VECCHIE CONOSCENZE...

Evelyn scese dalla sua R8 bianca e guardò l’ immenso edificio davanti al quale

 aveva parcheggiato “è più grande di come lo ricordassi” pensò mentre

entrava. Disse alla signorina che stava alla reception del suo appuntamento e

 quella la guidò in ascensore e poi all’ ultimo piano << siamo arrivati. Il signor

 Kaiba la riceverà subito, ma si faccia comunque annunciare>> disse la donna

 <> disse Evelyn, avvicinandosi alla scrivania della segretaria, dove

un ragazzino di circa quattordici anni stava nervosamente smanettando sul PC.

  << buongiorno. Lei è…>> disse il ragazzo, guardandola con attenti occhi

viola << Evelyn O' Connel. avrei un appuntamento con il signor Kaiba...>>

 <> disse il ragazzino << piacere, io sono Mokuba.

 Seto mi ha parlato molto di te, e mi ha anche fatto vedere un tuo film!! Posso

 dirti che li giri benissimo?>> << Grazie, allora, come sta il "grande" per

 antonomasia Kaiba?>> chiese la ragazza sedendosi su una delle due sedie di

pelle << bene. Ma ultimamente lavora un po' troppo... comunque fra poco

dovrebbe finire con Siegfried, porta pazienza>> disse il ragazzino <

tutta la mattina fino alle due!! ma dimmi, che film ti ha fatto vedere tuo

fratello?>> chiese Evelyn <>rispose Mokuba  <

film che ha per colonna sonora la canzone di Alicia Keys. Strana scelta, anche

per Seto. A prima impressione non mi sembrava uno da film d' amore...>>

 << é vero. Però a me è piaciuto tantissimo, specialmente la scena in cui il

protagonista si butta giù dalla torre. Molto realista. Però speravo che qualcuno

sopravvivesse>> disse ancora Mokuba <

 ha avuto solo morti nella sua vita, e sperava che cominciando ad uccidere lei

 le cose sarebbero cambiate, il suo era un puro desiderio di vendetta, ma

quando non ha trovato più nulla da distruggere si è distrutta da sola.>> disse

 tristemente Evelyn. Poi un telefono squillò: <> disse Mokuba

 << sì... è qui… perfetto… Evelyn, puoi entrare>> << grazie Mokuba, a

 dopo>> disse la ragazza. Evelyn fece un bel respiro ed entrò con decisione

<< mi domandavo quanto ci avresti messo ad arrivare>> disse una figura

girata di spalle <

ricevermi. A proposito, non ho visto nessuno uscire>> disse Evelyn,

guardandosi attorno <> disse ancora

la figura. La ragazza si avvicinò << ed io no?>> << se vuoi precipitare giù dal

centesimo piano…>> disse ancora la figura <

 deve starti a cuore questo tizio se lo vuoi morto>> fece sarcastica Evelyn, mentre si avvicinava ancora, ma molto lentamente << non sei cambiato per

 niente, Seto Kaiba>> la figura si girò << neanche tu>> disse Seto

socchiudendo gli occhi << lo so!! Sai, faccio di tutto per mantenermi quella

 mocciosa saccente e saputella che venne qui due anni fa a romperti le scatole

perché una macchina che tu gli avevi venduto non funzionava a dovere>>

 Evelyn incrociò le braccia al petto << è mai possibile che ripensi ancora a

 quella macchina? È cosa di due anni fa!!! Sei rimasta indietro, mocciosa>>

disse Seto mettendosi di fronte a lei <

Ma dico, non, lo sai che ho già girato quattro film in due anni? Devi essere

rimasto a quella macchina perché, se ti ricordi, è stato proprio per “no one”

 che comprai quella auto speciale che fabbricava la tua azienda, la CMB48, mi

 pare. E durante le riprese, al primo utilizzo, puf!! Via il motore. E pagai un

sacco di soldi per venire fin qui a lamentarmi. Comunque non capisco la tua

scelta: “no one” è il film più sdolcinato che ho fatto, perché hai fatto vedere

proprio quello a tuo fratello?>> chiese la ragazza << perché, come hai detto è

 stato per colpa di quel film che io e te ci siamo conosciuti. Sdolcinato o no.>>

 <> Seto

 scosse la testa, poi le si avvicinò di più <

 “stato”>>

<>

<< Evelyn O’ Connel, non c’ è nemmeno un “forse”. Io ho sempre ragione>>

 Lei e Seto erano a due centimetri l’ uno dall’ altro << forse sì, forse no>>

 disse la ragazza <