La prima fanfiction su Harry Potter che scrivo. Anche questa è per la Criticombola sul sito Criticoni.net. Il prompt è "non mi interessa" "non mi interessa che non ti interessi"
Pietà per la mia anima. Infondo non ha nemmeno molte pretese XD
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Nonostante
fosse fermamente convinta che la lezione sulle maledizioni senza perdono fosse
stata un azzardo e una pessima idea, Hermione Granger doveva ammettere che in
quel momento l'idea di una pratica applicazione su Ron non gli sembrava poi
tanto malvagia.
Si sentiva sull'orlo di una crisi di nervi.
"Ma
insomma, ma perché no?!"
Alzò appena gli occhi, guardando malissimo Ron da dietro la pila di libri che
aveva sistemato di modo che la coprissero completamente. Il messaggio era
abbastanza chiaro: stava studiando e non c'era per nessuno. Semplice, chiaro e
lineare.
Non
aveva calcolato però che Ron Weasley non era certo la persona più acuta del
mondo, soprattutto quando si trattava di messaggi subliminali. Proprio per
questo si era seduto vicino a lei, puntando i gomiti sul tavolo e continuando a
farle sempre la solita domanda che continuava a porle da due giorni.
Perché
no?
"Perché no, Ron. Non vedo il motivo per cui
dovrei disdire un invito solo perché tu non hai ancora trovato una
ragazza." disse con tono piatto, senza alzare gli occhi dalla pergamena e
stringendo la penna d'oca con troppa forza, abbastanza da poterla rompere in
due.
"E'
così importante questa persona?" ecco, adesso scendeva nel patetico.
Poteva immaginare il suo sguardo patetico, come quello di un cucciolo
bisognoso, che cercava di trapassare i quindici libri impilati perfettamente
davanti al suo viso. Ma non funzionava, non più almeno.
"Hermione...tu
sei una ragazza."
Ogni
volta che ripensava a quella frase sentiva il sangue ribollirle nelle vene.
Insomma, una ragazza? Che razza di domanda era?
Come
poteva essere così stupido?
"Forse lo è."
"Oh, dai, Hermione...chi potrebbe essere così importante da trattenerti
dall'aiutare il tuo migliore amico?"
Il mio amor proprio, per esempio.
Si
lasciò scappare un sospiro, prima di decidersi a spostare Enciclopedia delle
pozioni elementari - che non serviva a niente, ma faceva comunque volume -
di modo che i loro sguardi si incontrassero per la prima volta.
"Come ho già detto, non voglio disdire un invito solo perché tu ti sei
accorto decisamente troppo tardi del mio sesso."
"Anche Harry però..."
"Harry non mi sta seguendo da giorni supplicandomi di andarci con lui, e
questo gioca in suo favore." posò nuovamente il volume, tornando a
nascondersi mentre il rosso sbuffava. "Almeno dimmi chi è."
"No."
"Perché no?"
"Perché...perché forse non ho voglia di dirtelo." non riuscì a trattenere un
sorrisino. C'era un retrogusto piacevole nel sentire Ron che si spremeva le meningi
cercando di capire chi fosse questo misterioso cavaliere - e la consapevolezza
che questo era diventato il primo argomento per lui e Harry. Non era una
ragazza vanitosa, ma non poteva negare che l'idea delle facce che avrebbero
fatto tutti al ballo...
Sì,
insomma, a volte una ragazza ha bisogno di certe piccole rivincite. Senza
contare che l'idea di Ron che ribolliva di gelosia...
Assolutamente
impagabile.
Gli
voleva bene, sì - ma poteva ancora concedersi qualche piccola rivincita. E' che
non sapeva perché, ma quel suo ostinarsi a trattarla nello stesso modo in cui
trattava Harry, l'ostinarsi a non accorgersi di alcun suo pregio o particolare
fisico, quell'impressione di essere quasi alla stregua di un...maschio per lui...
In
qualche modo la irritava quasi più delle prese in giro di Malfoy.
Ovviamente
non gliel'aveva mai detto. Insomma, non era normale, non era da lei. Si poteva
dire tutto su Hermione Jean Granger, tranne due cose:
primo,
che non si applicasse. Secondo, che fosse una ragazzina frivola e vanitosa.
Eppure
per qualche motivo, l'essere considerata da Ron in modo diverso rispetto a
tutto il resto del genere femminile la disturbava.
E
ancora di più la disturbava il perché, di questo suo fastidio.
"Hermione,
non riesco a impedirmi di pensare che molto probabilmente sei solo arrabbiata
perché io e Harry non ti abbiamo chiesto prima di uscire..." continuò Ron
con tono sostenuto, decisamente convinto delle sue parole. I capelli di
Hermione si drizzarono ancor più del normale, tanto che lasciò cadere la piuma
- distraendosi completamente dal tema - e lanciando un'occhiataccia di
fuoco a Ron.
"Come ti ho già detto." disse cercando di mantenere un tono calmo,
giusto per non coronare il tutto con una sfuriata di Madama Pince: "Non
sono così disperata da dovermi inventare accompagnatori immaginari, cosa che
probabilmente toccherà a te fare a questo punto."
"Non...volevo dire che..."
"Beh, evidentemente l'hai pensato. Non ho nessuna voglia di dar buca a un
ragazzo decisamente più acuto e nettamente più interessato di te solo perché
improvvisamente non trovi nessuno." Prese velocemente i propri libri
infilandoseli con malagrazia sotto l'ascella e facendo per andarsene sotto lo
sguardo sbigottito di Ron.
"Ah sì?!" esclamò: "Beh, non mi interessa con chi vai al ballo!
Vacci anche con Pix se vuoi." aspettò che Hermione rispondesse, e
aggiunse: "Capito? Non mi interessa!"
"Non mi interessa che non ti interessi!" esclamò lei voltandosi
appena, e correndo poi verso la porta nel sentire i passi arrabbiati di Madama
Pince dirigersi verso di loro.
Decisamente,
Ron non avrebbe mai e poi mai capito. O, se l'avesse fatto, sarebbe stato solo in punto di
morte.