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Autore: NEPTUNE 87    05/11/2009    8 recensioni
I pensieri di Minako sulla sua vita presente e passata e sul significato dell'amicizia.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minako/Marta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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AMICIZIA

 

 

 

-Si ok, allora ci vediamo tra un ora al solito posto vicino alla fontana. A dopo Usa, kiss kiss-

Poggio il cellulare sul comodino e mi guardo allo specchio.

Sono quasi pronta, fortuna che per una volta mi sono preparata in anticipo, se no chi la sente poi la mia amica che sono nuovamente in ritardo??

Non vedo l’ora di rivederla, sono troppo emozionata per questo incontro, ho così tante cose da raccontarle.. ho come l’impressione che potrei arrivare a chiacchierare fino a mezzanotte!

Rido di gusto, è così strano per me essere eccitata e felice per l’appuntamento con un’amica, eppure ora è proprio così.

E quante risate ci facciamo insieme, a volte ho come l’impressione che la gente ci prenda per matte: facciamo delle cose per strada che forse le persone hanno ragione, bene di testa sicuramente non stiamo; eppure è così bello da scaldarmi il cuore.

E’ la prima volta che una persona riesce ad entrare così profondamente nel mio animo e capire realmente ciò che sono, che ho una paura incredibile di poter perdere tutto questo.

Certo che detta così sembra assolutamente strano e quasi inverosimile, eppure è proprio vero che è la prima volta che mi fido veramente di un’altra ragazza, e sicuramente è la prima volta dopo tutto quello che mi è capitato.

Se solo immagino a come vedevo l’amicizia fino a sei mesi fa… non era la stessa cosa.

Se qualcuno mi avesse chiesto che avrei fatto per una persona a cui tenevo o che ne pensavo dell’amicizia profonda tra ragazze avrei risposto immediatamente:NON FAREI PRORIO NIENTE PERCHE’ L’AMICIZIA NON ESISTE!

Eh già, io persona solare e gioiosa che lega con qualsiasi essere e che è talmente buona da fare favori al mondo, non crede all’amicizia, strano no?

Eppure è proprio così, fino a pochi mesi fa questo era il mio modo di pensare, il mio modo di vivere: sempre gentile e premurosa con tutti ma solo in maniera superficiale, nessuno doveva più entrare nel mio cuore più del dovuto, non avrei più permesso a nessuno di farmi del male, non dopo quello che mi è successo.

Chiunque ha convissuto con me per più di due anni, nell’ultimo periodo ha continuato a tartassarmi di domande sul perché del mio comportamento.

Non l’ho detto a nessuno, si perché sono fatta così: per le gioie immense tutto il mondo lo deve sapere nessuno escluso, ma per le delusioni e le sofferenze tengo tutto dentro, nessuno deve vedere che sono triste e che il mio cuore è stato ridotto in mille pezzi. So benissimo che non è il comportamento più giusto da mantenere, eppure è l’unico che mi riesce nonostante mi sia sforzata più e più volte di cercare di migliorare.

Credo che il giorno in cui ho sofferto di più non lo dimenticherò mai nella mia vita, e la cosa più assurda è che tutte soffrono in questo modo per dei ragazzi, ma io no, io ho sofferto per un’amica, una mia carissima amica, la mia migliore amica.

Si, come no la mia migliore amica, era quello che pensavo io, anzi era l’illusione di tre anni in cui mi ero immersa, invece vatti a fidare delle persone: per una stupida litigata di nessuna importanza, e probabilmente perché lei voleva dominarmi e farmi fare tutto ciò che voleva, la mia vita per alcuni mesi ha perso completamente di importanza.

Quell’amica che veniva a chiedermi sempre aiuto nei momenti del bisogno e che io ho perdonato più e più volte perché le volevo bene e mi dicevo che in fondo è anche questo essere amiche: perdonare ed essere capaci di passare sopra gli errori degli altri; beh quella stessa amica per cui io mi sono fatta in quattro, ci ha messo meno di un minuto per distruggere tutto quello in cui avevo creduto per anni e per calpestare i miei sentimenti.

E’ riuscita a dire le cose più tremende nei miei confronti, forse la cosa più terribile in assoluto: è riuscita ad insultarmi definendomi la cosa più orrenda del mondo.

E’ stato lì che per un po’ il mio cuore si è spezzato, è stato lì che ho perso la mia vitalità, lì che il mondo mi è crollato addosso e senza nessuno che allungasse una mano per salvarmi.

E’ stato in quel preciso istante in cui ho cominciato a capire che l’amicizia, quella vera, quella che tutti elogiano e se ne riempiono la bocca: non esiste!!!

Ho passato dei mesi infernali, sono stata male non solo psicologicamente ma anche fisicamente.

Per diverse settimane mi sono rifiutata di andare a scuola, non volevo incontrarla, e devo dire che il fastidio si ripercuoteva sul mio fisico e quindi ottenevo quello che volevo.

Sono rimasta a casa a pensare e piangere per interi giorni.

Mi sono odiata, ho odiato il mio essere così fiduciosa negli altri, il mio essere così buona e comprensiva con il mondo, odiavo tutto di me.

Poi però ho capito, anche grazie al solo sostegno di mia madre, l’unica che veramente ha compreso il mio malessere, che dovevo affrontare il problema, non serviva a niente stare a casa e rimurginare sul passato, il presente doveva cambiare e dovevo essere io a farlo mutare.

Tornata a scuola,l’unica cosa che mi faceva continuare a vivere era l’idea che dovevo in qualche modo dimostrare a lei e a tutti quelli che mi circondavano che la mia vita era uguale a sempre e che ero in grado di superare tutto, che ero in grado di farcela da sola, che non avevo bisogno di amici, anzi lo stare da sola mi avrebbe reso migliore.

Questo in parte è stato vero, concentrarmi solo sullo studio, perdendo qualsiasi interesse per le uscite e le sciocchezze che si fanno tra amiche, mi ha permesso di finire il liceo con degli ottimi voti che nemmeno nei miei sogni più reconditi potevo immaginare.

Mi sono ripetuta più e più volte che il destino aveva scelto questo per me e che prima lo accettavo e prima sarei stata meglio.

Mi sono chiesta per giorni interi perché proprio a me, perché dovevo essere sempre io quella a cui le cose non dovevano andare bene, perché io!

Si, da una parte la soddisfazione di farmi bella agli occhi di tutti, di vedere le persone che si stupivano per i risultati ottenuti, mi faceva sentire bene, sicura, forte; però poi vedevo tutte le altre mie compagne che per la festa di maturità si organizzavano per passare le vacanze insieme ed ecco che tutta la mia forza, la mia spavalderia passava.

Loro erano in qualche modo molto più felici di me, loro si che si divertivano, i miei occhi li invidiano, le invidiavo con tutte le mie forze, perché loro si e io no?

Poi un giorno d’estate è accaduto ciò a cui non pensavo più da oramai moltissimo tempo: ho trovato una ragazza con cui parlare.

E’ stato un incontro così casuale che nemmeno avevo fatto caso alla sua importanza che poi ne è derivata.

Stavo controllando il profilo di un sito per vedere se qualcuno apprezzava quello che avevo scritto, quando un commento mi colpì.

Ho cominciato a contattare la persona che me lo aveva lasciato, per mesi interi abbiamo parlato via mail solamente, ma già da quello lentamente avevo compreso che lei non era una persona come tutte le altre che nella mia vita passata avevo incontrato: lei era diversa, si ne ero sicura, Usagi, così si chiamava, non era una semplice compagna di “mail”, progressivamente lei per me era diventata molto importante.

Condividevamo le stesse idee, credevamo nelle stesse cose; è stato quasi naturale affezionarmi a lei.

Senza nemmeno rendermene conto ho cominciato a volerle sempre più bene, finché un giorno è arrivato il momento tanto agognato di incontrarci! Non mi sono mai fidata degli incontri via internet, ma sapevo, anzi ero certa, che questa volta niente sarebbe andato per il verso sbagliato, nel mio cuore sapevo che Usagi sarebbe stata lì e mi avrebbe accolto a braccia aperte.

Il giorno dell’incontro per me è stato come ricominciare a vivere di nuovo, quando ho incontrato i suoi occhi celesti, più profondi del mare, ho compreso che tutto da quel momento sarebbe stato diverso, avrei ricominciato una nuova vita!

Non sono ancora riuscita a spiegarmelo bene, ma è stato come ricevere una scossa forte ed essere risvegliata dal torpore in cui per mesi avevo vissuto.

Quel giorno siamo state insieme tutta la giornata parlando di qualsiasi cosa esistente sulla faccia della terra, non avevo mai fatto così con un’amica; lei era in poco tempo riuscita nell’impresa più impossibile: lei mi aveva aperto il cuore e lentamente vi era entrata.

Ancora non so come abbia fatto, però ora ho capito di essere legata a lei da un legame profondissimo, o come dico io “dal filo rosso del destino” che ci ha legate per tutta la vita.

 

Sono sul luogo dell’appuntamento, la vedo: è lì che mi attende con il sorriso sulle labbra.

Purtroppo per noi non riusciamo a vederci molto spesso, ma quando lo facciamo è per poter recuperare tutto il tempo perduto.

Comincio a correre verso di lei sventolando in alto la mano per salutarla, una volta raggiunta la abbraccio con tutta la forza che ho in corpo, voglio farle capire che mi è mancata più di qualsiasi cosa al mondo.

-Usa, quanto tempo come stai?-

Lei sorride in mia direzione.

-Bene Mina, che mi racconti di bello?-

Lentamente ci avviamo verso una meta sconosciuta che a noi nemmeno interessa, l’unica cosa importante è stare insieme.

Eh si, è vero che per mesi e mesi ho pensato che tutte quelle cavolate sull’amicizia e il legame profondo per una persona potessero essere una sciocchezza, ma ora… ora no!

Ora ho finalmente capito cosa vuol dire essere amiche, ora so che posso ancora fidarmi delle persone, che non tutte sono cattive e maligne, ora so che esistono persone preziose a cui interessa davvero quello che sono e che non c’è bisogno di cambiare la propria personalità.

La persona che ha compiuto questo miracolo è la mia migliore amica, la mia amica speciale, l’unica che può regalarmi un sorriso anche per delle rivelazioni senza importanza, l’unica persona in grado di fare questo miracolo è la mia dolcissima amica Usagi.

Grazie Usagi, ti voglio bene!!

 

 

 

 

Questa storia la dedico alla mia amica carissima e unica Usagi (chichilina) perché è tanto che gliene avevo promessa una, ma soprattutto perché volevo farle questo piccolo regalo per ringraziarla per tutto quello che mi da ogni volta che ci sentiamo o stiamo insieme.

Grazie davvero di cuore per tutto il tempo che mi dedichi e so di essere sempre con te.

Ah quello che ho scritto, anche se nel finale un poco diverso è tutto vero, sia il mio passato che il presente, quindi amica mia lì ci trovi tutto quello che penso.

Avviso a tutti, non so come sia venuta fuori questa shot perché sull’onda dei sentimenti non so se sia venuta perfetta, ma d’altronde la perfezione non è di questo mondo, e non certo la mia.

Spero comunque che la apprezziate e che mi facciate sapere cosa ne pensate

Bacioni

 

Ps: grazie anche a tutte le ragazze che in questo momento mi stanno dando la loro amicizia.

   
 
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