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Autore: Sundy    23/09/2003    8 recensioni
Duo, Heero, Relena e il senso profondo delle fiabe al rovescio...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Duo Maxwell, Heero Yui, Relena Peacecraft
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E un bel, forse, giorno Duo Maxwell si specchiò nel finestrino di un'astronave e nella luce fredda dello schermo di un
computer, dannata luce fredda che "mi segue ovunque io vada", e capì di aver commesso il più grande peccato che un amico possa commettere.
L'amore tra Heero e Relena era un esempio lampante di uno di quei grandi amori impossibili a vivere nella quotidianità e altrettanto impossibile da ignorare, una di quelle strane relazioni dal decorso bizzarro e dal sapore di eterno, inestinguibile.
La cosa peggiore che poteva capitarmi nel bel, forse, giorno in cui mi resi conto di quanto odiavo la luce fredda che mi seguiva ovunque, era trovarmi in quella stanza quando Heero mi disse che Relena era stata rapita dalla dolce figlioletta del caro Treize, requiescat in peace. Di solito chi si trova davanti ad una amore eterno fa la mossa semplice, sicura e indolore di stare a guardare dal ballatoio che costa meno, e aspettare che Giulietta pugnali Romeo e Romeo deve morire, si sa...
Il guaio arriva quando ti accorgi che ti importa davvero se Romeo muore avvelenato e Giulietta si getta nel fiume.... e magari sei anche un ottimo nuotatore e ti viene da pensare che se Giulietta si butta nel fiume....
E magari con la faccia da Mercuzio che ti ritrovi tutti questi paralleli letterari ti fanno anche un po' ridere.....e un po' piangere....
Avrei dovuto starci attento dall'inizio, quando salvi la vita a una donna ( o almeno è così che sembra nell'istante immediatamente successivo alla tua entrata ad effetto) ti devi aspettare delle conseguenze... E proprio quando credevo di aver evitato le conseguenze con una virata magistrale...
E proprio quando credevo che le conseguenze non fossero poi tanto gravi, tanto insopportabili da sopportare, il ballatoio si sgretolò sotto i miei piedi e io mi ritrovai a rotolare a gambe all'aria tra l'ombra scura degli occhi di Heero e i miei sensi di colpa. Perché nel gran libro degli gnomi degli umidi boschi artificiali delle colonie madri terre artificiali sta scritto che verrà trasformato in una capra di pietra l'elfo che bacia la principessa combinando un gran casino a livello di favola, e sta scritto nel cuore di ogni uomo che non si tradisce un amico.
Per tutte le principesse del mondo.
Heero dormiva, seduto composto sul sedile, come sempre. E' matematico, tutte le volte che il motore ingrana i primi cinquanta giri, lui piomba nel sonno più piomboso in cui un essere umano semi normale, per quanto può essere normale Heero Yuy, è in grado di piombare viaggiando sparato nello spazio verso una missione il novanta per cento delle volte rischiosa e difficile, e il restante dieci disperata. Giusto per puntualizzare, quel viaggio stava a cavallo tra il dieci e il novanta.
Quando dorme fa tenerezza perché stringe le spalle e sembra più esile e fragile di quanto non sia in realtà. Senza quegli occhi intensissimi spalancati sul buio e l'acciaio della sua anima sembra un cucciolo, che dorme con l'espressione corrucciata di chi ha sempre paura di svegliarsi di soprassalto con un coltello piantato accanto alla testa. O semplicemente con l'espressione corrucciata di chi è nato incazzato col mondo. A volte, anzi spesso, mormora nel sonno. Nomi di persone, posti, cose, parole scollegate tra di loro.... e lo stesso gli succede quando ha la febbre, ovvero spesso. Ovvero la maggior parte delle parole che escono dalla bocca di Heero sono pronunciate mentre, per un motivo o per l'altro non è in sé. Non credo che se ne renda conto, e se se ne accorgesse se la prenderebbe tantissimo. Heero è geloso di se stesso. Di quella gelosia che solo coloro che sono costretti a sopravvivere contando solo ed esclusivamente sulle proprie forze sviluppano nei confronti della propria intimità. Heero non fa entrare mai nessuno nella stanzina calda del suo cuore, mi chiedo come faccia, a passare il tempo lì dentro da solo. Me lo vedo, a giornate intere chiuso nella stanzina calda del suo cuore in pantaloncini, canottiera e scarponcini gialli.... nella luce fredda del computer che ci segue ovunque nei nostri pellegrinaggi di malinconia, malumore, solitudine triste e solitudine abbracciata con convinzione, che ticchetta come un maniaco, con quegli occhi tanto belli e tanto profondi spalancati sulla luce di tutte le solitudini della storia....e la barzelletta si ripiega sulla malinconia delle nostre tristezze e mancanze reciproche, come succede al novanta per cento delle volte. Il restante dieci, il dolore arriva col primo diretto...
Credo di amare molto quel ragazzo. Me lo sono chiesto miliardi di volte e non ho mai avuto la stessa risposta da me stesso, ma... sì. Credo che Heero sia una delle poche persone al mondo di cui tutto sommato mi importa qualcosa, e non credo ci sia nulla di male, per quanto possa essere controproducente e irrazionale affezionarsi ai propri compagni quando ci si trova nella situazione in cui ci siamo trovati noi, dai tempi dell'operazione meteora in poi. Ma nel suddetto libro degli gnomi muschiati c'è scritto anche che il più disgraziato degli uomini è colui che si nega al suo cuore, e non verrà neanche trasformato in capra di pietra, in quanto è lui stesso a trasformare in pietra la sua anima.....
... e forse, in tutto avrei dovuto svegliarlo dal suo incubo quotidiano e dirgli solo..
Caro Heero, premettendo che ti voglio bene, per il tuo modo di dormire, di chiudermi in faccia la porta del tuo cuoricino da scricciolo, per le tue spalle da piccolo uomo, per il tuo essere perennemente spaventato in fondo agli occhi e non aver mai paura di niente... Caro Heero...
Che sicuramente volterai gli occhi e le spalle e il culo e le scarpe gialle e non mi lascerai neanche cominciare.. caro Heero... ma lasciami parlare almeno il tempo di spiegarti perché ti sto parlando, ma lasciami raccontare del gran libro degli gnomi muschiati degli umidi boschi artificiali della madre terra artificiale...
Caro Heero, diventeremo due bestie di pietra, perché un giorno tu cercherai di aprire la porticina della stanzina calda del tuo cuore perché hai finito i biscotti e non ti puoi certo mangiare l'hard disk ..e non ci riuscirai perché quando gli gnomi si sono accorti che vivevi con i tuoi sentimenti legati e imbavagliati in cantina (e non era di certo un gioco erotico..) hanno deciso di punirti chiudendoti nella pietra...
E io diventerò una bestia di pietra perché, sia lode al signore mugolato trai denti per evitare di bestemmiare il suo nome, mi sono innamorato di Relena.
Relena, l'unica che forse sarebbe stata capace di salvarti dalla maledizione degli gnomi.. cazzo di gnomi poi, cosa gliene frega a loro del tuo cuore...?
A loro niente, ma a me sì........ a me sì, Heero, ed è per questo che mi si sono strette le budella mentre, grattandomi la testa ho mormorato a me stesso, come se lo ammettessi a me stesso per la prima volta, che tu sei innamorato di Relena, accidenti a te e a tutte le principesse del mondo....
Tu non la farai felice. Obbiettivamente, non sei il tipo di uomo che può far felice una donna, ma lei vuole te, e se si mette in testa una cosa... Dio quanto è testarda...
Ma lei può salvarti l'anima. Perché è testarda, perché ti ama, perché è forte, positiva, perché può darti un motivo per vivere.. e che diritto ho io, che sopravvivrei comunque lo stesso, di mettermi in mezzo tra te e Relena, tra te e la salvezza della tua anima, tra Romeo e Giulietta, io, con la faccia da Mercuzio che mi ritrovo, io, the Happy Duo...... Duo che non piange mai, e se non piange mai vuol dire che il suo ruolo nell'universo è non soffrire.... Ma appena ti trovi un ruolo nell'universo arriva una cazzo di principessa a incasinare tutto. Piovuta dal cielo neanche fosse stata un angelo di Dio. E invece è una ragazza forte, fragile, una ragazza che è stata capace di guidare i buoni dalla parte giusta, quando tutto l'universo aveva perso la bussola.. una ragazza di diciassette anni chiusa in un ufficio di stucchi e broccati che tiene in mano una bella fettina del mondo, e che non si diverte quasi mai.. una ragazza fragile il giusto da mettersi a piangere istericamente se una stupidaggine va male, dopo avere retto migliaia di crisi con stoica resistenza. Una ragazza che non ride quasi mai e che nessuno si preoccupa di far ridere.... ecco, avevo trovato il mio posto nell'universo quando ho deciso di far ridere Miss Relena, e quello fu l'inizio della fine. Questa è la donna che amo, tanto da non riuscire a togliermela dalla testa più del tempo di dormire, da arrossire quando la sento nominare. E sarebbe tutto perfetto, anche il ruolo nell'universo visto che Relena ha un disperato bisogno di qualcuno che le sdrammatizzi la vita... Ma quella è la tua donna, Heero. E' la tua speranza, colei per cui hai combattuto e hai finalmente deciso di vivere, di sopravvivere alla guerra....
E Relena vuole salvarti il cuore... terrò buoni gli gnomi per un po' Heero. Non mi piace l'idea della pietra, ma...... ma niente. Chi sono io, con la faccia da Mercuzio che mi ritrovo, per mettere bocca in una favola?

God Save Juliet, God Save the Queen.
Romeo must die. Mercutio too
  
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