Invisibile percorso egli segue,
lentamente egli scompare.
Appena ne distinguo il profilo
Appena godo della sua presenza.
Invisibili lame di ghiaccio fendono l’aria.
Mute le creature riposano.
Visioni mostruose brancolano nel buio
rubando spazio ad onirici pensieri.
Osservo afflitta e imperturbabile.
Invano cerco di scorgerlo,
in lontananza ne vedo solo il riflesso
catturo l’ultima proiezione di lui per me.
Sposto il mio sguardo distrattamente
Stanca di ripetere lo stesso dramma all’infinito.
Troppi occhi su di me
Troppe voci pronunciano il mio nome
A vuoto cerco di ignorarli
Mi sottraggo ai loro sguardi,
ma essi mi bramano, mi cercano, attendono…
La lontananza mi ha rassicurata per molto tempo…
Ed io potevo tornare a contemplare l’assente
Fino a quando…
… subitaneo venne sino a me
Sopraffatta. Brutalizzata nel mio corpo casto.
Non ti bastava osservarmi?
Non ti bastava bramarmi?
Hai voluto possedermi.
Toccarmi.
Conficcarmi il tuo vessillo nella carne.
Non ti bastava scorgermi da lontano, uomo?
La luna.