Ciao!
Eccomi di nuovo qui, con una nuova Draco/Ginny.
Questa parla del Bllo del Ceppo, e com'è andato secondo me.
Bè, che dire di più, spero vi piaccia.
Buona lettura.
Ma come si può essere così stupidi? Come cavolo ho fatto ad accettare di venire con Neville?! E pensare che potevo venire con Harry! Invece no! Sono venuta con quello sfigato! Nota: non accettare più inviti da Neville!
Adesso sono seduta ad un tavolo aspettando che Neville ritorni con l'Acquaivola che gli avevo chiesto, ma a quanto pare questa sera la sfortuna ce l'ha con me, e sono costretta a rimanere qui seduta, con i piedi doloranti per i pestoni, un livido su un braccio, aspettando che quello scemo si riempia la sua piattata di dolci e venga a strafogarsi qui.
La mia reputazione è destinata a calare precipitosamente stasera.
Eccolo, sta ritornando, il piatto strapieno, un boccale di Burrobirra e...la mia Acquaviola dov'è? Aaaaaargh! Secondo voi si offende se mi alzo e me ne vado?
-Scusa, sei qui da sola?- mi chiede una voce che non conosco.
Mi giro e vedo un ragazzo molto carino in piedi accanto a me.
Colgo al volo l'occasione per scappare da Neville. Non pensate male. Dopo un ora e mezzo di ripetuti pestoni vorreste scappare anche voi.
-Sì- rispondo sorridendo.
Il ragazzo risponde al sorriso, mi porge la mano e mi chiede:
-Ti va di ballare?-.
Poso la mano sulla sua, e mentre mi alzo annuisco.
Lui sorride, mi prende la mano delicatamente, posa una mano sul mio fianco e io appoggio la mia sulla sua spalla.
Nello stesso istante in cui inizia un lento, iniziamo a girare, raggiungendo la pista.
-Come ti chiami?- chiedo.
-Jacob McBullan, sono Corvonero. Non so se mi hai mai visto, facciamo Incantesimi e Cura Delle Creature Magiche insieme- rispose.
-Emh, temo di no. Io sono...- cominciai.
-Ginny Weasley, Grifondoro- concluse per me Jacob.
-Oh. Vedo che tu mi conosci- commento sorridendo.
-Già. Sei molto popolare. E un motivo c'è- dice lanciando uno sguardo alla mia scollatura.
Ci sta provando seriamente... Bè tanto vale assecondarlo.
-Strano che non ti abbia mai visto, di solito i ragazzi carini li noto- dico, sorridendo maliziosa.
-Bè, anche io noto le ragazze carine, è per questo che ho visto te- dice lui, azzardandosi e far scivolare la mano sul mio fianchi di pochi centimetri e sorridendo anche lui con una strana luce negli occhi.
-Aspetta. Sei quello che ieri ha messo dei Vermicoli nei capelli di Luna?- mi ricordo improvvisamente.
-Si. Quella Lunatica è troppo di fuori!- risponde ridendo.
Io mi stacco bruscamente facendo un passo indietro, smetto di sorridere e indurisco lo sguardo.
-Ehi. Che hai, piccola?- mi chiede riavvicinandosi.
Tiro uno schiaffo alla mano che si stava avvicinando al mio fianco e faccio un altro passo indietro.
-Si da il caso, che Luna sia mia amica. E non chiamarmi piccola, e non seguirmi!- dico freddamente.
A passi svelti, mi allontano e esco dalla sala.
***
Ma quanto è stupida? Pensa
davvero di piacermi? Come ho fatto ad accettare questa...cosa, quando
ragazze molto più carine mi chiedevano di accompagnarle?
Scuoto bruscamente il braccio facendola
alzare.
-Draco, che hai?- mi chiede Pansy in un
tono che dovrebbe essere dolce.
-Non mi stare appiccicata! Mi fai
caldo!- dico in tono arrabbiato.
Ma quella stupida aveva capito male.
-Se vuoi possiamo andare fuori...-dice
sorridendo maliziosa.
Io la guaro leggermente sconvolto. Ma
come si può essere così idioti? Come può pensare
quella faccia da carlino di piacermi?
Tuttavia decido di non essere troppo
duro.
-Cosa intendi?- chiedo con finto
stupore.
So fin troppo bene cosa intende.
-Hai detto che ti faccio caldo...-
mormora avvicinandosi.
-Sì, appunto. Allontanati- dico
senza troppe cerimonie.
Lei mi guarda con aria offesa, ma si
allontana senza aprire bocca.
Prendo il mio bicchiere di idromele e
bevo una lunga sorsata.
Faccio vagare lo sguardo sui vari
ballerini.
C'è Krum che balla con la
Granger, Cho Chang con Diggory, Potter e Weasley sono seduti in un
angolo, le due Patil se ne sono andate.
La Weasley sta ballando con un tipo. Ma
non era venuta con Paciock?
Vedo che quel ragazzo le guarda spesso
la scollatura e fa scivolare la mano lungo in suo fianco.
Che maiale, e sopratutto che scemo. Si
saranno conosciuti adesso e già ci prova così.
Oh oh. La rossa si è arrabbiata.
Sono poco più di un metro dal nostro tavolo, e sento
chiaramente le parole della Weasley “Non chiamarmi piccola, e non
seguirmi!”.
Poche semplici parole in tono freddo
facendo sentire l'irritazione. Il modo migliore per ferire un
ragazzo. Devo ammettere che la rossetta sa il fatto suo.
Ma che fa? Come si permette di
seguirla?
Senza capire quello che faccio, mi alzo
e in pochi secondi gli taglio la strada.
-Cosa stai facendo?- chiedo
bloccandolo.
Sono più alto di lui di almeno 5
centimetri, ma lui è più robusto.
-Seguo quella ragazza- risponde
cercando di spostarmi.
-Sbaglio o ti ha detto di non
seguirla?- domando serio.
-Chissenefrega di quello che ha detto.
Decido io cosa fare- dice passandomi accanto.
Io fischio e Tiger e Goyle accorrono a
bloccare il ragazzo.
Gli vado di nuovo davanti e lo guardo
fisso negli occhi.
-Dammi la tua parola che non andrai da
lei e ti lascio andare. Sennò ti faccio tenere d'occhio da
loro due per tutta la sera- dico in tono serio e deciso.
-E va bene, non la seguo! Ma perché
ti interessa tanto? Io sapevo che Malfoy e Weasley si odiavano- dice
il ragazzo.
-Non mi interessa chi è. Fosse
anche la più sudicia babbana del mondo, non permetterò
che venga molestata in nessun modo- rispondo.
Faccio cenno a Tiger e Goyle di
lasciarlo andare e lui si va a sedere molto lontano dalla porta.
-Tenetelo d'occhio, ok?- dico ai due,
che annuiscono a vanno a sedersi a un tavolo vicino.
Soddisfatto esco nel parco.
Ma appena scesa la gradinata mi fermo
di botto.
Ginny Weasley è seduta vicino a
una fontana, l'abito bianco sembra fatto di neve, e la luna fa
sembrare porcellana
la sua pelle chiara.
Non avevo mai visto quanto fosse
carina.
Eh? Cosa ho detto? Ginny Weasley
carina? Ho bevuto troppo stasera!
Sono un Malfoy, i Malfoy odiano gli
Weasley, traditori del proprio sangue.
Non posso fare a meno di pensare a
Romeo e Giulietta. Le due famiglie si odiavano, ma i due si amavano
così tanto da morire uno per l'altra.
No, non è possibile.
Non posso amare una traditrice del suo
sangue, vale quanto una schifosa Mezzosangue.
Però più la guardo, più
vedo quanto è bella.
Ho visto anche la grinta che ha prima
con quel tipo.
Ho sentito che a Incantesimi è
la prima della classe.
Bella, di carattere e intelligente.
Sarebbe perfetta se non fosse per quel piccolo particolare: era una
Weasley.
La mia mente tornò ancora a
Romeo e Giulietta
“Cos'è
Montecchi?... Non è una mano, né un piede, né un
braccio, né una faccia, né nessun'altra parte del corpo
umano. Ah, perché tu non porti un altro nome! Ma poi, che
cos'è un nome?... Forse che quella che chiamiamo rosa
cesserebbe d'avere il suo profumo se la chiamassimo con altro nome?
Così s'anche Romeo non si dovesse più chiamar Romeo,
chi può dire che non conserverebbe la cara perfezione ch'è
la sua? Rinuncia dunque, Romeo, al tuo nome, che non è parte
della tua persona, e in cambio prenditi tutta me”
Mi
ricordo benissimo questo libro, mio padre me l'ha fatto studiare la
scorsa estate.
Mi
viene naturale cambiare le parole della frase.
“Cos'è
Weasley?... Non è una mano, né un piede, né un
braccio, né una faccia, né nessun'altra parte del corpo
umano. Ah, perché tu non porti un altro nome! Ma poi, che
cos'è un nome?... Forse che quella che chiamiamo rosa
cesserebbe d'avere il suo profumo se la chiamassimo con altro nome?
Così s'anche Ginny non si dovesse più chiamar Ginny,
chi può dire che non conserverebbe la cara perfezione ch'è
la sua? Rinuncia dunque, Ginny, al tuo nome, che non è parte
della tua persona, e in cambio prenditi tutto me”
E
lì romeo rispondeva:
“Io ti
prendo in parola! D'ora in avanti tu chiamami "Amore", ed
io sarò per te non più Romeo, perché m'avrai
così ribattezzato”
Ancora
una volta , cambio le parole:
“Io ti
prendo in parola! D'ora in avanti tu chiamami "Amore", ed
io sarò per te non più Ginny perché m'avrai così
ribattezzato.”
Ma
cosa sto dicendo? Non c'entra niente il cognome! È una
Babbanofila traditrice del suo sangue. Non posso mettere da parte
quello in cui credo per un semplice capriccio.
Ma
se non fosse un capriccio? Sarei capace di annullare i pregiudizi per
amore?
“Amor non
teme ostacoli di pietra, e tutto quello che amore può fare
trova sempre l'ardire di tentare. Perciò i parenti tuoi non
rappresentano per me un ostacolo”
Perciò
tua famiglia e quello che pensi non rappresentano per me un ostacolo.
Che
stupido che sono.
Anche
se mi piacesse veramente come potrei sperare di piacere a lei?
...............
Ma
sto impazzendo? Ho bevuto decisamente troppo!
Scuoto
la testa, mi giro e mi incammino verso il lago.
Quale
modo migliore per schiarirsi le idee, che fare una camminata vicino
al lago?
***
Esco
dalla Sala Grande e vado nel parco.
Senza
guardarmi indietro mi vado a sedere su una panchina accanto a una
delle tante fontanelle.
Che
scemo quel McBullan! Pensa che non abbia visto come mi guardava? E la
mano sul fianco? Era arrivato all'anca!
Spero
che abbia abbastanza buonsenso da non seguirmi! Sennò una
bella fattura non gliela toglie nessuno.
Alzo
lo sguardo dal filo d'erba gelata con cui stavo giocherellando e il
mio sguardo viene catturato da un brillio in fondo alle scale.
Guardo
meglio e vedo... Malfoy.
I
capelli biondo chiarissimo brillano d'argento, e la pelle pallida
sembra di marmo.
L'elegante
abito nero spicca sulla neve come un corvo sulle candide nubi
È
veramente bello...
Ehi!
Mi sta fissando!
Ma
stranamente non ha un'espressione disgustata, rabbiosa o fredda come
al solito.
Mi
guarda con dolcezza e vago stupore. Strano, molto strano.
Mi
accorgo anche che è lievemente arrossito...a cosa sta
pensando?
È
impossibile che pensi bene di me, sono una Weasley, e lui è un
Malfoy.
Sono
una traditrice del mio sangue, e lui un purosangue con pensieri del
tutto anti-babbani.
Eppure
mi sta guardando dolcemente, sembra quasi... estasiato. Come se
stesse osservando una opera d'arte molto bella.
Possibile
che mi consideri bella? No, non è possibile.
I
Malfoy odiano gli Weasley.
Gli Weasley odiano i Malfoy.
Ma
anche io in questo momento non lo sto guardando male... anche la mia
espressione è dolce ed estasiata. Bè, lui è
veramente carino. Anche intelligente, e con un carattere forte, anche
se non troppo simpatico, o almeno con me. Con i suoi amici è
sempre allegro.
Se
gli piacessi davvero sarebbe allegro e simpatico anche con me.
Ma
espressione dolce ed estasiata non significa niente?
In
questo momento sembra proprio innamorato perso, nonostante i
pregiudizi e la famiglia.
Ma
se i genitori di odiano non è detto che i figli non possano
essere amici o anche di più.
Come
Romeo e Giulietta per esempio. Montecchi e Capuleti non si potevano
vedere, ma i due si amavano tanto da rinnegare la famiglia, sposarsi
in segreto e morire l'uno per l'altra.
I
miei potrebbero mettere da parte vecchi rancori per la mia felicità?
E i suoi?
I
suoi no. Lucius Malfoy piuttosto che accettare una relazione fra me e
Draco ucciderebbe entrambi.
Ma
forse mamma e papà accetterebbero. Sono certa che tengono più
a me e alla mia felicità che a una vecchia e stupida faida.
Anche
se potrebbe uccidermi Ron, lui e Draco si che si odiano.
E
anche Harry... Tanto con lui non ho speranze, è inutile.
Ma
Draco... Draco potrebbe tenere più alla sua reputazione che a
me? Penso di no. Se mi ama se ne fregherà della reputazione.
Io
valgo molto di più di un branco di amici, che più che
amici sembrano servi.
No.
Se ne sta andando. Va verso il lago.
Che
faccio? Resto qui? Me ne vado? Lo seguo?
Ma
che mi succede? Quando mai ho avuto dubbi su cosa fare? Ho sempre
saputo come agire con un ragazzo, e tutti sono caduti ai miei piedi.
L'unico con cui non sono riuscita a fare colpo è Harry, lui
ogni volta che voglio fare qualcosa mi manda in pappa il cervello, mi
blocco e riesco solo a correre via. È stato l'unico a farmi
questo effetto, adesso anche Malfoy c'è riuscito.
Aaaargh!
Quanto lo odio!
No.
Non
è vero.
Anche
l'altro giorno mi sono fermata a guardarlo mentre faceva a palle di
neve con i suoi amici, e ieri mentre studiava in biblioteca.
Mi
è successo spesso di bloccarmi e fissarlo, fissarlo come
faceva lui prima con me, con dolcezza, in estasi, come se stessi
osservando un opera stupenda.
E
lui è stupendo.
E
pensa che io sia stupenda.
Uffa!
Non so che fare!
Se
rimango qui rischio di essere raggiunta da qualcun altro.
Se
me ne vado potrei perdere l'occasione di tutta una vita.
Se
lo seguo potrei fare una figura di merda, ma potrei anche riuscire a
conquistarlo.
Ma
mi sentite? Quei due bicchieri di idromele i hanno dato alla testa!
Io
conquistare Draco Malfoy? Ma siamo impazziti?
Non
potrò mai piacergli!
Però
lo sguardo di prima...
Ripensando
a come mi guardava, qualcosa si sblocca nel mio petto, mi alzo e
senza pensare mi dirigo verso il lago, verso quella macchia argentata
che è la testa di Draco.
Lui
si gira, mi vede, ma non si muove, all'espressione di prima si è
aggiunta una punta di nervosismo.
Mi
fissa mentre mi avvicino.
Perché
non parla? Perché sta lì fermo senza fare niente?
Muoviti!
Urlami di andarmene! O vattene! Corri via! Insultami! Quello che
vuoi, ma fai qualcosa!
Perché
non riesco a fermarmi? Perché continuo a camminare?
Lui
mi fissa ancora, adesso è leggermente preoccupato, ma rimane
lì, le braccia leggermente piegate verso di me, come in
attesa.
Ma
in attesa di cosa? Cosa si aspetta?
E
cosa devo fare?
Circa
5 metri di distanza.
Pensa Ginny, pensa!
Mi
fermo davanti e gli parlo? Si ma cosa dovrei dirgli?
Gli
salto al collo? Lo...bacio? Solo l'idea mi sembra impossibile.
Io,
Ginny Weasley, che bacia Draco Malfoy.
Impossibile...
Aaaaa
Basta,
è inutile mentire a se stessi.
Mi
piace, anche se è un Malfoy, anche se è sempre stato
uno stronzo con me, mi piace.
Circa
due metri, ancora non si è mosso.
Un
metro.
Sono
a 30 centimetri di distanza. Mi fermo.
-Draco.
Io...- mormoro. Poi mi blocco.
Ma
chi me l'ha fatto fare?
Adesso
mi guarderà con disgusto e se ne andrà, magari con un
insulto.
Oh
no, oh no, oh no!
Si
sta avvicinando.
Mi
ha messo le mani sui fianchi.
Non
riesco a muovermi.
Sta
avvicinando la testa, lentamente.
Socchiude
le labbra, si avvicina sempre di più.
Le
sue labbra sfiorano le mie.
Si
tira un po' indietro.
Mi
guarda negli occhi.
E
non capisco più niente.
Gli
butto le braccia al collo e lo bacio, prima con dolcezza, poi con
crescente passione.
Draco
risponde con altrettanta passione, stringendomi la vita.
Dopo
almeno un minuti ci stacchiamo e ci guardiamo.
Il
caldo castano unito al freddo verde chiaro.
Foglie
d'autunno nel ghiaccio verde.
Draco
sospira.
-Ginny...-
mormora
Il
mio nome detto con dolcezza, mai avrei immaginato di sentirlo uscire
dalle sue labbra.
Labbra
il quale sapore è ancora impresso sulle mie.
-Non
immaginavo... non pensavo di piacerti...-mormoro arrossendo.
Le
mie mani sono ancora intrecciate dietro il suo collo.
-Ginny
noi... non possiamo. Tu mi piaci, ma...- balbetta a bassa voce.
-Se
è per la famiglia ci ho pensato anch'io. Ma non puoi mettere
da parti i tuoi pregiudizi?- chiedo, senti gli occhi inumidirsi.
-Io
posso, ma i miei genitori, se lo venissero a sapere...- dice sempre a
bassa voce.
-Ma
non lo verranno a sapere! Sono disposta a tutto, anche a farmi
punire. Non ho mai provato questa sensazione- dico, una nota
disperata nella voce, gli occhi sempre più umidi.
Non
è del tutto vero, questa passione dolce e dolorosamente
cocente l'ho già provata per Harry, ma la sensazione nel
sapere che la mia passione è corrisposta non l'ho mai provata
-E
Potter? Non lo amavi tanto?- dice in un vano tentativo di farmi
arrabbiare o offendere.
-So
che con lui non ho speranze. Ma tu, tu so che mi ami allo stesso
modo! No, non parlare- aggiungo mentre vedo che sta per ribattere.
-Non
parlare Draco, non parlare. Adesso io mi giro e rientro, camminerò
lentamente. Se mi vuoi raggiungimi, sennò lasciami andare,
capirò- dico posandogli un dito sulle labbra.
Poi
mi volto e lentamente mi incammino verso il castello.
Mi
sembra di essere in un incubo. Uno di quelli in cui cammini verso una
meta, ma quella sembra allontanarsi sempre di più.
Io
cammino verso il portone, ma quello non ne vuole sapere dio
avvicinarsi.
Quando
mi accorgo di aver superato la panchina dove ero seduta prima, sento
un rumore di passi, sempre più veloce.
Continuo
a camminare incredula.
Non
può essere vero, non mi sta seguendo, lui non mi ama.
Mi
ripeto questa frase mentre avanzo a fatica.
Una
mano mi afferra il braccio, mi fa voltare.
Alzo
lo sguardo e mi specchio nel ghiaccio verde di quegli occhi che adoro
sempre di più.
Sorrido
mentre Draco cala lentamente su di me e mi bacia con estrema
dolcezza.
Si
stacca delicatamente e mormora:
-O
notte, notte di benedizioni! Un sogno, temo, nient'altro che un sogno
è questo: troppo dolce e lusinghiero per essere realtà!-
Non
riesco a parlare, anche a me pare un sogno, e ho una terribile paura
di svegliarmi.
Draco
sorride e mi bacia di nuovo.
Un
dolce sorriso solo per me, un sogno davvero.
-Adesso
vai, Ginny. Se ti trova tuo fratello qui ci schianta tutti e due-
dice senza smettere di sorridere.
-Draco,
c'è più pericolo per me negli occhi tuoi che in cento
dei suoi Schiantesimi, basta che tu mi guardi con dolcezza, perch'io
mi senta come corazzata contro la magia di chiunque- rispondo.
Siamo
in vena di citazioni.
-Io
non vorrei però per nulla al mondo che qualcuno ti trovasse
qui con me- mi dice, la voce carica di amore e dolcezza repressi da
tempo.
-La notte mi
nasconde col suo manto alla lor vista; ma se tu non m'ami, che mi
trovino pure e che mi affatturino: assai meglio è per me finir
la vita desiderando invano l'amor tuo- cito di nuovo modificando la
frase.
Ora sorridiamo
entrambi, le mani intrecciate, ciascuno riflesso negli occhi
dell'altro.
-Buonanotte cara,
mille volte buonanotte- mi saluta.
-Mille
volte cattiva notte, se mi viene a mancare la tua luce! L'amore corre
ad incontrar l'amore con la gioia con cui gli scolaretti fuggon dai
loro libri; ma l'amore che deve separarsi dall'amore ha il volto
triste degli scolaretti quando tornano a scuola... -
lo saluto io, dandogli un altro bacio.
Mi
volto lentamente, e mi invio ancora una volta verso il portone,
stavolta però con cuore leggero e pieno d'amore.
-Pssst!
Ginny!... Oh, avere il sibilo d'un falconiere per poter richiamar
questo terzuolo! Ma la clausura è roca, ha voce fioca e non
può parlar alto; altrimenti vorrei gridar sì forte da
squarciar l'antro ove riposa Eco e soverchiare l'aerea sua voce, sì
da farla più fioca della mia, a forza di chiamar: "Ginny!
Ginny!" - mi richiama dopo nemmeno mezzo minuto.
Mi
volto di nuovo verso di lui e torno indietro.
-È
la stessa mia anima che invoca così il nome mio. Come soavi
suonan nella notte le voci degli amanti: sommessa musicalità
d'argento dolcissima all'orecchio che l'ascolta-
-A
che ora ci vediamo domani?- mi chiede.
-Qui,
alle nove- rispondo.
-Non
mancherò. Mi parranno vent'anni fino allora-
dice sorridendo ancora.-Ormai
è quasi mezzanotte; vorrei che tu già fossi via da
qui, non più lungi però dell'uccellino che la bimbetta
lascia saltellare lontan dalla sua mano, ma lo tiene legato alla
catena come suo prigioniero, e, in una stratta, d'un fil di seta lo
riporta a sé, simile ad una amante gelosa di quel po' di
libertà- aggiunge, tanto per finire la scena.
-Quella
prigioniera vorrei esser io- rispondo.
-E
così vorrei io, dolcezza mia, anche se finirei col soffocarti
per le troppe carezze... Buona notte! Separarci è un dolore
così dolce che non mi stancherei, amore mio, di dirti "buona
notte" fino a giorno-
mi bacia di nuovo prima di aggiungere -Adesso vai davvero, Ginny.
Buonanotte-
-Buonanotte,
a domani- dico, voltandomi e rientrando nel castello velocemente.
Recensite numerosi!!