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Autore: Yume_SxN    02/11/2009    4 recensioni
Naruto Uzumaki aveva sempre adorato Halloween, non la festa di per se, era più un valore affettivo. Una storia incentrata sull'amicizia tra Sasuke e Naruto. Pairing: NaruSasu, accenni ShisuiIta. Fanfic partecipante al contest di Halloween organizzato dal forum "Kizuna SasuNaru" - Questa è la mia prima fic, siate clementi mi raccomando! XD
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akatsuki, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Giorno a tutti! ^^ Questa è la mia prima fic, quindi siate clementi! XD Spero che vi piaccia! E' ambientata durante la festa di Halloween, anche se la festa è solo un pretesto, in realtà la storia parla dell'amicizia tra Sasuke e Naruto. Buona lettura e lasciate un commentino, accetto anche consigli! ^^

Neanche per sogno, teme!

Naruto Uzumaki aveva sempre adorato Halloween, non la festa di per se, era più un valore affettivo. In Giappone la festa non era molto popolare, ma lui la aspettava ogni anno.
Tutto ciò era cominciato nel sesto anno delle elementari, a scuola i maestri avevano deciso di organizzare una festa a scuola. Lì Naruto aveva conosciuto Sasuke Uchiha, figlio di una delle famiglie più importanti del Giappone, nonché proprietaria della società economica giapponese molto conosciuta. Lui e Sasuke non erano in classe insieme, e non si erano mai parlati tanto fino a quel momento. Ma erano stati scelti entrambi per fare un piccolo spettacolino per la festa, così si erano conosciuti.
Ma si può dire che la loro amicizia sia cominciata veramente l’anno dopo, quando Naruto, al primo anno delle medie inferiori, aveva visto che Sasuke era in classe con lui. Subito lo aveva salutato, e si era pure seduto vicino a lui, era felice di conoscere qualcuno in una classe tutta nuova. Così erano diventati amici, certo la loro era un’amicizia strana, i due litigavano molto spesso, ed erano sempre in competizione fra loro, ma subito tornavano amici.
Sasuke era venuto a sapere che Naruto era vissuto senza l’affetto dei suoi genitori, morti quando lui aveva appena un anno. Naruto lo considerava il suo migliore amico, era stata la prima persona con cui aveva formato un legame. Il biondo era una persona che davanti alle difficoltà non si fermava mai, era sempre pronto ad affrontare le sfide con il sorriso sulle labbra, anche se spesso veniva lasciato solo, ma con Sasuke non era così. Lui lo considerava al suo stesso livello, e poteva confidarsi con lui tranquillamente. Sasuke non era il tipo di persona socievole, e sempre sorridente, anzi al contrario, ma il biondo riusciva a renderlo felice.
In poche parole erano come complementari, erano diversi ma riuscivano a capirsi molto bene.

*-* ~ *-*


I due scelsero di fare la stessa scuola nelle medie superiori. Sasuke gli aveva detto che era un idiota, che non bisognava scegliere di fare una scuola solo perché ci andava il suo amico, e così via. Ma Naruto aveva alzato le spalle e aveva risposto semplicemente: «Teme, se non ci fossi io tu saresti perso, e in ogni caso se faccio la tua stessa scuola ti aiuterò in futuro!». Sasuke aveva scosso la testa, Naruto era il solito dobe, ma aveva accennato un piccolo sorriso.
Gli anni passavano, Sasuke si stava preparando per diventare l’erede della società Uchiha, era quasi una competizione con suo fratello Itachi, quello che veniva considerato come il genio degli Uchiha. Il padre di Sasuke aveva sempre detto a Sasuke di diventare come suo fratello, mai una parola d’incoraggiamento, ma Itachi gli ripeteva sempre di non ascoltarlo e di andare avanti per la sua strada.
Tra Sasuke e suo fratello c’era uno strano rapporto. Sasuke fin da piccolo lo aveva sempre ammirato, ammirazione che spesso veniva sostituita da gelosia, lui voleva solamente ricevere complimenti dal padre, ma nulla, dopo tutti i suoi sforzi, suo padre gli rispondeva solamente: «Diventa come Itachi». Ma col tempo aveva capito che era inutile tentare di diventare migliore di suo fratello, lui era Sasuke e Itachi era Itachi.
Naruto andava d’accordo con Itachi, forse anche troppo. Sasuke aveva quasi paura che Naruto diventasse ancora più scemo di quanto non fosse già di per suo, ad ascoltare i discorsi di quei pazzoidi degli amici di Itachi. Si facevano chiamare gli Akatsuki, erano dieci pazzi furiosi, Sasuke si domandava ogni volta che li vedeva a che punto fosse la loro salute mentale, sempre se ne avessero una…
Insomma, qualsiasi persona avrebbe capito quanto sarebbe stato pazzo un gruppo formato da suo fratello, poi uno strano tipo simile ad un pesce, dal colorito bluastro (che avesse bisogno di più ossigeno..?), uno strano essere verde/nero/bianco (che avesse il vomito/che gli avessero tirato della vernice nera e bianca addosso..?), un pazzo che credeva in una strana religione, un tirchio psicopatico, una zucca insopportabile saltellante che un minuto prima diceva di essere un bravo ragazzo, un minuto dopo diceva di voler conquistare il mondo, un tipo pieno di piercing, una donna (l’unica del gruppo, ma non c’erano troppi problemi per contendersela, secondo Sasuke quasi tutti quei matti erano gay e, in effetti, non aveva torto..) che si divertiva a giocare con gli origami e poi gli ultimi due, i peggiori.. un pazzo che aveva tentato più volte di far esplodere Itachi e la sua casa, e un ragazzo che come hobby si metteva a cercare qualche persona per poi trasformarla in una marionetta, e ci aveva provato pure con Sasuke, per punirlo quando aveva tentato di uccidere il suo ragazzo, cioè il bombarolo, che aveva provato a far esplodere la casa.
Per questo motivo cercava di tener Naruto lontano da quelle strane persone, già era messo male il biondo, figuriamoci dopo aver passato un pomeriggio con loro!

*-* ~ *-*


«Cavoli, chi l’avrebbe mai immaginato che la biblioteca fosse chiusa oggi!» Disse Naruto sbuffando, chiudendo la porta d’entrata della casa di Sasuke.
«Ah non so.. Ti avevo detto di controllare.. ora ci toccherà fare il compito a casa.. Vado a chiedere ad Itachi se possiamo usare il suo computer.» Gli rispose il moro. Salì le scale per raggiungere la camera di suo fratello, quando ad un tratto si fermò dopo aver sentito un gemito.
I gemiti aumentavano man mano che Sasuke si avvicinava. Ad un tratto un pensiero lo travolse. “Se non sbaglio oggi doveva venire pure mio cugino a trovare Itachi… Ma che stanno facendo?”
Così decise di provare a cercare la fonte dei gemiti. Aprì piano la porta sbirciando dentro, e il sangue gli si gelò nelle vene alla vista del fratello e del cugino alla presa con… ehm.. dolci attività.
I due, sentendo un rumore interruppero ciò che stavano facendo e si voltarono, raggelando alla vista di Sasuke fermo davanti alla porta, più bianco cadaverico del solito, mentre li osservava. Shisui uscì dal cugino, e dopo che entrambi si furono ricomposti un po’, mentre Sasuke tentava di tranquillizzarsi, arrivò pure Naruto, urlando: «Ehi teme, ti sei perso in casa tua per caso?» Ma si interruppe vedendo in che stato erano i tre Uchiha: uno pallidissimo, mentre gli altri due avevano un’espressione imbarazzata (per non dire di come erano messi).
Dieci minuti dopo tutti e quattro erano uno di fronte all’altro.
«Si può sapere che stavate facendo?» Cominciò Sasuke, guardando il fratello e il cugino.
«Neh Sasuke, si può sapere che è successo?» Disse Naruto interrompendo l’amico.
«In poche parole stiamo insieme.» Rispose Itachi, come se niente fosse.
A Naruto cadde la mandibola a quelle parole, mentre Sasuke, cercando di riordinare le idee disse: «E se mamma e papà vi avessero visti?». Naruto, che non avendo visto niente non aveva le idee molto chiare, interruppe dicendo: «Ma si può sapere che cosa sta succedendo?»
Shisui allora pose fine a tutto rispondendo semplicemente con un: «Finché non ci scoprono staremo insieme, oggi i vostri genitori non c’erano e allora ne abbiamo approfittato, voi direte qualcosa a riguardo?». Naruto e Sasuke allora scossero la testa, così Itachi e Shisui si tranquillizzarono.
Poi seguirono dei minuti di silenzio, ogni tanto i quattro si scrutavano furtivamente con la coda dell’occhio, persi in una moltitudine di pensieri vari.
Ad un tratto Sasuke ruppe il silenzio borbottando un: «Ecco cosa succede a frequentare tipi come i tuoi amici, Itachi..» e gli altri tre a quelle parole ridacchiarono, forse Sasuke aveva ragione.

*-* ~ *-*


Era da un po’ di tempo che Naruto si comportava in modo strano, un giorno litigava con Sasuke, un altro lo ignorava completamente.
Sasuke decise che era meglio vederci chiaro in questa faccenda, così un giorno andò a parlargli.
Naruto si stava cambiando nello spogliatoio dopo la fine dell’ora di ginnastica. Non c’era più nessuno ora, era il momento giusto per parlargli.
Si avvicinò da dietro e di punto in bianco gli chiese: «Ehi dobe, si può sapere che ti succede?».
Nasuto si girò di scatto, preso alla sprovvista e guardandosi intorno rispose solamente «Niente..» scrollando le spalle.
Sasuke allora gli si parò davanti e avvicinandosi gli chiese: «Non me la dai a bere, forza, mi dici perché sei così strano?» Naruto rispose di no, Sasuke continuò con altre domande, ma sempre il biondo si rifiutò di rispondergli. Più domande Sasuke faceva, più alzava la voce e si avvicinava al biondo. Naruto continuava a rispondergli che non gli avrebbe detto niente e così via, ormai tra loro c’era solo qualche centimetro, stavano quasi urlando quando il biondo ad un tratto rispose: «Ok sono gay!», Sasuke a quelle parole si fermò, credendo di non aver capito bene.
Poi vide Naruto allungare la mano indicando a destra, dicendo: «Guarda, c’è un asino che vola!».
Sasuke di riflesso si voltò verso il punto che indicava Naruto, ma non vedendo niente si girò per chiedere spiegazioni all’amico, ma spalancò gli occhi non vedendo più nessuno. Da quando in qua Naruto era diventato così veloce? E subito uscì correndo dagli spogliatoi per cercarlo.
Arrivato in giardino vide tutti gli studenti alle prese con la ricreazione, così si avvicinò a Shikamaru e gli chiese se avesse visto Naruto. Il ragazzo gli rispose che lo aveva visto correre verso il giardino, nella direzione del campo di calcio. Sasuke allora corse subito via nella direzione indicata senza nemmeno ringraziarlo. Shikamaru sospirò, borbottando un “Che seccatura”.
Sasuke trovò Naruto che stava parlando con un ragazzo moro, quello nuovo, com’è che si chiamava? Ah sì, Sai. Sasuke non sopportava quel ragazzo, trovava irritanti i suoi sorrisetti. Invece a Naruto stava simpatico, anche se spesso si arrabbiava con lui, soprattutto dopo alcune allusioni rivolte al suo pene, considerato piccolo. Un’illuminazione lo colse, vedendo come Naruto rideva mentre parlava con Sai, che si fosse innamorato di lui? In effetti era probabile, Sai non si era trasferito da tanto a Konoha, e aveva subito mostrato un certo interesse verso le parti basse di Naruto, e poi il cambiamento di Naruto risaliva all’incirca da quel periodo.
Così si avvicinò ai due, ed afferrando il braccio di Naruto lo trascinò via dicendo: «Scusami ma io e Naruto dobbiamo parlare di una cosa.», mentre il biondo cercava in tutti i modi di divincolarsi. Quando furono abbastanza lontani da Sai Sasuke mollò la presa e gli disse solamente: «Non sapevo che ti piacesse quello.. potevi dirlo subito senza scappare via.»
Naruto a quelle parole aggrottò le sopracciglia, e dopo qualche secondo di incertezza rispose «E avresti capito?»
Sasuke sospirò dicendo: «Dobe, da quanto tempo siamo amici? Penso che riusciamo a fidarci l’uno dell’altro tranquillamente, piuttosto che cercare di evitarmi, no?»
«Beh ma qualsiasi amico maschio si preoccuperebbe, a sentire una cosa del genere.. e poi te non sei “mister confidenza”, insomma, che avrei fatto se tu l’avessi presa male?» Rispose Naruto.
«Allora, sei innamorato di quel tipo oppure no?» Sasuke lo aveva messo alle strette.
«Mmh.. sì.»

*-* ~ *-*


Naruto quel giorno era andato a casa di Sasuke per un altro lavoro scolastico. Sasuke ad un tratto si era alzato dicendo che sarebbe andato a prendere qualcosa da mangiare per una pausa. Naruto annui lasciandolo andare.
Ad un tratto Itachi, apparso all’improvviso, si avvicinò a Naruto.
«Come va?» gli chiese. Naruto rispose che andava tutto bene. Itachi guardò per un secondo un punto indefinito della stanza, per poi voltarsi verso Naruto e chiedergli «Sasuke mi ha detto che sei innamorato di un ragazzo, è vero?». Naruto a quelle parole si volto di scatto verso Itachi urlando: «Eeeeh??? Quel teme! Come ha potuto dirtelo??». Itachi rispose solamente dicendo: «E io che pensavo che ti piacesse mio fratello.». Il biondo quasi cadde dalla sedia, e cercando di ritrovare un po’ di contegno, rispose solamente con un “Eeeh?”. Itachi allora gli disse: «Perché, non è forse vero?»
«Ma figurati! Come potrei innamorarmi di un teme del genere?» Rispose Naruto incrociando le braccia.
«Secondo me ti piace! » Rilanciò Itachi, con un sorrisetto.
«Ma figurati!»
«Invece sì»
«No!»
«Sì!»
«No!»
«Sì!»
«Uffa ma perché voi Uchiha siete tutti così interessati al mio orientamento sessuale?»
«Perché forse tutti pensiamo che tu sia interessato a Sasuke?» disse Itachi, il suo sorriso che si allargava leggermente.
«E se anche fosse?» Rispose a bassa voce Naruto.
«È così?» chiese Itachi.
Naruto sembrò rifletterci un attimo, poi con un sospiro si arrese: «Ok.. Mi sono innamorato di Sasuke.»
Ma un suono di qualcosa che andava in frantumi spaventò i due, che si girarono verso la fonte del rumore, e Naruto gelò nel vedere Sasuke.

*-* ~ *-*


Erano passate due settimane da quando Naruto aveva ammesso di amare Sasuke, e due settimane che i due non si parlavano. Se uno vedeva l’altro, subito cambiava direzione, o gli passava accanto fingendo di non vederlo. Uno aveva paura di scoprire la reazione dell’altro, l’altro non voleva affrontare tutto ciò.
Finché non arrivò il giorno di Halloween.
Sasuke se ne stava solo appoggiato ad un albero, quando ad un tratto gli si avvicinò Shikamaru, dicendogli: «Non vi parlate ancora?». La risposta fu solamente un no.
Allora il ragazzo gli chiese: «Quando proverai a parlare di nuovo con Naruto? Non vorrete rovinare la vostra amicizia per una cosa da niente!»
Sasuke allora rispose: «Tu non sai cosa è successo.» Shikamaru ridacchiò, dicendogli: «Tu credi? Centra forse il fatto che Naruto sia innamorato di te?» Sasuke a quelle parole si voltò di scatto verso il ragazzo, chiedendogli se gliel’avesse detto Naruto. «No, ma non ci vuole molto a capirlo, tutti se ne saranno accorti, beh, tutti tranne te.»
Sasuke distolse lo sguardo per poi chiedere «E sentiamo, cosa dovrei fare?»
«Ah mi spiace ma questo devi deciderlo te, non è un problema mio, dovete chiarirvi tra di voi.» Detto questo se ne andò, lasciando un Sasuke confuso ai suoi pensieri.
Provò a pensare a qualsiasi modo per chiarire, in effetti pure lui sentiva la mancanza di Naruto. Certo non l’avrebbe mai ammesso sennò quel dobe poi avrebbe cominciato a darsi delle arie per niente, però non sapeva come mettere le cose. Naruto era innamorato di lui, e allora? Certo non aveva dei pregiudizi contro gli omosessuali, figuriamoci, per lui ognuno era libero di fare quello che voleva, ma non sapeva come comportarsi con Naruto.
Che cosa provava lui per l’amico? Non se l’era mai chiesto, gli bastava averlo vicino per essere a posto con tutto, passare del tempo con lui e vedere il suo viso felice per stare bene.
Gli mancava Naruto, e tanto anche. Così decise di fare l’unica cosa che gli venisse in mente.
Prima di tutto cercò Shikamaru, gli spiegò ciò che aveva in mente e lui di risposta annuì.
Poi subito andò a cercare Naruto, trovandolo vicino a Sai. Subito aggrottò le sopracciglia. Se aveva detto di essere innamorato di lui, allora perché continuava a parlare con quel tipo?
Si avvicinò ai due e li interruppe chiedendo: «Naruto, posso parlarti un secondo?» Naruto allora gli rispose solo «Non possiamo parlare dopo?» Ma Sasuke lo interruppe subito con un secco no. Allora Sai si allontanò con un sorriso, dicendo che li lasciava soli.
«Allora che vuoi?» Cominciò Naruto, sulla difensiva.
«Stasera c’è la maratona dei film horror, vieni? Ci saranno pure Shika, Kiba e Choji.» Rispose Sasuke.
«Meglio di no» detto questo Naruto stava per girarsi andandosene, ma Sasuke lo fermò dicendogli: «Perché? Non avrai paura vero?»
Naruto a quelle parole si girò, colto di sorpresa. Sasuke gli richiese se volesse venire e il biondo annuì, rispondendogli però: «Però oggi pomeriggio devo andare a comprare le offerte di Halloween per i miei genitori.» Sasuke alzò le spalle e si offrì di accompagnarlo.

*-* ~ *-*


«Ecco, ora ho preso tutto!» Disse Naruto, guardando nella borsa di plastica per la spesa.
«Solo un dobe come te poteva prendere del ramen come offerta per i defunti.» Rispose Sasuke.
«Cosa teme? Che c’è di male? L’importante è lasciare l’offerta, e poi il ramen è così buono! Così i miei genitori saranno più felici!» Disse Naruto, fiero dei suoi acquisti.
«Ehi ragazzi!» I due si girarono, vedendo Kiba chiamarli.
«Akamaru ha avuto un problema, purtroppo stasera non potrò venire, cercate di non farvela sotto eh!» Rispose Kiba avvisandoli. I due annuirono, dicendo che erano dispiaciuti.
Sasuke e Naruto entrarono nella casa di quest’ultimo, che subito andò a sistemare le offerte davanti alle foto dei suoi genitori.
«Ecco a voi, mamma e papà! Buon Halloween!» Disse Naruto, dicendo poi una piccola preghiera per i parenti. Intanto Sasuke era dietro di lui, mentre lo stava aspettando.
«Fatto, possiamo andare!» Annunciò Naruto con un sorriso. Sasuke annuì ed entrambi si diressero verso la casa di quest’ultimo.
Arrivati videro che la casa era buia, così nasuto domandò se ci fosse qualcun altro a casa. Sasuke rispose che i suoi erano andati a fare visita a dei parenti, mentre Itachi era andato ad una festa con Shisui e gli Akatsuki. Nominando questi ultimi Sasuke rabbrividì un po’ e così Naruto rise. Il moro, vedendo l’amico ridere, sorrise pure lui, rimanendo a fissarlo per un po’. Non aveva mai fatto caso a come Naruto riuscisse sempre a portargli un po’ di allegria, in ogni situazione, pure a lui che di solito era una persona che non si lasciava spesso andare a momenti di ilarità. Eggià, odiava quelle poche volte che litigava con Naruto, pur essendo per poco riusciva a sentire la differenza, e se ne rendeva contro solo adesso, quando aveva finito per non parlargli per due settimane.
Entrarono in casa che erano le sei di sera, fra un po’ sarebbero dovuti venire Shika e Choji. Ad un tratto il cellulare di Sasuke squillò, così lui rispose. Naruto non capì niente del dialogo, sentì solo Sasuke che diceva “Mi dispiace”, “Sarà per la prossima volta” e così via. Alla fine il moro gli disse che Shikamaru e Choji non sarebbero potuti venire, dato che sarebbero dovuti andare via con i loro genitori più quelli di Ino in un raduno tra famiglie, o qualcosa del genere.
Naruto allora disse solo: «Beh forse è meglio se vado a casa.» Sasuke allora gli domandò perché.
«Beh se non ci sono gli altri cosa vuoi che rimanga a fare?» Rispose il biondo.
«Non sapevo che te la facessi sotto» Disse Sasuke, sorridendo di sfida.
«Ma ti pare? Non ho affatto paura, io!» Allora Sasuke allargò il suo sorriso dicendo: «Dimostramelo!».
Così un’ora dopo si trovarono entrambi a guardare il film con in mano una zuppiera a testa stracolma di pop corn. O almeno uno guardava il film, l’altro rifletteva su come fosse cambiata la sua amicizia con Naruto. Non sapeva neppure lui cosa provasse per l’amico. Tutta questa situazione non aveva fatto che complicare le cose.
Sasuke sbirciò con la coda dell’occhio Naruto. Probabilmente il film era arrivato ad un punto cruciale, dato che il biondo stava mangiando i pop corn ad una velocità impressionante.
«Ehi usuratonkachi, se continui così va a finire che ti mangi pure la ciotola!» Gli disse Sasuke.
Naruto si voltò distrattamente verso il moro e bofonchiò un “Eh?” con la bocca piena di pop corn.
«Dobe ma ci senti? O i pop corn ti sono finiti pure nelle orecchie?» Rispose Sasuke trattenendo una risatina nel vedere la faccia di Naruto, che dopo questa frase tirò una manciata di pop corn addosso al moro per punirlo dell’offesa subita. Sasuke rispose subito tirando altro pop corn. Così i due cominciarono una battaglia a colpi di pop corn. Quando li ebbero finiti tutti, l’intero salotto era pieno di pezzi di pop corn, lanciati ovunque.
I due erano entrambi seduti sul divano, uno che rideva apertamente mentre l’altro ridacchiava piano, cercando di scrollarsi via i pezzetti di pop corn.
Sasuke poi si voltò verso Naruto, osservandolo mentre rideva ancora. Quest’ultimo si voltò ad osservare il moro, cercando di calmarsi un po’ e di smettere di ridere. I due si osservarono negli occhi, leggendo amicizia, complicità, felicità, in un caso amore e nell’altro curiosità verso quest’ultimo sentimento.
«Sasuke, sai che sei più bello quando sorridi?» Disse Naruto, ricevendo come risposta solo un “Hhm grazie”. «Ehm.. teme, si può sapere perché mi fissi così?» Chiese il biondo osservando ancora Sasuke, mentre si avvicinavano piano l’uno all’altro. Ormai erano vicinissimi, quando Naruto si rese conto di cosa stesse per fare, e così tentò di allontanarsi da Sasuke ma lui fu più veloce, spingendo il biondo verso di sé e facendo incontrare le loro labbra.
Ci vollero due secondi per Naruto per capire cosa stesse succedendo, ma non appena si rese conto che Sasuke lo stava baciando, ricambiò il bacio velocemente, spingendo Sasuke per farlo coricare, ma tenendolo sempre attaccato a sé.

*-* ~ *-*


Sasuke si svegliò lentamente, mentre veniva investito dalla luce del sole. Provò a girarsi a pancia in giù, ma una fitta al basso ventre lo fece gemere di dolore, per poi farlo ricadere sul letto.
Ad un tratto si ricordò cos’era successo il giorno prima. Del piano organizzato per sistemare le cose con Naruto, della battaglia coi pop corn, che aveva lasciato il salotto pieno di cibo da tutte le parti, e di ciò che era successo quella notte. Sasuke gemette ancora, Naruto doveva esserci andato un po’ pesante. Tutto sommato si sentiva bene, si erano chiariti, e lui aveva capito di amare il biondo. Che strana la vita, un giorno sei amico di una persona che in realtà ti ama, il giorno dopo poi ti accorgi di averlo sempre amato pure te, ma ignorando questo sentimento e rimanendo sempre vicino a questa persona tutto il tempo.
Sasuke si guardò intorno, fino a vedere di fianco a sé il compagno ancora addormentato. Quando Naruto dormiva non sembrava affatto il ragazzo casinista che era di solito. Rimase ad osservarlo perso in tanti pensieri fino al suo risveglio. Naruto sbatté piano gli occhi, per poi voltarsi verso Sasuke e sorridergli chiedendo: «Giorno teme! Come va?». Sasuke gli rispose che stava bene, a parte un “vago dolore al bassoventre”, facendo ridacchiare Naruto.
I due si alzarono per fare colazione, una doccia veloce e sistemare il salotto. Poi decisero di andare a fare un giro.
«Neh teme, è possibile che gli amici di tuo fratello abbiano influenzato il mio orientamento sessuale?» Cominciò Naruto, sfottendo un po’ Sasuke, che sorridendo rispose: «Può darsi dobe..» Poi entrambi scoppiarono a ridere.
I due si fermarono davanti a uno di quei cartelloni con su tutti gli elenchi delle nuove case in vendita. Naruto si fermò a dare un’occhiata e disse: «Sasuke, non sarebbe bello avere una casa tutta nostra?» il moro annui rispondendo: «Certo, basta che non la riduciamo come il salotto di casa mia ieri sera!».
Sì fermarono entrambi, ognuno stava pensando al futuro, chiedendosi se si sarebbero amati sempre, o se fosse solo una cosa momentanea.
Ad un tratto Sasuke chiese a Naruto: «Posso chiederti una cosa?»
«No teme, tra noi due sarò sempre io il seme.» Rispose Naruto. Sasuke gli tirò una leggera pacca sulla testa dicendo «No usuratonkachi, volevo chiederti se sei sicuro di tutto questo!»
Naruto lo interruppe subito rispondendo con un: «Ma certo teme! Altrimenti non ti sarei venuto dietro per tutto questo tempo! Te invece?». Sasuke annui. «Sì. Ah posso farti un’altra domanda?»
«Ok Sasuke, sei in vena di domande oggi?» Gli rispose Naruto, ridacchiando. «Qualche volta potrò fare anche io il seme?» Domandò Sasuke, con un ghigno di sfida.
Naruto allora scoppiò a ridere, concludendo con un «Neanche per sogno, teme!»

Fine

Ecco, è finita! XD Spero vi sia piaciuta, ammetto di essermi divertita a scriverla! XD
Le informazioni sulla scuola e sull'Halloween le ho trovate in giro per Internet.
Spero mi lascerete qualche commento, ciao a tutti! XD
  
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