Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Lim Poia    30/10/2009    6 recensioni
- Dovresti sorridere un pò di più.
Certo, perchè era normale sorridere durante la stesura di un compito, no? Soprattutto se il compito in questione era composto si e no da dieci righe, di cui sei erano tutto fuorchè inerenti alla traccia.
- Sparisci, Lysander.
{Dominique Weasley, Lysander Scamandro}
Genere: Generale, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A Melania, memi, perchè oggi è il suo compleanno.
E perchè credo che non ci sia persona più adatta a cui dedicare questa storia.
E' grazie a te se ho pensato a loro due.



Smile;




Era in momenti come questi che mi pentivo di non aver dato ascolto agli incoraggiamenti, vedi anche rimproveri, di Rose.
Avrei dovuto finire davvero il tema di Pozioni prima dell'ultima sera disponibile. L'avrei dovuto concludere il giorno stesso dell'assegnazione, senza perdere tempo inutile. Subito.
Invece no, l'avevo rimandato sempre al giorno dopo, ripetendomi continuamente che ce l'avrei fatta. Ovviamente mi sbagliavo.
Anche perchè ora -precisamente le 22.48 dell'ultimo giorno a mia disposizione prima della consegna- l'unico pensiero più o meno sensato che il mio cervello riuscisse a formulare, era che no, non ce l'avrei fatta.
- Dovresti sorridere un pò di più.
Certo, perchè era normale sorridere durante la stesura di un compito, no? Soprattutto se il compito in questione era composto si e no da dieci righe, di cui sei erano tutto fuorchè inerenti alla traccia.
- Sparisci, Lysander. - soffiai a denti stretti, concentrandomi meglio sul libro.
Ma perchè anche lui, come la maggior parte degli altri Corvonero, non poteva essere nel suo dormitorio a riposare, a leggere, a disturbare qualcun'altro? Eh? Perchè?
- Dico sul serio. - insistette, sedendosi sul bracciolo della mia poltrona.
Perchè era il mio migliore amico, semplice.
- Anch'io. Vattene. - ribadii.
Dovevo finire, o per lo meno tentare di terminare, il mio compito. Non avevo tempo per lui e per suoi stupidi giochetti.
- Non ne ho voglia. - sbuffò, strappandomi di mano la pergamena.
- Ed io non ho voglia di sentirti. - borbottai, riprendendo il mio compito e spostandomi da un'altra parte, il più lontano possibile.
La Sala Comune era pressochè deserta, quindi non mi fu difficile allontanarmi da lui. Peccato che come ogni essere umano, anche lui fosse dotato di gambe e che potesse dunque seguirmi.
- Non sei obbligata a farlo. - sorrise, raggiungendomi.
Dotato di gambe e di un'innata tenacia.
- Invece tu sei obbligato a darmi fastidio? - domandai, accantonando per un istante il mio lavoro. - Il mio intento non è quello di infastidirti. - rispose, pronto.
Alzai un sopracciglio, scettica.
Ma davvero? E come mai io ero certa del contrario?
- Ah no? Beh, il risultato è quello, posso garantirtelo. - gli assicurai.
- E' quello solo perchè tu vuoi che sia così.
Roteai gli occhi, esasperata.
- Evapora. - tagliai corto, dandogli le spalle.
- Visto? - proseguì imperterrito - Non sai intrattenere una conversazione amichevole. Non sai scherzare, ecco. - concluse soddisfatto.
Mi voltai di nuovo verso di lui. - Solo perchè tu scherzi troppo, non vuol dire che io non sappia farlo. - specificai, incrociando le braccia sotto il seno.
Io sapevo scherzare. Non come lui, magari.
Ma in un modo tutto mio... Anch'io ero in grado di scherzare, si!
Forse.
- Ma io non scherzo troppo, sei che tu scherzi troppo poco.
Puff, colpita ed affondata.
- Va' via. - ritentai, non sapendo cos'altro dire.
- Me l'hai già detto tre volte, cosa ti fa credere che la quarta sia quella buona? - chiese, divertito, senza rendersi conto del mio disagio.
- Niente. Sai, ho insensatamente pensato che questi pochi minuti ti fossero stati sufficienti per acquistare un po' di buon senso, ma ammetto la stupidità di quest'idea: in sedici anni di vita non ci sei mai riuscito, perchè avresti dovuto proprio oggi? - spiegai, tagliente.
- Potrei stupirti. - affermò d'un tratto serio.
- Fallo. - lo sfidai.
E lo fece.
Senza dire nulla, così com'era arrivato, se ne andò.
In silenzio.
Lasciandomi sola col mio tema di pozioni da finire ed un nuovo dubbio da mettere a tacere.

- Ieri te ne sei andato.
Furono queste le prime parole che gli dissi la mattina seguente a colazione.
Non avevo finito il compito e tanto meno avevo messo a tacere i miei pensieri.
E considerando che gli errori insegnano, perchè perdere tempo?
Meglio affrontare tutto e subito.
- Era quello che mi chiedevi, no?
C'era qualcosa di strano, lui era strano.
Anche solo il modo in cui versava i cereali nella tazza era diverso dal solito.
- Si, ma tu non fai mai quello che dico.
Era vero.
Spesso e volentieri, solo per una questione di principio, se io dicevo destra, lui andava automaticamente a sinistra.
- Pensavo di farti un piacere. - fece spallucce, continuando a mentire.
- Non è vero. - scossi il capo.
- Cosa?
- Non l'hai fatto pensando di farmi un favore.
- Ah si? E allora perchè l'avrei fatto?
- L'hai fatto perchè sei stufo di me.
Abbassai involontariamente la testa, trovando piuttosto interessanti i cucchiai e le fette di pane.
Non era da me una rivelazione simile, in questo modo era palese ciò che provavo.
Ero indifesa, senza il solito muro a proteggermi. Ero a rischio.
Ed io non rischiavo mai.
- E' proprio questo il problema - mormorò più a se stesso che a me - Io non potrò mai essere stufo di te.
Sgranai appena gli occhi, continuando a fissare il tavolo.
A quanto pare non ero l'unica a rischiare.
Sorrisi.
- Visto? Sei molto più bella quando sorridi.





Non ho ricontrollato, spero che non ci siano errori! ^^"
Ma soprattutto spero che ti piaccia, anche se non è un granchè. u.u'
Uh, ovviamente mi auguro che non dispiaccia troppo neanche agli altri! xD
Non sono personaggi molto affrontati insieme, Lysander neanche singolarmente, ma a me piacciono, molto. n____n
Okai, vi saluto.
Ancora tanti auguri, memi. **
Baci, Olly.

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lim Poia