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Autore: Hagne    21/10/2009    2 recensioni
Eccomi qua con una nuova storia tutta da leggere naturalmente su Edward & Bella . Una nuova Bella dovrà fronteggiare un destino al quale neanche l'uomo può rivoltarsi . In una cornice più oscura e tenebrosa ci sarà il nostro Edward più accattivante e con meno ,ma molto meno autocontrollo . Il vampiro perciò dovrà fronteggiare la nuova studentessa dalla bellezza ultraterrena e dal profumo inebriante che sembra aver sconvolto il mondo , il motivo ? Leggete e lo scoprirete .. baci baci gold eyes ........
Genere: Romantico, Dark, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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twilight

twilight

 

 

< Capisco > questo fu tutto ciò che riuscì a dire dopo che Jasper le riferì quanto aveva visto in Romania . Pericoloso . La situazione le era sfuggita di mano . Con un sospiro di sconforto si appoggiò alla parete , passandosi stancamente una mano sul volto tirato per l’angoscia  . < Fabien e gli altri ? > benché sapesse già la risposta , pose ugualmente la tanto agognata domanda a suo fratello che , tra le palpebre dischiuse, vide voltare il capo verso la finestra . < Sono morti > . Dannazione . Non andava bene . Non andava per niente bene . Chi aveva rubato i resti di Vincent ? E che cosa aveva intenzione di fare con lui ? Voleva forse vincere la guerra in atto ?

Chi c’era dietro tutto questo ? Chi poteva aver architettato tutto ciò  ? Ma cosa più importante , perché? Di chi voleva vendicarsi ? Oppressa da tutte quelle domande alle quali non riusciva a trovare neanche una risposta si accasciò lungo la parete , sentendo la porta di pesante legno scuro venire spalancata con foga . Mentre udiva in lontananza i passi accelerati di colui che la abbracciò con apprensione . < Cos’hai ? Ti senti male ? > la voce terrorizzata di Edward e l’urletto impaurito di suo figlio la spinsero  a riaprire le palpebre pesanti , scorgendo con la coda dell’occhio sette figure accostate all’uscio della porta . < Ti senti male tesoro ? > fu quella voce , dolce e paterna a farle sgranare gli occhi bicolore . Sorpresa dal fatto di trovarsi davanti tutta la famiglia Cullen al completo  .

Con un sussurro appena udibile ,  convinse suo marito a poggiarla per terra , mentre un braccio gelido dell’uomo le circondava con fare protettivo la vita e suo figlio le si aggrappava alla gonna con espressione guardinga . < è un piacere rivederti tesoro > con un debole sorriso accolse lo sguardo affettuoso di Elisabeth , oltremodo splendida nel suo vestito ottocentesco .

Ma non fu la bellezza imbarazzante della matrona dell’Alaska a farle aggrottare le sopracciglia , bensì la mano della vampira stretta in quella di ….Charlie .

< Bè , sono successe molte cose in questi 10 anni Bells > con un sussulto accolse la voce profonda di suo padre , bello come un dio greco in un completo blu notte .

Mentre accostati ai due c’erano Esme e Carslie , gli occhi dorati quasi…emozionati .

Rosalie , magnifica come sempre , ma con un evidente tremolio nel labbro inferiore  , quasi fosse sul punto di piangere .

 Emmet , un espressione terribilmente dolce e tenera nei grandi occhi dorati , tanto struggente da farlo sembrare un indifeso  cucciolo di orso fin troppo cresciuto .

Ed infine il suo sguardo fu catturato da una esile figura che si nascondeva dietro l’imponente schiena di suo fratello .

Una ragazzina dai voluminosi boccoli biondo grano che le sorrise timidamente , sbattendo i grandi occhioni dorati .

< Tu devi essere la piccola Esme > colse il sussulto della ragazzina che si rintanò nelle braccia del padre , mentre Rosalie si distaccava del gruppo , trascinandosi di fronte a lei con un espressione a dir poco emozionata .

Ancor prima che potesse proferir parola , la bionda vampira le si gettò contro , abbracciandola di slancio . Sussurrandole parole che all’inizio non comprese , irrigidendosi nella stretta della sorella , mentre una familiare sensazione di calore le scaldava il cuore .

< Mi sei mancata così tanto . Non ti ho mai ringraziato per tutto quello che hai fatto per me > con una certa della difficoltà si districò dall’abbraccio di Rosalie , regalandole un sorriso affettuoso che ebbe il potere di sciogliere i presenti . Ma non la piccola figura che , stritolatole la mano ,  le si gettò alle spalle , arrampicandosi sulla schiena sulla quale si posizionò con evidente stizza  

< Lui chi è ? > il ringhio di suo figlio la fece ridacchiare leggermente , così come suo marito che , circondatole le spalle con un braccio lasciò che la sua piccola fotocopia si accoccolasse sul suo petto . < Questo è nostro figlio . Edward loro sono i tuoi zii e i tuoi nonni > un broncio adorabile fu tutto ciò che suo figlio riservò agli sconosciuti , cominciando a giocare con i capelli di suo marito che paziente , lasciava che il piccolo gli scompigliasse la chioma ramata così identica a quella del figlio .

< E lei ? > in pochi passi di danza la piccola Isabella si gettò festosa tra le braccia aperte di Jasper , mentre vedeva Alice accostarsi al marito con espressione orgogliosa .

< Lei è nostra figlia Isabella > un gemito strozzato attirò l’attenzione dei vampiri e sua su Esme , abbracciata spasmodicamente a Carslie che con dolci carezze sulla schiena tentava di calmarla .

< Mamma stai male ? > fu a quel punto , quando istintivamente chiamò in quel modo Esme che la vampira scoppiò a piangere , sorridendo tra le lacrime .

< Ho sempre sognato di avere così tanti nipotini > la risata che era sul punto di nascere nella sua gola si trasformò in un ringhio gutturale quando un odore nauseabondo le fece arricciare il naso . Mentre i suoi occhi bicolore  si puntavano sulla foresta nella quale riuscì a scorgere centinaia di enormi figure nere che le fecero digrignare i denti.

< Licantropi > .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Attendeva con espressione annoiata  l’uscita dei lupi dagli imponenti alberi che circondavano il suo castello ,mentre con la coda dell’occhio teneva d’occhio sua moglie accostata  con le altre vampire sull’uscio dell’entrata . < Stanno arrivando > scoccando un occhiata complice ai suoi fratelli,   a Charlie e Carslie , si acquattò in posizione di difesa quando enormi figure fuoriuscirono dalla foresta  , allineandosi di fronte a loro .

Ma la cosa che lo lasciò particolarmente sorpreso fu che la maggior parte di quegli enormi animali gli erano familiari , così’ come quello a capo del gruppo , dal manto rossiccio , era per lui inconfondibile . < Papà > lo strilletto terrorizzato della piccola Isabella lo fece voltare leggermente , così come seguì con sorpresa la corsa nella quale suo fratello Jasper si gettò prima che la piccoletta li raggiungesse e si esponesse ad eventuali pericoli . < Cosa diavolo volete ? > per nulla convinto dai pensieri seppur pacifici dei licantropi , si assicurò che le vampire fossero al sicuro prima di sfoderare i luminosi canini che letali , furono illuminati dall’opaco sole alto nel cielo plumbeo .

< Aspetta > sorpreso , vide una minuta figura femminile sbucare da dietro le spalle di quello che sapeva essere Jacob Black , mentre il lupo ruggiva furioso verso la diciottenne  .

< Siamo venuti qui per aiutarvi , non vogliamo farvi del male . Puoi anche leggermi nella mente se non mi credi > sconvolto e non poco dalla ragazzetta dai dolci occhi azzurri e dai corti capelli biondicci  che timorosa avanzava verso di lui .

Rimase piacevolmente colpito quando la piccoletta zittì con un occhiata ostile l’ingombrante ammasso di peli rossicci che sconfitto , chinò il capo di fronte i rimproveri sibilati della nanerottola  .< Jake ha saputo che Isabella era qui ed è voluto venire . Inoltre siamo venuti per allearci con voi , sempre se siete d’accordo > non si lasciò sfuggire il leggero tremolio della piccoletta nel pronunciare il nome di sua moglie , né si lasciò sfuggire il fulmineo movimento alle sue spalle .

E ancor prima che potesse fare alcunché , sua moglie si pose tra le due fazioni , fiera e  di una bellezza tale da mettere a disagio tutti loro . Mentre i suoi occhi bicolore squadravano l’armata di licantropi con sguardo severo . < Il tuo nome ? > provò una certa compassione  per l’umana che , sconvolta dalla bellezza accecante di sua moglie , tentò di non balbettare nel risponderle . < Eve…lin…e > sghignazzò per il goffo  tentativo di Bella  di sembrare quantomeno crudele e spietata , cogliendo l’occhiataccia che sua moglie gli lanciò , prima di posare una mano pallida sulla testa bionda della piccoletta . E il silenzio che calò fu nettamente diverso da parte a parte .

Perché mentre i lupi e l’umana stessa nutrissero un insano senso di sottomissione e arrendevolezza di fronte sua moglie , rimanendo in religioso silenzio . Dietro le sue spalle , sentì chiaramente il ridacchiare di suo fratello Emmet e dei bambini stretti ai fianchi delle rispettivi madri . < Sei troppo carina per uno come Jacob >  quello che seguì alla dolce voce di sua moglie fu un insieme di ululati e risate gutturali . Un rossore imbarazzante dell’umana . Un ringhio da parte della vittima di quel commento , ed uno di suo figlio che , per nulla contento dell’occhiata infastidita che Black lanciò a sua madre .

Si gettò addosso al lupo con la chiara intenzione di dissanguarlo . Mentre la piccola Isabella ed Esme tentavano di strattonarlo e la risata di sua moglie gli scaldava il cuore di ghiaccio come mai prima d’ora .

 

 

 

 

 

 

 

 

Raccolse nel proprio palmo un fiocco di neve , mentre una gelida brezza invernale costringeva i passanti a rintanarsi  in qualche bar o negozio pur di sfuggire al rigido inverno di Berlino .

Era forse l’unica a passeggiare come se nulla fosse per le strade illuminate della cittadina . Avvolta  in un elegante cappotto nero che esaltava la sua pelle diafana , mentre la sciarpa vermiglia svolazzava assieme ai lunghissimi capelli neri . Incassando la testa nelle spalle, svoltò l’ennesimo angolo , persa nel vortice dei suoi pensieri confusi ed inquieti come il suo animo .

Dopo aver convinto Edward a lasciarla da sola per almeno qualche ora , si era presa la briga di allontanarsi il più possibile dal castello alla ricerca di solitudine . Mai si sarebbe aspettata di agognare tanto una condizione alla quale da umana era stata relegata senza il suo consenso . Perché per quanto amasse Edward e suo figlio . Per quanto desiderasse passare ogni attimo della sua lunga eternità con loro , c’era sempre quel bisogno di rinchiudersi in un mondo tutto suo . Come ora , camminando per le molteplici vie della città , non vedeva né le vetrine scintillanti , né la falce di luna alta nel cielo .

Nero , rosso ed oro . Era questo che vedeva . Il suo mondo .

Ad ogni suo movimento  corrispondeva la tensione di un filo scarlatto .

Ad ogni suo respiro il nero la abbracciava come una dolce coperta .

Ad ogni passo gli ovali d’oro si facevano più accessibili  .

Sola . Era sola in quel mondo ed era felice di esserlo .

Che ci fosse qualcosa di sbagliato in lei ? Forse , ma non si era mai data la pena di capirlo .

Infondo fin da umana non era stata esattamente normale . Perché farsi problemi proprio ora ?

Presa com’era da quei pensieri non si accorse di essere andata a sbattere  contro qualcosa di particolarmente piccolo . E quando ritrasse il suo potere , lasciando che i suoi occhi tornassero a vedere la propria realtà che restò per un attimo basita di fronte a due apatici occhi neri .

Con un sospiro di sollievo riconobbe la piccola figura come un bambino di appena 8 anni , vestito di una semplice maglietta a maniche corte , e logori pantaloni neri .

Preoccupata che il bambino potesse prender freddo si sfilò il cappotto , infagottandovi il piccolo  che rigido nella sua presa , continuava a fissarla con quello sguardo vuoto, perso .

Fino a quando con la sciarpa rossa coprì metà del suo volto , prendendolo in braccio con una semplicità e con un  tale slancio d’affetto , che vide un guizzo di sorpresa saettare per gli occhi scuri del bambino .

< Sei gelato , andiamo a prenderti qualcosa di caldo > e con un sorriso dolce si affrettò a raggiungere uno dei tanti bar per comprare una di quelle cioccolate calde che gli umani adoravano prendere attorno ad un tavolo illuminato dalla fioca luce delle lampade al neon .

Gli scarponcini di camoscio affondavano nella neve ogni qual volta l’altalena sulla quale si dondolava si slanciava in avanti sotto le sue spinte . Mentre canticchiava una ninna nanna per far addormentare il bambino che , seppur con le palpebre pesanti , sorseggiava avido la quinta  cioccolata in meno di 2 ore . Con un sorriso divertito vide una tenera coppia stringersi nei propri cappotti passando davanti al semplice parchetto nel quale si trovava da un bel po’ .

Ma a differenza dei poveri umani , lei e il bambino erano protetti dalle sferzate violente del vento , dal momento che , aveva fatto in modo che l’aria gelida si infrangesse contro una barriera di fili rossi . < Come ti chiami ? > intenerita dall’espressione raddolcita e ingenua del piccolo si chinò a sfiorargli con le labbra rosse la pelle olivastra della guancia , sorridendo del tenue rossore che imporporò le guanciotte del piccolo . Ma ancor prima che il bambino potesse risponderle , udì una seppur familiare voce femminile chiamare il nome di Seth . < è tua madre ? > non potè evitare di porgere quella domanda al piccolo quando lo sentì irrigidirsi nella sua presa , aggrappandosi quasi spasmodicamente alla sua leggera camicetta di seta bianca . < Forse dovresti andare > impensierita anche lei dal tono ostile della voce di donna che sentiva provenire da uno dei vicoli bui , abbracciò maggiormente il bambino , convincendosi però a lasciarlo andare .

Benchè provasse un insano terrore nell’abbandonarlo  . < Grazie > non appena ebbe sistemato con più cura la pesante sciarpa di morbida lana rossa attorno al visino arrossato del piccolo , sorrise candidamente , scoccandogli un tenero bacio sui capelli neri del bambino .

< Se hai bisogno di aiuto piccolo Seth , basta farmi un fischio > accarezzandogli la testa un ultima volta , gli diede seppur a malincuore le spalle , cominciando ad avviarsi verso il castello .

E mentre si portava una mano al naso per bloccare lo starnuto , non si accorse minimante della losca figura che aveva afferrato per le spalle il bambino .

E se avesse fatto più attenzione avrebbe sicuramente riconosciuto l’odore nauseabondo di quella donna dalla maschera bianca che , sorprendendo suo figlio di appena 8 giorni di vita  , lo accarezzava con fare falsamente dolce . < L’hai trovata > .

Troppo lontana ormai per poter udire alcunché .

Isabella non potè sentire l’urlo del piccolo Seth , una creatura nata dall’odio di una donna che lei conosceva bene .

La donna che con un sorriso malevolo si accostò all’imponente vampiro dalla chioma dorata .

Mentre tutto in quel piccolo essere urlava quell’unica frase che sembrava squarciargli il cuore . “Non lei “ .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Quando torna la mamma ? > per la centesima volta , quel piccolo nanerottolo  , aggrappato alla sua gamba come un koala , gli pose la stessa identica domanda . < Sta arrivando > e come accadeva da ormai due lunghissime ed interminabili ore , quella era l’unica risposta che si ripeteva come un mantra . Dove diavolo era finita ? Aveva detto un ora al massimo . Che le fosse successo qualcosa ?

Preso in contropiede da quel suo stesso pensiero  , cominciò a respirare affannosamente , mentre gli occhi dorati scrutavano con una certa ansia l’esterno del castello avvolto dalle tenebre .

Ma quando decise infine di riportare sua moglie a casa , con o senza il suo consenso . Potè tirare un sospiro di sollievo non appena vide una sinuosa e familiare  figura delinearsi sul limitare del bosco .

< è arrivata finalmente > con uno sguardo stizzito si allontanò da Jacob Black , affacciatosi a sua volta sull’enorme finestrone che dava sull’entrata del maniero .

Facendo nascere istintivamente nella sua gola e in quella di suo figlio ,un ringhio gutturale che fece sobbalzare appena la piccola Eveline di fianco a loro . < Giuro che fate paura > scambiando un occhiata complice con suo figlio , sfoderò la perfetta dentatura ,facendo  indietreggiare vistosamente la piccola umana che incespicò nei propri passi , cadendo rovinosamente sul pavimento di marmo .

Ma il rimprovero di Black non arrivò come invece si aspettava . Al contrario il lupo sembrava non essersi accorto di nulla . L’unico particolare che attirò la sua attenzione fu il dilatarsi delle pupille nere del licantropo . Prima che tre figure ammantate di nero scardinassero quasi il cancello che dava sulla ciottolosa stradina ricoperta di neve che sua moglie stava percorrendo . E fu solo allora , quando alte fiamme rosse arsero alcuni degli imponenti abeti , che odorò una scia che gli fece accapponare la pelle .
Perché ,  l’odore che sentiva provenire dalla foresta  , era ciò di più ributtante e odioso che avesse mai annusato nella sua lunga eternità . Un mix di odori riconducibili ad un vampiro , e ad un licantropo , ma che non apparteneva a nessuno dei due .

< Prendi i bambini > con un ringhio sommesso , spintonò suo figlio nelle braccia esili dell’umana , mentre con il cuore in gola , correva per i lunghi corridoi che conducevano all’esterno .

Affiancato da Black che , tremando vistosamente , cominciava a trasformarsi .

Aumentò l’andatura quando udì il ringhio minaccioso dei suoi fratelli . In particolar modo ,  quando scorse dalle finestre che sfrecciavano davanti ai suoi occhi costellati da piccole pagliuzze vermiglie , le fiamme che Charlie aveva evocato attorno a loro .

Cosa diavolo è ?

 Non rispose al pensiero angoscioso dell’enorme lupo di fianco a sé . Ebbe solo il tempo di spalancare il portone d’entrata prima di sgranare vistosamente le iridi dorate , mentre un brivido di paura lo costringeva a irrigidire la mascella serrata .

Mio Dio .

Digrignò i denti quando all’espressione sconvolta di suo padre , si associò il pensiero terrorizzato di Charlie , così come gli occhi dei fratelli stentavono a credere a ciò che vedevano .

Vi aiuteremo noi .

Nel momento esatto in cui Black si scagliò come una furia contro i vampiri che lottavano contro la sua famiglia , enormi lupi uscirono dalle uscite secondarie del castello , riversandosi nel giardino . Ma tutti loro , lui compreso , erano come minuscoli ammassi di ossa e membra gelide in confronto alla titanica bestia che si dimenava in mezzo al campo di battaglia .

Impiegò pochi secondi a cogliere ogni più piccolo particolare di quella creatura .

Alta più di cinque metri .

Inquietanti canini simili a quelli dei vampiri fuoriuscivano dalle fauci del lungo muso peloso .

Una pelliccia argentata rivestiva il corpo massiccio del mostro , che ad ogni suo passo , smuoveva la terra attorno a loro .

E gli occhi neri , lucidi di follia , sembravano cercare  qualcosa in tutto quel caos .

 < Edward , Bella . Vai da Bella > seguì terrorizzato le urla di suo padre , scorgendo in mezzo le fiamme che zigzagavano tra i combattenti , la chioma nera di sua moglie .

La quale sembrava aver ingaggiato una battaglia contro un licantropo .

In un battito di ciglia , con la sola forza di una mano , sbriciolò i crani di alcuni vampiri di classe inferiore . Sorpassando suo fratello Emmet che nel mentre , stritolava tra le braccia muscolose otto figure oramai esanimi .

< Bella . Bella dove sei ? > con l’angoscia nella voce , cominciò a cercare tra le lingue di fuoco il volto di sua moglie , riuscendo a cogliere il movimento della sua chioma aldilà di una fessura lambita dalle fiamme .

Ma ancor prima che potesse raggiungerla , due enormi zampe franarono sul terreno , aprendo profonde crepe sotto di lui quando , rialzando il capo , si trovò quel dannato mostro davanti .

< Togliti di mezzo > accucciandosi in posizione di attacco , arricciò oscenamente  il labbro superiore,  mostrando la fila di canini , affilati come rasoi  , con i quali tentò di addentare la zampa anteriore del mostro . E infatti , come aveva calcolato , riuscì a penetrare con i denti la pelliccia del mostro che, data la sua mole , non potè nulla contro la sua velocità .

Si ritrasse immediatamente quando , il sangue della bestia , gli causò un conato di vomito  e un leggero mancamento . Mentre l’urlo dell’animale sembrava zittire i ruggiti attorno a loro e gelare le figure che stavano combattendo .

Fu infatti una di quelle figure a voltarsi verso di lui che ,  pronto ad azzannare il collo della bestia  

, si ritrovò con un braccio dolorante quando , nell’atto di dimenarsi , il mostro lo colpì violentemente con una zampa .

Strinse la parte lesa con apprensione, assottigliando gli occhi dorati per la rabbia . Ma oramai il mostro non sembrava guardare lui , né alcuno dei vampiri o licantropi che stavano combattendo . Al contrario , l’attenzione della bestia era tutta per la sinuosa figura che , immobile sostava di fronte la creatura .

La figura che con un colpo al cuore riconobbe come sua moglie .

< Bella va vai di lì . Bella > urlò a squarciagola verso la vampira che però sembrava non aver udito alcunché ,cogliendo un lampo di sorpresa saettare per gli occhi bicolore della moglie .

Prima che un nome lasciasse le  labbra carnose della burattinaia . Seth .

Uccidila . Uccidila ho detto.  

Quel pensiero ostile lo fece tremare lievemente .

Non per l’odio intriso in quel pensiero .

Bensì per la familiarità di colei che stava ordinando alla bestia di uccidere sua moglie .

Non voglio farle male . Non voglio farle male . Non voglio farle male .

Si stupì non poco dei pensieri del mostro .

Così come rimase basito nel vederlo indietreggiare , scuotendo l’enorme testone , in un evidente gesto di diniego .

Stupido .Sei inutile . è così che  ripaghi  colei che ti ha dato la vita ?

A quel pensiero così simile ad un urlo seguirono diversi movimenti che non ebbe il tempo di registrare  .

Un lupo dalla pelliccia familiare si avventò sulla bestia .

Il mostro si piegò su se stesso come a volersi proteggere .

I vampiri ritornarono a dimenarsi.

E in tutto quel caos . In tutto quel trambusto , riuscì solo a vedere sua moglie slanciarsi verso il mostro per parare il colpo del lupo che aveva tentato di ferire la creatura .

Mentre vedeva con orrore i canini del lupo penetrare nell’esile braccio con il quale la donna difese se stessa è la bestia .

 

 

 

 

 

 

 

 

Cadde in ginocchio sotto la pressione delle fauci del lupo che sembravano volerle dilaniare la carne, mentre ricambiava l’odio intriso in quel volto sfigurato da suo marito più di 12 anni fa .

Con un pugno ben assestato in mezzo agli occhi  riuscì a scagliare il lupo qualche metro più in là , tamponandosi con il vestito , il sangue che copioso sgorgava dalla profonda ferita .

Un singulto strozzato la fece voltare sull’enorme bestia accovacciata su se stessa .

La bestia che con occhi tristi le toccò con il muso il taglio sul braccio destro .

< Non è niente Seth . Va tutto bene > il suo bisbiglio sembrò tranquillizzare la bestia che , chiuso gli occhi neri , tremò vistosamente , prima di cominciare a rimpicciolirsi sotto lo sguardo sgomento dei presenti .

E non appena il bambino tornò alle sue vesti reali , lo vide gettarsi piangente tra le sue braccia , accarezzando il taglio  che la  madre le aveva inferto .

Madre . Quel mostro non poteva essere definito tale .

Come aveva potuto , quella bestia , partorire un così dolce esserino ?

Accarezzò dolcemente la chioma nera del bambino , prendendolo in braccio quando colse , con la coda dell’occhio ,  il movimento del lupo .

< A quanto pare ci rivediamo Leah > bastò quel nome a far ammutolire la sua famiglia e i lupi , due dei quali sgranarono gli occhi , orripilanti .

La donna lupo potè solo sghignazzare prima di dileguarsi assieme all’esercito di vampiri lontano da lì .

Lasciando alle sue spalle confusione, terrore , e un cuore spezzato .

< Bella > al richiamo di suo marito si voltò sorridente verso il vampiro , sorreggendo con un braccio il bambino che le si strinse maggiormente contro quando tutti la accerchiarono .

< Stai bene tesoro ? > annuì sotto lo sguardo apprensivo di suo marito , mentre sentiva le urla dei bambini e delle vampire farsi sempre più vicini .

< Mamma , mamma > attutì con il proprio corpo la caduta di suo figlio, inciampato in un sasso prima di abbracciarla .

E per mano a suo figlio che , curioso , osservava il piccolo Seth  nascosto nell’incavo della sua spalla , cominciò ad avviarsi verso il castello  .

Mentre i  suoi occhi dorati coglievano il tremore delle possenti spalle del  suo migliore amico , e del fratello di quel mostro che distrutto , corse lontano dai presenti , accalcati gli uni sugli altri .

Leah .

Il nome di quella donna che indossava la maschera per nascondere la ferita inflittale da Edward Cullen .

Leah , il lupo che , esiliato dal suo branco ,  si era lasciata mordere da un vampiro puro per dare alla luce una creatura che fosse in grado di uccidere la donna che più odiava al mondo .

La creatura che , contro natura , si era innamorato a prima vista della vampira che aveva il compito di uccidere .

E che ora , odiava colei che gli aveva dato la vita .

 

 

 

 

CONTINUAAA.

ECCOMI TORNATAAAA . VE LO ASPETTAVATE ?? LO AVEVATE IMMAGINATO CHE DIETRO TUTTO C’ERA Leah ? SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E VI AVVISO CHE IL PROX SARà DEFINITIVAMENTE L’ULTIMO .

VI RINGRAZIO DAVVERO PER I COMMENTI .

AL PROX CAPITOLO CI SARANNO ANCHE I RINGRAZIAMENTI E ALCUNI ACCENNI ALLE PROX STORIE CHE Già MI FRULLANO IN TESTA .

AL PROX ED ULTIMO AGGIORNAMENTO .

GOLD EYES . BACI

 

  
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