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Autore: butterflycross    22/10/2009    4 recensioni
Cosa può succedere ad un espada che viene drogato? Beh leggetelo e capirete!!!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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      Grimmjow nel paese delle meraviglie!


Un bel giorno, o meglio dire sfortunato giorno , il sesto espada  si aggirava per i corridoi di Las Noches senza niente di particolare da fare; mentre camminava tranquillo e sereno un piccolo topolino gli si presentò davanti, mettendo in movimento i suoi istinti felini Grimmjow iniziò a seguirlo ma il piccolo roditore riusciva a fuggire ad ogni suo assalto quasi come se fosse guidato. Grimmjow, ad artigli spiegati, continuò a seguirlo imperterrito senza accorgersi di dove il topolino lo stesse guidando e insieme a lui finì dentro ad una stanza buia e lugubre, un brivido lungo la schiena fermò l’Arrancar che con occhio attento osservò ciò che gli stava attorno accorgendosi in ritardo di essere finito nella tana di un lupo famelico e schizzato: era il laboratorio di  Aporro! Guardò il topolino poco distante da lui e si accorse che era telecomandato e che , quindi, era finito in una trappola escogitata dal quello schizofrenico per chissà quale oscuro motivo. A un tratto sentì un pizzicotto provenire dal suo posteriore quasi come se fosse stato punto, si voltò e vide l’ottavo espada con un ghigno malefico e una siringa da trenta centimetri in mano poi…il nulla.
Lentamente cominciò a svegliarsi ma uno strano formicolio gli proveniva dalle gambe, come se fossero state esposte al freddo e quella sgradevole sensazione lo costrinse a svegliarsi. Si guardò attorno era ancora nel laboratorio di quello svitato ma lui non c’era, così Grimmjow si alzò lentamente con un'idea ben chiara in testa: ammazzare quel coso rosa! Però qualcosa lo distrasse e lo rese ancora più furente, guardandosi allo specchio aveva visto che indossava un ridicolo vestito blu con incorporato un grembiule bianco e un grazioso fiocco nero in testa! Tentò di strapparsi quel coso di dosso ma il vestito non voleva saperne di togliersi.
-Se ritrovo Aporro, prima mi faccio togliere sto coso e poi lo trucido!-
Così, con la speranza di non trovare nessuno per i corridoi, si avviò alla ricerca dello scienziato pazzo.
Cammina cammina, i corridoi sembravano vuoti e privi di vita, ma proprio quando Grimmjow finì di pensare questo qualcosa lo sorpassò velocemente gridando:
-E tardiii!-
Grimmjow si mise a inseguirlo fino a raggiungerlo e a mettersi al pari con lui riuscendo a vedere finalmente chi era, quando si accorse di chi si trattava ci rimase totalmente di sasso, tanto che frenò di colpo rimanendo impalato ad osservare quel coso allontanarsi.
-Ulquiorra…?- disse con un filo di voce- Con delle orecchie da coniglio, il papion, un enorme orologio e una codina a batuffolo?Qualcosa non torna… Per quanto lo detesti mi dispiace per lui-
Il nostro povero Grimmjow continuò il suo percorso fermandosi un istante davanti ad una porta da cui proveniva uno strano sentore lentamente l’aprì; la stanza era piena di un denso fumo violaceo che emanava un intenso odore che stordiva i sensi, facendosi strada a fatica, Grimmjow, riuscì ad arrivare al centro della stanza che risultò piena di cuscini e sopra il più grande di essi c’era qualcosa o qualcuno. Con molta fatica cercò di capire chi vi fosse sopra ma gli occhi bruciavano per  via del fumo, avvicinandosi ancora di più riuscì a distinguere la figura: era Tosen!Era sdraiato sul cuscino con una pipa Narghilè in bocca da cui usciva del leggero fumo viola, indossava una lunga veste blu che posandosi sopra i cuscini rendeva il suo corpo simile a quello di un bruco blu!
-Hei, Tosen! Hai visto Aporro?- disse a fatica
Tosen rispose:
-Chi essere tu!?-
-Dai deficiente, va bene che non ci vedi ma non riconosci nemmeno la mia voce?-
-Io non capirci…spiegati meglio…-
-Non mi prendere in giro, Aporro  mi ha travestito così, Ulquiorra sembrava un coniglio bianco e tu mi sembri più suonato del solito…ma cosa sta succedendo!?-
-Bel garbuglio…-
Grimmjow decise che era meglio uscire prima che l’istinto lo portasse ad eliminare quel essere. Continuò a camminare per il corridoio meditando mille modi per torturare ed eliminare l’ottavo espada, quando sentì degli strani rumori provenire poco distante da lui, distolse la mente da quei piacevoli pensieri per notare delle strane cose che rimbalzavano in ogni lato del corridoio; erano due palle rosse e gialle che non si fermavano mai!
-Chi diavolo siete!-
-Pinco Panco- disse uno senza smettere di rimbalzare
-Panco Pinco- rispose l’altro imitando il compagno
-Non prendetemi per il culo! Siete due maledetti Fraccion di quello schizzato! Dov’è il vostro padrone!
Ma i due erano già spariti, così lo sconsolato espada continuò la sua ricerca sempre più disperato! Non riusciva a capire che diavolo stesse succedendo a Las Noches, tutto era iniziato con la puntura del coso rosa e quindi era lui la chiave per risolvere questo mistero, proprio mentre pensava questo una risata molto distinguibile si diffuse nel corridoio, Grimmjow, con i suoi istinti felini si precipitò ad aprire la porta da cui proveniva la risata e come previsto vi trovò l’ottavo espada ma…Era vestito da Regina comodamente seduto su un trono! Non che la stanza fosse meno strana di lui: cuscini neri e rossi a forma di cuore erano sparpagliati in giro, dei poveri fenicotteri rosa erano appesi giù dal soffitto con un cappio al collo e un quadro su una parete ritraeva Aporro con uno di quei poveri animali afferrato per il collo! Al centro della stanza, comodamente seduto su di un trono a forma di cuore, c’era appunto Aporro che guardava Grimmjow con interesse.
-Mio cavo, vuoi giocave con me?-disse agitando il suo scettro cuorcioso
-No!-ringhiò Grimmjow
-Non sai giocave a croquet?-
-Non m’interessa! Voglio solo torturarti!-
-Come ovsi!- gridò Aporro diventando paonazzo- Rispondeve cosi a me! Tavgliateli la testa!- la terra inspiegabilmente tremò a quell'urlo costringendo Grimmjow a fuggire con la coda tra le gambe!
Stanco,distrutto e stordito, il nostro povero protagonista vagava per deserti ed infiniti corridoi chiedendosi cosa stesse succedendo! Si stava vergognando da morire con quel vestito ridicolo addosso preferiva vestirsi da coniglio bianco piuttosto indossare un ridicolo e intralciante abito blu, ma nessuno sembrava farci caso. Ora cosa doveva fare?Il Porro era letteralmente partito di testa e non valeva la pena trucidarlo perché non avrebbe ottenuto alcuna risposta, era perso nei suoi deliri mentali tanto che non si accorse che il corridoio curvava, quindi, fu inevitabile la collisione con conseguente distruzione di una porta. Dolorante Grimmjow si alzò e un brivido gli rizzò la pelliccia. Era una stanza lugubre con zucche ghignanti e illuminate internamente accompagnate da alberi secchi e dai rami inquietanti ma la cosa più spaventosa era che tutte le zucche avevano il volto ghignante di Nnoitra! Avvicinandosi verso il centro della stanza un' enorme zucca occupò tutto il suo campo visivo era semplicemente terrificante.
-Perso qualcosa?- disse una voce proveniente da sopra la zucca.
-No, voglio solo andarmene!-
-Tutto dipende da dove vuoi andare…- la faccia spigolosa del quinto espada fece capolino da sopra la zucca da dove compariva anche l’enorme arma del espada.
-Non so nemmeno dove cavolo andare!-
-Beh allora importa poco che strada prendi-  scivolò agilmente giù da la zucca per finire davanti al attonito Grimmjow che vedeva uno dei più violenti espada vestito tutto a righe e aveva anche una lunga coda e due graziose orecchie sulla testa! Basta ora era troppo! Ulquiorra passi era un coniglio, i Fraccion sono idioti e inutili e passino pure loro, Aporro  non era mai stato apposto con la testa quindi non aveva mai deciso in che sponda stare e pure lui può passare ma annoverare nella sua famigli cioè quella dei felini, un essere sanguinario, stupido e vendicativo come Nnoitra no! Era impossibile da accettare.
-Se vuoi saperlo l'Ulquioniglio è andato da quella parte…- indicò con la coda la direzione
-Chi!?-
-L’ Ulquioniglio bianco-
-Davvero, non me ne frega niente di quell'idiota!!- ribatte Grimmjow
-Davvero cosa?- Il Nnoitra gatto stava risalendo sulla zucca
-Ho capito proverò a parlare con lui. E Andato di la?-
-Ma chi?!-
-Ma sei deficiente? Non è che per quel buco i neuroni ti scappano? Sto parlando di Ulquiorra vestito da coniglio!- Ringhiò lui.
-Quele Ulquioniglio?
-Ma non hai detto che…cioè..oh, diavolo santificato…i miei neuroni dichiarano lo sciopero collettivo!-
-Comunque se io cercassi l’Ulquioniglio lo chiederei al Cappellaio matto- e detto questo sparì lasciando dolo il suo ghigno  nell’aria che poi scomparve come il resto del corpo.
Molto frastornato e con passi incerti il nostro eroe uscì dalla stanza per dirigersi in un posto non preciso ma proprio quando stava per rinunciare ecco che qualcosa di bianco lo sorpassa velocemente, Grimmjow lo insegue con le sue agili capacità feline ma l ‘Ulquioniglio è veloce e aumenta il distacco però  lui non demorde e continua a stargli alle costole finche l’inseguito non si ferma e gli dice:
-Senti è tardi, quella dannata Regina mi vuole per aiutarla a risistemare la stanza e per buttare la spazzatura, se non hai nulla da fare vai lì in fondo dal Cappellaio. Addio.- e riprese la sua corsa.
Grimmjow, sfiduciato, aprì la porta che gli era stata indicata per ritrovarsi davanti Gin e Aizen che bevevano allegramente del the.
-Oh, un invitato- disse Aizen
-Accomodati- suggerì Gin con il suo sorrisone
E si sedette.
-Per tutte le mie vite da gatto cosa sta succedendo?- chiese Grimmjow
-Gatto?!- gridò una voce sa sotto al tavolo, qualcosa uscì di corsa e si mise a distruggere tutto.
-Ma cosa succede al Toperchio?-
-Dategli del the presto!- gridò Aizen
Non appena gli fu possibile, Grimmjow, prese quel coso casinista e gli ficcò in gola il the che calmò quel essere ma quando notò chi era ci rimase di stucco e lo lasciò cadere: era Stark!
Dopo che tutto fu più tranquillo Grimmjow chiese:
-Ma cosa succede oggi!?-
-Oggi è il tuo non-conpleanno!- esclamò Gin
-Cosa?!-
-Ecco il tuo regalo!-
-Un buon non-compleanno!- canticchiò Aizen
-Un bel gomitolo!-
-Basta smettetela tutti!-
Di colpo Grimmjow aprì gli occhi per ritrovarsi ancora nel laboratorio di Aporro, aveva ancora il fiatone per lo stupido sogno fatto ma guardandosi intorno vide che ,stranamente, tutto il mobilio era più grande di lui e si sentiva ristretto.
-L ‘esperimento è riuscito!- la voce dello scienziato invase la stanza
L’espada tentò di rispondere ma gli riuscì un debole “MIAO” preoccupato guardò il suo riflesso su una superficie lucida e vide che era diventato un micino azzurro!
-Caro Grimmjow, ti ringrazio. Ora ho scoperto come trasformare la gente in animali-disse Aporro
Alla fine Grimmjow  passò tre settimane a mangiare croccantino, subire trattamenti anti-pulci , a giocare con gomitoli di lana e ad essere preso in giro da tutti:  Hueco mondo e dintorni.

Spazio per me: questa fan l’ho partorita con le mie amiche per un biglietto di auguri con tanto di illustrazioni! Spero vi piaccia!!! Fatemi sapere!
  
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