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Autore: Ice_Angel    15/11/2009    10 recensioni
Un tocco freddo la fa rabbrividire.
Della lunga dita affusolate la toccano con malizia,esperte,decise.
Un brivido prolungato le attraversa prepotente la schiena che si inarca.
Piacere,sente solo piacere. Un bacio umido e freddo sulla pelle.
La sua pelle è infuocata mentre quel tocco è gelido come il giaccio.
Sente una lingua tastarle l’addome e salire verso il seno.
Sospira.
Quel tocco bagnato continua a percorrerle la pelle fino al collo.
-potrei ammazzarti lo sai?-
Il suo sussurro è leggero,dolce,sensuale.
-ammazzami allora!-
E l’ultimo bacio si posa sulla sua gola.
Aprì gli occhi di scatto.
Un senso d’inquietudine l’avvolse in una morsa opprimente.
La testa riempita di quelle immagini,strane e così vivide.
Sussultò appena sentendo ancora quel tocco dal sapore di ghiaccio sulla pelle.
-che ti prende?- chiese Alex accorgendosi che la sorella tremava.
-io…io…non lo so!- si toccò la testa –io ho visto qualcosa…-
-cosa?-
-ero con un vampiro…mi baciava,toccava e volevo che continuava,mi ha detto che avrebbe potuto ammazzarmi e io gli ho detto di farlo,di ammazzarmi!-
Vide il viso della sorella contrarsi in una smorfia indecifrabile –stai scherzando?-
-sento ancora le mani addosso!- la informò rabbrividendo.
-tu cosa?- la risata della sorella la prese in contropiede –sarà solo un sogno Any!-
-spero di si perché non voglio farmi un mezzo morto- sibilò per poi farsi ricadere pesantemente sullo schienale e sospirare confusa.
Genere: Commedia, Dark, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Se fossi il tuo vampiro

Inevitabile come la luna

Invece di ammazzare il tempo

Avremmo l’un l’altra fino all’alba

 

Se fossi il tuo vampiro

La morte non aspetta nessuno

Metto le mie mani attorno alla tua faccia

Perché penso stia arrivando la nostra ora

 

 

[If I was your Vampire – Marilyn Manson]

 

 

 

 

 

 

 

Il suo dito freddo toccò le sue labbra.

Delicato e duro allo stesso tempo.

Sentiva la sua pelle calda,viva.

“ancora per poco” pensò tra sé con malignità sfoderando il sorriso più bello che conoscesse.

-sei gelato!- sussurrò la ragazza mentre le sue mani percorrevano il suo corpo.

-umh…sarà per via del concerto!- rispose tranquillo facendo passare le mani sul suo collo.

La ragazza rabbrividì leggermente.

-esatto!- la voce roca di un altro ragazzo le arrivò alle spalle.

Il tono cattivo con cui quelle parole aleggiavano per la stanza aumentarono i brividi che percorrevano frenetici il corpo della ragazza.

-il mio fratellino è sempre freddo- sentì anche le mani del secondo ragazzo posarsi sui suoi fianchi e stringerla da dietro –freddo come un cadavere!- le sussurrò suadente all’orecchio prima di morderlo appena.

Sussultò al freddo che quel piccolo anello di metallo che il ragazzo portava sulle labbra.

Istintivamente portò indietro la testa mostrando la gola al primo ragazzo.

Non avrebbe immaginato che sarebbe potuta arrivare a quel punto.

Fissava quei due ragazzi così identici che spesso ammirava solo dai poster della sua camera.

Era andata al quel concerto con la convinzione di poterli anche solo sfiorare e in quel momento uno le stava baciando un lobo e l’altro la guardava mentre sospirava.

Un momento che non avrebbe mai immaginato di vivere.

-hai un buon profumo sai?- asserì il primo sensualmente avvicinandosi alla gola che la ragazza mostrava –mi verrebbe voglia di mangiarti!-

Sentì il secondo sorridere sulla sua pelle e passare i baci sul collo.

Le mani del primo la strinsero tanto che sentì il suo bacino aderire perfettamente a quello del ragazzo.

-nel vero senza della parola- sibilò il primo posando le labbra sul collo.

Un dolore sordo alla gola le fece chiudere gli occhi.

-che succede?- riuscì a dire mentre sentiva le forze abbandonarla lentamente.

-shhh…- sussurrò il secondo tendendola stretta impedendole di scappare -…fra poco tutto finirà-

Cercò di rilassarsi ma il dolore cresceva a dismisura fino a strapparle via i muscoli e a far aumentare il battito del cuore.

In quel momento percepiva dei denti conficcati nella sua carne,affilati,famelici.

Poco dopo ricevette un’altra fitta,sul lato opposto della prima.

Percepì immediatamente i denti squarciarle la pelle e conficcassi in profondità,succhiare e succhiare fino a prosciugarla.

Pian piano si accasciò sentendosi debole e con le palpebre pensati.

Un senso di pace la pervase prepotente finchè il sonno non arrivò e cadde pesante come una pietra.

I due si staccarono nel momento esatto in cui si accorsero che il corpo che avevano in mano era diventato solo un guscio prosciugato e freddo.

Il secondo lo spinse atterra il malo modo provocando un leggero tonfo e lasciò che si accasciasse davanti ai suoi piedi.

Il primo fissava la scena pulendosi con la mano che quel rivolo di sangue che sporcava la sua pelle immacolata.

-vi piace giocare con il cibo eh gemellini?-

I due si girarono verso il ragazzo che aveva appena fatto il suo ingresso nella stanzetta.

Il secondo sorrise portandosi un dito sulle labbra e liberandosi di quella macchietta scarlatta che vi si era adagiata,si leccò il pollice e sorrise –è più divertente no?-

-non cambierai mai Tom Kaulitz-

Quello rise –esattamente!-

-comunque…-il primo riprese la parola –perché tu e Gustav non avete voluto mangiare?-

-aspettiamo prende più grandi invece di ragazzine invasate!- rispose pacato Georg sistemandosi i lunghi capelli castano rossicci.

-oh,è arrivato il buongustaio!- lo sfotté Tom –è sangue Georg,mica oro!-

-la realtà è che le ragazzine non li vogliono Tomi!- rise Bill avvicinandosi allo specchio.

-vaffanculo- esclamò piccato Georg facendo ridere il moro prima di concentrarsi sulla sua immagine riflessa nello specchio.

I suoi occhi erano passati dal nocciola liquido che li contraddistinguevano a un rosso scarlatto risaltato dal pesante strado di matita nera che era solito usare.

Rosso come il sangue che aveva appena succhiato via da quella povera ragazza che ancora giaceva priva di vita ai piedi del divanetto nero.

Era due inquietanti stille di fuoco insanguinate che brillavano sulla pelle diafana e liscissima e stonavano con il viso dolce e da cucciolo indifeso.

Bill Kaulitz però non era un bambino indifeso.

Era un predatore,un assassino e non lo rinnegava,come lo erano gli altri della sua band,da secoli ormai.

Si girò osservando il fratello e i suoi occhi color brace ancora scintillante e l’amico,ancora a “digiuno”,con gli occhi del suo colore originale.

Era così che andavano avanti.

“Mangiavano” dopo i concerti per nascondere gli occhi rossi alle fans e alla gente al di fuori del loro Staff e del manager.

Nascondevano la loro vera identità dietro grandi lenti scure e sorrisi innocenti.

Ormai erano abituati a scegliere il loro “pasto” tra le fans ben disposte dei loro concerti.

Era per quello che quando David entrò,accompagnato da Gustav,non si stupì di trovare un cadavere sul pavimento.

-chi ha mangiato?- domandò mentre entrava nel camerino.

-i gemelli- rispose atono Georg –e come sempre hanno giocato!-

-tu i cazzi tuoi mai eh?- Tom lo trucidò con lo sguardo scarlatto.

-no Kaulitz- rispose inviperito Georg.

Gustav sogghignò –dove la lasciamo?-

-ah boh!- esordì Bill –angolo della strada o davanti qualche discoteca aspettando che qualcuno la mette sotto?-

-angolo di strada!-convenne il biondino avvicinandosi al cadavere –ma non mi avete lasciato niente?-

I gemelli sorrisero mostrando i canini ancora sporcati di sangue e scossero la testa.

-egoisti!- sbottò il batterista buttandosi sul divano vicino a Georg.

Il manager non riuscì a non trattenere un sorriso intenerito –la prossima volta ve ne porto una ciascuno!- vedendoli illuminarsi di un sorriso grande come una casa continuò con le notizie –comunque sia, Eva vi vuole vedere!-

Sentì il vocalist sbuffare sonoramente –che vuole la strega?!?-

-credo vi voglia affidare un lavoro…-

 

 

 

  
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