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Autore: Amy Hale    01/11/2009    2 recensioni
[Thirteen]
Tracy e Evie non si vedono da cinque anni, e si incontrano per caso per strada...
Evie's POV, quindi non badateci se è OOC, chi lo sa quali sono stati i suoi pensieri nel film e dopo?:)
commentate please:) baci Amy
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ti guardo. Ancora una volta. E vedo quello che ho sempre voluto essere.

Amata. Faccio una bolla con la mia gomma da masticare. Sono sempre la stessa.

Semplice. Mi sposto i capelli lasciandoli cadere su una spalla.

Condizionabile. Ti guardo e penso: “E allora?”

Cazzo. Sono passati già cinque anni. E tu dove sei stata, eh? Lasciandomi a marcire nel vuoto dell'esistenza.

Chi sei adesso?

Mi accendo una sigaretta, e il fumo che esce dalla mia bocca ci separa per un istante.

Ti volti e te ne vai, e io rimango indietro.

Ti rigiri e faccio di tutto per non sorridere.

-E va bene. Vieni anche tu. Se proprio non riesci a farne a meno...-

Faccio un saltino di gioa. Era facile, no? In fondo tu mi hai sempre capita. Mi slancio verso di te e ti prendo a braccetto. All'improvviso, quante cose da dire che ho!

E tu? Alla fine ti lascerai andare, vero? Perché è così. Lo sai. In fondo siamo sempre state tu e io, anche se non è andata come doveva. Abbiamo scritto la nostra storia, e qualcuno l'ha cancellata. Riscriviamola, no? Si, però in modo diverso. È così eccitante! Essere di nuovo con te... come quando avevamo tredici anni.

Vorrei chiederti tante cose, ma non so se posso.

E allora cominci tu, e mi fai sorridere.

-Come sta Brooke?-

-Me ne sono andata da casa appena compiuti diciott'anni. Mel?-

-Bene.-

Pausa. Tu eri gelosa, vero? Lo so. Di me e tua madre. Cerca di capirmi, però, era solo quello che volevo e non avevo. Non l'ho avuto lo stesso, tanto, no?

-Mi sono fatta un tatuaggio. Un cuore alato sulla spalla sinistra.-

Abbassi la spallina della canotta ed è lì. Identico al mio.

Ridiamo. E siamo di nuovo noi.

Corriamo da un negozio all'altro. Shopping sfrenato, come la prima volta. Senza soldi rubati, però. Credo.

Arriviamo alla scuola. Entri nel cortile, e ti guardo mentre riprendiamo fiato.

-Hai più parlato con qualcuno degli altri?- ti chiedo.

Scuoti la testa, buttando fuori il fumo della sigaretta.

-No. Solo... qualche volta mi facevo qualcuno.-

Ridiamo ancora. È così facile adesso. Ma ci avresti creduto anche solo una settimana fa? Anche solo... questa mattina?

-Mi sentivo esiliata lontano da voi. Però ho fatto nuove amicizie... Mi manca come cucina tua mamma. Oh, c'è ancora quel coglione di Brady?-

-Si. Sai, non è poi così coglione. Non così tanto come dicevo, insomma.-

Oddio, mi fai ridere.

-E come sta Mason?-

Alzi le spalle. -Niente di che. Mi manca Luke il Bagnino, però. Tu ricordi?-

Altre risate. Mi sento leggera.

-Ho smesso, sai?- dico all'improvviso. -Con la droga. Bah. Stavo per fare un'overdose.-

Mi fissi per un po', indecifrabile. -Spero che adesso tu stia bene.-

Annuisco ripetutamente e dopo un po' sembri tranquillizzata.

Guardi per terra quando parli di nuovo. -Vuoi venire a cena?-

Domanda inutile.

-Come stai, Tracy?- ti chiedo per strada. Io ti guardo sempre, tu non mi hai ancora guardato realmente.

-Sto... bene, immagino. Insomma, normale. Ho un ragazzo. Uno fisso. Si chiama Michael se ti interessa... comunque ho smesso anch'io. Non credo facesse per me.-

-Non intendevo quello...- mi mordo il labbro. Non ho mai avuto problemi a dire qualcosa, mai mezzo scrupolo. Ma questo...

-Ho paura della risposta. Ho paura dei tuoi sentimenti. Ho paura di allontanarti. In fondo è stata colpa mia se...- lascio sfumare la frase. Non so come continuare e poi sono sicura che hai capito.

-Wow. Sei proprio cambiata, Evie.- finalmente alzi lo sguardo, ma sembra quasi che fissi un qualcosa vicino a me.

-No. Non lo faccio più.-

E con questo ci siamo dette a vicenda tutto quello che dovevamo e volevamo dire.

***

Con Mel è stato bellissimo. Lei e Brady erano diffidenti, ma vederla mi ha fatto capire che in qualche modo ci avevo comunque guadagnato. Brady ha persino sorriso due volte. Veramente, non ho mai pensato veramente male di lui... Quando l'ho detto a Tracy ha riso in uno sbuffo.

Mason è cresciuto e cambiato rispetto a come era qualche anno fa... Sembrava contento e non troppo sorpreso di vedermi.

Chiuse in camera di Tracy con la finestra aperta, non gli abbiamo permesso di entrare e abbiamo scherzato e parlato in strani modi come quando stavo qui.

Poi, alle dieci, siamo rimaste silenziose all'improvviso, e ho capito che non ero lì per tornare. Era stato bello, ma adesso dovevo andare.

-E' stato il modo di salutarci che doveva esserci... è stato bello. Mi è piaciuto, Tracy. -dico alzandomi in piedi e guardando verso la porta della stanza.

-Mi dispiace.- dice alzandosi anche lei e abbracciandomi. Ci abbracciamo.

-Su. C'è un bel ricordo. È meglio così, okay? Ciao.-

-Ti volevo bene anch'io. Non te l'ho mai detto.

Ciao.-

Mi volto e ti sorrido, salutandoti con la mano.

Ed esco, ancora una volta, da quella porta d'ingresso, sapendo che è per sempre e che mi sta bene. Mi sento leggera.

Alzo il viso verso il cielo e respiro.

  
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