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Autore: Abigail93    28/10/2009    2 recensioni
- Eric non mi sembra il caso!- dissi tirandomi indietro e rivestendomi - Ma io ti voglio... e tanto anche- si arrabbiò buttandomi sul letto e andando avanti a baciarmi. - Si anche io, ma non possiamo. Mi dispiace.- mi alzai dal letto e me ne andai via correndo cercando di trattenere le lacrime.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Gossip Girl 2
Ciao a Tuttiiiii questo è il mio secondo racconto, che non centra per niente con l'altro ke parla di Twilight. Qui voglio farvi Gossip Girl a modo mio.. spero vi piaccia! =) un grosso Bacio Silvietta...        
                                                               
                                                                  XOXO Gossip Girl <3




Primo Capitolo

Serena:

Caspita sono in un ritardo assurdo, Nate mi ucciderà sicuro. Corri Serena corri corri.
- Serena dove vai? - Lily era appena uscita dal bagno in accappatoio.
- Esco con Nate! Devo parlargli. - risposi prendendo la borsa e infilandomi le ballerine hai piedi.
- Bè, non tornare tardi, oggi è il compleanno di tuo padre. E voleva festeggiarlo con tutti voi. - e cosi dicendo si avviò in camera a vestirsi.
Sospirai e uscii velocemente  dal grande appartamente nel  Upper East Side a Manhattan. Nate era vicino al canello che mi aspettava, si guardava intorno nervosamente.
- Serena! - disse sollevato e facendo un sorriso.
- Hey, scusa il ritardo ma  ho dovuto aiutare Jenny con il suo nuovo vestito. - lo abbracciai e stampandogli un bacio in bocca iniziai a camminare.
- Allora di cosa dovevi parlarmi? - chiese guardandomi preoccupato.
Lo fissai un attimo, e nella mia testa cercai di trovare un modo per dirglielo senza farlo preoccupare troppo. D'altronde noi stavamo insieme da un'anno ormai e questa cosa l'avevo già decisa prima di mettermi con lui, non potevo tornare indietro. Sopratutto perchè Lily mi avrebbe fatta fuori con tutti i soldi che le avevo fatto spendere, anche se su quello non avevamo problemi, ma in questo periodo aveva una tenedenza nel risparmiare molto.
- Allora? - a questo punto si fermò e mi fissò con sguardo serio. - Mi stai lasciando? -
Mi fermai di colpo. - Oddio, no! Cioè non riuscirei a lasciarti Nate. E' che... bè è da molti anni che progetto questa cosa, è sempre stato il mio sogno e ora che posso finalmente realizzarlo mi viene voglia di ritirare tutto. - sospirai  triste.
- Non ti impedirò di infrangere i tuoi sogni per me Serena. - rispose lui cincendomi i fianchi.
- Ma Nate è questione di mesi. Di... Tanti mesi. Devo andare via da qui, si trova vicino Miami - dissi abbassando lo sguardo.
- Ma io ti aspetto comunque, perchè ti amo. E sei la mia unica ragione di vita. - e mi baciò dolcemente.


Blair:

Ero da sola in camera, il buio mi circondava, ma quella voglia pazzesca di lui non svaniva. Lo volevo, lo volevo a tutti i costi, era unico, essenziale e sopratutto aveva una passione con me quando facevamo l'amore che nessuno poteva torgliermela. La porta di camera mia si aprì lentamente facendo entrare una luce fioca nella stanza. Ero nuda sul letto e lo aspettavo con ansia. Si avvicinò lentamente a me e iniziò a baciarmi dolcemente poi con più foga e infine...

- Buon giorno  Blair. -  la voce dolce di Chuck mi svegliò facendomi tornare sul pianeta terra.
- Chuck - dissi ancora assonnata. Potessi tornare nel sogno.
- Serena e Nate ci aspettano al bar per fare colazione! - disse togliendomi le coperte di dosso.
Sbuffai e aprii gli occhi. Avevo accettato il fatto che Nate e Serena stessero insieme, d'altronde lei era sempre la mia migliore amica, solo che a volte diventavano insopportabili. Addirittura colazione insieme? Bè almeno con me c'era il mio Chuck.
- Signorina Blair? C'è sua madre al telefono.- Dorota era entrata in camera coprendosi gli occhi con la mano libera.
- Grazie Dorota! Ciao mamma.- dissi prendendo il telefono e avviandomi in bagno.
"Come stai Blair?" Chiese lei dall'altra parte del telefono.
"Bene, tu e tuo marito?"
"Staimo benissimo, abbiamo deciso di rimanere qui ancora per qualche settimana! Volevo avvisarti."
"Capito, non ti preoccupare io ho Dorota. Devo scappare ci sentiamo. Baci" e riattaccando mi guardai allo specchio. Brutta roba, meglio che mi sistemo.
- Blair sbrigati, la limousine è fuori che ci aspetta!- urlò dalle scale.
- Chuck due minuti e arrivo.- risposi infilandomi un completino e le scarpe. Poteva anche svegliarmi prima. Ed era anche più bello se mi svegliava baciandomi tutta e portandomi la colazione a letto, cosi poi me lo sarei sbaciucchiato tutto, lo avrei spogliato, lui mi avrebbe stretta a se e...
- Blair erano due minuti non dieci!- gridò. Sorrisi e corsi giù da lui, gli diedi un piccolo bacio e poi entrammo nell'ascensore.


Vanessa:

Ed ecco che la ragazza più seria dell'universo entra in contatto con un ragazzo alquanto stupido e insensibile.
Cancellai di nuovo, non sarebbe andato bene neanche questo per il mio documentario. Cosa potevo fare? Senza Nate ero davvero in crisi. Quel ragazzo mi aveva rubato il cuore, solo che ora dovevo fare spazio a qualcun'altro di più importante, che mi conosceva davvero e che sapeva amarmi veramente.  Mi lasciai andare sul divano mentre in televisione partiva la pubblicità. Riguardai il mio quaderno per un istante, prima che saltai dal divano per lo spavento. Diavolo è solo il cellulare. L'ho sempre detto di non guardare film paurosi da sola anche se di mattina. Messaggio:
"Vanessa passiamo a trovarti. Baci Janny". Bene un pò di compagnia ci voleva. Andai a infilarmi i pantaloni della tuta,  non era bello presentarsi in pigiama, poi presi dei bicchieri e un succo di frutta e li appoggiai sul tavolino in sala. Mi sistemai un pò i capelli e mi ributtai sul divano.
- Ciaoo! - Jenny era entrata con un sacchetto in mano e tante, tante borse.
- Oh, non si usa più bussare? - dissi alzandomi di nuovo e andando da lei.
- Eccomi ci sono anche io. - ed entrò Dan chiudendo la porta e togliendosi le scarpe.
- Giorno anche a te Dan. - dissi frugando nelle borse. - Cosè tutta questa roba? -
- Mi serve per una cosa, anzi più che altro a te servono. - rispose Jenny prendendole e buttandole sul divano. - Poi ovviamente sceglierai i vestiti migliori, adesso non abbiamo molto tempo, vestiti che usciamo.- continuò come se niente fosse.
- Usciamo? -  domandammo insieme Dan e io.
- Bè ovvio, che credevi di stare a casa? Dai non sei ancora vestita? -
- Euforica oggi tua sorella! - dissi sottovoce a Dan prima di chiudermi in cameretta.
- Non so che dirti! - e sorridendo mi fece l'occhiolino. L'occhiolino? Dan? Lasciai perdere e pensai a lavarmi.
  
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