Bella

Victoria era morta, il suo esercito di neonati era stato sconfitto, l’ alleanza fra vampiri e licantropi era stata un successo, tuttavia i miei problemi non erano ancora finiti ...

“Bella, prima o poi dovrai scegliere fra me e Edward.”

I dubbi mi tormentavano, credevo che Edward fosse e sarebbe sempre stato il mio unico amore, ma mi sbagliavo, per quanto mi fosse difficile ammetterlo amavo anche Jacob.

“Jacob … io … voglio bene a entrambi. ”

“Spero che tu faccia la scelta giusta, spero che tu scelga di vivere una vita normale, sempre se la tua vita si possa definire  normale, spero che tu non scelga di diventare una di quei succhiasangue e tanto meno che sposi il tuo vampiro, ma è una decisione tua, per quanto io possa cercare di convincerti a scegliere me.”

Sia Edward che Jacob mi fissavano, ma io non ero in grado di sostenere il loro sguardo, sembravano aspettare che parlassi, ma non sapevo cosa dire, li amavo entrambi, quale amassi di più però non lo sapevo.

“Bella, ne io ne Jacob …”Edward mandò un’ occhiataccia a Jacob “… vogliamo darti fretta, ma prima o poi dovrai scegliere, io ti amo più di ogni altra cosa al mondo e ti amerò per sempre, accetterò qualunque tua decisione e per quanto possa essere difficile sono pronto a fare qualunque cosa affinché tu sia felice … anche se questo significasse starti lontano.”

Il solo pensiero di separarmi da Jacob o da Edward era troppo doloroso e sapevo che era doloroso anche per loro; a quel punto trovai la forza di parlare. “So di dover prendere una decisione e che non appena lo farò potrebbe cambiare ogni cosa, ma questo vuol dire che dovrò separarmi per sempre da uno di voi?”

Adesso erano loro a non sostenere il mio sguardo,  a non trovare le parole. La risposta era fin troppo chiara, non c’ era bisogno di parole. “Capisco.” A quel punto me ne andai, se fossi rimasta un secondo di più avrei pianto ed era l’ ultima cosa che volevo in quella situazione.

Me ne tornai a casa, Charlie non c’ era, era assieme a Billy Black e sapevo che avrei dovuto cenare da sola. Quella sera avrei riletto Cime Tempestose e sarei andata a letto presto. Ero in camera mia quando sentii un rumore, ma alzai dal letto di scatto e aprii la finestra.

“Jacob, che ci fai qua?”

“Sono venuto a vedere come stavi, mi dispiace per oggi, io e la sanguisuga non ci siamo comportati bene con te, ti abbiamo messo di fronte ad una scelta che non sei costretta a prendere ora.”

“Charlie non c’ è, non è necessario entrare dalla finestra.”

“Ma così è più divertente.”

Sbuffai, Jacob di certo non aveva problemi di equilibrio come la sottoscritta.

“In effetti sembrava vi foste messi d’ accordo, ma non ce l’ ho con voi, avete ragione, non possiamo andare avanti così.”

“Una volta ti ho detto che finché non fossi diventata una succhiasangue non avrei perso la speranza e tu mi hai risposto che i tuoi battiti erano contati.”

“E tu hai cercato di baciarmi … e mi sono rotta la mano.” Jacob rise e continuò:” Il punto è che tu pur di stare con lui sei disposta ad abbandonare tutto, i tuoi amici, la tua famiglia, la tua umanità e per fare ciò hai organizzato tutto nei minimi particolari, ma sei proprio sicura? Tu vivrai per sempre, non invecchierai, ma le persone che ti sono più care … hai idea di cosa stai scegliendo? Di quanto soffrirai?”

Jacob aveva ragione, mi ero posta innumerevoli volte il problema, eppure non trovavo alternativa per rimanere accanto a Edward se non come vampira.

Jacob capì dal mio sguardo a cosa stavo pensando e mi disse “Ecco perché è così innaturale che tu sia innamorata di un vampiro, lo ami davvero così tanto?”

Se me lo avessero chiesto un anno fa probabilmente avrei risposto sì, ma ora era diverso, i miei sentimenti erano diversi.

“Se scegli me non dovrai rinunciare a nulla.”

“A parte Edward.”

“Devi valutare cosa è più importante per te e poi non è detto che Edward se ne andrà.”

“Hai ragione, è sottointeso.”

Rise.“Non hai tutti i torti.”

“Comunque Edward è ancora molto importante per me, anche se ora ci sei tu.”

“Lo so … credo che Charlie sia tornato, è meglio se me ne vado, buona notte.”

“Buona notte.” Provai a dire, ma lui se n’ era già andato, aveva ragione, Charlie era tornato e bussava alla porta della mia camera.

“Bella, con chi stai parlando?”

“Con nessuno, parlavo nel sonno.”Provai a mentire, ma ero poco credibile, per fortuna Charlie non ci fece troppo caso, a quel punto sbadigliai e capii di essere stanca morta e mi misi a dormire.

Edward

Ero a caccia con Alice, anche se in quel momento per me era difficile concentrarmi sulla preda.

Pensavo a Bella, sapevo che aveva dei dubbi su di noi, se avesse scelto Jacob io lo avrei accettato, forse così sarebbe rimasta umana, avrebbe vissuto una vita normale, si sarebbe sposata e avrebbe avuto dei figli, cosa che io non avrei potuto darle.

“Stai pensando a lei vero?”, A volte mi sembrava che fosse Alice quella in grado di leggere nel pensiero.

“Credi che potrebbe scegliere Jacob?” Mi domandò di nuovo.

La mia famiglia era preoccupata per me, soprattutto Esme , sapere che avevo trovato qualcuna in grado di rendermi felice la faceva sentire bene e ora che potevo perderla temeva per la mia felicità, del resto mi considerava davvero suo figlio.

“Non rispondi?”Continuò.

“Alice, accetterò qualunque decisione prenderà, ora possiamo concentrarci sulla caccia?”Eppure lei era più concentrata di me a cacciare.

Sbuffò. “Sì, Sì, comunque mi sarebbe piaciuto averla come sorella.”

“Non vuol dire che non sarete più amiche, solo io me ne andrò in quell’ eventualità.”

“Ma perché dovresti andartene?”

“Perché non credo lo sopporterei e poi lei si sentirà meno in colpa.”

“Per me se te ne andrai si sentirà ancora più in colpa.”

“Punti di vista.”

Bella

Quella notte feci un sogno strano. Vedevo me in una stanza piena di specchi, in ogni specchio vedevo riflessa la mia vita, o meglio, come sarebbe potuta essere.

In uno vedevo me stessa umana assieme a Jacob, in un altro mi vedevo vampira assieme a Edward, in un altro mi vedevo sola e in una altro ancora vedevo noi tre assieme. Mi avvicinai allo specchio dove eravamo tutti e tre assieme, mi avvicinai ancora, troppo, mi sentivo risucchiare all’ interno di esso, cercai di opporre resistenza, inutilmente, ma ciò che vidi all’ interno mi piacque molto, sentivo che lì c’era ciò che desideravo, ma si sarebbe mai realizzato?

Mi svegliai di soprassalto,  ora sapevo chi avrei scelto, chi avrei amato per il resto della mia vita … non per il resto dell’ eternità; ma non mi bastava, avrei lottato per realizzare la visione all’ interno del quarto specchio, avrei prima parlato con Edward, dovevo sapere se c’ era qualche possibilità.

Certo, il mio poteva essere solo un sogno, ma non riuscivo a credere ad altra realtà se non a quella nello specchio.

Quel pomeriggio, andai subito da Edward. Il suo volto cercava di nascondere la sua preoccupazione, i suoi occhi erano dorati, probabilmente la sera prima era andato a caccia.

“Ciao Bella, com’ è che adesso è il cane a farti visita la notte?”Scherzò lui.

Lo guardai con stupore, probabilmente aveva visto Jacob uscire dalla mia camera o letto i suoi pensieri.

“Sei invidioso?”Provai a prenderlo in giro. Solo allora mi accorsi di cosa Edward aveva in mano, sembrava una lettera, appena si accorse che la stavo fissando la nascose in tasca.

“Cos’ è?” Domandai. “Niente.”Rispose lui sbrigativo. “Una volta eri più bravo a mentire.”Osservai.

“Senti, non voglio che la tua scelta sia condizionata dai Volturi.”

I volturi?Cosa centravano i volturi? Poi capii, avevo dimenticato di aver promesso ai volturi che sarei dovuta diventare anche io una vampira perché sapevo troppo, quello era un dettaglio non trascurabile.

Avrei davvero messo a rischio anche la vita dei Cullen oltre alla mia scegliendo Jacob? Non avrei potuto permetterlo.

Edward aveva intuito a cosa stavo pensando.

“Bella, parlo sul serio, solo perché lo hanno detto loro, non vuol dire che tu non possa scegliere.”

“Edward, cosa stai dicendo? Come puoi credere che io possa in qualche modo scappare dai volturi, che io possa  permettere che tu, la tua famiglia e Jacob corriate il rischio di morire assieme a me?”

“Bella, troveremo il modo di evitare che diventi uno scontro mortale, ma tu ora dimmi, che cosa desideri veramente?”

Ecco la domanda più pericolosa dei volturi stessi e io come al solito terrorizzata all’ idea di rispondere, ma trovai il coraggio.

“Io voglio Jacob.”

Ma voglio anche che tu rimanga. Dissi tra me e me.

“Ho capito, allora non devi preoccuparti dei volturi, troverò un modo per proteggerti, parlane anche con Jacob, troveremo un modo.”

“Edward io …“

“Non devi dire niente Bella. Fra poco me ne andrò, la mia famiglia rimarrà qui, ho già parlato con loro di questa possibilità, andrò da qualche parte a riflettere.”

Jacob

Vidi Bella correre verso di me in lacrime.

“Bella, che è successo?”

“Ho rovinato tutto,Edward se ne sta andando da Forks, io non volevo che finisse così, volevo che rimaneste entrambi. Gli ho detto di aver scelto te. ”

Bella aveva detto a Edward di aver scelto me?

La abbracciai, la strinsi fra le braccia per consolarla.

Anche se alla fine Bella aveva scelto me, non riuscivo a rallegrarmene, potevo immaginare cosa Edward stesse provando e anche il dolore di Bella.

“Anche io al suo posto avrei fatto lo stesso Bella.”Provai a dire.

“Fammi indovinare, soffrire da soli è una di quelle cose da uomini?” Disse in preda alla rabbia.

Risi.“ No, semplicemente devi dargli il tempo di pensare.”

“Quindi dovrei lasciare le cose così come stanno?”

“Non ho detto questo, puoi provare a convincerlo a restare, ma credo che soffrirebbe di più standoti vicino.”

Bella

Era tutto finito, il sogno era finito e presto Edward se ne sarebbe andato, e che diritto avevo io, che lo avevo lasciato, di impedirglielo se questo era ciò che davvero desiderava?

A quel punto mi staccai da Jacob, cominciai a correre, Jacob non tentò di fermarmi, gliene ero profondamente grata, non potevo lasciar andare via Edward così, avrei dovuto prima fare un ultimo tentativo. Correvo più veloce che potevo, sembrava impossibile raggiungerlo prima che fosse troppo tardi. Era come quando aveva cercato di esporsi  alla luce del sole per farsi uccidere dai volturi, ma questa volta raggiungendolo non lo avrei salvato, avrei soltanto prolungando la sua sofferenza, per puro egoismo.

Quando arrivai si fermò qualche secondo a guardarmi, dovevo avere un aspetto terribile, avevo le lacrime agli occhi, il fiatone ed i capelli arruffati dopo la corsa, avevo più volte inciampato perciò ero anche tutta ammaccata, ma non mi importava.

“Senti, so che non ho il diritto di chiedertelo, so che non sei obbligato in alcun modo ad ascoltarmi, so di averti fatto del male, ma ti prego , ti prego …”

Mi avvicinai a lui, sperando che le mie suppliche potessero in qualche modo commuoverlo.

“Ti prego Edward, rimani!”

Accadde in un attimo, sembrava che i nostri corpi avessero preso il sopravvento sulle nostre menti, ci stringemmo in un abbraccio che sembrò durare all’ infinito.

Poi Edward parlò.

 “Finché avrai bisogno di me, io ci sarò sempre.”

A quel punto mi scese una lacrima dalla guancia

… il sogno si era realizzato …