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Autore: EleOnOra TOnks    02/11/2009    1 recensioni
Introduzione rimossa poichè non valida.
Si prega di introdurne una che sia tale.
Ladynotorius assistente amministratrice.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AVVERTIMENTO: la prima ficcy che scrivo in assoluto e che non potevo non dedicare al mio manga preferito (ne ho letti pochissimi ma va  beh).  Essendo me una scrittrice alle prime armi i fatti, i personaggi potrebbero essere leggermente sballati se così fosse fatemi sapere le critiche costruttive son SEMPRE bene accette! 

Poi che dire..LEGGETE E COMMENTATE!!

 

Nonostante fosse sottoterra il rumore della pioggia giungeva inconfondibile alle sue orecchie martellandogli le tempie, pioveva da giorni, interminabili ore, quel rumore la faceva sentire freddo dentro, le ricordava cose che detestava.    

Non voleva proprio smettere di piovere, no, pareva davvero che persino il tempo si fosse accordato col suo umore tetro. Possibile? Possibilissimo, dopo ciò che era successo in quel periodo era possibile tutto e il contrario di tutto … la situazione in cui si era cacciata pochi anni prima la stava pian piano portando ad un esaurimento nervoso … possibile? Possibilissimo!

  Sfilò gli occhiali passandosi le mani sul volto sporcandosi le dita di nero, trucco, come al solito dimenticava di averlo sugli occhi quando si ritrovava a leggere a notte fonda, con un piccolo gemito si stiracchiò lentamente.

   Roba da pazzi, essere lì dentro, leggere quei libri, poter fare QUELLO .. aveva sempre pensato fossero leggende, storie di demoni che si raccontavano ai ragazzini per farli spaventare e invece no … possibile? Possibilissimo!

  “ Due giorni e si parte, prossima destinazione Ordine Oscuro sede Europa. Vedrai Li, ti troverai più che bene!” il solito sorriso di Bak l’aveva tranquillizzata, come poteva essere altrimenti?   

   Calcolando ciò che lui aveva fatto per lei fin da quando aveva dieci anni quell’affetto era quasi scontato … aggiungiamoci poi che quel ragazzo è quasi completamente pazzo e tutto viene spiegato più che perfettamente.

   Sbadiglia piano, la testa confusa e i ricordi che vorticano veloci: quel giorno all’orfanotrofio, il giorno del suo addio a quella sua amica di cui aveva cercato di dimenticare il nome per dimenticarsi di lei e non sentire più la sua mancanza, il primo giorno nella Sede Asia, i primi tremendi periodi di allenamento, quando Hebraska l’aveva testata per scoprire la sincronizzazione con la sua innocence l’incontro con Lvellie …

  - Li, non dovresti già essere a letto?- la voce di Bak risuonò nella biblioteca vuota, la ragazza si voltò in fretta quasi spaventata dalla voce che aveva spezzato il filo dei suoi pensieri, fissò il ragazzo con un sorriso, sbadigliò.

  - Credo tu abbia ragiona Bak ma non riesco davvero a chiudere occhio .. sono agitata per domani, non mi va di andar via di qui, sarebbe come lasciare quella che è diventata la mia casa!-

  Il ragazzo si fece vicino a lei guardandola con un sorriso:- Dammi retta, ti troverai benissimo anche lì, da ciò che mi hanno detto ci sono molti ragazzi della tua età, alcuni li conosco perfettamente e posso dirti che sono fantastici, ti integrerai subito, fidati. In quanto a Komui …

   Una risata, Li non aveva saputo trattenersi: - Lo so, me l’ hai detto, è quasi completamente pazzo! È lui quello che ha il complesso della sorella minore, sbaglio? –

   Il viso pallido del biondino diventò color rosso acceso, Li aveva toccato il tasto dolente, lo sapeva bene, la giovane Linalee la sorella del Supervisore della Sezione Scientifica Komui. Era davvero troppo divertente vedere Bak arrossire in quel modo, quella faccia buffissima che preannunciava l’imminente comparsa di tante piccole bollicine rosse sul suo viso.

  Un altro sbadiglio, l’ennesimo, forse era davvero tempo di andare a letto, sicuramente non avrebbe chiuso occhio ma forse si sarebbe riposata un po’, un sospiro.

  - Credo che ti darò ascolto, vado a letto o domani potrei non svegliarmi e la partenza dovrebbe essere rimandata per l’ennesima volta! – il suo sorriso triste a Bak fece quasi male.

  - Hai di nuovo paura che possa succedere ciò che è successo cinque anni fa? – il tono serio del ragazzo la bloccò sulla porta, non si voltò neppure.

  - Ho paura di non riuscire a controllare le mie emozioni, di nuovo, non voglio che i miei nuovi compagni siano in pericolo per causa mia, è per questo che voglio restare qui … -

   Una mano si posò piano sulla sua spalla, non si voltò, ancora a fissare il muro di fronte ai suoi occhi:- Li, non dovevi farti una colpa di ciò che è successo anni fa, eri all’inizio, un errore è normale per tut … -

  - Io vado a letto, buonanotte, ci vediamo domani mattina –

  La voce spenta, lo sguardo basso, in quel tono roco Bak poté distinguere tutte le emozioni che la ragazza nascondeva dietro alla sua pallida imitazione di un sorriso … con un sospiro si poggiò sul tavolo dove prima era seduta la ragazza, sentì sotto le sue mani qualcosa di freddo abbassò lo sguardo perplesso.

  - Toh guarda … gli occhiali di Li, che sbadata, li ha dimenticati come al solito!- bisbigliò infilando gli occhiali nella tasca della giacca con un sorriso che non riusciva  a reprimere:- È pur sempre una ragazzina!- si disse mentre riponeva il suo tomo sullo scaffale e spegneva i lumi della biblioteca.

 

 

   - Li, sei pronta?- la voce del Supervisore proveniva dal piccolo golem che svolazza davanti a lei, risuonava nelle sue orecchie, come al solito, come sempre, come ogni volta che la doveva chiamare per una missione, con un sospiro afferrò la valigia dirigendosi spedita verso la porta con il cuore che non ne voleva sapere di rallentare, tristezza, profonda, bruciante.

 Non avrebbe guardato indietro, se l’era promesso, non avrebbe rimpianto il passato, avrebbe lasciato la vecchia Li in Asia e creato una nuova Li in Europa. Con un sospiro ingoiò le lacrime, chiuse la porta alle sue spalle ed uscì.

  C’erano proprio tutti, tutti lì per salutarla, con le lacrime agli occhi e il passo malfermo s’avvicinava a loro, a quelle braccia che la stringevano, a quelle pacche sulle spalle, a quella mani che le arruffavano amichevolmente i capelli.

“Voglio scappare!” si disse, sentiva che stava per esplodere, sarebbe scoppiata in lacrime di fronte a tutti, non voleva!

- … perché fa così male? Perché sembra dispiacerti tanto? Non avevi promesso a te stessa di non piangere? E allora perché lo fai? Perché non riesci a smettere di piangere? … - sussurrava maligna una voce nella sua testa, la ragazza cercò disperatamente di scacciarla. “Li sei una sciocca! Una completa scema! Fai tanto la dura ed ora piangi anche se sai che li rivedrai …”

  - Signorina Li Mei, arrivederci! Non provare a lasciarci soli! Vedi di tornare da noi qualche volta!– La voce del supervisore era dolce e  quasi rotta, mentre Li saliva sulla carrozza poteva vedere decine di fazzoletti bianchi, cappelli, mani che si agitavano in aria per salutarla, Lou in lacrime mentre Li Kei e Shi cercavano di consolarla, Wong praticamente abbandonato su una scocciatissima Four che cercava di guardare da qualsiasi parte pur di non far vedere le sue lacrime.

  “Four è sempre Fuor dopotutto!” si ritrovò a pensare con un sorrisetto amaro sulle labbra “Four mi mancherà … “ fu il pensiero successivo

  Toccò i capelli, li aveva tagliati in maniera assurda, lei che li teneva sempre lunghissimi e curati, ora erano così corti da arrivare a malapena alle spalle.

  - Diamoci un taglio con il passato Li! – aveva detto Lou pochi giorni prima mentre si avvicinava con le forbici in mano e lo sguardo assassino dietro gli occhialetti tondi:- Ho sempre pensato che staresti molto meglio con i capelli corti, fa fare a me!-

  Li aveva acconsentito, le piaceva la storia del taglio con il passato, non pensava sarebbe stato un taglio tanto drastico … dopotutto anche lei, a fidarsi della “tenera” Lou Fa, era stata quasi incosciente.

  Toccò la piccola treccia a destra, non era male il taglio, no, certo era un po’, come dire .. estroso? Ma dopotutto era come lei, strano, inconsueto.

   “Ed ora comincia il bello” si disse mentre sprofondava nella carrozza “Sarà un viaggio lungo, lunghissimo!”

 

Siete arrivati alla fine di questo capitolo e siete ancora vivi e non troppo sconvolti dal mio pessimo modo di scrivere?...sì??? Lo siete? Siete sani? E ALLORA COMMENTATE...e speriamo bene!! XD 

 

 

  
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