Dark
Buio.
Il buio è l’unica cosa che mi circonda da ben due
mesi. Due mesi da quando lui se
n’è andato.
Lui che diceva di amarmi! Ma lo sapevo: io ero troppo poco per lui. Non
sarei
mai stata al suo livello. Non sono una ragazza bellissima,
né carina, solo
comune, normale. Che stupida che ero stata a pensare che lui volesse
proprio
me. Lui il ragazzo bellissimo, perfetto, troppo bello per essere umano,
e io la
ragazza goffa e impacciata. Che strana coppia che eravamo. A
immaginarla
adesso, mi fa persino ridere. Un risolino isterico mi scappa, eppure
anche se è
dura ammetterlo, era così bello camminare a fianco a lui,
passare con lui ogni
momento della tua giornata, guardarlo in quei suoi occhi ambrati,
sentire il
suo tocco freddo … Io lo amavo e lo amo, è questo
che conta alla fine, no?
Non c’è luna questa notte. La mia stanza
è fredda e circondata dall’oscurità.
I miei occhi cercano di adattarsi al buio, ma non ci riescono,
d’altronde io non posso
vedere al buio.
Mi rannicchio, portandomi le ginocchia al petto e comincio a tremare,
come
sempre, dopo avere avuto gli incubi. Improvvisamente, sento qualcosa di
umido
bagnarmi le guancie.
Lacrime. Non mi sono nemmeno accorta di stare piangendo …
Non mi accorgo più di
nulla. Suoni, rumori e sensazioni sono per me diventati sconosciuti. La
mia
vita non ha più un senso.
Mi ricorderò sempre di te Edward. La mia memoria non
è un semplice colino.
Sarai sempre nei miei ricordi Edward. Sei il mio unico pensiero, anche
ora che
mi hai lasciata.
Posso aspettarti anche fino a quando vivrò, ma so che tu non
mi vorrai.
D’altronde perché potresti volermi? Non
sarò cambiata tra un anno o due. Sarò
solo più vecchia mentre
tu non lo
sarai mai.
Non sono niente di speciale. Sono solo umana, e tu non
tornerai mai più da
me. Me l’hai promesso “Sarà come se non
fossi mai esistito”. Ma io ti amo
Edward e ti amerò per sempre.
Non amerò mai nessuno quanto te. Nessuno.
Chiudo gli occhi e la notte mi porta con sé, in un mondo di
incubi, che sono
poi la rappresentazione del mio incubo personale, quello in cui ormai
sono
costretta a vivere.