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Autore: Yuki Delleran    15/06/2005    5 recensioni
I pensieri di Tanis sull'incontro con Kitiara a Flotsam.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTA:

Ho scritto questa song-fiction subito dopo aver letto Le Cronache di Dragonlance e nonostante in cima alle mie preferenze resti il grande Raistlin (specialmente quando porta le vesti nere…), mi è venuto spontaneo dedicarla al mio dolce Tanis. Siccome mi è stato detto che non era male, ho trovato il coraggio di pubblicarla. Fatemi sapere cosa ne pensate

YUKI-CHAN

 

Disclaimer: I personaggi di Dragonlance appartengono a M. Weis e T. Hickman. La canzone “Chi sei adesso” è dei Gemelli Diversi.

 

 

Chi sei adesso

 

 

Vorrei sapere chi sei, adesso chi sei

nel tuo sguardo io non vedo chi sei, adesso chi sei

eri tutto e ora non so più chi sei.

 

Quando ti ho incontrata quel lontano giorno nei vicoli di Flotsam quasi non credevo ai miei occhi. Vestivo un’armatura draconica e un elfo mi aveva aggredito scambiandomi per un ufficiale di quell’esercito. Mi avrebbe ucciso, ma tu mi hai salvato. Tu, che più di ogni altra desideravo rivedere. Tu, che da un giorno all’altro sei diventata mia nemica. Tu, Signora delle Tenebre Kitiara.

 

Eri tutto e adesso io non so più chi sei

ora è finita tra noi

ma col tuo sguardo vorrei incrociarmi

se un giorno mai riuscissi ad incontrarti

vorrei testarmi, sull’argomento rivedersi

faccio le prove, escon parole

penso a te con lui dopo giorni passati insieme.

 

Sono bastati quei pochi secondi, i tuoi occhi scuri sotto la maschera da drago, il tuo sorriso affascinante e insieme insidioso, per mandare in pezzi una parte del mio mondo. Quella parte che era la concretizzazione della passione provata dalla mia metà umana. Nel preciso istante in cui ho incrociato il tuo sguardo i ricordi della gioventù trascorsa insieme mi hanno sommerso. Avrei voluto parlarti allora e ancora adesso lo vorrei, spiegare, cercare di capire. Capirti. Il perché delle tue azioni. Come sia possibile che tu sia giunta a questo punto quando una volta eri solo Kit. La mia Kit.

 

Vorrei guardarti negli occhi

vorrei vedere quella luce ancora accesa dentro i nostri sguardi

e passo dopo passo sfoglio i miei ricordi

e torni, non c’è via di scampo

e porti remore, rimangon favole

tra mille lettere, regali e frivole parole

del tuo sapore intrise

spese in circostanze inutili

trascorsi di un rapporto costruito su fondamenta fragili

e se pensi che ora non stai con me

tutto ciò che abbiamo detto erano nuvole e basta…

 

Ora che è passato tanto tempo mi torni in mente. L’avevi previsto. Sapevi che sarebbe stato così. Ancora adesso vorrei avere il coraggio di guardarti di nuovo negli occhi e rivedere quello sguardo complice che spesso ci scambiavamo in gioventù. I miei ricordi sono intrisi di desiderio per te e dello stesso bruciante rancore che ho provato scoprendoti per quella che eri. Ho capito che quello che c’era stato tra noi per te non significava nulla. Il dolore, la comprensione di essere solo una pedina nelle tue mani, il disgusto verso me stesso per averti seguita tradendo i miei compagni. Tutto questo mi ha fatto capire che in realtà tra noi non potrà mai realmente esistere nulla.

 

Non mi importa con chi stai , vorrei sfiorare

il tuo volto adesso che è finita ormai

più che il silenzio tra noi, io…

Vorrei sapere chi sei, adesso chi sei

nel tuo sguardo io non vedo chi sei, adesso chi sei

eri tutto e ora non so più chi sei.

 

L’ambizione, il desiderio di possesso, di potere, la forza, la violenza… Non ti riconosco. Non sei più tu. Non quella che ho lasciato. Ormai è finita. Il tuo cuore corrotto ha spezzato ogni tipo di legame tra noi, ma nonostante questo io tuttora odio e disprezzo me stesso per questo desiderio. Vorrei vederti. Vorrei toccarti. Pensare che sarei stato disposto a darti la mia anima quando me l’hai chiesta. A te, Kitiara. Amica, compagna, amante. E poi nemica, Signora dei Draghi e ancora amante.

 

Ti rivedo in ogni foto che ho

e ripenso a quando stavi con me

devo ammettere i miei sbagli ma so

che non servirà a trovare un perché.

 

I ricordi si affollano nella mia mente ossessionandomi con il pensiero che forse una parte di responsabilità è anche mia. Se ti avessi convinta a restare con me forse tutto questo non sarebbe successo. Oppure sì. Ho sempre visto una parte oscura nel tuo cuore e questo mi affascinava. Non capivo allora quanto questa fosse pericolosa.

 

Tra i ricordi cerco una ragione

per riuscire a stare meglio ma poi

ogni notte tu la passi con lui

e ora non so più chi sei. […]

 

I ricordi… Ormai non mi resta altro di quella ragazza maliziosa con la quale ho trascorso le giornate e a volte le notti. Ora non sono più io ad allietare le tue notti, non ha importanza chi sia e perché. Nulla a più importanza. Non troverò conforto nei ricordi, posso solo trovare in me stesso e in coloro che sono rimasti accanto a me la forza per andare avanti.

 

[…] Non so nemmeno più da quanto non ci si incontrava

mamma quanto sei cambiata, c’è una luce strana

che prima non illuminava gli occhi tuoi […]

 

La luce dei tuoi occhi… Quanto ho desiderato rivederla in quel mondo dove le tenebre si infittivano attorno a me! Eppure quando finalmente ti ho rivista ho scoperto una persona completamente diversa da quella che conoscevo. Una persona che ha contribuito, direttamente e indirettamente, alla morte di persone che amavo. “Loro capiscono.” mi hai detto. Forse. Loro capiscono. Io non posso e non voglio capire. Come tu possa infliggere tutto questo dolore.

 

[…] Vorrei parlarti come un tempo

legati dentro, isolati in quel silenzio

ma fermo guardo un sogno non più mio che sta svanendo e penso…

Vorrei sapere chi sei, adesso chi sei

nel tuo sguardo io non vedo chi sei, adesso chi sei

eri tutto e ora non so più chi sei.

Ti rivedo in ogni foto che ho

e ripenso a quando stavi con me

devo ammettere i miei sbagli ma so

che non servirà a trovare un perché.

Tra i ricordi cerco una ragione

per riuscire a stare meglio ma poi

ogni notte tu la passi con lui

e ora non so più chi sei (tu chi sei per me)

adesso chi sei (e non so perché)

nel tuo sguardo io non vedo chi sei (tu chi sei per me)

adesso chi sei (e non so perché)

eri tutto e ora non so più chi sei…

 

Nonostante questo ancora trovo in me la voglia di parlarti, la struggente nostalgia degli anni ormai trascorsi, del nostro legame che credevo indissolubile. Tutto è svanito, il mio sogno si è infranto. Restano solo i tuoi occhi freddi, quel sorriso ironico e una domanda che aleggia imperterrita tra i miei pensieri: tu chi sei per me?

 

 

From Tanis to Kitiara

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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