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Autore: jenyx    29/10/2009    0 recensioni
Delle cose importanti te ne accorgi sempre troppo tardi. Poi ti penti. Ma tanto non serve a niente.
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora sono davanti alla mia scrivania -bella, scura, lucida,di noce, costata un sacco di soldi- seduto sulla mia -comoda- poltrona, che mi fumo una sigaretta...anche se ormai deve essere già la quarta o quinta..non mi ricordo bene...e non ci tengo praticolarmente a farlo...perdo sempre un po' la concezione del tempo quando lavoro.

O almeno: quando cerco di farlo.

Il fumo che aleggia nella stanza mi brucia gli occhi e circonda la mia poltrona.

Dal piano di sotto mi arrivano le note di un pianoforte.

Noi abbiamo un pianoforte -io e mia moglie.

O meglio: io sono andato a comprarlo -e a pagarlo, è sottinteso- però è suo.

Ma comunque non è di certo lei che lo suona.

Non è capace a fare da mangiare, figurati suonare uno strumento.

Immagino sia uno di quei CD di Chopin o Mozart.. o qualcuno di quella stirpe.

Se provaste a chiederlo a mia moglie -che li ha comprati- non saprebbe minimamente dirvi chi siano.

Non sa niente lei.

Non fa niente lei.

A parte leccare il culo al suo capo (è l'unica segretaria che conosco che non sia ancora stata licenziata).

Non è nessuno lei.

Neanche io sono nessuno.

E infatti me la sono sposata io.

E mi sta bene.

Ma adesso basta.

Mi devo concentrare sul lavoro (cosa che non faccio da mesi).

Sulla mia scrivania ci sono ammucchiate un sacco di scartoffie, pile di fogli, videocassette, un posacenere pieno ed un sacco di penne.

Se aveste il coraggio di mettere le mani i mezzo a questo mescolamento di fogli trovereste fascicoli di indagini poliziesche, documenti di casi giudiziari persi -pochi, e comunque casi di poca importanza, divorzi, matrimoni- e casi giudiziari vinti -la maggior parte- dal sottoscritto.

Poi trovereste lunghissimi elenchi di noiosissimi e ripetitivi nomi e cognomi di giudici, imputati, testimoni, poliziotti e l'accusa -alias: i miei nemici.

Malboro light.

Le mie sigarette.

Sono le più care in commercio, sapete?

Lasciano anche un sapore dolciastro in bocca.

Mio padre fumava sigari invece.

Di quelli cubani, grossi e puzzolenti.

Però quell'odore mi aiutava spesso pensare..le rare volte che lo facevo, si intende.

E anche le rare volte che stavo con mio padre.

Era sempre in giro, viaggiava per affari...America, Irlana, Australia..

Mi prometteva sempre di portarmici un giorno.

Ma non lo ha mai fatto.

Io non fumo sigari, mi fanno venire mal di gola, ma ne tengo sempre una scatola piena sulla mia scrivania da lavoro -costano un sacco- e i miei clienti mene portano sempre uno ogni volta che vengono, come pegno.

Mi devono la vita.

Ok.

Torniamo alle scartoffie -tante, troppe e quelle non mele paga nessuno- sopra alla scrivania.

Mi hanno presentato un caso in cui dovrei difendere un uomo colpevole.

Colpevole.

Colpevole vuol dire che è stato accusato di un reato che ha realmente commesso, e che quindi non dovrebbe avere diritto ad una protezione e ad un avvocato difensore, ma dovrebbe finire direttamente dietro le sbarre.

Ma dato che esistono delle persone così vendute come noi avvocati loro hanno, di conseguenza, il diritto ad una difesa.

Lui ci guadagna che può continuare a fare le sue stronzate in giro e noi ci guadagniamo che ci guadagniamo un sacco di soldi.

Volete sapere che cosa ha fatto questo simpatico stronzetto?

Bene.

Ha ucciso sua moglie e sua figlia.

Così.

E' tornato a casa e gli è girato di ammazzarle.

Senza nessun motivo apparente.

Mi hanno presentato questo caso ieri mattina.

Ora sono le sette e mezza di sera.

E non ho ancora deciso se accettarlo o no.

Se lo accettassi dovrei anche costruirgli e fargli imparare perfettamente a memoria un alibi, dato che lui non ne ha neanche mezzo.

Mia moglie mi ha già detto di accettarlo.

Tanto decide lei, no?

A lei cosa gliene frega se difendo un deficiente che ha ucciso due persone innocenti?

Direbbe:" Beh. Sicuramente non è l'unico ad averlo fatto e a volerlo fare.".

E su questo ci può contare.

Ad esempio: davvero pensate che io non abbia mai avuto l'intenzione di fare a fette mia moglie e poi metterla nel congelatore di casa?

Certo che l'ho avuta.
Ma io sono un uomo di senno.

Non di stile, come mio padre -sempre in giacca e cravatta, con il sigaro in bocca e il suo orologio da taschino sempre ben lustrato- ma di senno.

Poi aggiungeteci quello che volete.

Volubile,egocentrico, lunatico, approfittatore, psicopatico.

Sono tutto questo.

Vado da una psicologa -una volta alla settimana- tutta gambe e niente cervello, con una di quelle vocette stupide e acute che ti fanno venire la pelle d'oca.

Ma a me basta guardarle quelle lunghe gambe e le sue camicette sempre linde e pulite e sempre diverse di giorno in giorno, per farmi sprofondare in uno stato di dolce relax.


Vi ho detto che mia moglie vuole che accetti il caso, giusto?

Però non vi ho detto un'altra cosa.

Prima di sposarmi avevo una ragazza -con la pelle chiara, gli occhi blu, una di quelle piccolette che riescono a tenerti testa in tutto, anche a letto- che avevo conosciuto su di un pullman.

Lei era una di quelle piccole, grandi comuniste, che non accetterebbero mai alcun compromesso, specialmente se può far del male a qualcun'altro.

Lei non mi avrebbe mai permesso di accettare questo caso.

Scherzi?

Avrebbe fatto tanto di quel casino, che alla fine non lo avrei accettato.

Io la tradivo.

Lei lo sapeva.

Però stava con me lo stesso.

Mi voleva davvero bene quella donnetta.

Io invece non me ne sono accorto.

Né che lei mi volesse bene..né che io gliene volessi.

Delle cose importanti te ne accorgi sempre troppo tardi.

Poi ti penti.

Ma tanto non serve a niente.

Comunque alla fine, dopo qualche anno, l'ho lasciata, incinta e io mi sono sposato quella con cui la tradivo.

Il che vuol dire una donna bisbetica, gelosa e viziata -provate a immaginare quanto mi sia costata!

Un giorno ero in centro per fare un po' di compere con la mia adoratissima mogliettina, e ho visto questa mia -rimpianta- ex con sua -mia- figlia.

Sono passati così tanti anni ormai.. avrà almeno quindici anni.

So anche come si chiama.

Sì, perché mi sono anche tenuto in contatto con la madre..cioè la chiamavo regolarmente ogni due anni per sapere come stavano -lei e mia figlia.

Ha un bel nome.

So anche perché sua madre glielo ha messo.

E' il nome di una protagonista alquanto coraggiosa di un film, che non guardava in faccia nessuno e faceva quel che le pareva.

E' bella mia figlia.

E mi somiglia tantissimo.

Abbiamo gli stessi occhi, gli stessi lineamenti e lo stesso sorriso.

Ha persino dei miei modi di fare -anche se non mi ha mai visto.

Sua madre dice che mi somiglia anche troppo, soprattutto nel menefreghismo.

Preferisco questa figlia a quello che mi ha dato mia moglie.

E' un maschio e non mi somiglia neanche un po'.

No.

Somiglia tutto a sua madre.

Lo stesso naso, le stesse guance, gli stessi capelli.

Va beh basta.

Il mio mal di testa è aumentato troppo.

Accetterò il caso, esattamente come ho fatto con tutti gli altri prima di questo.

Così posso comprarmi un bel televisore nuovo con lo schermo piatto, e una nuova bella auto.

Così posso rimanere lo stronzo che sono diventato.

Anche perché so che non posso più tornare indietro.

Buonanotte signori

  
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