si era rifiutata di arrivare.

Non mi erano ancora venute e mi stavo spazientendo come non mai.


Continuavo a sospirare facendo finta di ascoltare quello che diceva Penelope... - era davvero noiosa a volte che mi irritava ancora di più – finchè non vedo arrivare Serena da lontano con una busta bianca in mano.

Spero che non sia quello che immagino altrimenti me la paga.


Blair, posso parlarti un momento?” mi chiamò, al che mi alzai senza farle aggiungere altro.

La raggiunsi seria e mi avvicinai più del solito.

Che c'è Serena?” le domandai con un tono acido.

Mi passò la busta di plastica bianca. “Ho preso dei test per te... Falli” sembrava quasi un ordine. Le feci 'shh' per farla zittire, non sia mai che quelle pettegole lì dietro la sentissero.

Potevi evitare di portarmelo qui” risposi stizzita arricciando il naso.

Blair. Prendi e vai subito a casa a farli” mi disse, quasi come se fosse un ordine.


Non le risposi e andai di nuovo a sedermi.

Lei si allontanò senza dire nient'altro ed io aspettai che se ne andasse per inventare una scusa con le altre per tornarmene a casa.


So che era sbagliato pensarlo perchè non poteva proprio essere vero.

Ma avevo davvero voglia di scoprire se ero incinta o no. Anche se sapevo di non esserlo, era sicuro, visto che io e... Basta pensarci!

Stavo trascorrendo troppo tempo della mia esistenza a pensare a quel bastardo.



12 Gennaio, Ore 18.24.

Serena mi aveva comprato ben dodici test.

Dodici. Cioè, come se con uno non si potesse rilevare nulla.

Avevo appena fatto il decimo che mi arrivò il blast di Gossip Girl.



Una nuova mamma nell'Upper East Side?

Avvistata: Serena che compra dei test di gravidanza in farmacia.

Sembra che tu e Humprey vi siate dati da fare, S!



Sorrisi al blast, anche se non era giusto dopo tutto per lei.

Si era fatta cogliere in flagrante ed adesso tutti pensavano che l'incinta fosse lei.

Ma, in fondo, meglio lei che io.

La mia reputazione non potevo farla distruggere così in fretta visto che grazie alla sua assenza in questi mesi l'avevo conquistata così amaramente e facendo sacrifici.

Non potevo permettere che una stupida gravidanza potesse portarmi via tutto il mio sogno di andare a Yale, sposarmi con Nate e diventare una moglie perfetta dopo la laurea.

Eppure...


Strinsi l'ultimo test nella mano con rabbia.

Stavano per scadere i minuti per vedere il responso anche di questo.

Io non sono incinta. Io mi ordino di non essere incinta.

Non sono incinta! Non lo sono!

Continuavo a ripetermi nella mente queste frasi, inutilmente.


La sveglia sul lavandino suonò.

Erano passati altri cinque minuti.

Avevo paura di togliere la mano e arrabbiarmi ancora di più.

Lo feci con cautela, e quello che ottenni furono solo due lacrime che mi rigarono il viso dopo aver tolto la mano dal test.


Blu.

Ennesimo test blu.

Blu = Positivo.

Dieci test. Tutti blu.


Ne mancavano altri due.

Due potevano fare la differenza?

Non osai farli senza Serena.

La chiamai e lei arrivò subito. Almeno in questo era una buon'amica.

Attendemmo insieme l'esito del numero undici.


Rosa.

Non sono incinta, S!” dissi gioendo nel mio bagno, ma Serena mi guardava seria.

Scosse la testa. “E' solo uno su undici, B” rispose con tono triste facendomi cadere nuovamente nel baratro. Mi sentivo male.

Stavano per distruggere il mio futuro!


Ultimo test.

Questo era uno nuovo che avevo lasciato per ultimo perchè era di quelli che avevo visto anche tv. Ti diceva se eri incinta e se lo eri da quando.

Inutile farlo, tanto non ero incinta.

L'undicesimo test era quello giusto... Gli altri non contano nulla per me! Continuavo a ripetermi nella mia testa, cercando di convincermi come al solito.

Altri cinque minuti.

La sveglia suonò di nuovo.

Guardai Serena con un'espressione affranta.

Non volevo vedere.

Non avrei retto la distruzione completa della mia vita e dei miei buoni propositi!

Tutta colpa di questo feto e di quel bastardo di Chuck Bass!


Serena prese il test dal lavandino e me lo porse con un'espressione indecifrabile in volto.

Non sapevo se quello sguardo ora buono o no.

Lessi il verdetto.


Incinta.

Da tre settimane, per giunta.

Feci cadere quel test per terra portandomi le mani al volto cercando di non piangere.

Serena mi raggiunse e mi poggiò una mano sulla spalla.

Arrabbiatissima, gridai “Questo piccolo feto e Chuck Bass me la pagheranno!”

Avevano distrutto il mio futuro.

Io dovevo distruggere loro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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