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Autore: LadyVergil    29/10/2009    5 recensioni
One shot sentimentale,com'è ormai nei miei standard XD Yaoi, Dante e Vergil naturalmente ,focalizzata dal punto vista di Dante, un uomo trascurato e abbandonato al tempo, con un cuore spezzato
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Dante, Vergil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La tua voce echeggia nella mia mente, sto impazzendo:
non riuscirò mai a fare un sogno senza dover soffrire alla comparsa della tua figura che mi chiede in un sorriso sereno di lasciarti sprofondare negli inferi.
Mi sveglio respirando a fatica, le lenzuola mi sembrano una camicia di forza fradicia di sudore , si sto veramente impazzendo.
Liberatomi , trascino il mio corpo a malavoglia in cucina e mi convinco a farmi un altro bicchierino.


Bottiglia alla mano sinistra , la destra invece viaggia dal bicchiere al mento, dove massaggia il mento, pungente, a causa della barba.
Non mi rado neanche più, mi sono abbandonato ad uno strano ritmo emotivo che mi dice di non far nulla, se non rimpiangere il passato e te...


Quando Trish e Lady non ci sono a stuzzicarmi e a tirarmi su di morale, mi riduco così, alla depressione più totale;
a volte stacco anche il telefono e accendendo il jukebox cerco di dimenticare la mia esistenza, affogo la mia anima nelle note.


Mi odio, quando mi guardo nel riflesso delle vetrine, oltre ormai a vedere sempre il tuo volto ,seppure un po più maturo, vedo il mio sorriso beota..
Perché sorrido? Io non sono felice..
e pensando che mi manchi come l'aria mandò giù un altro sorso che mi brucia in gola.

Mi odio, non ti ho mai seppellito, che fratello degenere;
certo non ho fisicamente il tuo corpo deceduto, ma una lapide accanto a nostra madre ti avrebbe fatto più che felice,
lo so.


Il suono del campanile della chiesa mi fa trasalire, cado dallo sgabello e il bicchiere si infrange a terra;
un dolore lancinante e amplificato dall'alcool mi fa capire che la mia mano si è tagliata con i vetri
e quasi un gesto di routine tolgo i frammenti dal palmo ,sorridendo nuovamente come un idiota.


Un tonfo proveniente dall'ufficio mi fa ri-trasalire una seconda volta,
mi alzo barcollando e con supporto il tavolo, faccio cadere anche la bottiglia e imprecando guardo il liquore scivolare via sul legno del pavimento;
sempre con scarso equilibrio mi dirigo alla porta, calpesto un vetro insultando nuovamente il creatore.


-Chi cazzo è?!-

Urlo mentre stropicciandomi gli occhi mi appoggio alla scrivania e mi guardo attorno cercando l'intruso,
un freddo improvviso mi fa notare il portone spalancato e la luce naturale della luna illuminare l'agenzia.

I piedi e scalzi e doloranti per i vetri percepiscono un liquido freddo,
che al buio non può esser velocemente riconoscibile: sangue,
una lunga scia di liquido carminio che sorge da una massa informe e solida giacente sul pavimento.

-Vergil!

Urlando mi scaglio contro quella “massa informe”, che ora aveva un nome, un nome fin troppo importante, soprattutto per il mio cuore.
Con un lacrima sfuggirmi dagli occhi stringo quel corpo al mio:
gelido, immobile ma con il respiro che mi da conferma della sua sopravvivenza.

-Apri gli occhi Vergil.. aprili per favore..

Quasi pregando che succedesse qualcosa, tengo il viso del mio gemello tra le mani e stringendomi a lui sempre più per scaldarlo,
quasi come se fosse stato ghiacciato vivo.
Gli occhi celesti di Vergil posso intravederli e le labbra si schiudono per dirmi qualcosa.

-Non potevo...non potevo abbandonarti...

Come un bambino che perdeva il suo palloncino nel cielo, scoppio in un pianto liberatorio,
Alzo lo sguardo.

-V..vergil non lo fare mai più.. mai..

Una ferita sul petto lo dilania, sta già guarendo fortunatamente e in una commozione di felicità ti prendo lentamente in braccio;
in camera mia avresti potuto riposare tranquillamente.
Non voglio disturbarlo con chiacchiere inutili, è stanco , ferito e anche infreddolito,
l'importante è che è qui con me vivo;
con le lenzuola lo copro e stendendomi accanto a lui lo guardo.
In un movimento a sorpresa Vergil mi stringe la mano.

-Mai più prometto..

Dice in un sussurro e chiude gli occhi addormentandosi, seguito da me,
che per una volta non ho fatto un incubo ma uno dei più bei sogni della mia vita: insieme, felici e contenti.






Spero proprio vi sia piaciuta, è molto personale dal mio punto di vista, come quasi tutte le fiction che scrivo, lo so non sono molto felici XD ma che ci posso fare? XD
Commentate mi raccomando ^^
Bye ^-^

P.S= prometto che la mia fan fiction principale sarà presto aggiornata *w*
   
 
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