Era stato un passaggio fluido, e molto tifesco: prendersi cura di Cloud, prendersi cura della donna che Cloud amava. Ma Aeris aveva dimenticato qualcosa, oltre ai pezzi e ai frammenti, agli asciugamani e al tè. Sorrideva a Cloud, ma qualunque cosa fosse non c’era, non era lì, e tutta la stanza s’impregnava sempre di una cosa molto simile all’angoscia.
Due donne rotte, e un uomo nel mezzo. E Tifa lo ripeteva sempre, Cloud, non puoi costringere questa Aeris ad essere l’altra Aeris.