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Autore: Lady Numb    11/11/2009    1 recensioni
"Katelyn Sanders non aveva mai avuto sogni di gloria. Certo, come tutte le bambine per qualche mese aveva desiderato essere un’attrice, una modella, una principessa, ma quelli erano solo i sogni di una bambina, Katie aveva capito presto quello che voleva davvero e lo aveva scoperto a dieci anni, quando le era stata affidata l’organizzazione della recita scolastica di fine anno. Katelyn Sanders voleva diventare un’organizzatrice di eventi."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo Primo:

Second Heartbeat

 

Second heartbeat

 

Cinque giorni dopo…

 

28 Marzo 2009

 

Erano le tre del pomeriggio e Katie stava finendo di prepararsi, perché alle cinque ‘l’aereo che aveva il grande onore di trasportare gli Avenged Sevenfold’, come aveva detto Zacky, sarebbe atterrato e lei non voleva certo perdersi ‘l’evento’, come lo aveva definito Jimmy.

Mentre cercava le chiavi della macchina suonarono alla porta e Katelyn corse ad aprire, pregando che non fosse qualcuno dell’agenzia: certo, tecnicamente lei era in ferie e le avevano assicurato che non c’erano problemi, ma non si poteva mai sapere.

Guardò dallo spioncino della porta per controllare chi avesse suonato e nel giro di pochi secondi aveva aperto e si era buttata fra le braccia di suo fratello.

‘Avevi detto alle cinque!’ finse di rimproverarlo lei.

‘Beh...sorpresa principessa!’ le rispose Matt, stringendola a sé: cielo, se gli era mancata la sua sorellina.

‘Sì, dunque, ci saremmo anche noi...’.

Katie alzò lo sguardo e incontrò un paio di occhi verdi che la fissavano sorridenti.

‘Zacky!’ urlò lei, lasciando Matt e saltando in braccio al suo migliore amico.

‘Ehy sgorbietto!’ la salutò lui, scompigliandole i capelli e cercando al tempo stesso di non farla cadere.

‘Non sono uno sgorbio!’ protestò lei, dandogli un colpetto sulla spalla.

‘Ehy, Vee, la lasci salutare anche a noi?’.

La schiena di Katie fu percorsa da un brivido: era inutile, nonostante fossero amici da anni non riusciva a non pensare a quanto incredibilmente bello e sexy fosse Brian, ogni volta che lo vedeva.

 ‘Non ci penso nemmeno Syn, lei è mia!’ rispose Zacky, facendogli una linguaccia prima di correre in casa, sempre tenendo in braccio Katelyn, che rideva vedendo suo fratello correre dietro al chitarrista urlando ‘Metti giù mia sorella!’ con fare minaccioso.

Zack atterrò sul divano con Katelyn, che riuscì ad alzarsi appena prima che suo fratello piombasse accanto al chitarrista e cominciasse a torturarlo.

‘Katelyn, mia adorata!’ la salutò Jimmy, abbracciandola.

‘Jim, la vuoi smettere di diventare alto?’ si lamentò lei, che per potergli dare un bacio sulla guancia doveva quasi mettersi in punta di piedi ‘Johnny!’ disse poi, vedendo il bassista e abbracciando anche lui.

‘Ehy, Brian, mi tieni il broncio?’ chiese poi la ragazza al chitarrista, che si era seduto di fianco a Matt e la guardava apparentemente risentito.

‘Mi hai lasciato per ultimo...’ rispose lui, piagnucoloso.

‘Te lo hanno mai detto che gli ultimi saranno i primi, Gates?’ ribatté lei, andando a sedersi in braccio a lui e scoccandogli ben due baci sulle guance.

‘Ecco, così va decisamente meglio’ disse lui soddisfatto, sorridendole.

‘Bene, adesso ridammi mia sorella, grazie’ intervenne Matt, spostando la ragazza sulle sue gambe, nonostante le proteste di Brian.

‘Allora, come va Katie?’ chiese Zacky alla ragazza, sistemandosi meglio sul divano, ora che Matt aveva deciso di lasciarlo in pace.

‘Non c’è male... anche se in realtà qui fa un po’ troppo freddo per i miei gusti’ rispose lei, accoccolandosi ancora di più fra le braccia del fratello e appoggiando la testa sulla sua spalla ‘E voi piuttosto, grandi rockstars?’ chiese lei, togliendo nel frattempo gli occhiali da sole a Matt, ignorandone le lamentele.

‘Noi...noi spacchiamo il mondo!’ le rispose Brian.

La ragazza si voltò verso di lui, alzando un sopracciglio.

‘Brian, è proprio la modestia la prima qualità che ho notato in te quando ci siamo conosciuti, sai?’

‘Beh, ma ha ragione principessa...noi spacchiamo il mondo!’ ripeté Matt, allora Katie scosse la testa: era inutile cercare di convincerli del contrario... e poi era vero, loro spaccavano.

‘Parlando di cose serie...voi quattro avete trovato un posto decente dove stare?’ chiese Katie: mentre Matt sarebbe rimasto da lei per quelle due settimane, sfortunatamente il suo appartamento non era abbastanza grande per ospitare tutti, soprattutto considerando il flagello che quei cinque insieme potevano diventare, quindi avevano deciso che Brian, Zacky, Jimmy e Johnny sarebbero rimasti in albergo.

‘Tesoro, sono Synyster Gates, le porte degli hotel si spalancano davanti a me’

‘Io ripeto, è proprio la modestia che adoro di te...’ gli disse lei, dandogli un colpetto sul braccio a cui lui cercò di rispondere, rinunciando però praticamente subito quando vide lo sguardo minaccioso di Matt: toccategli tutto, ma non la sua principessa.

‘Parlami tu di cose importanti, piuttosto: qualche essere maschile all’orizzonte che io debba conoscere?’ le domandò Matt.

Katie alzò gli occhi al cielo, esasperata: lei adorava il fatto che Matt fosse pronto a proteggerla da tutto e da tutti, ma non era esattamente facile per i ragazzi con cui usciva capire che lui scherzava e basta...in fondo suo fratello aveva una presenza piuttosto inquietante.

‘Ok, calma, respira...sto vedendo uno’ disse velocemente.

Matt non se lo aspettava e rimase per un attimo senza parole e lei ne approfittò per far scorrere lo sguardo sugli altri: Jimmy, Johnny e Zacky stavano fissando il volto del cantante e cercavano disperatamente di non scoppiare a ridere.

In realtà anche Brian stava facendo lo stesso, ma per un attimo Katie ebbe un’impressione diversa, per un attimo gli sembrò ancora più spiazzato di quanto non fosse Matt.

Scacciò quel pensiero alla svelta, era solo una sua fantasia: era cosciente di aver avuto una cotta terribile per il chitarrista qualche anno prima e spesso le era capitato di vedere cose che non c’erano. Inoltre, come aveva avuto modo di ricordare poco prima, nonostante ora fossero ottimi amici, lei non era ancora del tutto insensibile al suo fascino.

D’altronde, aveva la certezza che nessuna ragazza lo fosse, chi era lei per fare eccezione?

‘Chi è costui?’ chiese Matt, suonando vagamente minaccioso.

‘Già, chi è questo vil marrano?’ gli fece eco Zacky, ridacchiando e beccandosi per tutta risposta un calcio negli stinchi da parte del cantante.

‘Si chiama Christian, l’ho conosciuto ad una conferenza di cui curavo l’organizzazione, fa il responsabile marketing e ha ventisette anni...c’è altro che vuoi sapere?’ chiese, sorridendo angelica al fratello.

‘Da quanto?’

‘Un paio di settimane...e non ti agitare, siamo nella fase del bacio della buonanotte’.

Matt cercò di non darlo a vedere, ma era molto sollevato: sapeva benissimo che Katie aveva ventisei anni, era adulta e aveva tutto il diritto ad avere una storia con qualcuno, ma lui non poteva proprio fare a meno di continuare a vederla come la sua sorellina, specie ora che ce l’aveva davanti, per il resto del tempo valeva il motto ‘occhio non vede, cuore non duole’.

‘Ok, e quando ce lo fai conoscere?’ chiese Zacky.

‘Mmh...mai e poi mai?’ propose lei.

‘Suvvia tesoro, vogliamo solo assicurarci che sia un tipo a posto e che sia degno di te...’ aggiunse Brian, sorridendo maleficamente: Katie aveva la vaga sensazione che il chitarrista la stesse prendendo in giro.

‘Mi duole dover fomentare il suo già spropositato ego, ma ha ragione’ si intromise Matt, riferendosi al chitarrista ‘Comunque, Brian, gradirei che la smettessi di chiamare mia sorella “tesoro”...’  continuò, spegnendo il sorrisetto trionfante sul volto del ragazzo, che alzò gli occhi al cielo.

‘Ok, fratellone’ cedette lui, riluttante.

‘Ok, senti, facciamo che ci penso?’ disse Katie ‘Niente di personale, ma prima di farlo scappare a gambe levate vorrei provare a farla funzionare...’

‘E perché dovrebbe scappare a gambe levate?’ chiese incuriosito Jimmy.

‘Ragazzi...io vi adoro e lo sapete...ma come dire... incutete un certo timore...’ spiegò lei, mentre i cinque la fissavano, oltraggiati.

Matt però sembrava riflettere sulla cosa e si lasciò sfuggire un sorriso.

‘Buono a sapersi...buono a sapersi...’

‘Oh, basta! Allora, che si fa stasera?’ chiese Katelyn, cambiando discorso.

‘Cosa ci proponi tes...ehm...Katie?’ chiese Brian, bloccandosi appena in tempo: scherzare andava bene, ma era abbastanza certo che Matt gliel’avrebbe fatta pagare se avesse continuato a provocarlo.

Katie ridacchiò, lei voleva veramente bene a Brian, ma vederlo completamente in pugno a Matt era uno spettacolo che non aveva prezzo.

‘Allora... ci sarebbe un nuovo pub in periferia...posto tranquillo, non dovreste essere assaliti da molte fans urlanti...e la birra è una favola’

‘Io ci sto!’ urlò Johnny, saltando in piedi.

‘Anch’io!’ convenne Zacky.

‘Dove c’è birra c’è Gates’ disse Brian, i cui occhi si erano illuminati alla parola ‘birra’.

‘Se lo dice la mia sorellina, mi fido’

‘Jimmy?’ chiese Katie, rivolgendosi al batterista.

‘Ti sembrano domande da fare? Pub, birra...sono dei vostri baby!’

‘Ok, allora facciamo per...a che ora avete la cena voi in hotel?’

‘Mmh..sette e mezzo, possibile?’ disse Zack, guardando gli altri in cerca di una conferma.

‘Confermo’ intervenne Brian.

‘Allora nove qui?’ propose Katie.

‘Ci saremo sgorbietto!’ le disse Zack, dandole un buffetto sulla guancia.

‘Bene ragazzi, ora levate le tende che io e la mia adorata sorellina dobbiamo fare una lunga conversazione sugli affari nostri!’ disse Matt, facendo cenno agli altri di levarsi di torno.

‘Matt, è per questo che sono segretamente innamorato di te... sei così dolce!’ disse ironico Brian, tentando di scoccare un bacio sulla guancia al cantante, che però si ritrasse, inorridito.

‘Va beh, vorrà dire che ripiegherò sulla sorella...’ disse lui, deviando la traiettoria e dando un bacio sulla guancia di Katie.

‘Gates, sloggia!’ disse Matt, mentre il chitarrista si alzava, ridendo.

Katie andò ad accompagnare alla porta i quattro ragazzi, poi tornò in casa e andò a sedersi di nuovo sul divano vicino a Matt.

‘Ok, tutto Shadows, ma proprio tutto!’ disse lei, sapendo che il fratello avrebbe capito a cosa si riferiva.

Matt infatti iniziò a raccontarle tutto di quel tour, adorava ascoltare tutte le idiozie che quei cinque combinavano quando erano in giro per l’America, ma ancora di più adorava la luce negli occhi del fratello quando gliene parlava: Matt sì che aveva avuto sogni di gloria nella vita, dall’istante in cui aveva fondato la band non aveva desiderato altro che diventare famoso come musicista e ci era riuscito.

Quella era la fondamentale differenza fra loro due: i sogni di Matt erano straordinari, quelli di Katie più semplicemente ordinari.

Ripensandoci, lei era la principessa di M. Shadows: cosa poteva esserci di più straordinario?

 

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Era quasi mezzanotte e ormai i ragazzi erano leggermente brilli.

Le uniche eccezioni erano Katie e Johnny, cui era toccato l’ingrato compito di autisti, ma a dirla tutta un paio di birre se le erano fatte anche loro.

In quel momento erano tutti al tavolo tranne Brian, che senza la sua sigaretta oraria andava in astinenza e Katie pensò che anche lei aveva bisogno di un po’ d’aria.

‘Ragazzi, esco un secondo a fare una telefonata’ disse, ignorando lo sguardo inquisitore di Matt e dirigendosi a passo deciso verso la porta sul retro.

Vide subito Brian appoggiato al muro del locale e andò a mettersi di fianco a lui.

‘Me la offri una sigaretta, Gates?’ chiese lei.

Brian la osservò a metà fra il perplesso e il divertito, porgendole il pacchetto.

‘Me la togli una curiosità?’ le chiese lui, mentre le offriva anche l’accendino.

‘Dimmi’ rispose lei, accendendosi la sigaretta.

‘Matt lo sa che hai ricominciato a fumare?’

‘Ti svelerò un segreto Brian...’ disse lei, facendo una pausa per gustarsi la sensazione della nicotina ‘In realtà non ho mai smesso...ma questo Matt non lo sa...e nemmeno Zacky, se è per quello... quei due si sono coalizzati su questa storia...concepibile da parte di Matt, ma mi fa un po’ ridere il fatto che Zacky insista per farmi smettere...’

‘Già...’ convenne Brian ‘Sarebbe un po’ come se io adesso ti dicessi che faresti meglio a smettere’.

Katie girò la testa quel tanto che bastava per osservare il ragazzo: era appoggiato con la schiena al muro e stava facendo proprio in quel momento un tiro dalla sua sigaretta con un’espressione beata in volto.

‘Precisamente... solo che sfortunatamente loro sono convinti che io gli abbia dato retta, quindi ho dovuto far sparire ogni traccia di sigarette da casa mia’ rispose infine lei.

‘Quindi sono l’unico depositario di questo tuo segreto?’ chiese poi lui.

‘Mettiamola pure così, sì’.

Brian le mise un braccio intorno alle spalle e avvicinò la bocca al suo orecchio.

‘E cosa mi dai in cambio del mio silenzio?’ le sussurrò lui.

Katie si impose di mantenere un respiro regolare: aveva una teoria, ossia che Brian si fosse reso conto, ai tempi, che lei aveva una cotta per lui e ora si divertisse a provocarla, nonostante le fosse passata.

‘Beh...’ iniziò lei, cercando di mantenere l’autocontrollo ‘Per esempio, potrei continuare a mantenere io il silenzio riguardo a quella volta in piscina...’ rispose Katie, mentre un sorriso vittorioso si faceva largo sul suo volto.

‘Questo è molto sleale...’ disse Brian, tornando ad appoggiare la testa contro il muro, ma sempre cingendo le spalle della ragazza col braccio ‘E poi ti sei già vendicata allora, mi pare di ricordare...’.

Katie si mise a ridere: quando lei aveva diciotto anni e Brian venti, c’era stata quella volta in piscina in cui il ragazzo si era nascosto nello spogliatoio a fianco di quello di Katie e aveva cercato di spiarla dall’alto. Tuttavia, non solo Katie lo aveva beccato praticamente all’istante, ma più tardi, in piscina, era riuscita a coglierlo di sorpresa e gli aveva tenuto la testa sott’acqua per dieci secondi buoni.

‘E mi sono vendicata alla grande...’ concesse lei ‘Ma sono certa che Matt avrebbe ancora qualcosa da dire al riguardo...’

‘Ok, ok, hai vinto tesoro, tengo la bocca chiusa...’

‘Questo si chiama ragionare, Gates... ehy!’ protestò lei, dal momento che lui le aveva appena preso la sigaretta dalle labbra e l’aveva messa fra le sue.

Un istante dopo la porta sul retro si aprì e Katie capì il gesto del ragazzo: suo fratello era appena uscito sul retro e stava guardando molto, ma molto male il braccio del chitarrista.

‘E dai Matt, mica la mangio!’ disse lui esasperato, capendo al volo.

‘Mmh...’ mormorò Matt, poco convinto ‘Fatta la telefonata?’ chiese poi alla sorella.

‘Sì...’ disse lei, ignorando il fatto che Brian stava ridacchiando, mascherando il tutto con un paio di colpi di tosse ‘Stavo approfittando della brillante conversazione del tuo chitarrista...’.

Matt la squadrò per qualche istante, perplesso.

‘Santo cielo Katie, non pensavo che bastassero un paio di birre per farti ubriacare...’ disse infine il cantante.

Katie scoppiò a ridere, mentre Brian per tutta risposta alzò il dito medio in direzione di Matt, che gli rispose allo stesso modo.

‘Parlando di birra comunque, io torno dentro, tappa nicotina fatta, ora alcool!’ disse infine Brian,dirigendosi verso l’ingresso insieme a Katie, seguito a distanza ravvicinata da Matt, che nonostante tutto continuava a guardare il braccio del chitarrista sulle spalle di sua sorella con molta disapprovazione.

 

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Salve a tutti!

Eccomi col primo capitolo... avrei anche aggiornato un po' prima, ma EFP  non me lo permetteva... cominciamo ad introdurre qualche dettaglio importante per la comprensione della storia...

Un ringraziamento a chi ha recensito, in particolare:

  • ·         whatsername_ (perchè sono andata a recensire la tua storia ed era sparita?)
  • ·         Bell_Lua
  • ·         jessromance

 

Spero di ricevere qualche parere anche su questo primo capitolo...

Baci!

   
 
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