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Autore: laluna    26/10/2009    3 recensioni
storia ambientata a partire dal ritorno di Sana a scuola dopo la lunga assenza presso il set de "La casa nel bosco"(mentre corre via dopo aver scoperto che tutti avevano creduto alle voci su lei e Charles):riusciranno Sana ed Heric a ritrovarsi, affrontando le conseguenze della loro lontananza e degli equivoci creatisi in questo periodo?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sana Kurata/Rossana Smith
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sana correva, lontano da tutto, lontana da tutti. Lontana da lui. Come era potuto accadere? Come avevano potuto i suoi amici, quelli più cari, voltarle le spalle in quel modo, dimenticare in così poco tempo come lei fosse davvero? Come, come avevano permesso che anche lui credesse a quelle voci?

Li odiava. Ora li odiava.

Non aveva mai provato tanto risentimento, e le faceva ancora più male che una sensazione tanto meschina, tanto inadatta a lei, l’avessero generata nel suo cuore proprio Alyssa, Terence, Funny e…lui.

Ma non poteva perdonarli, non ancora.

Perciò di nuovo lacrime solcavano il suo viso ormai tanto abituato al loro umido calore, un viso che prima di quei pochi mesi diffondeva invece un’allegria contagiosa ed era tanto amato da tutti proprio per questo.

Quelle lacrime. Lui le aveva viste. O forse, le aveva sentite. Come avrebbe potuto accorgersene dato che Sana si era voltata ed era scappata tanto in fretta? Ma Heric sapeva. E di nuovo quell’impeto che lo faceva sentire vivo, quella fitta dolorosa e vitale sembrò risvegliarlo da un sonno del cuore durato mesi. Si alzò di scatto e, come se fosse l’azione più naturale del mondo, sfrecciò via anche lui, sotto gli occhi increduli ed angosciati di una Funny che solo ora cominciava davvero a realizzare ciò che mesi prima intuiva, settimane prima negava a se stessa, e che pochi giorni prima aveva iniziato a temere, anche se inconsciamente. Avrebbe perso Heric. O meglio, Heric non era mai stato veramente suo.

Un calore improvviso si diffuse dal polso su tutto il suo esile corpo tremante, brividi caldi le pervadevano la schiena nell’istante in cui, sfiorata da lui, ne aveva riconosciuto non solo la presa, forte ma rassicurante come solo la sua poteva essere ed era sempre stata, ma soprattutto l’effetto che quella aveva provocato in lei. Bastava un atto tanto semplice a farla sentire completa, serena, felice. Quanto aveva sentito la mancanza di quella sensazione! Ma la consapevolezza che non avrebbe mai più potuto considerarla solo sua, che Heric ora apparteneva ad un’altra, subito la riportò alla realtà, rendendo quel breve istante di felicità l’attimo più doloroso di quegli ultimi mesi, quello in cui il sentimento che provava aveva trovato la conferma più forte, ed allo stesso tempo doveva rassegnarsi a rimanere celato ancor di più nel suo cuore, proprio ora che era tanto incontenibile, come un fiume in piena che viene arginato da alte barriere e costretto a percorrere una strada che non gli è più sufficiente, per allontanarsi poi definitivamente fino a tornare infine cheto.

Il “LASCIAMI” urlato, ma arrendevole, che Sana gli aveva scagliato contro lo aveva ovviamente spinto ad avvolgerle il polso con fermezza ancora maggiore, ed un autocontrollo ammirevole lo fermava anzi dal trasformare quella stretta limitata in un abbraccio vero e proprio, disperato e rabbioso, dopo quanto aveva appena scoperto.

Che stupido, cieco immaturo egoista. Aveva creduto ai giornalisti, a Isidoro. Si era lasciato convincere da Funny, che più o meno consapevolmente aveva approfittato della sua somiglianza con colei che sapeva essere l’oggetto del suo amore, per diventare la sua ragazza, sfruttando un momento di solitudine e debolezza. Cercando anche lei un rifugio, probabilmente, dalle sofferenze causategli dalla rottura con Jeremy. E questa storia falsa ed ipocrita, tanto opportunistica, così inutile, sentiva che aveva spezzato qualcosa di importante nel rapporto fra lui e Sana, anche se non riusciva a comprenderne il perché. Sapeva che i suoi sentimenti nei confronti della ragazza non si erano affievoliti neanche un poco in quei mesi, ed anzi appena l’aveva rivista tale sensazione aveva trovato una prepotente conferma; in questo senso dunque non sentiva che il loro legame fosse stato intaccato. Ed anche se c’era qualcosa che ancora gli sfuggiva, anche se non comprendeva a fondo il motivo per cui la sua Sana era rimasta tanto colpita e delusa dal fatto che i suoi amici avessero creduto alle voci di lei e Charles insieme, percepiva con forza il fatto che tale amarezza le fosse stata causata soprattutto da lui, anche se dava a ciò una spiegazione diversa da quella reale: era il suo migliore amico e mai avrebbe dovuto considerare vera una notizia non confermatale da colei che gli aveva sempre, completamente aperto il suo cuore in ogni occasione.

Che poi avrebbe desiderato essere steso da tutti gli avversari che aveva incontrato nella sua carriera di karateka contemporaneamente, in quel momento, per essere stato tanto idiota da essersi impegnato con un’altra ragazza proprio quando aveva trovato il coraggio di dichiararsi a lei, che non era realmente fidanzata con nessuno, su questo non c’era nessun dubbio, ma era un’altra storia.

“Perché piangi così? Non ce n’è motivo, scusa se abbiamo creduto a quelle voci, ma io sapevo che non potevano essere vere sul serio…quel damerino non poteva piacerti…”

Parole che suonavano vuote, così prive di significato ora…a lui che le pronunciava ed a lei che le ascoltava. Sana non si rendeva conto che la sua reazione era irrazionale ed eccessiva, che in altri tempi ci avrebbe scherzato sopra, assumendo un’aria da diva e cantando qualche sciocca canzone per smentire il pettegolezzo con i suoi amici, ammettendo che il fatto di non essersi sentiti affatto era un giusto motivo per aver abboccato all’amo dei giornalisti. Ma Heric sembrava non accorgersi di questo controsenso, perché a prescindere dall’incomprensibile motivazione per la quale Sana sembrava tanto disperata e rancorosa, sapeva di aver tradito la sua fiducia, e per di più si sentiva colpevole di aver formato una coppia che non fosse con lei, per di più con la sua amica-sosia-surrogato. Inconsapevolmente si trovavano sulla stessa lunghezza d’onda, e la vera ragione per cui lei era tanto arrabbiata e sconvolta si sposava perfettamente con quella per cui lui non trovava esagerata ed inspiegabile la sua reazione. Solo, la verità non era ancora venuta a galla.

“Come hai potuto farmi questo Heric? Io non ti ho mai giudicato, ho sempre cercato di andare oltre l’apparenza che mostravi al mondo, ti ho sempre, sempre sostenuto, e mi fidavo di te, ero sicura che avresti sempre ricambiato! Ed ora…alla prima occasione…”

“Mi dispiace Sana..ma la televisione…gli altri…Terence, Funny…”

“La televisione? Terence, Funny?!?!? Ma ti rendi conto di quello che mi stai dicendo? Proprio tu, proprio tu che sei la persona al mondo su cui io contavo di più… avete detto che non mi facevo sentire, che ero sparita dalla circolazione…lo sapevi che ero in cima ad una montagna, lo sapevi che sarei dovuta scomparire per mesi e mi hai detto che avresti capito, che con il pensiero mi saresti sempre rimasto accanto e invece…appena trovo un telefono che ha ricezione…non chiamo mia madre, non chiamo Alyssa o Margaret…ho chiamato te senza neanche pensarci Heric…ti chiamo e l’unica cosa che mi sai dire è che….” Le lacrime ricominciarono a sgorgare ed i singhiozzi si fecero più insistenti, e smise di parlare, anche perché forse poteva cominciare ad emergere il vero motivo della sua sofferenza, ma non voleva intromettersi tra Heric e Funny, né tantomeno confidare i propri sentimenti al ragazzo che più amava ed odiava sulla faccia della terra, un ragazzo che dopo aver custodito il suo cuore con cura per anni, lo aveva gettato via in un attimo senza alcuna esitazione.

Mentre Sana parlava, Heric si sentiva sempre più stupido, sempre più vuoto. Aveva provato risentimento nei suoi confronti mentre si trovava sul set del film, rabbia perché lei non si faceva viva, quando era stato lui a farle capire che non ci sarebbe stato bisogno di rimanere in contatto, perché il legame che li univa era più forte di qualsiasi distanza nel tempo e nello spazio…e alla notizia della presunta relazione tra lei e Charles aveva perso completamente il lume della ragione, accecato dalla gelosia. Era tornato nella sua apatia, aveva sofferto tanto da voler ricacciare indietro i sentimenti da cui si era lasciato avvolgere da quando conosceva Sana e che l’avevano reso una persona migliore, e si era lasciato trascinare dagli eventi senza più riflettere, rinnegando il passato e scegliendo di recitare anche lui una parte, quasi come faceva l’attrice del suo cuore.

Mentre lei nonostante la lontananza non aveva dimenticato una sola parola di quelle promesse, e vi era rimasta fedele senza ombra di cedimenti, nonostante si trovasse sicuramente in una situazione più difficile della sua, isolata dal mondo, senza i propri amici, senza un modo per comunicare con l’esterno.

Gli tornò in mente quella telefonata, che lui aveva giudicato con tanta superficialità e durante la quale aveva parlato con tanta freddezza, stridente con l’allegria e l’entusiasmo che percepiva dall’altro capo della cornetta. L’aveva attribuita all’impazienza che doveva provare Sana nel raccontare al suo amico della nuova “storia”, e per questo aveva voluto liquidare in fretta il discorso, preferendo per puro, ottuso orgoglio, essere il primo ad annunciare di uscire con una ragazza.

Comprese solo in quel momento che la felicità di quella voce, quel giorno, era dedicata solamente a lui, perché era stato il primo a cui Sana aveva pensato potendo scegliere, e non come era successo per la cartolina di Funny: quella le era stata specificamente chiesta da lei.

Sentì improvvisamente rinascere il desiderio fortissimo di baciarla, e l’avrebbe certamente fatto, se proprio grazie a lei non avesse imparato il significato della parola “rispetto”; grazie a lei aveva capito come fosse gratificante non fare del male alle persone, e non il contrario. Per questo il pensiero di Funny lo fermò.

Paradossalmente, Sana l’aveva spinto a fare del bene agli altri, causando a se stessa una sofferenza molto più grande.

Ma questo Heric non poteva ancora saperlo: non aveva neanche intuito, se non solo a livello inconscio, che Sana quel bacio lo desiderava più di ogni altra cosa.

  
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