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Autore: TittiGranger    18/10/2009    3 recensioni
Rose Weasley uscì dallo spogliatoio dello stadio, guardandosi intorno furtivamente. Era quasi il tramonto e si pentì di non essersi portata dietro una maglia più pesante. - Puoi uscire, non c’è nessuno - disse Rose, passandosi una mano tra i capelli nel tentativo di riordinarli, mentre a passo svelto si dirigeva verso il castello. Dietro di lei, un ragazzo snello e dai biondi capelli, si richiuse la porta alle spalle e la seguì. Contrariamente alla ragazza, se la stava prendendo con comodo: con le mani in tasca e un’espressione assolutamente rilassata, camminava tranquillamente, incurante del ritardo in cui si erano inevitabilmente ritrovati.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rose Weasley uscì dallo spogliatoio dello stadio, guardandosi intorno furtivamente

Rose Weasley uscì dallo spogliatoio dello stadio, guardandosi intorno furtivamente.

Era quasi il tramonto e si pentì di non essersi portata dietro una maglia più pesante.

- Puoi uscire, non cè nessuno - disse Rose, passandosi una mano tra i capelli nel tentativo di riordinarli, mentre a passo svelto si dirigeva verso il castello.

Dietro di lei, un ragazzo snello e dai biondi capelli, si richiuse la porta alle spalle e la seguì.

Contrariamente alla ragazza, se la stava prendendo con comodo: con le mani in tasca e unespressione assolutamente rilassata, camminava tranquillamente, incurante del ritardo in cui si erano inevitabilmente ritrovati.

 

- Malfoy, vuoi muoverti? - lo rimproverò lei, che si trovava già parecchi metri avanti a lui - E tardissimo.

Una delle cose che detestava più di tutte era essere in ritardo. Soprattutto quando la causa del ritardo non  dipendeva da lei.

- Di che ti preoccupi, Weasley? - le fece eco Scorpius Malfoy - Sei tu il Caposcuola, non possono mica punirti.

Lei sbuffò, alzando gli occhi al cielo: se lavesse vista suo padre le avrebbe detto che era tale e quale a sua madre.

- Appunto. Sono un Caposcuola, per cui devo dare il buon esempio - disse Rose, bloccandosi per aspettarlo, soddisfatta della risposta - E arrivare in ritardo non è tra questi.

 

Lui la raggiunse, con un evidente ghigno dipinto sulla faccia.

Rose corrugò la fronte, preoccupata. Non era mai un buon segno quando lui assumeva quella espressione. Significava che stava per sferrare un colpo basso.

- Mi sembrava che qualcuno fosse troppo distratto fino a poco fa, per preoccuparsi di essere in ritardo

Ecco, appunto.

Rose arrossì, sorridendo. Se lui pensava di metterla fuori gioco con una frecciatina di seconda categoria, si sbagliava di grosso.

- Adesso non saremmo in ritardo se qualcuno avesse scelto un posto un po più vicino per incontrarci!

Lo fissò, soddisfatta. Su questo non avrebbe potuto dire nulla.

Uno a zero per Rose Weasley.

- Ti ricordo che tu avevi proposto la Foresta Proibita! - le ricordò lui, inchiodandola con il suo sguardo di ghiaccio - Non mi sembra che tu sia nella posizione per poter criticare.

Magari facciamo uno pari.

 

Rose sbuffò, sconfitta.

- Oh, taci Malfoy! - disse, riprendendo a camminare - Cera rimasta solo la Foresta, le altre me le avevi bocciate tutte! E datti unaggiustata hai la camicia mezza fuori dai pantaloni!

Lui scroccò una sonora risata.

- Cosè Weasley, ti preoccupi che la McGrannit possa togliermi dei punti per la mia scompostezza? - le chiese afferrandola per un braccio e facendola voltare.

- Ti ricordo che sono un Caposcuola, ergo un tuo superiore - disse lei, aggiustandogli la cravatta verde e argento leggermente allentata - Non mi serve la McGrannit per toglierti dei punti!

Scorpius rise di nuovo. Gli piaceva quando lei assumeva certe prese di posizione.

 

Si avvicinò alla ragazza, scostandole i capelli ramati dal collo.

- Allora mi toccherà arruffianarmi questa Caposcuola, per evitare una punizione - le sussurrò in un orecchio.

Prese a baciarle il collo ma lei fu abbastanza rapida da scostarsi, evitando di lasciarsi trasportare.

- Scorpius, ti prego! Ci chiudono fuori. Davvero, io non

Ma stavolta Scorpius fu più rapido di lei. Prima che Rose potesse rigettarsi in una ramanzina da perfetta e responsabile studentessa, le tappò la bocca con la propria.

Dopo un breve tempo di reazione, lei posò le mani sul petto di Scorpius e lo spinse indietro.

- Ti stavo parlando, Malfoy! - gli disse arrabbiata - Non puoi baciarmi mentre ti parlo!

 

- Il problema è che tu parli sempre, Weasley! - rispose lui, come se fosse una scusa accettabile.

Lei fece un lungo sospiro.

Si frequentavano da poco dopo linizio del loro settimo anno, quindi circa quattro mesi.

E se allinizio, il fatto di incontrarsi di nascosto era quasi eccitante, a quel punto stava diventando faticoso.

Anzi, Rose si chiedeva spesso perché continuassero a nascondersi.

E vero che per sette anni se ne erano dette a vicenda di tutti i colori, quindi la gente era abituata a vederli battibeccare piuttosto che in atteggiamenti intimi?

Per questo motivo, Rose e Scorpius avevano deciso di comune accordo di vedersi lontano dagli occhi degli altri, in modo da non dover dare spiegazioni.

Ma a quel punto, il nascondersi stava dando più problemi che altro.

Per Rose, almeno. A Sorpius, infatti, sembrava che la situazione non gli costasse alcuna fatica, tuttaltro.

 

Rose ignorò la sua frecciatina e riprese a camminare.

- Dove vuoi che ci vediamo domani? - le chiese Scorpius, raggiungendola - Risparmiami il campo delle zucche e simili. Potremmo vederci alla serra, mi pare che domani pomeriggio non ci siano lezioni di erbologia.

- Domani non posso - rispose lei, con tono distaccato - Ho il turno di ronda al quarto piano. Però - aggiunse voltandosi per guardarlo in faccia - Puoi sempre venire a farmi compagnia - concluse sorridendogli maliziosa.

 

Lui fissò i suoi occhi grigi contro di lei e per un momento Rose pensò che stesse prendendo in considerazione lidea. Ma a quel punto, Scorpius sembrò riscuotersi.

- Andiamo, Weasley! Vuoi farci beccare? 

Lei lo guardò male. In quel momento Rose capì che la situazione andava risolta. Subito.

Si girò verso di lui, le mani piantate sui fianchi, i grandi occhi scuri ridotti a fessure.

Malfoy si chiese se fosse il caso di scappare velocemente verso il castello, che non era molto lontano.

Lei non sarebbe mai stata tanto veloce da raggiungerlo, dopotutto.

- E chi dovrebbe beccarci, di grazia? - gli chiese Rose.

In quel momento Scorpius capì che Rose voleva litigare; i segnali cerano tutti. Aveva  persino detto di grazia. Male, molto male.

 

Ma tutti sapevano che Malfoy non era famoso per la sua accondiscendenza.

- Vuoi che ti faccia un elenco? - le chiese - Che ne dici della moltitudine di parenti che ti  tiene sotto controllo?

Rose sbarrò gli occhi, stupefatta.

- Cosa? Non è vero! - protestò - Non è vero che mi controllano!

- Ah, no?  - fece lui scettico, contento di aver trovato un argomento in grado di spiazzarla - Vuoi farmi credere che tuo fratello non ti controlla?

Rose scoppiò in una risata cristallina - Hugo? Scusa ce lo hai presente mio fratello? Ha occhi solo per il Quidditch e il cibo.

Scorpius sospirò infastidito, daltronde non poteva darle torto.

- Comunque rimangono sempre Lily, Dominique

- Ma figurati, sono le mie migliori amiche! Mi appoggerebbero su qualsiasi cosa.

 

Il Serpeverde deglutì a fatica, consapevole che la situazione si stava mettendo abbastanza male.

Ma poi, un nome attraversò la sua mente come un fulmine. E un ghigno si dipinse sul suo viso.

- E James? Non puoi negare che ti teneva costantemente sotto controllo.

- Ecco, appunto! Mi teneva sotto controllo. Ma adesso lui ha finito con la scuola, no?

Dannazione pensò Scorpius. Aveva tralasciato quel piccolo particolare.

 

- Questo non significa nulla - ribattè lui - Avrà lasciato questo incarico ad Albus

Rose non sapeva se ridere o innervosirsi. Aveva sempre reputato Scorpius una persona notevolmente  intelligente, anche se nei primi anni non erano andati troppo daccordo, ma adesso lui stava tirando fuori delle scuse assurde.

- Albus? - ripeté lei - Malfoy, ma ti senti quando parli? Stiamo parlando di Albus! E praticamente un fratello per me, mi appoggerebbe sempre.

Scorpius scoccò la lingua guardando da unaltra parte.

Una folata di vento freddo li fece trasalire. Vide Rose incrociare le braccia per proteggersi dal freddo, ma sembrava che non avesse alcuna intenzione di mollare la conversazione.

I lunghi capelli rossicci le svolazzavano da una parte allaltra, mentre Rose lo fissava in attesa di una risposta.

 

- Un fratello sì, come no - disse Scorpius a mezza voce, ma abbastanza forte da poter essere sentito da Rose.

- Che vuol dire? - disse lei, confusa - Ti dispiace spiegarti?

Scorpius comprese che non aveva più tanta scelta. Ormai era in ballo e doveva ballare.

- Senti, Weasley - iniziò, evitando di guardarla - Ti posso assicurare che quando Albus ti guarda non lo fa con gli occhi di un fratello!

Rose scoppiò di nuovo a ridere - Evidentemente lo fa con quelli di un cugino, allora!

- Sì, sì. Scherza pure, tu - disse Malfoy, tirando un calcio ad una pietra là vicino, facendola schizzare lontano.

 

- Andiamo, Scorpius! - disse lei, ridacchiando. Scorpius era visibilmente a disagio, condizione che non gli si addiceva assolutamente - Albus è il tuo migliore amico, come puoi parlare così?

- Proprio perché è il mio migliore amico, so quanto sei importante per lui - lo disse senza guardarlo, ma a Rose non sfuggì lespressione che per pochi attimi attraversò il volto del ragazzo.

Che fosse

- Aspetta! - lo bloccò - Sei geloso!

Rose vide Scropius strabuzzare gli occhi, dietro il ciuffo biondo che gli cadeva sulla fronte.

 

- Cosa? - le disse, tirando fuori le mani dalle tasche in un gesto di sorpresa - Stai scherzando?

Ignorando il freddo che stava diventando particolarmente pungente e rassegnandosi al pensiero che ormai avevano perso la cena, Rose gli si avvicinò e gli passò le braccia intorno al collo.

- Ho detto che sei geloso - ripeté convinta - Ammettilo.

Rose si alzò sulle punte dei piedi per avvicinarsi maggiormente al suo viso. Sfiorò delicatamente la guancia di lui con il naso, sussurrandogli lultima parola nellorecchio.

Dopo un attimo di esitazione, dovuta alla momentanea perdita di lucidità, Scorpius reagì, circondandole i fianchi con le sue lunghe braccia

 

 

 

E la prima Rose\Scorpius che scrivo probabilmente lo avrete notato!

Ho deciso di dividerla in due parti, perché mi sembrava troppo lunga penso che entro domani saprete come si concluderà la discussione !

Un abbraccio, Titti.

 

   
 
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