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TANTI AUGURI!

Luogo indefinito tra paradiso ed inferno che non ha nulla a che vedere col purgatorio.
Una stanza, grande chissà quanto, completamente bianca; al centro, una televisione, anch’essa bianca, e due divani.

Cinque persone si divertono con i loro passatempi preferiti mente la tv manda in onda una qualunque trasmissione.

Near, seduto per terra, disfa e ricompone all’infinito il suo puzzle da duemilaquattrocentocinquantadue pezzi che raffigura un robot, una paperella e, ovviamente, il suo eroe preferito, quello che salva la gente, quello che difende i deboli, quello che sa volar… ehm no, non ci allarghiamo… comunque l’uomo (che non è un uomo ma un supereroe) in questione, è il favoloso Ryuzaki! Naturalmente fa questo con la sua speciale mano sinistra, dato che la destra è impegnata altrove: nei suoi morbidi capelli da bambino, mai tinti, figuriamoci, platino puro!

Elle, seduto su uno dei divani (… continuiamo ad affermare la tesi sulla sua postura studiata da un grppo di ortopedici scelti per cui essa favorisce la non indigestione di alimenti a base di una grande quantità di glucosio, solo così è spiegabile il modo di Ryuzaki di… sedersi) si diverte a fare percentuali su quanto zucchero c’è nel gelato vaniglia e fragola che si sta gustando, e, essendo arrivato alla ventitreesima coppa, invece di far questo, dovrebbe incominciare a chiedersi come faccia il suo corpo ad assimilare tanto dolciume senza effetti collaterali… o forse la mania di sparare percentuali a cavolo, è l’effetto collaterale?

Mello, ovviamente mangiando la sua fidatissima cioccolata Wonka, si chiede primo perché si trovi lì e non dal parrucchiere o dallo psicologo di Elle e Light (tranquilli, Near non è escluso…solo che l’ultimo dal quale è andato non aveva né puzzle né robot e quindi s’è incazzato e se n’è andato…ora siamo alla ricerca di uno nuovo, magari specializzato nella sindrome di Peter Pan!), secondo perché, invece di prendere quel bimbetto rincitrullito di Freddie Highmore, non abbiano preso lui nel ruolo di Charlie nel film “La fabbrica di cioccolato”, terzo perché non abbia ancora trovato un biglietto d’oro per passare una favolosa giornata con Johnny Wonka, cioè Willy Depp, cioè Willy Wonka.

Misa continua a fantasticare imperterrita sul suo favolosissimo matrimonio gotico con Light anche se, uno, Light non ha la minima intenzione di sposarla; due, lei non ha ancora capito, anche se il povero Yagami gliel’ha ripetuto fino alla morte, che stanno insieme per finta; tre, Misa Amane in Yagami non si può proprio sentire! Comunque, invece di stare a pensare al suo splendido matrimonio gothic - lolita utopistico, si dovrebbe chiedere come diamine hanno fatto ben due shinigami ad aver voluto sacrificare la propria vita per una ragazza come lei… insomma, se si fosse trattato di un’affascinante, dolce, intrigante, ma soprattutto, intelligente attrice… pure pure, ma stiamo parlando di Misa Amane!

In fine c’è Light, al quale hanno dato un bellissimo quaderno nero intitolato “Death Note (by Pigna)” e made in Italy fornito di ben quattrocento pagine sulle quali può scrivere quante volte vuole Lionel Lawrence L. Lawliet o qualsiasi altro nome tanto, essendo by Pigna, non muore nessuno, e poi il suo psicologo dice che è molto utile per le sue crisi da impossibilità-di-essere-il-padrone-del-mondo e per la sua patologia io-sono-la-giustizzia-e-per-questo-ammazzo-la-gente, molto simile a quella di Elle: io-sono-la-giustizia-e-per-questo-dico-che-tu-sei-Kira-e-mi-compro-tutte-le-azioni-della-nutella-perché-le-faccio-salire-da-solo.

Comunque, improvvisamente, il televisore attira l’attenzione di tutti: di Near che stava per mettere l’ultimo pezzo di puzzle, di Elle che contemplava i suoi piedi mangiando gelato, di Mello che rosicava di non avere più dieci anni e di non poter interpretare un bambino di tale età, di Misa che sognava il suo super mega matrimonio gotico e il suo bellissimo vestito da sposa nero con i merletti e la cuffietta da cameriera, e di Light che con la sua fidata biro, divenuta famosa grazie a lui, stava scrivendo per la seicentoquarantaduesima volta Lionel Lawrence L. Lawliet nel suo Death Note tarocco.

Sullo schermo appare una donna sulla cinquantina…e anche oltre, vestita con pantaloni neri a zeppa e con un taglio di capelli a loro molto conosciuto…

Se per caso cadesse il mondo io mi sposto un po’ più in la
sono un cuore vagabondo che di regole non ne ha
la mia vita è un roulette i miei numeri tu li sai
il mio corpo è una moquette dove tu ti addormenterai.
Ma girando la mia terra io mi sono convinta che
non c’è odio non c’è guerra quando a letto l’amore c’è.
Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
com’è bello far l’amore io son pronta e tu...
tanti auguri, a chi tanti amanti ha
tanti auguri, in campagna ed in città.
Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
l’importante farlo sempre con chi hai voglia tu
e se ti lascia lo sai che si fa...
trovi un altro più bello, che problemi non ha.

Dire che è una catastrofe è dir poco:
Near non ha ancora finito il suo puzzle, infatti l’ultimo pezzetto, l’occhio della paperella, si trova ancora tra le sue dita e, impossibile da credere, i suoi capelli da pecor…ehm, da bel bambino, non sono più torturati dalla sua splendida mano destra!
Elle, che normalmente non spreca un briciolo dei suoi adorati dolci, sta facendo colare il gelato ormai sciolto dal cucchiaino!
Misa, cosa quasi impossibile, non sta né fissando, né parlando di, né fantasticando su e né dicendo inconsapevolmente il nome di Light!
Light, cosa alquanto strana, ha smesso di scrivere nervosamente il nome di Elle sul Death note tarocco. Tutti e quattro stanno, infatti, fissando allibiti il televisore.

Nel frattempo Mello continua a mangiare indisturbato la cioccolata e a guardare, annoiato, la televisione.

Tutti dicono che l’amore va a braccetto con la follia
ma per una che è già matta tutto questo che vuoi che sia
tante volte l’incoscienza è la strada della virtù
litigare, litigare per amarsi sempre di più.
Ma girando la mia terra io mi sono convinta che
non c’è odio non c’è guerra quando a letto l’amore c’è.
Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
com’è bello far l’amore io son pronta e tu...
tanti auguri, a chi tanti amanti ha
tanti auguri, in campagna ed in città.
Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
l’importante farlo sempre con chi hai voglia tu
e se ti lascia lo sai che si fa...
trovi un altro più bello, che problemi non ha.
Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
com’è bello far l’amore io son pronta e tu...
tanti auguri, a chi tanti amanti ha
tanti auguri, in campagna ed in città.
Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
l’importante farlo sempre con chi hai voglia tu
e se ti lascia lo sai che si fa...
trovi un altro più bello, che problemi non ha.
trovi un altro più bello, che problemi non ha.

SILENZIO

Nella stanza non si sente altro, se non il ‘crunch crunch’ di Mello che mangia la sua cioccolata. Né il rumore dei giochi di Near, né il deglutire di Elle, né il sospirare di Misa, né il rumore della biro di Light si odono in sottofondo…tutti e quattro guardano increduli la televisione, spenta da Mello.
Tutti gli sguardi sono rivolti verso il biondo –E TU CHE CAVOLO CI FACEVI IN TV?-

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THANKS:
Ringrazio in anticipo tutti quelli che commenteranno la mia ff e un ringraziamento speciale alla Nee-san che ha aiutato nella revisione della storia...
CIAUUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!!<3<3<3<3