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Autore: Erhien    26/10/2009    8 recensioni
Salve a tutti quanti! Questa storia è incentrata sulla coppia Draco/Harry. La storia si svolge durante il 6° anno a Hogwarts; i due arrivano ad avere un contatto stretto, e non mi riferisco alle litigate, ma alle lettere, più percisamente pagine di diario, che i due si scambiano. Involontariamente. Inconsapevolmente. I maghi si troveranno quindi a confidarsi l'un l'altro le loro emozioni, le loro vite, alternando momenti bui con scenette divertenti. Ma cosa potrebbe accadere se uno di loro venisse a scoprire l'identità del suo caro amico di penna? Spero di avervi intrigato un pochino!
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SALVE A TUTTI. ORAMAI SONO MISS PUNTUALITA’, NON TROVATE? xD NATURALMENTE SCHERZO… INVECE VORREI PARLARE DI QUALCOSA DI PIU’ SERIO: LA MIA BETA Makiri E’ MALATA, HA LA FEBBRE… EPPURE HA ACCETTATO DI RILEGGERE LA MIA STORIA… GRAZIE MILLE, TI VOGLIO DAVVERO TROPPO BENE ^.^ GUARISCI PRESTO, MI RACCOMANDO!
PRIMA DI LASCIARVI E FARVI LEGGERE IL CAPITOLO, VORREI PRECISARE UNA COSA: UNA RAGAZZA (NON FACCIO NOMI QUI… SEMMAI TRA I RINGRAZIAMENTI ALLA FINE xD) MI HA FATTO NOTARE UN’IMPRECISIONE PER QUANTO RIGUARDA LE LEZIONI DEL TRIO. VORREI CHIEDERE SCUSA, MI DISPIACE DI FARVI TROVARE CERTI ERRORI, MA HO LETTO IL LIBRO ALLE MEDIE, E NON SI PUO’ DI CERTO TRARRE MOLTO SPUNTO DAL FILM PER CERTE COSE. INOLTRE DA SOLA MI SONO ACCORTA DI UNA BRUTTISSIMA IMPRECISIONE PER QUANTO RIGUARDA L’ARMADIO SVANITORE, IN QUANTO LA STANZA IN CUI SI TROVA NON E’ COME AVEVO PENSATO IO, MA IN UN’ALTRA. MI DISPIACE DA MORIRE, DAVVERO, IL PROBLEMA E’ CHE QUEST’ULTIMA COSA L’HO SCOPERTA TROPPO TARDI, PER CUI CONTINUO PER LA MIA STRADA: PER FAVORE, PRENDETE TUTTO QUELLO CHE SCRIVO PER VERO xD. PER QUANTO RIGUARDA LA STORIA DELLE LEZIONI… MI DISPIACE, HO PROVATO A CERCARE GI ORARI DEI RAGAZZI SU INTERNET (CASOMAI SI TROVASSERO IN QUALCHE SITO-FANCLUB), MA LA MIA RICERCA E’ MISERAMENTE FALLITA. QUINDI VI CHIEDO DI NUOVO: PRENDETE TUTTO QUELLO CHE DICO PER VERO, TANTO E’ UNA FANFICTION, PER CUI E’ LECITISSIMO CAMBIARE CERTE COSE, NON TROVATE (MI STO ARRAMPICANDO SUGLI SPECCHI!)?
BUONA LETTURA!!

Capitolo 5
23 ottobre 1996

Harry si trovava nell’aula di Pozioni col Prof. Lumacorno. A minuti sarebbe incominciata la prossima lezione, eppure avevano appena finito di trasportare i libri, anche con l’aiuto dell’incantesimo per la levitazione.
- Grazie mille per avermi aiutato, questo le frutterà ben 10 punti per la sua casa, Signor Potter –
- Grazie a lei, Professore -. Almeno ho guadagnato qualcosa! Pensò il moretto.
Il ragazzo lasciò in fretta l’aula, dirigendosi fuori dalla scuola per arrivare con cinque minuti di ritardo in una delle serre di Erbologia.
- Dove sei stato? – chiese bisbigliando Ron. Harry gli spiegò in fretta del Professore di Pozioni, tornando poi a seguire la lezione. Hermione era al tavolo davanti al loro, e con un’occhiata salutò il suo amico.
Mi sa tanto che non potrò proprio “inviare” la lettera oggi…lo farò domani mattina.
L’ora della noiosa lezione passò sorprendentemente in fretta, lasciando liberi gli studenti ormai stanchi.
- Non vedo l’ora di stendermi, sono stanco morto! – sentenziò Weasley quando i tre furono fuori dalla serra.
- Stai cercando di farmi rosicare, per caso? – chiese con una nota d’acidità Harry.
- Che? Ah, ops! Scusa, non volevo, mi ero dimenticato… vedi il lato positivo della cosa: hai guadagnato 10 punti e magari te ne darà degli altri stasera! –
- Bella consolazione! –
- Dai, Harry. Tanto quanto vuoi che ci voglia? – s’intromise Hermione.
- Non ne ho proprio idea! Comunque se ci riesco vi raggiungo prima di cena nella sala comune. Altrimenti ci vediamo direttamente nella Sala Grande. A dopo –
- Ciao! – risposero i due amici.
- Hey Hermione –
- Dimmi Ron –
- Te l’ho mai detto che sei meravigliosa? –
- Sì, ti aiuterò col compito di Astronomia – rispose fiaccamente la ragazza.
- Grazie! Ti adoro! – ringraziò Ron, posando una mano sul braccio della ragazza. Al tocco quest’ultima divenne tutta rossa, così si voltò per nascondere l’imbarazzo.

♣♣♣♣♣

- Professore, eccomi –
- Oh, ben arrivato! Venga qui, deve aiutarmi a catalogare questi libri –
- Sono quelli di prima? –
- No, no. Questi sono alcuni libri che mi sono appena arrivati sulle ultime novità nel campo delle Pozioni –
- Capisco, dove posso mettermi? –
- Si sieda qui. Ora le do tutto l’occorrente e le spiego come fare –.
L’uomo stava facendo accomodare il grifondoro a un banco vicino alla cattedra; gli mise davanti una pila enorme di libri, tutti dai titoli diversi, spiegandogli successivamente come catalogarli.
Il ragazzo si rimboccò le maniche, cercando di fare un lavoro preciso, pulito e veloce.
Fortunatamente non ci mise moltissimo, visto che alle 19 aveva finito tutto. Però c’era un altro problema che gravava ora sulle sue spalle: i racconti nostalgici del Professore circa i suoi vecchi (e migliori) alunni. Ed è così che il famigerato Harry Potter morì di noia in un’aula di Pozioni, un mercoledì sera.

♣♣♣♣♣

La sala comune delle serpi era come al solito riempita del chiacchiericcio degli studenti, per cui era improbabile pensare di poter studiare con quel fastidioso rumore. Draco infatti si era astutamente accaparrato un posticino appartato nella biblioteca, per poter leggere e studiare in santa pace.
Davanti a sé teneva aperto il libro di Storia della Magia. Unico inconveniente, erano ben venti minuti che stava fermo sulla stessa riga di pagina 58; questo perché pensava a ben altro.
Vado o non vado? Avrà risposto? Merlino…chissà chi sarà. Cavolo sono giorni che mi pongo la stessa domanda: sto diventando noioso! E pure un po’ ripetitivo…
Il ragazzo chiuse il libro con rabbia, cercando di reprimere ogni sentimento d’irrequietezza. Aprì piuttosto un altro libro, quello di Pozioni, pensando che la sua materia preferita potesse aiutarlo.
Però l’unica cosa che riusciva a venirgli in mente era il Professor Piton che ora ricopriva la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure; il Professore però gli faceva pensare agli altri Mangiamorte, soprattutto a suo padre; suo padre gli ricordava il compito assegnatogli. Quel cavolo d’incarico che non poteva rifiutare, perché in posta c’erano i suoi genitori.
- Merda! – esclamò sottovoce. Il giovane si prese la testa fra le mani e guardò dritto davanti a sé. Doveva assolutamente sfogarsi, non poteva concentrarsi con tutto quello che gli passava per la testa. Forse gli avrebbe fatto bene camminare un poco per liberare la mente. Così si alzò e, una volta infilati tutti i libri dentro lo zaino, si diresse a passo svelto nella Stanza delle Necessità.
Aspettò che non ci fosse nessuno, poi entrò senza problemi; mollò lo zaino su uno scaffale accanto all’entrata, e cercò con lo sguardo la sedia-scambia-lettere. La sua di lettera non c’era più, però, purtroppo, non ce n’era nemmeno una di risposta; doveva esser arrivato troppo presto.
Frustato, uscì lasciando in disparte l’altra questione di cui doveva occuparsi; ora non era proprio in grado di aggiustare quella cosa.
Ripresa la borsa, e dato un calcio per sfogarsi a un armadio lì vicino, decise che la biblioteca era troppo silenziosa per tutta la confusione che aveva in mente. L’ideale era l’affollata sala comune.
Ci mise un po’ per arrivare davanti al ritratto posto come guardiano della casa; pronunciò così la parola d’ordine, entrando in una stanza talmente chiassosa da far pensare ad un festino.
- Hey, guarda chi si vede, il topo di biblioteca – annunciò con enfasi Theodore Nott. Era l’unico che poteva permettersi di fare qualche commento sarcastico su Draco.
- Nott, che è tutto questo chiasso? –
- Come, non hai saputo? – s’intromise Pansy Parkinson.
- Che cosa? –
- Una cosa troppo divertente e scandalosa –
- Sputa il rospo –
- Ok. Conosci un certo Kurt Anderson di Tassorosso, sesto anno? –
- Boh, forse l’ho sentito nominare… -
- Va be’, tanto è uno sfigato come il resto della sua Casa. La cosa interessante è cosa ha fatto all’ultimo festino. Lui e un’altra persona erano ubriachi fradici, per cui hanno scopato… solamente che li hanno visti un po’ tutti! Vuoi sapere chi è l’altra persona? Spara un nome, dai su! –
- Non mi piacciono questi giochetti –
- Dai, mica ti fa male –
- Va bene… che ne so…tu, Pansy? –
- Che simpatico. Ma che…riprova. Spara dei nomi poi io ti fermo se indovini –
- Che palle… ok…. Però almeno dimmi di quale Casa è! –
- Grifondoro –
- La mezzosangue? La sfigata Weasley? Una delle gemelle? –
- Sei totalmente fuori strada… Finnigan –
- Che cosa?! –. Finnigan era gay? Certo, era un cretino degno di Grifondoro, ma non aveva mai dato cenni di essere omosessuale!
- Sì, proprio così. Il giorno dopo si sono ritrovati insieme su di un divano, dicono, tutti nudi, per cui lo shock è stato enorme. Pensa un po’ che risate! Merlino, è proprio vero che i Grifondoro sono dei veri cretini… fanno certe figure di merda! –  la ragazza rise di gusto.
Intanto Draco si era seduto ridendo un po’ della stupidità dei due ragazzi e un po’ dello scherzetto che aveva tirato loro il fato.
- Che cosa traumatica… risvegliarsi dopo una sbronza scoprendo di averlo fatto con uno del tuo stesso sesso! –
- Eh già… -
- Ma stai zitta, Pansy, che mi sa tanto che ti sarebbe piaciuto provare – la prese in giro Nott.
- Ma chiudi quella boccaccia! –
Fare sesso con qualcuno senza ricordarti nulla o almeno farlo senza problemi di coscienza? Chissà cosa si prova. E poi deve essere davvero strano farlo con un altro ragazzo… che schifo… sarebbe uno spreco per il Mondo Magico. Alla fine toccherebbe andare dai Babbani, e così ci sarebbero fin troppi mezzosangue!
Mentre Draco rifletteva, i suoi due amici stavano litigando un po’, fino a che non lo tirarono dentro al loro discorso.
- Malfoy, tu che ne pensi? – gli chiese Pansy.
- Penso che sia una cosa innaturale, farlo con uno dello stesso sesso! –
- Hai ragione. Eppure in molti sostengono che sia molto bello… e ho appena scoperto che in molti qua lo fanno per curiosità o per togliersi lo sfizio… ecco… tu lo faresti mai? – chiese un po’ rossa in viso la ragazza, non senza difficoltà.
- Stai scherzando, vero? Per favore, mi fanno davvero schifo questi discorsi, quindi vedete di cambiare un po’ argomento –
- Ok, scusa Malfoy –
Theodore però continuò a guardare il biondino con fare curioso: se non fosse stata per questa sua omofobia, sarebbe stato il sogno erotico di tre quarti della scuola. Draco era un ragazzo dalla bellezza particolare, sbocciata da poco; era una bellezza forte, dai tratti spigolosi e nobili. Inoltre c’era quella sua aria snob che provoca non poco desiderio nelle ragazze, e la sua aria notevolmente misteriosa che giocava senza ritegno col cuore delle stesse. E anche alcuni ragazzi rimanevano fulminati da questo essere così complicato e meraviglioso.
Inoltre girava voce che non avesse mai avuto una ragazza, che stesse cercando solo il vero amore; questo aumentava così il desiderio di molte ammiratrici.
Theodore però sapeva bene che non era così; lui era l’unico che poteva vantare una conoscenza superiore a chiunque altro di quell’enigmatico ragazzo.
Draco, infatti, aveva già avuto delle storie con delle ragazze, ma solo d’estate; tranne quella passata, per via degli “impegni familiari”.
C’era una ragazza in particolare che aveva frequentato per ben quattro estati di seguito da quando aveva 12 anni. Lei era una francese di un anno più piccola di lui; questa, durante la bella stagione, veniva a stare in una grande tenuta vicino la villa dei Malfoy. Le mamme erano divenute subito amiche, obbligando così i propri figli a socializzare tra loro. Solo al secondo anno di visita qualcosa di più forte dell’amicizia era nato tra loro. Insieme avevano provato di tutto. Al quarto anno di visita litigarono, perché lei aveva trovato qualcuno interessante quanto Draco, che però viveva vicino a lei.
Non che Draco fosse rimasto traumatizzato da questo, no, assolutamente, perché difatti subito dopo esser stato lasciato dalla francesina, ebbe un piccolo intreccio con altre due ragazze davvero carine.
L’unico motivo per cui lui non volesse legarsi a una ragazza a scuola era per il semplice fatto che gli dava alquanto fastidio che la gente potesse impicciarsi dei suoi affari di cuore. Per non parlare del fatto che erano più uniche che rare le ragazze alla sua altezza.
- Draco, hai fatto un voto di castità quando sei entrato in questa scuola, oppure hai adocchiato qualcuna? – chiese Nott con ironia. Eppure Pansy rizzò le orecchie e rimase in ascolto.
- Non sono io che faccio voto di castità, sono le ragazze di questa scuola che me lo impongono. Nessuna è abbastanza interessante – rispose Draco con una nota di superiorità. Il biondo lanciò così un’occhiata alla sua amica, compiacendosi di vederla affranta. Lei era tra le peggiori.
- Capisco. Secondo me però dovresti abbassare i tuoi standard, altrimenti ti ritroverai senza una ragazza pure quest’anno – continuò l’amico. Il biondino gli lanciò un’occhiataccia, ricordandogli perché proprio quell’anno non gli erano concesse anche le minime distrazioni. Theodore si ricordò al volo del suo problema, per cui non gli chiese altro a riguardo. Invece Pansy pensò bene di sottoporlo a un interrogatorio.
- Quali standard? Hai in mente degli schemi fissi per le ragazze? –
- No Pansy, è un modo di dire…-
- Non ci credo. Perché non me li dici? –
- Merlino, non li so neppure io! –
- Avrai delle preferenze quando scegli delle ragazze… no? –
- Be’, sicuramente deve essere quantomeno carina. Non mi piacciono bionde, le preferisco more. Non mi piacciono troppo alte, ma nemmeno troppo basse: non voglio un nano da giardino al posto di una ragazza. Inoltre (e soprattutto) la vorrei intelligente –
- Per cui tu sei fuori gioco – scherzò Nott riferendosi alla ragazza. Quest’ultima fece la linguaccia e se ne andò, pensando al fatto che lei poteva rientrare in almeno due punti: era mora e non troppo alta!
- Le hai dato delle false speranze, te ne rendi conto? –
- Sì, lo so. Però lo sai quanto mi piace prendermi gioco di certa gente – e un ghigno malefico si stampò sul volto della serpe.

♣♣♣♣♣

Per Harry e Draco si erano ormai fatte le 19.30, cioè ora di cena; entrambi dovettero interrompere le loro chiacchiere.
I due giovani arrivarono poco dopo l’inizio della cena ai loro tavoli, accompagnati da un bel mal di testa; cosa che non aiutò quando all’entrata della Sala Grande si scontrarono, vista la grande folla.
- Sfregiato, sei un cretino! –
- Brutta serpe del… - però venne interrotto da una Hermione un po’ troppo preoccupata.
- Harry, ti stavamo aspettando, vieni –
- Salvato appena in tempo dalla Mezzosangue –
- Tappati quella fogna, Malfoy –
La ragazza però trascinò letteralmente il suo amico, ammonendolo ogni qualvolta lo avesse sentito imprecare contro il serpeverde e il mal di testa che aveva.
- Giuro, quanto vorrei che non fosse mai nato, quello stronzo…-
- Harry! Smettila, lascialo stare. Meno hai a che fare con lui, meglio è –
Il moro diede retta alla sua amica, godendosi quel meritato pasto.

♣♣♣♣♣

- Qualche volta lo vorrei vedere contorcersi dal dolore ai miei piedi, magari con un bel Cruciatus –
- Parli di Potter? – chiese Tiger, che si era seduto qualche posto più in là di quello di Draco.
- E di chi altri dovrei parlare? –. La frase però aveva un suono strano; sembrava come se Draco non pensasse ad altri se non a Potter. Sia lui che Nott, il quale era l’unico ad aver afferrato l’implicito (e involuto) doppio senso, sapevano che non era affatto così.

♣♣♣♣♣

- Ancora devi studiare Astronomia? Ti rendi conto di che ore sono? –
- Lo so, Hermione, ma non è colpa mia se Lumacorno aveva bisogno di me proprio oggi pomeriggio! –
- Va bene. Allora spostati, ti do una mano –
- Che cosa?! Io ti devo pregare per farmi aiutare da te, mentre con lui ti offri?! – chiese Ron scandalizzato.
- Lui ha avuto una buona scusa per non fare i compiti questo pomeriggio; tu invece come scusa hai solo un enorme eccesso di pigrizia – spiegò la riccia con quel tono da saccente.
Come risposta, la giovane ottenne solo un grugnito, che la fece ridere.

♣♣♣♣♣

24 ottobre 1996

La sera prima Harry era andato a dormire subito dopo aver finito il suo tema di Astronomia.
Draco invece, per il mal di testa, era stato fuori un’oretta con gli amici, poi si era immediatamente coricato.
Potter aveva ancora la lettera tra le mani, per cui voleva assolutamente metterla su quella vecchia sedia. Per questo si svegliò presto, verso le 6, quando quasi tutto il castello ancora dormiva. Con quel “quasi” si vuole includere anche un ragazzo sui sedici anni, biondino, bastardo fino all’osso, che aveva come secondo nome Lucius. Un ragazzo che era sempre stato un po’ troppo mattutino, ma che, in più, non aveva passato una notte felice.
Harry girava per la scuola col suo magnifico Mantello dell’Invisibilità; Draco non si faceva di questi problemi, girovagando un poco. Quest’ultimo aveva intenzione di dedicarsi a un certo armadio, che si era proposto di aggiustare.
Il giovane Malfoy entrò nella Stanza delle Necessità, trovando la sedia vuota; perciò non ci pensò due volte e si recò davanti a un enorme lenzuolo vecchio e sporco, che copriva un grande mobile nero.
- Riuscirò a ripararlo – si disse il biondino. Così iniziò a dedicarsi a quell’ingegnoso oggetto magico.
Potter nel frattempo stava cercando di non farsi vedere da un Gazza con l’insonnia, accompagnato fedelmente dalla sua vecchia e antipatica gatta. Con abilità riuscì a superare ogni più piccolo intoppo, che fosse un’ombra scambiata per un professore di guardia, o un fantasma solitario.
Troppo tempo più tardi, riuscì ad arrivare alla sala tanto agognata. La porta della camera segreta apparve davanti ai suoi occhi, e si aprì in un attimo. Inconsapevolmente Harry non si tolse il mantello, per cui quando andò a sbattere contro una palla di vetro lasciata lì per terra, Draco, spaventato, si girò alla ricerca di qualcuno, ma non trovò nessuno.
Il grifone però, non sospettando nulla della presenza dell’altro ragazzo, continuò col suo tragitto, posando la sua lettera sulla sedia.
La serpe invece si stava nascondendo tra le cianfrusaglie della grande stanza, con la bacchetta in mano; stava all’erta, cercando la causa di quel rumore.
Potter si girò e a passi svelti se ne andò verso l’uscita; Draco invece si accorse che ora c’era una lettera su quella dannatissima sedia. Così, elettrizzato, si guardò meglio intorno, cercando il mittente.
Per la fretta, il moro non si accorse di un appendiabiti un po’ troppo basso, al quale, con la fortuna tipica di un cartone animato, s’impigliò il suo Mantello. Prima di accorgersi del problema, aveva fatto qualche altro passo, per cui le sue gambe uscirono fuori dal raggio d’azione del magico indumento.
- Che cavolo…?! –Draco non riuscì a trattenersi dal dirlo ad alta voce.
 Harry sentì una voce parlare, così si fermò di botto, guardandosi intorno con un pizzico di paura. Qualcuno lo aveva visto.


ALLORA CHE NE PENSATE? COSA VI ASPETTATE DAL PROSSIMO CAPITOLO? NON VOGLIO FARVI PERDERE ALTRO TEMPO, ORA. QUINDI ECCO I RINGRAZIAMENTI:

BLACK SMILE: SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA LA MIA FF *.* GRAZIE MILLE! ANCHE SE STO INCOMINCIANDO A VEDERE CHE NON A POCHI STA ANTIPATICO (ORA NON SO IN CHE MISURA) HARRY. COME MAI? E’ TROPPO SCEMO E NON COMBINA MAI NIENTE DA SOLO? UN ENORME BACIO SBAVOSO A TE!

HERMY4EVER: HEY BELLA, COME STAI? SONO DAVVERO FELICE DEL FATTO CHE HAI APPREZZATO LA LETTERA. SINCERAMENTE MI CI E’ VOLUTO UN PO’ DI CONCENTRAZIONE PER RIUSCIRE A IMMEDESIMARMI IN QUESTO HARRY… QUINDI LA COSA CHE APPREZZO DI PIU’ SONO I MIEI PICCOLI SFORZI CHE VENGONO APPREZZATI! MI STO CROGIOLANDO NELLE VOSTRE ATTENZIONI *.* EHEH! LASCIO PERDERE LA QUESTIONE “ISPIRAZIONE” CHE QUESTA SETTIMANA NE AVEVO PURE TROPPA, EPPURE NON POTEVO SCRIVERE PER VARIE (E PURTROPPO VALIDE) RAGIONI. L’IMPORTANTE E’ CHE LA STORIA VADA AVANTI SENZA TROPPI INTOPPI, VERO? ALLORA UN BACIONE E A PRESTO!

KIRA90: GRAZIE MILLE PER I COMPLIMENTI PER QUANTO RIGUARDA LO SVILUPPO DELLA STORIA *.* E IL RESTO… COMUNQUE SONO FELICISSIMA NEL SENTIRE CHE LA MIA STORIA TI FA VENIRE DELLE IDEE PER LA TESTA A RIGUARDO; QUANDO IO LEGGO ALTRE FANFICTION, SE MI PIACCIONO E MI PRENDONO DAVVERO, VORREI TANTO SAPERE COME ANDRA’ AVANTI, E INTANTO, NELL’ATTESA, FACCIO QUELLO CHE FAI ANCHE TU! QUINDI GRAZIE ANCORA E A PRESTO ^.^

SHIHO93: NO, LUMACORNO E’ UN ROMPISCATOLE DI PRIMA CATEGORIA :D EHEH COMUNQUE CARINO IL PARAGONE LUMACORNO-TRICHECO-VERNON… FORSE TI è VENUTO IN MENTE PERCHE’ ENTRAMBI GLI ATTORI (BRAVISSIMI, SECONDO IL MIO MODESTO PARERE) HANNO IL DOPPIO MENTO, CI HAI FATTO CASO? EHEH…ALLORA ALLA PROSSIMA, OK? UN BACIO, CIAO!

SNAPELY: ANCHE SE NON HA ANCORA LETTO I CONSIGLI DI HARRY, COSA NE PENSI DELLO SVOLGIMENTO DELLA STORIA? SONO CONTENTISSIMA DELLA TUA CURIOSITA’, COSI’ MI FAI SORRIDERE COME UN’EBETE!! CIAOO (^.^)

JACKYE_CHAN: LA TUA IDEA ISTIGA NON POCO LA MIA SETE DI SANGUE NEI CONFRONTI DI QUEL ROMPIBOCCINI (COME DICI TU ^^) DI UN LUMACORNO! COMUNQUE GRAZIE PER I COMPLIMENTI, E SPERO TANTO DI RIUSCIRE A SUSCITARE SEMPRE LA TUA CURIOSITA’!! UN ABBRACCIO, E A PRESTO ^^

GINNYPOTTER93: *.* MI FAI VENIRE LETTERALMENTE LE STELLINE AGLI OCCHI, CARA! GRAZIE MILLE… *arrossisce violentemente* SONO DAVVERO FELICE… MA DEVO COMUNQUE MIGLIORARMI, ARRIVANDO A ELIMINARE I MAGGIORI DIFETTI: LE RIPETIZIONI, LA LETTURA TROPPO PESANTE E/O COSE DI QUESTO GENERE. ORA UN BEL BACIONE A TE, E A PRESTO ^^

SYNOA: MI FA PIACERE DI SENTIRE CHE TI PIACE L’IDEA DELLA STORIA! INOLTRE MI SCUSO DIRETTAMENTE CON TE PER L’IMPRECISIONE. L’HO SCRITTO ANCHE ALL’INIZIO DEL CAPITOLO, MA VORREI COMUNQUE RINGRAZIARTI PER AVERMELO FATTO NOTARE. UN ABBRACCIO FORTE FORTE… E ALLA PROSSIMA! ^^

AKATSUKI: IL TUO “*ESTASIATA*” MI PIACE PARECCHIO :D TI HO MANDATO UNA E-MAIL PER QUELLA VIRGOLA, MA ANCORA NON HO RICEVUTO RISPOSTA DA TE…QUINDI APPENA LEGGI QUESTO MESSAGGIO PER FAVORE CONTATTAMI PER POSTA O PUOI ANCHE SCRIVERE DOVE SI TROVA LA VIRGOLA SBALLATA IN UNA RECENSIONE! ORA TI SALUTO… UN BACIONE ENORME ANCHE A TE, A PRESTO ^^ CIAOOO

INOLTRE NON POSSO ASSOLUTAMENTE DIMENTICARE CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE SEGUITE E CHI TRA LE PREFERITE: GRAZIE MILLE, GENTE ^.^ UN BACIO GIGANTE A TUTTI VOI!! ALLA PROSSIMA!

   
 
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