Titolo: Solo agli sguardi è concesso di sperdersi nell’aria.
Fandom: Merlin.
Pairing: Arthur/Merlin, Lancelot/Gwen.
Rating: Pg.
Spoiler: per l’episodio 2x04, Lancelot and Guinevere.
Riassunto: Merlin e Lancelot, un bosco. Illuminazioni – divine – e sacrifici.
Disclaimer: nessuno dei personaggi presenti in questa storia appartiene a me. Non sarei certo qui a scrivere fanfiction, se fosse altrimenti.
Note dell’autrice: il titolo della canzone viene dal testo di “Ineluttabile”, dei Marlene Kuntz. Non c’entra tantissimo con il resto, ma i titoli son difficili! o/
La storia è ambientata verso la fine della quarta puntata della seconda stagione, “Lancelot and Guinevere”, poco prima che Lancelot decida di andarsene. Questo è il modo in cui ho interpretato – o forse in cui ho voluto interpretare – la scena. La seconda stagione è talmente priva di scene slash soddisfacenti da ridurmi a queste cose.
Mi dispiace.




Quando lo raggiunge, dopo la discussione, lo trova nel folto del bosco, chiaramente non tanto occupato nel fare la guardia quanto perso nei propri pensieri. Sta giocherellando con la spada, facendola ondeggiare leggermente nell’aria, in un modo che ricorda a Merlin i guizzi di luce in un piccolo fuoco; quasi riuscisse, così, a scacciare i cattivi pensieri. Non fa in tempo a sedersi al suo fianco, che subito: «E’ vero» gli chiede Lancelot, lo sguardo fisso nei suoi occhi, «che Arthur è venuto a salvare Gwen solo perché Morgana lo ha supplicato?»
Merlin non lo guarda, non può. Lancelot è un amico, a lui ha affidato il suo segreto più caro, e insieme ad esso la vita; entrambi condividono una sorte comune, entrambi nascondono qualcosa di più di quanto non lasci trasparire la loro condizione di popolani: Lancelot ha l’animo di un cavaliere, puro e splendente nei suoi buoni sentimenti; Merlin, invece… Merlin ha un dono. Non c’è bisogno di parole tra loro, che godono della solidarietà dei complici e si conoscono così intimamente.
Lancelot infatti comprende, e annuisce. «Lui prova dei sentimenti per lei, vero?»
«E tu, invece?» Merlin non è capace di trattenersi, e lo guarda turbato. «Provi dei sentimenti per Gwen?»
«I miei sentimenti non hanno importanza. Non mi porrò tra loro.»
Stupido, nobile Lancelot. Merlin, per un momento, lo odia. Se solo potesse fare a meno di immedesimarsi in lui, di riconoscere lo stesso equilibrio tra i problemi dell’amico e i suoi, allora forse – forse – non si sentirebbe così male al pensiero dell’abbandono, e si rassegnerebbe. Ma se Lancelot può mettersi da parte, e lasciare la donna che ama nelle mani di un altro, allora anche Merlin deve riuscire a fare lo stesso. E’ una decisione che gli brucia dentro, nella gola e nel cuore e nel principio di lacrime agli angoli degli occhi; ma lui è forte, sa controllarsi.
Nonostante il pensiero che Arthur non abbia scelto lui, che il suo destino debba compiersi con qualcun altro, lo faccia sentire così male.
«Dì a Gwen…» Per un istante la voce sembra morirgli in gola, spezzata e in frantumi come il cuore di Merlin. Ma anche Lancelot è forte, e ha già sperimentato il sacrificio. «Dille che mi ha cambiato per sempre, ma certe cose non sono destinate ad essere.»
E Merlin – Merlin china la testa.


*

«Guardate il lato positivo: avete ancora me.»
«E questo dovrebbe consolarmi?»
«Pensavo di sì.»
«Sei proprio un idiota, eh, Merlin?»