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Autore: Amalia89    26/10/2009    12 recensioni
Vi siete mai chieste, cosa sarebbe accaduto se Edward e Bella si fossero incontrati per la prima volta in un vicolo cieco? Se Jacob non si fosse mai intromesso nella loro storia, ma… Non vi svelo altro… Una storia originale, ricca di intrighi e misteri, piena di colpi di scena che saranno in grado di sorprendervi sempre...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi

Eccomi! Finalmente arrivata al penultimo capitolo di questa ff! Eh si ragazze, sabato, posterò l’ultimo. Rimando i ringraziamenti e i saluti a quello xd. Ora vi lascio alla lettura, ci vediamo come sempre al fondo con le risposte alle vostre recensioni.

Bacioni.

 

 

Capitolo 26My Destiny

 

 

 

 

Erano passati già venti giorni dal risveglio di mia figlia, la piccola Agnes. Tutto andava avanti per il meglio. La amavamo infinitamente, proprio come lei amava noi.
Avevamo passato giorni fantastici assieme, non avrei mai dimenticato il primo bagnetto, la prima giornata di gioco con Edward.
Amava vederci muovere alla nostra velocità, mettere suo padre alla prova, escogitando trucchi per non farsi leggere nel pensiero. Non glielo avevo mai detto, ma spesso l’avevo aiutata, coprendola sotto il mio scudo. Erano stati attimi di panico e stupore da parte di Edward, almeno fino a quando non aveva scoperto il mio bluff.
Ma vedere il viso di Agnes, illuminarsi in quel magico sorriso ogni volta che riusciva in qualcosa, era una visione della quale non mi sarei mai privata.

Anche i preparativi per il mio matrimonio erano andati avanti. Alice era un vulcano d’idee, spesso, esagerate. Poche cose erano state già decise, tra cui il mio abito.
Era fantastico, color panna, la gonna era fatta di tulle e seta, molto vaporosa. Il bustino era in raso, aveva dei piccoli bottoni sulla schiena, molto semplici. Era davvero stupendo.
La cerimonia, si sarebbe svolta in casa. Ero riuscita ad ottenere “il permesso”, dopo giorni di discussione con mia sorella. Non volevo chiese, o cose troppo sfarzose. Mi bastava qualcosa di molto semplice, la mia bambina ed Edward. Non chiedevo altro.

Gli inviti erano stati già mandati, non conoscevo praticamente nessuno degli invitati. Sapevo che sarebbero venuti dei nostri parenti dall’Alaska e qualche altro loro amico.
Erano giorni felici per tutti, ma per me, non era del tutto così. Avevo sempre sognato che fosse mio padre a portarmi all’altare. E così sarebbe stato se solo… la mia vita non fosse cambiata in quel modo.

Sospirai, alzando gli occhi verso il mare. Ero seduta su un albero, di fronte alla spiaggia, avevo appena finito di cacciare.

Avevo preferito muovermi da sola, volevo pensare.

Non capivo, ora che ero tanto vicina al matrimonio con Edward, mi sentivo malissimo.

Era straziante.

Volevo piangere, ma non potevo, il mio nuovo corpo me lo impediva, volevo urlare, ma non potevo, la mia famiglia mi avrebbe sentito, spaventandosi.

Ispirai a pieni polmoni la brezza di mare, chiudendo gli occhi per assaporare meglio quella fantastica sensazione.

E’ giusto così…

Spalancai gli occhi, all’improvviso. Non era possibile! Non poteva essere.

Sii felice… Va tutto bene…

La mia bocca si spalancò. Allora, la voce di Jake non era solo un’illusione provocata da James? Lui era lì davvero? Cominciai a guardarmi attorno, ma non vidi ne sentii più niente.

Iniziai a correre, cambiando sempre direzione, non sapevo nemmeno io il perché lo stessi facendo.

“Amore?”, la voce addolorata di Edward, mi fece bloccare di colpo. Mi voltai per fissarlo, nei suoi occhi lessi un immenso dolore, ma, nonostante ciò, non riuscii a dire nulla.

“Ti amo Bella…”, disse, correndomi in contro per abbracciarmi.

Lo lasciai fare. Tra le sue braccia mi sentivo bene, un briciolo del dolore che provavo svaniva.

“Perdonami Edward… Ti amo anch’io, ma… ho paura!”. Confessai, singhiozzando.

“Di cosa amore?”, chiese, accarezzandomi i capelli.

“E’ tutto così diverso… Ho sempre immaginato che fosse mio padre a portarmi all’altare, sul quale ci sarebbe stato J…”. Mi fermai improvvisamente mi ero aperta, decisamente troppo.

Lo sentii irrigidirsi.

“Bella, voglio solo la tua felicità… Sei sicura di volermi sposare?”. Chiese. La voce dura e ferma.

No, non potevo fargli questo, io lo amavo, e poi… Se l’avessi lasciato, avrei perso anche l’unica mia ancora di salvezza.

“Sì Edward, voglio sposarti… Ma cerca di capire la mia posizione… E’ cambiato tanto, in così poco tempo”.
Lo sentii sospirare, forse di sollievo.

“Farò di tutto per rendere ogni giorno della tua esistenza perfetto amore mio. Sei tutta la mia vita, e posso solo provare a capire come ti senti… Ma…”. Mi staccò dal suo petto prendendomi il viso tra le mani, incatenando i nostri sguardi. “Ti prego... dammi la possibilità di aiutarti. Se vuoi più tempo l’avrai, qualunque cosa tu voglia… Tutto pur di vederti sorridere”, aggiunse deciso.

Alle sue parole, non potei fare a meno di sorridere. Poggiai le mie labbra sulle sue, per un secondo restammo così, fermi. Fino a quando le nostre bocche, presero vita, socchiusi appena le labbra e lui mi imitò. Ci scambiammo un bacio profondo, pieno d’amore e promesse.

“Ehm, Ehm”.

Eravamo così presi l’uno dall’altro che non c’eravamo accorti dell’arrivo di Alice, con nostra figlia.

Ci staccammo, rivolgendo un gran sorriso ad Agnes.

“Vieni qua piccola mia”, dissi allargando le braccia.

Lei, non se lo fece ripete. E mi saltò in braccio.

“Ciao mamma! Ciao papà!”.

“Ciao tesoro mio”, risposi dandole un bacio sulla guancia, mentre Edward la accarezzò.

“Voleva farsi una corsetta”, spiegò Alice avvicinandosi.

“Sì! E’ troppo eccitante! Quando potrò farlo anch’io?!”. Chiese entusiasta.

Edward alzò gli occhi al cielo. “Quando sarai più grande piccola peste”, disse, scompigliandole i capelli scherzosamente.

“Edward! Ci ho messo più di un’ora a pettinarla! Non rovinarmi tutto!”, urlò Alice, avvicinandosi ad Agnes per sistemarle i folti ricci.

Sorrisi.

“Hai molto poco da ridere tu! Devo ancora farti la prova per il trucco e i capelli! Ero venuta a prenderti!”. Disse mia sorella. Puntandomi un dito contro.

“Ma Alice, mancano ancora nove giorni, perché tutta questa fretta?!”, chiesi lamentandomi.

La vidi aprire e chiudere la bocca più volte, come se stesse cercando le parole giuste da dire.

“Subito a casa…”, sibilò infine, assottigliando lo sguardo.

“Ok, ok”, dissi sbuffando.

“Reggiti forte”, sussurrai all’orecchio di mia figlia.

Un secondo dopo, scattai, iniziando a correre verso casa. Non volevo più pensare, solo godermi quegli attimi di pura e completa libertà e felicità.

Mezz’ora dopo, mi trovavo seduta nel bagno di casa Cullen. Alice e Rosalie, le mie due arpie, erano impegnate a conciarmi come una bambola. Le sentivo confabulare tra di loro, toccarmi i capelli, tirarmi le ciglia. Era una vera e propria tortura.

Io, m’impegnavo, con tutta me stessa, a tenere il broncio.

“Smettila! Distendi il viso, o il trucco non verrà bene!”, mi ammonì Alice.

Sbuffai.

“Alice, secondo te la coroncina la devo mettere qui?”, chiese Rosalie, indicando un punto della mia testa.

“Niente coroncina! Non la voglio, non mi è mai piaciuta!”, urlai, alzandomi dallo sgabello.

“Torna a sederti! O dovremmo riniziare tutto da capo!”, mi disse Rosalie, impugnando il phon.

“No!”, risposi arrabbiata.

In quell’istante, la porta del bagno si aprì, ed entrò Emmett.

“Scusate ragazze, ho sentito delle urla e…”, smise di parlare, nel momento in cui posò gli occhi su di me.

Passarono pochi secondi, prima che scoppiasse a ridere.

“Che cosa c’è?!”, chiesi irritata.

Scu… Scusa Bellina… ma… sembri un cesto delle decorazioni… Natalizie!”. Riuscì a dire, tra una risata e l’altra.

Mi voltai di scatto verso lo specchio, e rimasi basita. Emmett aveva ragione! Fissai le mie sorelle ringhiando. Entrambe poggiarono i loro strumenti di tortura, e alzarono le mani.

“Bella… non avevamo ancora finito”, disse Rosalie arretrando.

“Era solo una prova… Ricordi? E’ a questo che servono no?”, aggiunse Alice, imitandola.

Emmett non la smetteva di ridere e, udendo tutto quel baccano, anche Jasper si era avvicinato al bagno.

“Che cos…”. Anche lui, vedendomi, si bloccò.

“Non osare…”, sibilai minacciosa.

Ma appena un secondo dopo, anche lui, scoppiò a ridere.

“Ora vi sistemo io!”, gridai cominciando ad inseguirli per tutta la casa. Se solo fossi riuscita a prenderli, mi sarei vendicata per bene. Mancavano nove giorni al mio matrimonio, ma, avevo come la strana sensazione, che sarebbero stati i più lunghi di tutta la mia esistenza.

 

 

Rispondendo alle vostre recensioni…

 

 

 

Barbyemarco: Aaaa quanto sei negativa… Cmq non te l’ho ancora letto xd. Tvb patatina, anche se non vuoi farmi i patatini.

vampiretta cullen: Ciao! Ma figurati, capisco la difficoltà nello stare dietro a tutto, tranquilla J. Sono contenta che la storia continui a piacerti, e spero che vada sempre avanti così… Grazie mille per i complimenti e la recensione! Un bacione a presto.

baby84: Grazie! Che bello sapere che ti piaccia così! Bacioni alla prossima!

Trettra: Grazie! J Sono contenta d’essere riuscita a rendere l’idea della bambina, non è stato facile J. Grazie per il commento. Bacioni.

Tede: Ma grazie! Quanti complimenti per questo cappy xd. Sono contenta d’esser riuscita a rendere bene l’idea di Agnes J. Ma sopratutta, contenta d’averti trasmesso delle emozioni. Alla prossima bacioni.

Elfa sognatrice: Grazie! In pratica, Agnes sogna d’essere su questa barca, alle estremità ci sono James e Jacob, (James nero Jacob dorato), lei le sente solo sotto forma di voci. Non sa da chi andare, fino a quando James si arrabbia perché non lo ascolta e lei per la paura, corre nella direzione opposta da Jake, se non ci fosse stata, avrebbe raggiunto subito James, e quindi sarebbe morta. Spero d’essere stata chiara J. Bacioni alla prossima.

Jiulya Listing: Grazie mille! J Sono feliceeee J, davvero grazie grazie grazie J. Alla prossima, bacioni.

RachEl Culle: Grazie! Così mi fai arrossire! J. Sono contenta d’essere riuscita a trasmetterti delle emozioni… e se dovessi trovare un’altra famiglia così, ti faccio sapere xdxd. Bacioni.

Frafra9: ciao! Una mezza verità… perché cmq, hanno omesso di dire che lei aveva dei genitori,m nascondendo l’incidente con James in una caduta… ma no, avevo deciso fin da subito che sapesse della loro natura. Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e che ti abbiamo trasmesso qualcosa. Bacioni e grazie ancora.

RenEsmee_Carlie_Cullen: Hahaha grazie per la carità! Xd. Sono contenta che ti sia piaciuto! Alla prossima. Bacioni.

Annatfl: Grazie! Visto, l’ha presa bene xd. Alla prossima, bacioni.

ross_ana: Hahah non sei l’unica xd. Sono contenta che il risveglio mi sia venuto bene, ci ho lavorato parecchio e sapere d’essere riuscita a trasmettere bene tutte le sensazioni, mi fa piacere, soprattutto considerato l’umore con il quale scrivo questi cap. Per quanto riguarda la pecca sulla memoria, l’ho pensato anche io, ma poi mi sono detta “ma mica ha perso la memoria su tutto no?”, e quindi l’ho messo perché mi sembrava carino xd. Grazie come al solito per i fantastici complimenti e per la bella recensione J. Un bacione, alla prossima. Ciau.

Hachiko_Vampire: grazie! Per la recensione i complimenti, e la pazienza nel seguirmi xd. Sono contenta d’averti fatto tornare la voglia di scrivere, non sprecare mai le tue idee, utilizzale sempre! J. Un bacione e alla prossima. Ciau

Grazie a TUTTI.

Amalia.

 

  
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