Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: BlackTongue    11/11/2009    4 recensioni
Una One-Shot sui fratelli nel 1997, dove io ascoltavo le Spice Girls e loro cacciavano vampiri. E' piccola, leggera e scritta di getto, nulla di troppo impegnativo. Spero vi piaccia!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 



Bei Vecchi Tempi


Avanti, lo sappiamo bene che sei Sam Winchester … “ fece il poliziotto posando le mani sul tavolo, come per minacciarlo.

Io mi chiamo Josh Kelegan e mio fratello è Jacob Kelegan e .. “ In tutta risposta Sam fissava il poliziotto con estrema fermezza.

Di che colore hai gli occhi? “ lo interruppe subito; era una domanda trabocchetto, di solito quando si mente proprio il colore degli occhi è l'unica cosa che si tralascia. Ma non per lui.

Verdi, come quelli di mio fratello. “


Harvest, Alabama. 1997

John era a caccia da una settimana e aveva lasciato i suoi due pargoli da soli. Avevano rispettivamente 18 e 14 anni, se la sapevano cavare. Dean avrebbe badato a Sam, l'avrebbe controllato e l'altro si sarebbe assicurato che Dean non combinasse guai e che studiasse. Alla fine il lavoro più impegnativo era quello di Sam, si sa. Ma il più delle volte Dean andava a caccia di donne e non spesso si beccava qualche rifiuto; quella era la parte più divertente del suo “ lavoro”.

Il liceo ' B. Franklin Harvest High School ' non era niente male. E su questo andavano d'accordo. Sam aveva trovato una specie di amico, anche se nascondeva il fatto di abitare in un motel. Per Dean invece era l'anno della liberazione, ovvero l'anno di diploma. A calci nel culo, ma c'era arrivato.

Andiamo Dean .. sei li dentro da … non so quanto! Esci per favore, devo fare pipì! “ Sam era ancora in pigiama, ma aveva fatto in tempo a fare colazione, preparare la merenda per entrambi e rifarsi il letto. Ed era ancora li che se la faceva addosso. Dean uscì splendente dal bagno.

Calmati ragazzina, ora è tutto tuo. “ disse al fratello poggiandosi sulla sua testa e spingendolo verso l'interno. La vescica era troppo piena che non permise a Sam di rispondere. Dean aveva i capelli leggermente più lunghi tirati per bene all'insù con una dose eccessiva di gel; decisamente anni '90. Si sistemò il giubbotto di pelle e fece colazione. Alla tv c'era un telegiornale locale che parlava di alcuni fatti insoliti che riguardavano la popolazione. Si diceva infatti che un serial killer fingesse l'autostop per poi appropiarsi delle povere vittime. Quello che sapevano i Winchester era che le vittime venivano ritrovate appese agli alberi, come palline di natale, bianche candide e con due buchini sul collo. Ovviamente il nido di vampiri era piuttosto grosso e John si era fatto raggiungere da alcuni colleghi, vietando categoricamente la partecipazione ad un'imbronciato Dean. Sam nel frattempo era uscito dal bagno e sfrecciava avanti e indietro impegnandosi nel non ritardare ultimamente l'entrata a scuola.

Ehi Sammy, sembri una pallina da flipper! “ Sam arrestò la corsa mettendosi lo zaino in spalla e spegnendo la tv.

Già chissà come mai … “ sbuffò, uscendo dalla stanza.

La giornata a scuola si prospettava uguale alle altre; una palla. Sam girottava per i corridoi insieme ad un suo compagno di classe, mentre Dean conversava con un intelligentissima cheerleader. Era da poco suonata la campanella e la prossima lezione cominciava a momenti. Dean stava frugando nel suo armadietto, praticamente vuoto e Sam era affianco a lui. A guardarli vicino sembrava Sam quello grande.

Un urlo dai bagni interruppe la quiete scolastica. Successivamente ci fu un altro urlo, più straziante che sfociò nel pianto.

AIUTO! AIUTATEMI! “ I fratelli si guardarono per un attimo per poi correre verso il bagno delle ragazze. Riversa sui lavandini con la testa immersa nell'acqua di colore rosso c'era Susan Meyers, di un anno in meno di Dean, sullo specchio sopra la sua testa c'era una scritta fatta col sangue

  • D. e S. Winchester -

I due rabbrividirono e in quei pochi secondi di assoluto panico si riversarono, alle loro spalle, amici, insegnanti e medici. Loro due invece si limitarono ad indietreggiare, prendendo tutto con loro e scappando fino alla stanza del motel. Qualcuno li vide e per la polizia fu davvero facile rintracciarli e capire che loro non erano i Kelegan. Anche se Sam diceva di si.

Dean era in un'altra stanza d'interrogatorio, controllato a vista. Questa volta erano innocenti per davvero e non riuscivano a capire chi avesse potuto scrivere, ma soprattutto sapere le loro reali identità. Se non qualcuno che li conosceva bene e stava dalla parte dei ' cattivi '.

I poliziotti si erano arresi a Sam. Era troppo tenace, sicuro delle bugie che diceva e non si poteva corrompere in qualche modo se non piegando il fratello. Caso volesse che il fratello oltre ad essere come lui, fosse anche uno sbruffone di prima categoria. Ma una cosa era a loro vantaggio, non avevano avvocati.

E cosi tu sei Jacob Kelegan … “ disse il poliziotto sedendosi con un fascicolo in carta marroncina in mano. Lo posò sulla scrivania e incrociò le dita delle mani. Dean in tutta risposta imitò il gesto dell'uomo.

.. lei invece è? “

Sono lo sceriffo Muller. “

Ha un bel completo per essere uno sceriffo. “

Ero impegnato fuori lavoro. “ Dean annuì e piegò la testa di lato, sorridendo beffardo.

Mi vuole chiedere qualcosa ? “ Lo sceriffo aprì il fascicoletto mettendo davanti al ragazzo la foto della ragazza morta. I denti erano stati staccati ad uno ad uno e sul collo c'erano di nuovo i conosciutissimi buchi. Dean quando la vide inghiottì la saliva. Aveva già cacciato altre volte, ma vedere un cadavere è sempre un grosso shock. Fissò la foto giusto il tempo di tornare quello freddo di sempre.

Non è il mio tipo. “ scherzò fissando intensamente lo sceriffo che alla sua battuta sorrise, irritato.

Senti, brutto figlio di puttana. Ci sono le tue iniziali e quelle di tuo fratello sullo specchio e sono scritte con suo sangue perciò … “ Dean lo interruppe. Ne aveva abbastanza e il pensiero di sapere Sam nelle stesse condizioni lo innervosiva.

Senta sceriffo, io non so un bel niente. Non so chi siano questi Winchester né tanto meno perchè questa ragazza sia morta. Forse sul primo fatto non mi crederà ma … “ si avvicinò sdraiando il busto sul tavolo. “ … mi creda, io non so davvero perchè è morta. Voglio solo chiederle una cosa. “ disse tornando al suo posto. Lo sceriffo annuì.

Vedete sangue addosso a me e mio fratello? “ Lo sceriffo, lo guardò quasi come se l'avesse scoperto. “ Bingo. Perciò io me ne vado e con me mio fratello. “ Dean si alzò sistemandosi la giacca di pelle ed uscì. Firmarono un registro e insieme lasciarono la centrale di polizia, uno accanto all'altro.

Dean, io non voglio più fare questo. “ il fratello lo guardò poggiando una mano sulla sua spalla e sorrise.

Finirà Sam, prima o poi finirà. “

Sparirono risucchiati da un' Impala blu del '67 che li aspettava li davanti sicuri che sarebbe stata la prima e l'ultima volta che sarebbero passati da lì.



Non mi picchiate! Ho scritto questa one-shot ispirata da una scena che ho visto ieri alla tv; c'erano due fratelli e mi sono proprio sembrati Sam e Dean da giovani! Ecco la mia vuole solo essere una specie di finestra sul passato. Di come una giornata 'normale' possa risolversi alla centrale di polizia, ma nonostante tutto in poche ore si risolva il caso. Forse l'ho risolta in maniera frettolosa ma l'ho volutamente fatto perchè alla fine il succo non è di come siano colpevoli o meno ma di come era il loro rapporto. Bè bon … spero vi piaccia, in questi giorni scriverò l'ottavo capitolo [tranquille non abbandono ROUTINE] e buona lettura!


Xoxo BlackTongue

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: BlackTongue