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Autore: Eles Weasley    27/10/2009    1 recensioni
Siamo al settimo anno dei gemelli Weasley, che si oppongono alla Umbridge aiutati da due Corvonero, una delle quali irrimediabilmente cotta di Lee Jordan. E chissà che anche i gemelli non trovino qualcuna anche per loro?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fred, George &…

Fred, George &….

 

Cap.1 Ludo & Cam

 

Gli studenti del settimo anno si riversarono chiacchierando allegramente nella classe di Difesa contro Le Arti Oscure. I gemelli Weasley si stavano avviando verso l’ultima fila, come al solito, quando una specie di cespuglio deambulante li superò di corsa trascinando una Corvonero bionda. Il cespuglio si lasciò cadere con uno schianto sulla sedia e aprì la borsa, e solo allora Fred e George realizzarono che il cespuglio era una Corvonero con un’impressionante quantità di riccioli castano dorato. L’amica prese posto accanto a lei scivolando sulla sedia con molta più grazia, e sbuffando si chinò per prendere i libri.

 - Ehi bella, guarda che ci siamo noi in ultima fila -. Disse Fred.

 - Un cambiamento non fa mai male, no? Respirare sempre la stessa aria non è salutare…vi  suggerisco, in quanto preoccupata per la vostra salute, di sedervi qui davanti a noi, in penultima

fila -. Ribattè il cespuglio con un visetto angelico. Aveva degli occhi luminosi, fra il castano e il verde. L’amica assentì ridacchiando.

- Va bene, va bene, faremo come ci dice la signora Medimaga -. George si sedette cercando di non ridere e trascinò il fratello accanto a sé.

- Allora, signora Medimaga, ci vuol dire qual è il suo nome? - Continuò sorridendo - O preferisce che la chiamiamo semplicemente signora Cespuglio? -

- Ah ah ah ma che divertente. Comunque mi chiamo Ludovica , Ludo, Dreams, e questa è la mia migliore amica, Camille Frail. Voi invece siete i famosi gemelli Weasley suppongo -.

- Supponi giusto, cara mia. Hai davanti le personalità più in vista di Hogwarts…Perce ti suggerirebbe ti inchinarti, se fosse qui ad allietarci con la sua piacevole compagnia -. Rispose Fred gonfiando il petto e imitando i modi pomposi di Percy.

In quel momento entrò la Umbridge e nella classe calò il silenzio. Nessuno sapeva quanto poteva essere severa la nuova insegnante.

- Bene, eccovi qui, cari! Voi siete la classe che deve affrontare i M.A.G.O, non è vero? Prendete i vostri libri e mettete via le bacchette. Oggi studierete il capitolo 1 “Come Evitare Le Situazioni Pericolose Per La Propria Incolumità” aprite a pagina 5 e cominciate a leggere. Non ci sarà bisogno di parlare-.

Con un triste fruscio le pagine vennero voltate e gli occhi scorsero sulle prime righe.

Dopo pochi minuti Ludo si sentì picchiettare sul braccio, e si voltò verso Camille.

- Ehi, guarda “…Inoltre il mago che sia in inferiorità numerica con individui possibilmente ostili dovrebbe immediatamente cercare di negoziare o di arrendersi incondizionatamente..” Allora la Umbridge dovrebbe arrendersi e strisciare subito ai nostri piedi…sarebbe un’ottima dimostrazione pratica, non trovi? -.

Risatine silenziose scossero Ludo e Camille per dieci minuti abbondanti, e non si sarebbero interrotte se la Umbridge non le avesse guardate minacciosamente.

- Ludo, facciamo qualcosa di più interessante…ti va di giocare a battaglia navale? -.

- Ottima idea, Cam! -.

Battaglia navale dei maghi era uguale a quella Babbana, solo che i disegnini delle navi si spostavano sul foglio e ogni volta che venivano colpiti sfrigolavano e mandavano scintille.

- C7 -.

- Affondato! G4 -.

- Signorine in ultima fila…Quali sono i vostri nomi?- La Umbridge caracollava verso di loro stringendo gli occhi da rospo. Il fiocco rosa in cima alla testa ondeggiava mollemente come una grossa mosca flaccida.

- Ludovica Dreams e Camille Frail -. Rispose Ludo nascondendo in fretta il foglio della battaglia navale.

- E’ italiana, signorina Dreams? -. Chiese la professoressa con un sorrisino maligno.

- Mia madre è italiana, fiorentina -.

- Cara, vorrei che lei rispondesse così alla mia domanda: si, professoressa Umbridge, mia madre è italiana, proviene da Firenze -. Ripeta, per favore.

Ludo ripetè a denti stretti la frase, senza guardare la professoressa.

- Ed è permesso agli stranieri frequentare Hogwarts? Dovrò chiedere al Ministro...Non ne sono tanto sicura, sa, cara…-. Disse lentamente, sorridendo.

- Certo che è permesso! Ci sono tantissimi stranieri a Hogwarts! E poi Ludovica è solo per metà italiana -. Esclamò Fred alzandosi in piedi.

- Gli studenti quando vogliono parlare in classe mia alzano la mano, signor…?-.

- Weasley. Comunque, lei non ha nessun diritto di trattare Ludovica così solo perché è italiana! -.

- Punizione, Weasley -. Disse dolcemente la Umbridge, con gli occhi che brillavano. - Non le permetto di criticare il mio modo di relazionarmi con gli altri studenti -.

- Ehi! Fred non ha fatto niente! Non può punirlo così! -. Ludo tremava di rabbia. Si alzò anche lei in piedi accanto a Fred.

- Punizione anche per lei, signorina Dreams. Per lo stesso motivo del signor Weasley. Siete pregati di presentarvi stasera alle otto nel mio ufficio -. Ludo stava per ribattere ancora qualcosa, ma Camille la prese per un braccio e la fece sedere di nuovo, impedendole di aggravare la sua già precaria posizione.

- Ma guarda un po’ quella brutta vecchia megera…spero proprio che cada dalle scale inciampando in quelle stupide scarpe rosa…-. Sibilò ferocemente la Corvonero.

- Che schifosa maligna! tu e Weasley non avete fatto nulla…Spero che non vi punisca troppo severamente…- Le rispose solidale Camille.

 

Cap. 2 Punizione

 

Fred stava aspettando davanti all’ufficio della Umbridge che arrivasse anche Ludovica. Dopo pochi minuti il cespuglio deambulante spuntò sbuffando dalle scale, masticando ancora un pezzo di torta.

- Eccoti qua! Pronta per la nostra serata divertente? -. Chiese Fred sorridendo.

- Certo, come no. Non vedo l’ora -. Rispose lei sarcastica. Era piccola e piuttosto bassa, ma aveva braccia robuste e emanava un’aria di minaccia repressa. Gli occhi verdicastani mandavano lampi. Fred pensò che doveva essere abbastanza forte per essere una ragazza, e di sicuro l’aggressività non le mancava. Non avrebbe voluto avercela come nemica, si disse.

- Prego, prima le signore -. Disse Fred aprendo la porta e facendola entrare per prima nell’ufficio della Umbridge. Lei lo fulminò con un’occhiata assassina.

- Prego, signorina Dreams, signor Weasley. Oggi ricopierete alcune frasi per me. No, non con le vostre piume - Disse vedendo che i ragazzi stavano tirando fuori la roba - Con alcune mie -.

Allungò ai due un paio di piume nere e li fece sedere.

- Scusi, ma non ci ha dato l’inchiostro -. Ludo la guardava con tutto l’odio che era possibile mettere in un’occhiata.

- Non vi servirà, cari. Desidero che voi scriviate “ Non devo mancare di rispetto alla professoressa Umbridge”-.

I ragazzi iniziarono a scrivere in silenzio. Un brillante inchiostro rosso tracciava le parole. Fred non capì che cos’era finchè non sentì Ludo gemere. Si girò a guardarla: sul dorso della sua mano destra (era mancina) era apparsa incisa nella pelle la frase che la Umbridge aveva ordinato loro di scrivere. Inorridito, si portò agli occhi la mano sinistra: colava sangue.

La Umbridge alzò la testa e sorrise leziosamente. 

- Avete bisogno di qualcosa, cari? - Chiese dolcemente.

- No, affatto, professoressa. - Rispose Fred a denti stretti.

Dopo qualche minuto, qualcuno bussò alla porta: era Gazza.

- Desidera qualcosa, signor Gazza? -

- Ecco, signora professoressa, io…-

Mentre la Umbridge e Gazza parlavano sulla soglia, Fred smise di scrivere e si girò verso Ludo.

- Tieni - Disse mettendole in mano un pezzo di torrone con un’estremità gialla e l’altra marrone.

- Torrone Sanguinolento. Mangia la parte gialla e inizierai a sanguinare. Quando la vecchia rospa ci manda in infermeria butta giù quella marrone, ok? Tiri Vispi Weasley, Merendine Marinare - Disse con un ghigno.

- Wow! - Esclamò ammirata Ludo - Te e tuo fratello siete dei geni! -

- Adesso! - Le ordinò Fred vedendo che la Umbridge tornava verso di loro.

- Silenzio, silenzio, signor Weasley! Non vorrà mica prolungare la sua punizione, vero? - Disse con una risatina leziosa.

Fred e Ludo inghiottirono il torrone: dopo pochi secondi, iniziarono a sanguinare copiosamente dal naso, inzuppando i frivoli centrini della Umbridge.

- Signor Weasley, signorina Dreams! Che vi succede? - Esclamò disgustata la professoressa.

- Vede, prof, abbiamo tutti e due una terribile malattia… -. Rispose Ludo inghiottendo il sangue.

- Già, prof, si chiama Rospite…si presenta con terribili emorragie improvvise..- Continuò Fred cercando di non ridere.

- Andate subito in infermeria! E state lontani da me! - Strillò la Umbridge allontanandosi il più possibile da i due studenti.

Fred e Ludo uscirono correndo dall’aula, e non si fermarono finchè non ebbero voltato l’angolo. Lì mangiarono la parte marrone, e smisero quasi immediatamente di sanguinare.

- E’…- Disse Ludo appena riuscì a parlare - Assolutamente fantastico! Me ne venderesti un po’, di queste Merendine Marinare? -

- Certo, volentieri…Ma adesso dove andiamo? Non possiamo mica girare per il castello coperti di sangue a questo modo!-

- Andiamo a lavarci al lago, ti va? -

- Ottima idea! -

I due ragazzi si incamminarono chiacchierando verso l’uscita, stando attenti a non farsi sorprendere da nessuno.

- L’hai vista, la vecchia megera, come strillava? -

- Già…Si allontani, signor Weasley! Stia lontano da me!- Rise Fred imitando la Umbridge.

Arrivati sulla sponda del lago, si lavarono il sangue dal viso e si sedettero sull’erba. Ludo alzò gli occhi alla splendente luna piena che brillava intensamente.

- Ludo, hai ancora un po’ di sangue qui…- Mormorò Fred sfiorando la guancia tonda della Corvonero. Ludo prese la mano di Fred fermandola contro il viso.

- Ehi, che mani calde hai! -.

- Per cucinarti meglio! - Rispose Fred ringhiando - Cappuccetto Blu -.

- Vorresti mangiarmi, eh? Ma non hai fatto i conti con Cappuccetto Blu mani gelate! - Ribattè Ludo infilando le dita ghiacciate nel colletto di Fred, che balzò in piedi strillando.

- Mi ricordi tanto il pupazzo di neve che si fa a Natale…anche per la grazia dei movimenti, intendiamoci! -.

- Ehi! Non si dicono queste cose alle ragazze! Adesso Cappuccetto Blu si approprierà del tuo calore vitale! - Esclamò Ludo alzandosi e inseguendo Fred nel tentativo di rinfilargli le mani gelide sotto il maglione.

- Aiuto il Mostro Succhiacalore mi insegue! Sto per svenire di paura! - Disse Fred allontanandosi però dal raggio d’azione della Corvonero. Poi si gettò sulla ragazza placcadola e stringendole i polsi. Lei si dibattè un po’ ma poi si arrese, borbottando:

- Non vale! Te sei molto più pesante e forte di me -.

- Bella, sei tu che hai attaccato battaglia, quindi non ti lamentare -.

- Però adesso mollami! -.

- Neanche per sogno…chi mi garantisce che appena ti faccio alzare non provi a trasformarmi in grazioso ghiacciolo dai capelli rossi? -.

- Ehi, eccovi qui! Vi abbiamo cercato per tutto il castello…Com’è andata la punizione? - George e Camille stavano correndo verso di loro, quando George notò che Ludo era distesa sotto il gemello e lui le teneva le mani.

- Ehm…Ho interrotto qualcosa? - Chiese ridacchiando.

- No, niente, niente…-. Ludo però arrossì e sfilò rapidamente le mani da quelle di Fred. Si alzò e si avvicinò a Camille ringraziando mentalmente il fatto che l’oscurità della notte nascondesse le sue guance cremisi.

- Siete sicuri? - Chiese maliziosamente Camille.

- Se intendete un brillante scambio di battute allora sì. - Ribattè Fred tranquillamente. George, però sorrise nel buio. Poteva quasi sentire le orecchie del gemello andare a fuoco sotto i capelli rossi.

- Allora penso che sia ora di andare a letto, non trovi, Fred? -

- Ben detto, George.- I gemelli si alzarono e salutarono, dirigendosi verso il castello.

- Allora? - Chiese Camille guardando l’amica di sottecchi. - Cosa è successo fra te e Weasley? - 

- Assolutamente nulla! - Esclamò Ludo arrossendo ancor di più.

- Si, è vero quello che dici quanto è vero che la Cooman è sana di mente…- Ridendo, Ludo disse:

- Davvero, niente di compromettente, ma se vuoi mi confesso. Ecco, vedi, eravamo nell’ufficio della Umbridge e…- Chiacchierando fitto fitto, le due amiche si allontanarono verso la torre dei Corvonero.

 

 

  
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