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Autore: LaRagazzaDelleMargherite    04/11/2009    2 recensioni
Sulle note di "You know you're right" dei Nirvana, gli ultimi minuti del grande Kurt prima del terribile atto estremo che lo privò della vita. RIP.
Genere: Drammatico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vincitore Best Song Fiction di Never Ending Story Award, Sesto turno.

You know you’re right

Un ultimo minuto, Kurt.

 

I will never bother you
I will never promise to
I will never follow you
I will never bother you 

Ho provato a combattere, ho provato ad alzarmi, ho provato a salire, ho tentato di fuggire, ma non riesco a fare niente.

Never speak a word again
I will crawl away for good 

Ho provato a respirare, ho provato ad aprire gli occhi, ho tentato di evadere, ma ho ancora queste catene ai polsi.

I won't move away from here
You won't be afraid of fear
No thought was put into this
Always knew it would come to this
Things have never been so swell
I have never felt so well

 Ho cerotti sul corpo, e bende sulla bocca, ho un peso sul cuore e la musica nella testa, che mi dice di urlare, scappare, mordere, uccidere, non mi dice di salvarmi, perché c’è troppa nebbia, e le parole si confondono e non riescono a fare breccia.

Pain Pain Pain
You know you're right
You know you're right
You know you're right
You know you're right

 Morirò da umano, anche se non ho vissuto da uomo, morirò con le debolezze del mondo, che ha visto in me un dio, un sovrano, un immortale.

I'm so warm and calm inside
I no longer have to hide
Let's talk about someone else
Steaming soup against her mouth
Nothin' really bothers her
She just wants to love herself

 
Ma la merda è ancora qui, nella casa e nella testa, questa music ache sento sarà la mia cara tomba, tomba e culla di me, che sono feccia ai miei occhi e non posso risalire, non vedo il bene. 

I won't move away from here
You won't be afraid of fear
No thought was put into this
I always knew it'll come to this
Things have never been so swell
I have felt this well

Ho provato, ho tentato, ho cacciato i rimorsi, ma ho ancora queste catene ai polsi. E veleno nelle vene.
 

Pain... Pain... Pain... Pain... Pain... Pain...
You know you're right  You know you're right You know you're right You know you're right

You know you're right You know you're right You know you're right You know you're right

You know you're right You know you're right You know you're right You know you're right

You know you're right You know you're right You know you're right You know you're right

You know you're right

Pain...

"It's better to burn out than to fade away"

 

 

 

NOTE: questa flash-fiction ripassa gli ultimi minuti della vita di Kurt Cobain, leader dei Nirvana dal 1987 al 1994, morto suicida l'8 Aprile 1994, a causa della sua dipendenza da eroina e per la pressione dei media. Nella sua lettera di addio, indirizzata all’amico immaginario dell’infanzia “Boddah”, riportò appunto l’ultima frase di questa fiction, "It's better to burn out than to fade away", ovvero “è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente”, presa dalla canzone di Neil Young, My My, Hey Hey (Out of the Blue). Qui di seguito voglio riportare la lettera in traduzione, alla memoria di un DIO della musica. Per non dimenticare i pilastri della nostra gioventù e di quella passata.

A Boddah

Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po' vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvenimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l'etica dell'indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell'ascoltare musica e nemmeno nel crearla nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddie Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l'ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente e quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo. Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo colpito e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Io sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un po' stordito per ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fans della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l'empatia che ho per tutti. C'è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile...! Perché non ti diverti e basta? Non lo so! Ho una moglie divina che trasuda ambizione e empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia, bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l'idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall'età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo stravagante, lunatico, bambino! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.
Pace, Amore, Empatia. Kurt Cobain
Frances e Courtney, io sarò al vostro altare. Ti prego Courtney continua così, per Frances. Per la sua vita, che sarà molto più felice senza di me. Vi amo. Vi amo! Kurt.

   
 
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