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Autore: Heven Elphas    09/11/2009    2 recensioni
-Devo svegliarmi.. Cazzo, perché non mi sveglio?!-
Lo urlò, preso dal panico. Di solito quando era messo alle strette nei sogni, si svegliava di soprassalto e si ritrovava tra le coperte di un letto in qualche stanza d’albergo. Ma questa volta qualcosa più grande di lui sembrava tenerlo ancorato a quell’incubo.
L’ultimo entrato nella stanza era ormai a pochi centimetri di distanza da lui e sorrideva malevolo, respirandogli addosso come se fosse reale. Nel vederlo da vicino si accorse che qualcosa non andava in lui… Affatto. Perché la pelle sembrava putrefarsi a vista d’occhio, quasi come se anni e anni di infezione avessero mandato in cancrena il suo viso. E un orrendo fetore di marcio si sparse tutt’intorno. Troppo reale…
Le dita di quel suo doppione deteriorato, arrivarono addirittura a stringergli il collo… E premevano forte. Troppo forte per essere davvero parte di un sogno.
Frank cercò di svincolarsi, ma le forze gli vennero presto a mancare e ci volle davvero poco perché finisse steso sul tappeto. Le figure nella sua visuale si fecero sfocate, ma capì che i suoi compagni di gruppo e l’uomo simile a lui lo stavano accerchiando.
-Non stai dormendo, Frank… Non dormirai mai più, d’ora in avanti.-
___ E se i My Chemical Romance dopo la pubblicazione della Black Parade non fossero più gli stessi? Se qualcosa si fosse insiedato al loro posto, sostituendoli?
Un incubo all'interno della Parata Nera, in cui i nostri protagonisti dovranno cercare di riprendersi il posto che è stato loro rubato...
Questo è un tributo per l'imminente Ieroween!
Genere: Dark, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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THE BLACK PARADE IS ALIVE

THE BLACK PARADE IS  ALIVE

 

 

 

 

Chapter III :   The sharpest lives

 

 

Erano ore che ormai Rioth continuava a fissarlo, lui con i suoi capelli argentati e l’imperdibile aria da ragazzino. Lui, che nonostante quel periodo di lontananza sembrava non sentire la mancanza dei suoi compagni… Lui che si era adattato velocemente alla Vita.

E forse era questo che a Rioth non andava proprio a genio: la versatilità e la volubilità che caratterizzavano Evyl.

Dietro a quel viso perfetto e a quel sorriso mielato che gli veniva mostrato si nascondeva un’infinita crudeltà infantile, lui lo sapeva. Non era sua abitudine mettere a repentaglio la tranquillità del Regno dei Morti per i capricci del suo compagno, ma il fatto di averlo perso in modo tanto tragico lo aveva fatto impazzire.

Con tutta probabilità aveva dimenticato tutte le cattive qualità dell’amico, come a volte accade quando un proprio caro scompare… Ecco perché non riusciva a fare altro che guardarlo. Ogni minimo cambiamento d’espressione sul volto di Evyl gli riportava alla mente tutti i torti subiti. Torti che ogni volta aveva perdonato in favore di quell’amicizia di cui non poteva fare a meno.

Questi ricordi facevano nascere in lui una sensazione nuova, una stretta inverosimile che gli assillava un punto preciso del petto. Doleva talmente forte che rimpianse l’essere morto e privo di sentori del dolore… Se essere vivo voleva dire soffire a tal punto, si chiese allora perché Evyl aveva bramato tanto l’Esistenza.

 

-Provi tristezza, Rioth? La senti attraversarti le vene e scorrerti nel sangue?-

 

La voce tagliente di Evyl invase la stanza, distraendo il nuovo arrivato dalle sue percezioni. Sapeva che l’amico era fissato in modo maniacale con la Vita, ma sperava che una volta provata la nuova esperienza avrebbe rimpianto l’essere defunto. Ognuno dotato di buonsenso avrebbe rifiutato il fatto di divenire un vivente e non si sarebbe interessato al dolore…

Forse Evyl non aveva nessun criterio, pensò Rioth, se non l’abitudine di seguire ogni idea dettata dai suoi desideri irragionevoli.

Non capì bene cosa successe all’improvviso, ma qualcosa di bagnato e viscido gli scivolava sul viso. Alzò lo sguardo verso il soffitto, domandandosi se per caso si trattasse di quella cosa chiamata pioggia di cui alcuni trapassati avevano un vago ricordo… Eppure tutt’intorno a lui sembravano non cadere gocce.

Dunque che gli stava accadendo…?

 

-Ah! Le lacrime… Escono quando si piange perché si sta soffrendo. Oppure quando si è felici per qualcosa. Piangi per me, Rioth? Perché mi hai trovato?-

 

La risatina che scoppiò nella stanza era tutt’altro che dolce, ma Rioth non pretendeva che il suo amico potesse farne una ora che era vivo. Non era mai stato capace di provare nulla neppure da morto, quando -non avendo nessuna percezione a livello fisico- i sentimenti erano mille volte più forti di quelli terreni. Era amaramente sicuro che nel Mondo dei Vivi questa sua insensibilità si fosse solo accentuata…

Il capitano della Parata singhiozzò, asciugandosi le guance e distogliendo lo sguardo dalla bellezza ingannatrice dell’amico. Tutto in lui voleva correre appresso ad Evyl ed abbracciarlo, supplicandolo di tornare in quel Paese dove ogni cosa era perfetta e il dolore non esisteva. Ma sapeva bene che comportandosi in quella maniera avrebbe solo appagato i capricci dell’ego sovrumano del compagno.

 

-Piango perché mi ero dimenticato di quanto tu fossi egoista…-

 

Sospirò, ripensando a quel falso Evyl che era arrivato improvvisamente nell’Oltretomba chiuso a disperarsi in una delle tante scatole nere. Gerard Way… Almeno lui qualche sentimento riusciva a provarlo, aveva la capacità di ridere con una dolcezza che impregnava l’aria circostante. Anche se si fosse spacciato per l’originale e avesse avuto i capelli color dell’argento, non sarebbe riuscito ad ingannare nessuno. Non con quell’umanità e quella sensibilità…

Evyl sgranò gli occhi e smise di sorridere, lasciando che il turbamento gli storpiasse il volto perfetto. Non si sarebbe mai aspettato una simile affermazione da colui che per secoli l’aveva solo lodato.

Qualcosa era cambiato in Rioth, nonostante i morti potessero difficilmente modificare la loro indole. La Morte era per definizione uno stato di stasi, la cessazione di qualsiasi funzione vitale. I cambiamenti facevano parte dell’essere vivente, non di un corpo inorganico.Ed Evyl sembrava non riuscire a comprendere tale sconvolgimento delle leggi…

 

-Io sarei egoista? Io?! Io non ho obbligato nessuno a seguirmi qui, come tu hai fatto con Rage, Vyce e Deth. Sei tu l’egoista… Hai pure assassinato i miei amici pur di conseguire i tuoi scopi!!-

 

Le urla di Evyl riempirono il camerino, mentre si agitava camminando avanti e indietro in preda all’isteria. La sua stabilità veniva sempre messa a dura prova nel momento in cui qualcosa andava contro la sua volontà… E la maggior parte delle volte finiva per perdere la testa in quel modo, non provando rimorso o dispiacere per chiunque fosse vittima delle sue crisi. Solo lui stesso aveva importanza in tutto il suo universo…

Rioth sapeva benissimo che l’accusa di quell’assasinio non era veramente sentita, se non come una minaccia alla sua dignità. Evyl non aveva pianto per quel falso Rioth che era morto… Lo aveva fatto perché aveva perso una delle pedine con cui stava giocando su quella scacchiera chiamata Terra.

 

-Non inventarti i sentimenti, Evyl… Non te ne importa nulla di quelle persone. Spero che almeno Gerard le abbia accolte come si deve e gli abbia dato l’affetto di cui tu le hai private per un mese.-

 

All’affermazione del proprio capitano, Evyl balzò in avanti e gli afferrò i lembi della giacca da parata che aveva indosso. Lo fissava pieno d’ira ed indignazione, come se si sentisse incompreso e ciò che aveva sentito l’avesse ferito.

Piangeva ancora, dato che ormai possedeva delle lacrime di cui far sfoggio per impietosire chiunque.

 

-Quel dannato Gerard se ne fotte dei suoi amici!! Si è ammazzato senza pensare a loro… A Frank! Frank avrebbe sofferto così tanto se avesse saputo che il suo amico era morto. Io gli ho dato la felicità che non avrebbe più avuto.-

 

Rioth ascoltò le parole disgustato e malfidato, sicuro che tutto ciò che uscisse dalle labbra del compagno fosse un cumulo di fandonie.

 

-Quella che tu gli hai dato era solo una mera illusione. Tu hai simulato un amore che non provi. L’hai ingannato, lurida serpe….-

 

Evyl si mise improvvisamente a ridere quasi fosse divertito da quell’insulto. Quegli sbalzi d’umore forse avrebbero avuto dei cattivi effetti sulla sua salute ora che era vivo, pensò Rioth.

Poi il più alto fra i due poggiò le labbra al collo dell’amico e vi lasciò una serie di baci privi di passione, ma altrettanto carichi di sadico divertimento.

 

-Gerard lo ha ingannato… Io non sarei qui se lui non l’avesse voluto. E a quanto pare si è preso gioco anche di te… Dimmi Rioth, lo provava l’Amore di cui tanto vaneggi? Lui ti amava come vuoi che faccia io?!-

 

La domanda suonò fin troppo elevata rispetto al resto della discussione, lasciando Rioth sbigottito nell’ascoltarla. Il suo compagno pensava forse che Way lo avesse conquistato e comandato? No… Gerard non era così, ammise a se stesso, perché non aveva mai cercato di ingannare nessuno ma aveva detto subito tutta la verità.

Si era ucciso perché la Vita era troppo dolorosa da sopportare e gli dispiaceva aver abbandonato tutti in quel modo. All’inizio, a volte, si disperava perché era stato un momento di pura follia e i suoi amici gli mancavano.

Ma la Morte assopiva i ricordi dolorosi della Vita Terrena molto più velocemente di quanto il defunto potesse accorgersene. Gerard aveva dimenticato tanti particolari degli affetti che aveva avuto.

E sì… Forse Gerard lo amava più di quanto potesse aspettarsi da Evyl. Ma solo perché si era scordato di quel Frank a cui in vita aveva voluto bene.

Con tutta probabilità, in quel preciso istante, Way stava trattando freddamente colui che fino ad un mese prima era il suo migliore amico. Non perché ormai Rioth era più importante, bensì perché si era dimenticato tutto il resto…

 

-Chiunque saprebbe amare più di te, Evyl. Ma nessuno è te…-

 

Così Rioth sembrò arrendersi davanti all’amico, che sogghignava fra i suoi capelli soddisfatto di averla avuta vinta un’altra volta. Non immaginava però, che di lì a pochi istanti tutta la situazione si sarebbe capovolta e si sarebbe trovato a mendicare Amore.

 

-…ho messo sotto sopra il Mondo dei Morti per raggiungerti perché volevo attaccarmi con le unghie all’ideale che tu rappresentavi. Eppure trovandomi qui con te, mi sono accorto che non c’è mai stato quel “te che io adoravo. Io amo un’illusione… Tu… Tu sei solo un essere triste e insignificante, Evyl.-

 

Il sosia di Gerard sgranò gli occhi verde brillante, puntandoli in quelli del compagno che lo fissavano impassibili. Non poteva dirgli quelle cose con tanta calma… Non Rioth che l’aveva sempre trattato con i guanti. Qualcosa si era irrimediabilmente distrutto con la sua venuta alla Vita.

 

-No… No, Rioth. Io sono… Non sono un’illusione! È stata la Vita a cambiarmi e…-

 

Non fece in tempo a finire la frase che nella stanza apparvero gli altri componenti della presunta band, tutti e tre con la divisa sgualcita. I due si voltarono contemporaneamente ad osservarli e il loro capitano fece un passo in avanti, preoccupato che fossero stati assaliti. Avevano in effetti le caratteristiche di chi era appena riuscito fuggire da una lotta: i capelli scompigliati, il viso stravolto e il corpo fremente.

Qualcuno li aveva per caso attaccati, avendo scoperto la sostituzione degli originali?!

 

-Comandante… Là fuori non si riesce ad uscire. Ci hanno circondato…-

 

Disse tremando Vyce, appoggiandosi con il corpo esile e longilineo allo stipite della porta. Rage si portò invece una mano fra i capelli riccioluti e lanciò ad Evyl uno sguardo di puro rammarico, non riuscendo a capacitarsi di ciò che stava accadendo in quel posto. Deth, da parte sua, scrutava il loro capitano con l’aria irritata cercando di fargli capire che la colpa di quell’assalto era soltanto sua.

Sua e di quel malato mentale di Evyl, che aveva scelto una realtà davvero scomoda in cui prendere Vita.

 

-Che è accaduto…?-

 

-Siamo stati aggrediti da un gruppo enorme di strana gentaglia e…-

 

La risata sarcastica e gelida di Evyl riempì il camerino, facendo voltare gli altri quattro verso di lui e il suo spettrale sorriso. Non riusciva a credere di essere attorniato da tali stolti amici! Scambiare per un assalto un assedio di semplici fan era davvero miserevole, pensò, eppure così ingenuamente divertente.

Per lui non era stato difficile inserirsi in quella vita, poiché il tour dei My Chemical Romance non era ancora iniziato. Per i suoi compagni era però diverso, si erano ritrovati in un contesto del tutto scombussolato rispetto alla noiosissima Morte.

Lanciò uno sguardo a Rioth e poi sorrise a tutti quanti, con il suo solito atteggiamento da bambino dispettoso.

 

-Dio, ragazzi… Siete stati così sfortunati! Vi siete ritrovati ad esistere in alcune delle vite più intense!-

 

 

 

 

 

 

 

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Ciao ciao!!

Scusate il ritardo, ma ho avuto la mia quinta influenza di quest’anno e non ho potuto né ultimare velocemente il capitolo, né postarlo… T__T

 

Allora, iniziamo subito a dire che come si è capito, questo tratto di storia è ambientato nel mondo reale dove i sostituti dei My Chemical Romance stanno vivendo.  

Rioth si è rivelato più bravo di quello che avrebbe potuto sembrare nel primo capitolo quando ha fatto morire Frank e Evyl invece si mostra molto più crudele, infantile e schizzato di quanto si potesse immaginare. O__o

Non so perché mi sono dilettata in questo capitolo dedicato a loro, ma volevo fare anche sapere come fossero i sosia di Frank e Gee. Con chi avevano convissuto quei due per un mese, insomma…

E in questo mese a quanto pare Rioth ha iniziato a provare qualcosa per Gerard, capendo che il suo amato era invece un cretino. Sì, gli insulti se li merita tutti… U__U

Evyl si è invece limitato a ingannare tutti quanti, forse… O forse per Frank ha pianto davvero quando è stato ucciso da Rioth! Chissà… Io non ci ho ancora capito un fico secco!!!

Per quanto riguarda i tre poveretti che sono spuntati fuori all’improvviso tutti disfati dopo un assalto da parte dei fan, hanno avuto un ruolo misero.. Ma sono solo vittime dell’egoismo degli altri due, o meglio di Rioth che ha voluto raggiure il compagno in vita… =__=’’’

Non so se si è capito dalla appena accennata descrizione, ma Vyce è il sostituto di Mikey, Rage di Ray e Deth di Bob!

 

Tutti i nomi di questo gruppetto di morti sono parole modificate appena… Ma credo si sia capito! Meglio però specificare…

Rioth sta per Riot (Sommossa)

Evyl sta per Evil (Male)

Vyce sta per Vice (Vizio)

Rage resta così com’è! (Rabbia)

Deth sta per Death (Morte)

Tanti bei nomignoli per gente proveniente dalla Parata di Benvenuto dell’Oltretomba!

 

Ora vorrei ringraziare chi ancora mi ha lasciato dei commenti!! Thank you so much!

 

Friem: Io sinceramente a “La Sposa Cadavere” di Tim Burton non ci avevo pensato, il gatto è direttamente preso dalla Parata sul libretto della Black Parade, se ce l’hai guarda che lo trovi subito! Davanti al maiale e dietro ad Il Paziente! ^__^ Le idee innovative qui sono un po’ scomparse con l’influenza, ma si è andati sul tragico… =__=’’’ Spero che ti sia comunque piaciuto, anche se i nostri protagonisti vengono solo citati!

 

LeSereRomancer: Oddio, dai… Non dirmi così!! O//O Poi mi emoziono! XD Spera che l’influenza non abbia compromesso la mia fantasia, sennò addio!! Ahahah! XD comunque mi auguro che in questo –inutile- capitolo tu possa ancora trovare qualcosa d’interessante, nonostante sia sul tragico-andante… XOXO!

 

Sunsetdream: Oh, thank you per i complimentoni –addirittura!-. ^//^ Alla fine scrivere è una delle mie passioni più grandi ed inventare storie credo sia la sola cosa che so fare bene oltre al disegnare! Se non avessi idee simili eviterei di scrivere ed annoiarvi con cose futili… U__U Per sapere cosa farà la combricola dei neo-defunti devi aspettare il prossimo capitolo che spero di finire presto, ora che sono guarita e voglio lasciare l’università! XD Spero che continuerai a seguire! Kisses!! <3

 

Cucciola_punk: Grazie mille dei complimenti, come ho spiegato anche nel ringraziamento sopra, tirare fuori certe idee è la mia specialità!!! Se non non avrei avuto l’idea di iniziare a scrivere pure un libro! XD Beh, Gee è stato davvero sconvolgente nello scorso capitolo, hai ragione! In questo di rivelazioni ce ne sono solo da parte di Rioth ed Evyl, dato che gli altri due pirla sono nell’Aldilà… nel prossimo capitolo li ritroveremo!! ^__^ A presto!!! Bye-bye…

 

 

 

 

XOXO

Miky

 

 

   
 
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