Capitolo
Primo:
Second
Heartbeat
Second
heartbeat
Cinque
giorni dopo…
28
Marzo 2009
Erano le tre
del
pomeriggio e Katie stava finendo di prepararsi, perché alle
cinque ‘l’aereo che
aveva il grande onore di trasportare gli Avenged Sevenfold’,
come aveva detto
Zacky, sarebbe atterrato e lei non voleva certo perdersi
‘l’evento’, come lo
aveva definito Jimmy.
Mentre
cercava le
chiavi della macchina suonarono alla porta e Katelyn corse ad aprire,
pregando
che non fosse qualcuno dell’agenzia: certo, tecnicamente lei
era in ferie e le
avevano assicurato che non c’erano problemi, ma non si poteva
mai sapere.
Guardò
dallo
spioncino della porta per controllare chi avesse suonato e nel giro di
pochi
secondi aveva aperto e si era buttata fra le braccia di suo fratello.
‘Avevi
detto alle
cinque!’ finse di rimproverarlo lei.
‘Beh...sorpresa
principessa!’ le rispose Matt, stringendola a sé:
cielo, se gli era mancata la
sua sorellina.
‘Sì,
dunque, ci
saremmo anche noi...’.
Katie
alzò lo
sguardo e incontrò un paio di occhi verdi che la fissavano
sorridenti.
‘Zacky!’
urlò lei,
lasciando Matt e saltando in braccio al suo migliore amico.
‘Ehy
sgorbietto!’
la salutò lui, scompigliandole i capelli e cercando al tempo
stesso di non
farla cadere.
‘Non
sono uno
sgorbio!’ protestò lei, dandogli un colpetto sulla
spalla.
‘Ehy,
Vee, la lasci
salutare anche a noi?’.
La schiena
di Katie
fu percorsa da un brivido: era inutile, nonostante fossero amici da
anni non
riusciva a non pensare a quanto incredibilmente bello e sexy fosse
Brian, ogni
volta che lo vedeva.
‘Non ci penso
nemmeno Syn, lei è mia!’ rispose
Zacky, facendogli una linguaccia prima di correre in casa, sempre
tenendo in
braccio Katelyn, che rideva vedendo suo fratello correre dietro al
chitarrista
urlando ‘Metti giù mia sorella!’ con
fare minaccioso.
Zack
atterrò sul
divano con Katelyn, che riuscì ad alzarsi appena prima che
suo fratello
piombasse accanto al chitarrista e cominciasse a torturarlo.
‘Katelyn,
mia
adorata!’ la salutò Jimmy, abbracciandola.
‘Jim,
la vuoi smettere
di diventare alto?’ si lamentò lei, che per
potergli dare un bacio sulla
guancia doveva quasi mettersi in punta di piedi
‘Johnny!’ disse poi, vedendo il
bassista e abbracciando anche lui.
‘Ehy,
Brian, mi
tieni il broncio?’ chiese poi la ragazza al chitarrista, che
si era seduto di
fianco a Matt e la guardava apparentemente risentito.
‘Mi
hai lasciato
per ultimo...’ rispose lui, piagnucoloso.
‘Te
lo hanno mai
detto che gli ultimi saranno i primi, Gates?’
ribatté lei, andando a sedersi in
braccio a lui e scoccandogli ben due baci sulle guance.
‘Ecco,
così va
decisamente meglio’ disse lui soddisfatto, sorridendole.
‘Bene,
adesso
ridammi mia sorella, grazie’ intervenne Matt, spostando la
ragazza sulle sue
gambe, nonostante le proteste di Brian.
‘Allora,
come va
Katie?’ chiese Zacky alla ragazza, sistemandosi meglio sul
divano, ora che Matt
aveva deciso di lasciarlo in pace.
‘Non
c’è male...
anche se in realtà qui fa un po’ troppo freddo per
i miei gusti’ rispose lei,
accoccolandosi ancora di più fra le braccia del fratello e
appoggiando la testa
sulla sua spalla ‘E voi piuttosto, grandi
rockstars?’ chiese lei, togliendo nel
frattempo gli occhiali da sole a Matt, ignorandone le lamentele.
‘Noi...noi
spacchiamo il mondo!’ le rispose Brian.
La ragazza
si voltò
verso di lui, alzando un sopracciglio.
‘Brian,
è proprio
la modestia la prima qualità che ho notato in te quando ci
siamo conosciuti,
sai?’
‘Beh,
ma ha ragione
principessa...noi spacchiamo il mondo!’ ripeté
Matt, allora Katie scosse la
testa: era inutile cercare di convincerli del contrario... e poi era
vero, loro
spaccavano.
‘Parlando
di cose
serie...voi quattro avete trovato un posto decente dove
stare?’ chiese Katie:
mentre Matt sarebbe rimasto da lei per quelle due settimane,
sfortunatamente il
suo appartamento non era abbastanza grande per ospitare tutti,
soprattutto
considerando il flagello che quei cinque insieme potevano diventare,
quindi
avevano deciso che Brian, Zacky, Jimmy e Johnny sarebbero rimasti in
albergo.
‘Tesoro,
sono
Synyster Gates, le porte degli hotel si spalancano davanti a
me’
‘Io
ripeto, è
proprio la modestia che adoro di te...’ gli disse lei,
dandogli un colpetto sul
braccio a cui lui cercò di rispondere, rinunciando
però praticamente subito
quando vide lo sguardo minaccioso di Matt: toccategli tutto, ma non la
sua
principessa.
‘Parlami
tu di cose
importanti, piuttosto: qualche essere maschile all’orizzonte
che io debba
conoscere?’ le domandò Matt.
Katie
alzò gli
occhi al cielo, esasperata: lei adorava il fatto che Matt fosse pronto
a
proteggerla da tutto e da tutti, ma non era esattamente facile per i
ragazzi
con cui usciva capire che lui scherzava e basta...in fondo suo fratello
aveva
una presenza piuttosto inquietante.
‘Ok,
calma,
respira...sto vedendo uno’ disse velocemente.
Matt non se
lo
aspettava e rimase per un attimo senza parole e lei ne
approfittò per far
scorrere lo sguardo sugli altri: Jimmy, Johnny e Zacky stavano fissando
il
volto del cantante e cercavano disperatamente di non scoppiare a ridere.
In
realtà anche
Brian stava facendo lo stesso, ma per un attimo Katie ebbe
un’impressione
diversa, per un attimo gli sembrò ancora più
spiazzato di quanto non fosse
Matt.
Scacciò
quel
pensiero alla svelta, era solo una sua fantasia: era cosciente di aver
avuto
una cotta terribile per il chitarrista qualche anno prima e spesso le
era
capitato di vedere cose che non c’erano. Inoltre, come aveva
avuto modo di
ricordare poco prima, nonostante ora fossero ottimi amici, lei non era
ancora
del tutto insensibile al suo fascino.
D’altronde,
aveva
la certezza che nessuna ragazza lo fosse, chi era lei per fare
eccezione?
‘Chi
è costui?’
chiese Matt, suonando vagamente minaccioso.
‘Già,
chi è questo
vil marrano?’ gli fece eco Zacky, ridacchiando e beccandosi
per tutta risposta
un calcio negli stinchi da parte del cantante.
‘Si
chiama
Christian, l’ho conosciuto ad una conferenza di cui curavo
l’organizzazione, fa
il responsabile marketing e ha ventisette
anni...c’è altro che vuoi sapere?’
chiese, sorridendo angelica al fratello.
‘Da
quanto?’
‘Un
paio di
settimane...e non ti agitare, siamo nella fase del bacio della
buonanotte’.
Matt
cercò di non
darlo a vedere, ma era molto sollevato: sapeva benissimo che Katie
aveva
ventisei anni, era adulta e aveva tutto il diritto ad avere una storia
con
qualcuno, ma lui non poteva proprio fare a meno di continuare a vederla
come la
sua sorellina, specie ora che ce l’aveva davanti, per il
resto del tempo valeva
il motto ‘occhio non vede, cuore non duole’.
‘Ok,
e quando ce lo
fai conoscere?’ chiese Zacky.
‘Mmh...mai
e poi
mai?’ propose lei.
‘Suvvia
tesoro,
vogliamo solo assicurarci che sia un tipo a posto e che sia degno di
te...’
aggiunse Brian, sorridendo maleficamente: Katie aveva la vaga
sensazione che il
chitarrista la stesse prendendo in giro.
‘Mi
duole dover
fomentare il suo già spropositato ego, ma ha
ragione’ si intromise Matt,
riferendosi al chitarrista ‘Comunque, Brian, gradirei che la
smettessi di
chiamare mia sorella “tesoro”...’
continuò, spegnendo il sorrisetto trionfante
sul volto del ragazzo, che
alzò gli occhi al cielo.
‘Ok,
fratellone’
cedette lui, riluttante.
‘Ok,
senti,
facciamo che ci penso?’ disse Katie ‘Niente di
personale, ma prima di farlo
scappare a gambe levate vorrei provare a farla funzionare...’
‘E
perché dovrebbe
scappare a gambe levate?’ chiese incuriosito Jimmy.
‘Ragazzi...io
vi
adoro e lo sapete...ma come dire... incutete un certo
timore...’ spiegò lei,
mentre i cinque la fissavano, oltraggiati.
Matt
però sembrava
riflettere sulla cosa e si lasciò sfuggire un sorriso.
‘Buono
a sapersi...buono
a sapersi...’
‘Oh,
basta! Allora,
che si fa stasera?’ chiese Katelyn, cambiando discorso.
‘Cosa
ci proponi
tes...ehm...Katie?’ chiese Brian, bloccandosi appena in
tempo: scherzare andava
bene, ma era abbastanza certo che Matt gliel’avrebbe fatta
pagare se avesse
continuato a provocarlo.
Katie
ridacchiò,
lei voleva veramente bene a Brian, ma vederlo completamente in pugno a
Matt era
uno spettacolo che non aveva prezzo.
‘Allora...
ci
sarebbe un nuovo pub in periferia...posto tranquillo, non dovreste
essere
assaliti da molte fans urlanti...e la birra è una
favola’
‘Io
ci sto!’ urlò
Johnny, saltando in piedi.
‘Anch’io!’
convenne
Zacky.
‘Dove
c’è birra c’è
Gates’ disse Brian, i cui occhi si erano illuminati alla
parola ‘birra’.
‘Se
lo dice la mia sorellina,
mi fido’
‘Jimmy?’
chiese
Katie, rivolgendosi al batterista.
‘Ti
sembrano
domande da fare? Pub, birra...sono dei vostri baby!’
‘Ok,
allora
facciamo per...a che ora avete la cena voi in hotel?’
‘Mmh..sette
e
mezzo, possibile?’ disse Zack, guardando gli altri in cerca
di una conferma.
‘Confermo’
intervenne Brian.
‘Allora
nove qui?’
propose Katie.
‘Ci
saremo
sgorbietto!’ le disse Zack, dandole un buffetto sulla guancia.
‘Bene
ragazzi, ora
levate le tende che io e la mia adorata sorellina dobbiamo fare una
lunga
conversazione sugli affari nostri!’ disse Matt, facendo cenno
agli altri di
levarsi di torno.
‘Matt,
è per questo
che sono segretamente innamorato di te... sei così
dolce!’ disse ironico Brian,
tentando di scoccare un bacio sulla guancia al cantante, che
però si ritrasse,
inorridito.
‘Va
beh, vorrà dire
che ripiegherò sulla sorella...’ disse lui,
deviando la traiettoria e dando un
bacio sulla guancia di Katie.
‘Gates,
sloggia!’
disse Matt, mentre il chitarrista si alzava, ridendo.
Katie
andò ad accompagnare
alla porta i quattro ragazzi, poi tornò in casa e
andò a sedersi di nuovo sul
divano vicino a Matt.
‘Ok,
tutto Shadows,
ma proprio tutto!’ disse lei, sapendo che il fratello avrebbe
capito a cosa si
riferiva.
Matt infatti
iniziò
a raccontarle tutto di quel tour, adorava ascoltare tutte le idiozie
che quei
cinque combinavano quando erano in giro per l’America, ma
ancora di più adorava
la luce negli occhi del fratello quando gliene parlava: Matt
sì che aveva avuto
sogni di gloria nella vita, dall’istante in cui aveva fondato
la band non aveva
desiderato altro che diventare famoso come musicista e ci era riuscito.
Quella era
la
fondamentale differenza fra loro due: i sogni di Matt erano
straordinari,
quelli di Katie più semplicemente ordinari.
Ripensandoci,
lei
era la principessa di M. Shadows: cosa poteva esserci di più
straordinario?
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Era quasi
mezzanotte e ormai i ragazzi erano leggermente brilli.
Le uniche
eccezioni
erano Katie e Johnny, cui era toccato l’ingrato compito di
autisti, ma a dirla
tutta un paio di birre se le erano fatte anche loro.
In quel
momento
erano tutti al tavolo tranne Brian, che senza la sua sigaretta oraria
andava in
astinenza e Katie pensò che anche lei aveva bisogno di un
po’ d’aria.
‘Ragazzi,
esco un
secondo a fare una telefonata’ disse, ignorando lo sguardo
inquisitore di Matt
e dirigendosi a passo deciso verso la porta sul retro.
Vide subito
Brian
appoggiato al muro del locale e andò a mettersi di fianco a
lui.
‘Me
la offri una
sigaretta, Gates?’ chiese lei.
Brian la
osservò a
metà fra il perplesso e il divertito, porgendole il
pacchetto.
‘Me
la togli una
curiosità?’ le chiese lui, mentre le offriva anche
l’accendino.
‘Dimmi’
rispose
lei, accendendosi la sigaretta.
‘Matt
lo sa che hai
ricominciato a fumare?’
‘Ti
svelerò un
segreto Brian...’ disse lei, facendo una pausa per gustarsi
la sensazione della
nicotina ‘In realtà non ho mai smesso...ma questo
Matt non lo sa...e nemmeno
Zacky, se è per quello... quei due si sono coalizzati su
questa
storia...concepibile da parte di Matt, ma mi fa un po’ ridere
il fatto che
Zacky insista per farmi smettere...’
‘Già...’
convenne
Brian ‘Sarebbe un po’ come se io adesso ti dicessi
che faresti meglio a
smettere’.
Katie
girò la testa
quel tanto che bastava per osservare il ragazzo: era appoggiato con la
schiena
al muro e stava facendo proprio in quel momento un tiro dalla sua
sigaretta con
un’espressione beata in volto.
‘Precisamente...
solo che sfortunatamente loro sono convinti che io gli abbia dato
retta, quindi
ho dovuto far sparire ogni traccia di sigarette da casa mia’
rispose infine
lei.
‘Quindi
sono
l’unico depositario di questo tuo segreto?’ chiese
poi lui.
‘Mettiamola
pure
così, sì’.
Brian le
mise un
braccio intorno alle spalle e avvicinò la bocca al suo
orecchio.
‘E
cosa mi dai in
cambio del mio silenzio?’ le sussurrò lui.
Katie si
impose di
mantenere un respiro regolare: aveva una teoria, ossia che Brian si
fosse reso
conto, ai tempi, che lei aveva una cotta per lui e ora si divertisse a
provocarla, nonostante le fosse passata.
‘Beh...’
iniziò
lei, cercando di mantenere l’autocontrollo ‘Per
esempio, potrei continuare a
mantenere io il silenzio riguardo a quella volta in
piscina...’ rispose Katie,
mentre un sorriso vittorioso si faceva largo sul suo volto.
‘Questo
è molto
sleale...’ disse Brian, tornando ad appoggiare la testa
contro il muro, ma
sempre cingendo le spalle della ragazza col braccio ‘E poi ti
sei già vendicata
allora, mi pare di ricordare...’.
Katie si
mise a
ridere: quando lei aveva diciotto anni e Brian venti, c’era
stata quella volta
in piscina in cui il ragazzo si era nascosto nello spogliatoio a fianco
di
quello di Katie e aveva cercato di spiarla dall’alto.
Tuttavia, non solo Katie
lo aveva beccato praticamente all’istante, ma più
tardi, in piscina, era
riuscita a coglierlo di sorpresa e gli aveva tenuto la testa
sott’acqua per
dieci secondi buoni.
‘E
mi sono
vendicata alla grande...’ concesse lei ‘Ma sono
certa che Matt avrebbe ancora
qualcosa da dire al riguardo...’
‘Ok,
ok, hai vinto
tesoro, tengo la bocca chiusa...’
‘Questo
si chiama
ragionare, Gates... ehy!’ protestò lei, dal
momento che lui le aveva appena
preso la sigaretta dalle labbra e l’aveva messa fra le sue.
Un istante
dopo la
porta sul retro si aprì e Katie capì il gesto del
ragazzo: suo fratello era
appena uscito sul retro e stava guardando molto, ma molto male il
braccio del
chitarrista.
‘E
dai Matt, mica
la mangio!’ disse lui esasperato, capendo al volo.
‘Mmh...’
mormorò
Matt, poco convinto ‘Fatta la telefonata?’ chiese
poi alla sorella.
‘Sì...’
disse lei,
ignorando il fatto che Brian stava ridacchiando, mascherando il tutto
con un
paio di colpi di tosse ‘Stavo approfittando della brillante
conversazione del
tuo chitarrista...’.
Matt la
squadrò per
qualche istante, perplesso.
‘Santo
cielo Katie,
non pensavo che bastassero un paio di birre per farti
ubriacare...’ disse
infine il cantante.
Katie
scoppiò a
ridere, mentre Brian per tutta risposta alzò il dito medio
in direzione di
Matt, che gli rispose allo stesso modo.
‘Parlando
di birra
comunque, io torno dentro, tappa nicotina fatta, ora alcool!’
disse infine
Brian,dirigendosi verso l’ingresso insieme a Katie, seguito a
distanza ravvicinata
da Matt, che nonostante tutto continuava a guardare il braccio del
chitarrista
sulle spalle di sua sorella con molta disapprovazione.
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Salve a tutti!
Eccomi col primo
capitolo... avrei anche aggiornato un po' prima, ma EFP non
me lo permetteva... cominciamo ad introdurre qualche dettaglio
importante per la comprensione della storia...
Un ringraziamento a chi
ha recensito, in particolare:
- ·
whatsername_
(perchè sono andata a recensire la tua storia ed era
sparita?)
- ·
Bell_Lua
- ·
jessromance
Spero di ricevere
qualche parere anche su questo primo capitolo...
Baci!