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Autore: Sherry    02/11/2009    5 recensioni
"Neve, tanta. Troppa.
Sembrava non finire più.
“Siamo stati anche troppo fortunati” la riprese il compagno, mentre muoveva un pezzo di legna e sistemava il fuoco.
“Se non fossimo riusciti a trovare questo posto come avremmo fatto?”"

Eccomi qui con una nuova fic, naturalmente ZoNami. Leggete e fatemi sapere! Un bacio
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Quinto giorno:

Eccoci giunti al quinto giorno…

La fic sta giungendo al termine!

Ancora uno o due capitoli ed è fatta…

Intanto, spero che questo vi piaccia!

Buona Lettura

 

 

5° Giorno

And so…

 

 

Un timido, tiepido raggio di luce fece capolino tra le inferiate della finestra, strisciando lento verso il letto su cui riposavano i due amanti, illuminandoli appena

La mano di Zoro era dolcemente impigliata tra i capelli di Nami, mentre la teneva ben salda a sé.

Nami era già sveglia da qualche minuto, e si beava del contatto con lo spadaccino.

Era terribilmente confusa. E provava una strana sensazione alla testa, come se un esercito le stesse marciando sul cranio.

Tuttavia, la presa di Zoro dietro al suo collo, riusciva a darle piacere, e a limitare il dolore.

Aveva un buco nero della sera precedente, e appena si accorse di essere nuda si fece prendere dal panico.

Però… Il calore di Zoro accanto a lei e quel dolcissimo abbraccio che le stava donando erano riusciti a rilassarla completamente di nuovo.

Stava quasi per riaddormentarsi quando sentì che Zoro si stava svegliando.

Chiuse gli occhi, per istinto, e fece finta di dormire.

Non sapeva come affrontarlo, cosa dirgli… e si vergognava da morire per quelle ore che aveva rimosso con tanta facilità.

Zoro si staccò da lei, sbadigliando sonoramente e stiracchiandosi. Aveva un mal di testa allucinante, ma sembrava poterlo reggere. Aveva passato di peggio.

Per una frazione di secondo pensò che ne era valsa la pena, e come un fulmine a ciel sereno si ricordò della notte trascorsa con la compagna.

Diavolo, era stata la notte migliore della sua vita.

Si voltò a guardarla, appoggiato a un fianco. Era così dannatamente bella…

Perfetta quasi.

Non aveva mai provato niente di simile in vita sua, mai per nessuna donna.

Non poteva fare a meno di lei, e tutto ciò che desiderava era poterla amare.

Sì, ora poteva affermare con sicurezza di esserne innamorato, e questa nuova consapevolezza gli scaldava l’animo, lo riempiva di soddisfazione e felicità.

Non riuscì a resisterle, si avvicinò a lei, sfiorandola appena col proprio naso, prima di sporgersi su di lei a baciarla.

La navigatrice pensò di stare per morire di infarto.

La stava baciando. La stava baciando per davvero, e cavoli… era semplicemente perfetto.

Dolce, timido, leggero… non avrebbe mai pensato che Zoro fosse in grado di dare baci simili.

C’era da sciogliersi, o da morire di tachicardia.

E la cosa più importante era che lui era consapevole di ciò che stava facendo.

Aveva giustificato il bacio che Zoro le aveva dato due giorni prima come un atto dettato dalla febbre, o come un ringraziamento per essersi presa cura di lui, ma ora…

Non sapeva davvero darne giustificazione.

Zoro era tranquillo, ricordava la conversazione avuta prima di addormentarsi.

Nami voleva stare con lui, solo con lui.

Sorridendo, si rimise a guardarla innamorato.

Le labbra di Zoro avevano sfiorato quelle di Nami per un lungo istante, senza particolari approfondimenti per paura di svegliarla. Eppure in un solo secondo era riuscito a far venire il principio di infarto a Nami. Probabilmente, se lei non fosse stata sdraiata sarebbe svenuta per l’intensità di ciò che provava.

Era certa di amare Zoro più di ogni altra cosa. Lo trattava male, certo, ma era solo una maschera difensiva per nascondere i suoi veri sentimenti.

Dopo qualche minuto – giusto il tempo per far riprendere il suo povero cuore – Nami finse di svegliarsi, facendo una delle sue migliori facce perplesse.

“Buon giorno” le disse lo spadaccino, guardandola intensamente.

Quegli occhi l’avrebbero risucchiata prima o poi. Ci si sarebbe persa dentro, e non sarebbe più emersa, lo sapeva.

Nami ricambiò lo sguardo, e Zoro pensò che non sarebbe riuscito a resistere oltre. L’avrebbe presa seduta stante e l’avrebbe fatta sua ancora.

Che…” cominciò lei, stropicciandosi gli occhi “Che mal di testa…”

Le era sembrata la cosa più intelligente da dire, soprattutto considerato che da quando Zoro si era staccato da lei il mal di testa si era triplicato.

“Già” rispose lui, cercando qualcosa in lei. Voleva sapere cosa ne pensava di ciò che era successo la notte precedente, voleva sapere cosa sarebbe successo da quel momento in poi.

Si potevano reputare amanti? Compagni? O amici che bevono troppo e finiscono a letto assieme?

“Sono così confusa…” parlò lei, premendosi una mano sulla tempia che pulsava ferocemente.

“Confusa?” chiese lui, guardandola sorpreso.

Che abbiamo fatto ieri?” chiese lei, allora, chiudendo gli occhi un attimo “Mi sento come se mi avessero bombardato l’anticamera del cervello”

Zoro sospirò, alzandosi dal letto e mettendovisi seduto sopra. Lasciò intravedere la schiena nuda, mentre si copriva con un paio di pantaloni.

“Non so Nami” rispose lui, alzandosi definitivamente “io non ricordo praticamente niente”

Se ne andò in sala, senza degnarla di uno sguardo.

Quella, era la prima volta che Roronoa Zoro mentiva.

 

 

Sotto il getto dell’acqua ghiacciata la testa le sembrò riprendere lucidità.

Dato che Nami non ricordava nulla di quello che era successo la sera prima, pensò di fare il punto della situazione una volta per tutte.

Era nuda.

Era nuda in un letto assieme a Zoro.

E l’unica cosa che ricordava era la quantità abnorme di alcol che aveva ingerito.

Tirando le somme, c’erano ben poche possibilità.

Era successo qualcosa tra lei e Zoro e, sciocca, lei aveva rimosso tutto.

Chiuse gli occhi per un istante.

“Io non ho mai… fatto sesso sotto la doccia”

“Scherzi? E’ una delle cose migliori di sto mondo!”

“Non ho detto che non ho mai fatto sesso, ho detto che non l’ho mai fatto sotto la doccia!”

“Ho capito, ma sotto la doccia è… dovresti provare, veramente”

Nami sospirò, schiudendo gli occhi e le labbra. Avrebbe voluto Zoro lì con lei, pronto a dimostrarle la sua teoria.

La navigatrice spalancò gli occhi, per lo stupore.

Ricordava qualcosa.

Il bacio che lei gli aveva dato, con la scusa del sale.

Le mani di Zoro che la accarezzavano, frenetiche.

Com’era andata a finire?

Non riusciva a ricordarlo.

Sentiva solo dentro di sé un grande senso di appagamento.

 

 

Zoro sollevò i pesi innumerevoli volte, cercando di scacciare qualsiasi pensiero dalla sua mente.

La verità era che lui si reputava solo un terribile codardo.

Le aveva mentito, non era riuscito a dirle che ricordava – eccome se lo ricordava – ciò che era successo la notte precedente. Ed era stata anche una notte memorabile.

Non che lui avesse tutta questa esperienza in materia, dopotutto era stato solo con un paio di donne nella sua vita prima di entrare nella ciurma di Rufy, ma da che ricordava non aveva mai provato niente del genere.

Era stato… l’apoteosi. Il Piacere allo stato puro.

E il problema fondamentale era che si era davvero innamorato di lei. Da quando era riuscito ad assaggiarla non aveva fatto altro che pensare per tutto il tempo che non avrebbe voluto baciare, toccare nessun’altra in tutta la sua vita.

“Non voglio stare con nessun altro” gli aveva detto Nami. Era vero?

O era solo una frase detta per il troppo alcol in circolo nel corpo?

Lui stesso, anni prima, era stato con una donna solo perché ubriaco fradicio.

Riprese a sollevare i pesi, mentre la mente vagava.

Probabilmente sarebbe stato tutto troppo sbagliato.

Stare con lei, mentre il resto della ciurma pensava a realizzare i propri sogni.

Loro che avrebbero fatto?

No, i loro fini erano più importanti dei sentimenti.

Zoro non poteva permettersi distrazioni del genere, e Nami sarebbe stata una distrazione completa, totale, a 360 gradi.

Tuttavia, mentre faceva questi pensieri, il peso dei sentimenti lo opprimeva al cuore, in una morsa dolorosa, come il taglio profondo lasciato da una spada dopo la sconfitta.

Doveva reputare il suo rapporto con Nami una sconfitta?

No.

Doveva trovare il coraggio.

Non sono una persona, pensò lo spadaccino, che si arrende così facilmente. Troveremo il modo…

 

I suoi pensieri furono interrotti da una furia rossa che si avventava su di lui.

Il peso che stava alzando cadde a terra con un tonfo, mentre Nami gli dava un forte pugno in testa.

“Aia! Ma sei impazzita?” urlò lui, guardandola negli occhi.

“Tu” gli rispose “Tu te lo ricordi, vero?” Lo guardò, accusatoria, mentre lui raccoglieva il peso da in terra.

Ok, Nami era arrabbiata.

Era giunta alla conclusione che lui sapesse esattamente cos’era successo la notte prima, o non si sarebbe spiegata il bacio che le aveva dato quando credeva che stesse dormendo. Ci aveva pensato su e anche lo sguardo che le aveva rivolto quando l’aveva vista sveglia le aveva dato molto da pensare. E, soprattutto, ne aveva avuto la certezza quando si era accorta del repentino cambiamento d’umore dello spadaccino, prima tutto dolce e sensuale, poi freddo e distaccato non appena lei gli aveva detto di non ricordare la notte precedente.

Quindi, tirando le somme, era successo qualcosa di grosso.

La cosa che più le dava fastidio era che Zoro non aveva mai mentito, mai. E il fatto che per la prima volta lo avesse fatto proprio con lei, la faceva soffrire.

Zoro non rispose, cercando freneticamente nella sua mente una via di fuga.

Non voleva mentirle, non di nuovo.

Cosa vuoi sapere?” le chiese, guardandola nuovamente.

Si sedettero, su uno dei divanetti, e Nami si avvolse attorno alle spalle una coperta.

L’acqua della doccia era davvero troppo fredda, e Nami sentiva ancora su di sé il ghiaccio pungente.

“Voglio sapere perché mi hai mentito” rispose lei, abbassando lo sguardo.

Non sapeva cosa pensare. Zoro era un uomo d’onore, non l’avrebbe mai fatto se non per una giusta causa.

“Sinceramente” iniziò lui “non ne ho idea. Ho pensato che fosse il modo più facile…”

“Più facile? Per cosa?” Lo guardò nuovamente, e lo trovò incredibilmente sexy. Aveva solo i pantaloni addosso, e illuminato dalla luce del fuoco il suo volto le sembrava più adulto. Un uomo a tutti gli effetti, dannatamente bello.

“Per evitare di parlare della notte scorsa” rispose lui, sospirando. Si fermò a guardare un punto indefinito davanti a sé, immerso nei suoi pensieri.

“Zoro… cos’è successo?” gli chiese, con un tono di voce che non ammetteva bugie, né risposte evasive.

“Diavolo Nami…” rispose lui “…che vuoi che sia successo?” La guardò in modo eloquente, e continuò con un sospiro “…abbiamo fatto sesso. E se lo vuoi proprio sapere è stata la notte migliore della mia vita”.

Zoro sospirò, frustrato, e appoggiò il viso alle mani. Il mal di testa era calato notevolmente, ma il fatto che Nami non ricordasse niente lo faceva stare, se possibile, anche peggio.

Nami invece, nel giro di un secondo, aveva ricordato ogni cosa.

Appena Zoro le aveva detto che avevano fatto sesso, aveva sentito le mani dello spadaccino su di sé, aveva rivissuto il suo sapore e il piacere intenso che gli aveva donato.

I mormorii, i sospiri, i gemiti, tutto.

Tutto.

Ricordava ogni singolo dettaglio come se fosse accaduto cinque minuti prima.

Dannazione. Aveva toccato il paradiso con lui, e se l’era scordato. Era stata la notte migliore della sua vita, concordava con lui.

Cazzo” parlò lei, un attimo dopo “mi sono ricordata ogni cosa”.

Zoro la guardò, inarcando un sopracciglio.

Quando ho capito che tu non ricordavi niente…” cominciò lui, scusandosi “…ho pensato che fosse meglio così… per entrambi. Rimuovere tutto, o far finta che non fosse successo niente”.

“Allora…” disse lei, cercando di contenersi dall’attacco d’ira crescente “tu vorresti fare finta di niente??

“No” sussurrò lui, guardandola. Le accarezzò una guancia lentamente, mentre si avvicinava a lei nuovamente. Le sue labbra parevano così invitanti e dolci…

Quindi?” chiese lei, bisbigliando appena.

Zoro non resistette oltre e si chinò a baciarla con passione.

E Nami non potè far altro che rispondere al bacio, con tutta la passione e il sentimento che poteva.

Non aveva niente a che vedere col bacio della mattina, né con tutti gli altri baci che si erano scambiati fin’ora. Era un bacio totalmente nuovo, nel quale entrambi misero tutti i sentimenti verso l’altro, era un bacio che sapeva di certezze e d’amore.

E mentre si baciavano, le mani di Zoro si infilarono istintivamente sotto la maglia di Nami, facendola rabbrividire.

Si fermarono per un istante e si guardarono negli occhi.

C’era qualcosa di magico in quel momento, era tutto assolutamente perfetto.

Le labbra si rincontrarono e la passione crebbe fino a scoppiare.

La stanza, in poco, fu nuovamente piena dei loro sospiri.

 

 

La lucidità della situazione aveva un non so che di sconvolgente per Nami.

Erano avvinghiati tra loro, coperti dalla logora coperta sul quel divano ormai scassato.

E Nami era consapevole di non essere mai stata meglio in vita sua.

Si sentiva appagata, felice, in pace con se stessa.

E innamorata.

Zoro baciò la compagna su una tempia, strusciandosi piano col naso, scendendo fino al collo.

Quanto gli piaceva l’odore di Nami…

Cominciò a baciarle l’incavo del collo, salendo verso il mento, mordicchiandola qua e là.

Sentire i mugolii di Nami, lo mandava in estasi, aveva quasi voglia di ricominciare a fare l’amore con lei…

Con uno scatto, lo spadaccino le salì sopra, e riprese a baciarla con passione.

Decisamente, non si sarebbe mai stancato di lei.

“Zoro” bisbigliò lei, in estasi. “Forse…mi serve qualche minuto per riprendermi…”.

Effettivamente aveva ancora il fiatone dall’atto d’amore di pochi minuti prima, ma pensare di ricominciare di nuovo la eccitò fuori misura.

Zoro mosse una mano ad accarezzarle un fianco, insinuandosi verso l’interno coscia, per finire con il raggiungere la sua femminilità, con la quale cominciò a giocherellare. Sorrise, mentre le baciava nuovamente.

“Sciocchezze” le rispose dopo un attimo, mentre lei non poteva far altro che gemere e contorcersi sotto i suoi tocchi – naturalmente voleva di più.

“Sei pronta a prendermi di nuovo” le bisbigliò, sensuale, all’orecchio.

Nami lo strinse a sé, mentre con un gemito confermava la sua teoria.

E con una spinta, Zoro fu di nuovo dentro di lei.

 

 

Quando Nami aprì gli occhi, era già calata la sera.

Si girò verso il compagno, che dormiva ancora placidamente, e non potè far altro che sorridere.

Sembrava così dolce e indifeso mentre dormiva… Nami ridacchiò pensando a quanto in realtà fosse bastardo e passionale da sveglio.

“Zoro” lo chiamò, svegliandolo con qualche lieve bacio.

Lui mugugnò qualcosa, poi si decise ad aprire gli occhi. E quello che vide gli piacque moltissimo.

Nami, con i capelli tutti arruffati e le guance leggermente rosse lo guardava innamorata.

Si sporse verso di lei, dandole il “buongiorno” con un bacio.

Nami ridacchiò. “Ma come siamo dolci…” gli disse, canzonandolo.

Zoro sorrise, malizioso, mentre la attirava maggiormente a sé.

“Credevo che avessi capito che sono molto più che dolce” sghignazzò lui, mentre i bacini cocciavano tra loro. Nami si ritrovò contro l’erezione di lui.

“Ancora?” chiese, alzando gli occhi al cielo.

“Non è colpa mia se mi fai quest’effetto” si scusò, lui, abbracciandola.

Passarono qualche minuto in silenzio, mentre Zoro giocherellava con una ciocca di capelli di Nami.

“Sai…” irruppe lei, dopo attimi di silenzio “…domani dobbiamo tornare sulla nave”.

Zoro la guardò negli occhi, aspettando che continuasse.

“Avremo un paio d’ore di sole, se ci va fatta bene saranno addirittura tre… dovremo sfruttarle per tornare dagli altri” disse, abbassando lo sguardo sul petto dello spadaccino. La cicatrice sporgeva da un angolo della coperta.

E ti dispiace?” chiese lui, accarezzandole una guancia.

Nami sospirò, poi lo guardò negli occhi.

“Mi mancherà questo posto” disse lei, con un velo di malinconia nella voce. Zoro la bacio su una tempia, poi sorrise sghembo.

“Effettivamente” sghignazzò lui “avremo ben poche occasioni sulla nave di stare così in tranquillità…”

“E in intimità” concluse lei al posto suo.

Sospirò nuovamente, sporgendosi a baciarlo.

“Vedrai che troveremo il modo” la rassicurò lui.

Nami lo osservò ridacchiare, e lo guardò perplessa.

Perché stai ridendo?” chiese lei, sorridendogli.

“Stavo pensando…” rispose, gli occhi che brillavano nell’oscurità “…alla faccia del cuoco quando lo verrà a sapere”

Nami gli diede un pugno in testa.

“Cretino” lo sgridò “non possiamo dirglielo… ci resterebbe secco”

Zoro la strinse a sé, con forza.

Mugolò qualcosa contro il suo collo, poi le disse “Voglio che tutti sappiano quanto ti amo” con voce roca e sensuale.


“Mi… mi ami?”

 

 

SPAZIO DELL’AUTRICE

*Ta daaaaaaaan*

Ok, sì lo so, il capitolo non conclude niente… ma mi sembrava che ci stesse bene un po’ di suspance… XD

Ringrazio tantissimo:

 

1 - caciottina
2 - Cedric_Diggory_is_my_love

 
3 - DiannaDax
4 - Jemanuele8891
5 - kyo250
6 - MaKiCo
7 - nuvia
8 - ny152
9 - oklaoma
10 - princessnami

11 - sakuratvb
12 - Sayuri_91
13 - Shavanna
14 - xmirax

15 - becky
16 - BULMA0219

 
17 - dubhe93
18 - elie84
19 - fary
20 - GIadyRoronoa
21 - Giulia Bosch
22 - glokky
23 - joey_ms_86
24 - mangafun1
25 - mikamey
26 - Namikun
27 - silvershadow88

Per aver messo la fic nelle preferite/seguite.

Siete tantissimi, e mi fate davvero davvero contenta… Non immaginate neanche quanto!!

E rispondo singolarmente alle vostre recensioni:

 

Rolo: E finalmente sì!! Come diavolo avranno fatto a resistere non lo so.. me lo domando anche io… XD Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo… :)

 

Cedric_Diggory_is_my_love: Sono felice che ti sia piaciuto il capitolo!! Che te ne pare di questo? *__* 

 

Kyo: Grazie mille per i complimenti… arrossisco!! La gara di giochi alcolici era un po’ che la immaginavo, così ho colto l’occasione e l’ho inserita nella fic… Sono contenta che sia piaciuta, era la parte che più preferivo di tutta al storia =DDD

 

Tsuki: ecco qui! Finalmente l’ispirazione è uscita!! Sono molto contenta che la fic ti piaccia, grazie per il sostegno che mi hai dato!!!

 

xmirax: grazie per la recensione!!! Spero che ti sia piaciuto questo capitolo, anche se alla fine non è venuto poi così estremamente dolce… XD

 

Grazie di cuore a tutti!

Un bacio

Al prossimo capitolo!!!

  
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