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Autore: key369    15/11/2009    0 recensioni
Ruki cominciò a slacciarsi la camicia sotto lo sguardo malizioso del biondo e dopo averla lasciata cadere sul tappeto, si avvicinò mentre quest'ultimo lo guardava con un sorrisino malizioso stampato in viso, una volta giuntogli di fronte si abbassò portando le labbra all’altezza del suo orecchio e bisbigliò un sensuale - Lo facciamo? - Uhhmmmmm non me lo faccio chiedere un’altra volta!! Il chitarrista lo prese per il braccio e lo aiutò a sdraiarsi sul divano a pancia in giù, si mise sopra di lui e...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Ruki, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Premetto di non esser capace di scrivere in questo modo perciò perdonatemi per le immancabili ripetizioni...Gomen...
è che si arriva in un certo punto in cui non si sa più come descrivere certe scene senza far confondere i personaggi...spero Vi piaccia lo stesso...
Kisu.... -Key-

SPERANZA

KAIRI:
Prima di iniziare la storia presentiamo questo nuovo personaggio:
Kairi / Ki-Chan è il ragazzo di Kouyou ovvero Uruha, ha circa 25 anni, capelli mori, occhi  chiari, pelle chiara, poco più alto di Ruki, si potrebbe dire che è la sua fotocopia se non fosse per la nazionalità, lui è italo-giapponese, i suoi genitori sono italiani ma si son trasferiti in un piccolo paesino vicino a Tokyo, lavora come staff durante i concerti ed è proprio in uno di questi che ha conosciuto il biondo ...





TAK TAK TAK TAK TAK TAK TAK TAK.........
Il suono dello scandire dei secondi del pesante orologio a pendolo che la madre aveva regalato a Ruki il primo giorno che lui e gli altri avevano iniziato la loro vita da coinquilini era l’unico suono che spadroneggiava in quella casa,
oltre al respiro poco ritmico del biondo cantante che se ne stava stravaccato sul divano, il corpo disteso,
 il braccio destro che saliva a coprirgli gli occhi e la fronte bollente.
Quel giorno si era rifiutato di uscire dicendo agli altri che era stanco, mentre in realtà si sentiva poco bene, era da una settimana che avevano finito il Tour e volevano pensare solo a svagarsi e riposare ma lui era riuscito lo stesso ad ammalarsi...
 Il Tour era stato magnifico, ne avevano combinate di tutti i colori e i concerti erano stati quasi sempre sold out,
 godevano di un grande successo e avevano pensato fosse giusto prendersi una piccola pausa in attesa di registrare il prossimo album.
Stava ripercorrendo i vari momenti del tour quando sentì il cell vibrare, segno che era appena arrivato un messaggio...
REITA : Baka mia sorella vuol sapere se vieni a mangiare da loro ,rispondi presto! XD
Un sorrisino spuntò sul suo viso,
 Il bassista pensava sempre a lui,anche se per lo più si rendeva insopportabile, l’aveva stressato tantissimo il pomeriggio perchè non voleva andare con lui e gli dispiaceva rifiutare  la cena  anche se questo voleva dire cenare da solo dato che nemmeno Uruha era ancora tornato.
Sbuffò leggermente, odiava stare solo in casa anche se a volte amava la solitudine, prese a digitare la risposta
- Ti prego  non farmi muovere da casa non mi sento molto bene, perdonami! Scusati da parte mia con tua sorella, ti aspetto dopo per un film! :x
Inviò il messaggio e appoggiò il cellulare sul tavolino intento a sonnecchiare ancora un pò dopo aver lanciato uno sguardo all’orologio, segnava le 18.00 ;
si poteva permettersi di sonnecchiare ancora un pò...
Non erano passati neanche 5 minuti quando il suo telefono cominciò a squillare, lo prese e lesse il nome sul display , era REITA.
Sorrise di nuovo, sapeva gia perchè lo stava chiamando,
 si scostò una ciocca di capelli dal viso e dopo aver sollevato la cornetta rispose più tranquillamente che poteva.
- Moshimoshi...
- Torno a casa aspettami!
- Ma smettila stupido non serve è solo un pò di stanchezza!
- Non m’importa torno a casa e poi come minimo Uruha non è ancora tornato!
 In quel momento sentì la porta d’entrata aprirsi.
- è appena arrivato, stai tranquillo, sto bene e goditi la cena!
Dall’altra parte della cornetta si sentì uno sbuffo e la voce del bassista poco convinta che diceva:
 -Va bene però mangia qualcosa e stai sdraiato, dopo passo in farmacia a prendere qualcosa e poi vengo a casa...
 – Si tranquillo non muoio!!
E dopo essersi salutati riagganciò.
Posò il cellulare di nuovo sul tavolino e si voltò verso la porta di casa che era ovviamente aperta, segno sicuro che Pon era tornato dato che ultimamente dimenticava tutto.
Si alzò sbuffando per andare a chiudere quando una mano lo afferrò per il piede facendolo rovinare a terra
“ *****....” ( metteteci l' imprecazione che volete =.= )
fu il suo unico commento dopo aver urlato ovviamente.
Intanto il biondo chitarrista se la stava ridendo alla grande contento di averlo preso alla sprovvista.
- ahahahahahahah dovevi vederti e sentirti....ahahaha che urlo!
Il cantante si stava rialzando sogghignando
- la prossima volta mio caro sarò pronto!
- Kairi ?
chiese su due piedi il piccolo biondino, gli pareva strano vedere l’amico senza il ragazzo dato che oramai erano diventati inseparabili.
Uruha fece spallucce
-  Viene tra un ora doveva passare da casa !
E si sedette sul divano dopo essersi tolto la maglietta , era sua abitudine farlo una volta a casa,almeno un posto dove poteva essere se stesso senza sentirsi troppo osservato.
Ruki cominciò a slacciarsi la camicia sotto lo sguardo malizioso del biondo e dopo averla lasciata cadere sul tappeto, si avvicinò mentre quest'ultimo lo guardava con un sorrisino malizioso stampato in viso,
una volta giuntogli di fronte si abbassò portando le labbra all’altezza del suo orecchio e bisbigliò un sensuale
- Lo facciamo?
- Uhhmmmmm non me lo faccio chiedere un’altra volta!!
Il chitarrista lo prese per il braccio e lo aiutò a sdraiarsi sul divano a pancia in giù,
si mise sopra di lui e...

Nel frattempo Kairi si era stufato di stare a casa ad aspettare e siccome si era gia fatto la doccia raccolse le sue cose e dopo aver salutato i suoi si diresse a casa del biondo assaporando gia la compagnia del ragazzo.
 L’unica pecca sarebbe stata la presenza di Ruki e Reita ,
certo non poteva farli cacciare di casa ma il loro modo di fare e di porsi al suo Pon lo preoccupava anche se sapeva che scherzavano.
Una volta sceso dal treno passò tranquillamente per il parco arrivando poco dopo davanti alla palazzina in cui abitavano i ragazzi, entrò e prese l’ascensore,
abitavano al 5° piano.
Arrivò innanzi alla porta trovandola socchiusa, la aprì appena chiedendo permesso.
Nessuna risposta ,
aprì di più e entrò chiudendosi la porta alle spalle con cautela, era tutto buio tranne una luce soffusa che arrivava dal salotto,
mosse un passo verso la sala ma si bloccò dopo aver udito un gemito,
il cuore cominciò a pulsargli più forte, riprese ad avanzare chiedendosi chi fossero,
quei gemiti soffusi e lascivi erano sicuramente di Ruki...
Sogghignò pensando alla probabilità di trovare il cantante e il bassista in atteggiamenti intimi.
-Smettila ti prego così mi fai male!-
 la voce del cantante ora sembrava sofferente
avanzò di un passo
- Non li ahhh....-
un altro passo
- uhmm si così...-
ancora uno
Un urletto
- No così mi fai male, sai che sono delicato li !!!
 ancora un passo.
Si bloccò quando sentì una voce fin troppo famigliare ridacchiare e dire
-  Dai che lo so che ti piace il dolore, putt-a-nella!
Ruki stava per ribattere quando un incazzato e rosso in volto Kairi fece la sua comparsa in salotto rimanendo del tutto spiazzato nel vedere il proprio ragazzo sulla schiena del biondo intento a fargli un massaggio.
Tutt’un tratto si sentì un emerito idiota, come aveva potuto dubitare di lui ?! Del suo Pon !!!!
-“ Ciao more!”
lo salutò allegramente Uruha sollevandosi dal povero biondino che inspirò profondamente nel sentirsi libero,
sentiva anche che la febbre era salita e lo sguardo pungente del moro su di sè.
Si alzò tranquillamente , notando che Ki-chan lo stava guardando in mezzo alle gambe ,
 sicuramente alla ricerca di un qualsiasi segno d’eccitazione...
 Si rimise la camicia e andò in cucina, lasciando soli i 2 che sparirono in camera .
Aprì l’antello della credenza e si mise ad osservare i vari sacchetti di pasta pronta da far scaldare, non aveva neanche fame.
Prese in mano 2 buste di pasta ai funghi e spuntò sulla porta della camera di Pon chiedendo
- Va bene ai funghi?!
 Uruha  si stava cambiando e Kairi era seduto tranquillamente sul letto.
-“ Oh uscite?”
chiese una volta entrato in camera, sentiva ancora su di se lo sguardo truce del moro.
U - Si non tè l’ho detto?
Finì di mettersi la maglietta e raggiunse il biondino guardandolo meglio
- Sei sicuro di stare bene?
Ruki mentì
- Si perchè?
 alzata di spalle da parte del Chitarrista
 - così...
 prese le scarpe e si sedette accanto al suo ragazzo per metterle  
- Vieni anche tu?! andiamo dalla cugina di Ki, ha un ottimo ristorante tradizionale
 Vide benissimo Kairi che lo fucilava con lo sguardo, chissà che gli aveva fatto...
mosse i pochi passi che lo separavano dalla porta e dopo aver abbozzato un falso sorriso disse
 - No figutari , aspetto Reita...!
 e uscì dirigendosi in bagno.
 Si chiuse dentro finchè non sentì la voce del biondo che lo avvisava che uscivano poi aprì la porta e raggiunse il divano buttandocisi sopra,
non aveva neanche voglia di accendere la tv, sentiva gli occhi stanchi e gonfi, pensò per l’ennesima volta che odiava stare solo e si addormento...


- Mi hai proprio deluso!
A svegliarlo era stata la voce del bassista, che dal tono arrabbiato stava di sicuro parlando con qualcuno.
Sentì del fresco sulla fronte e altri passi vicini, segno che aveva un fazzoletto sulla fronte e non c’era solo Reita in casa con lui.
Aprì gli occhi e cercò di alzarsi ma una mano decisa e piazzata sul suo petto nudo lo bloccò.
-  Fermo, hai la febbre alta, Kai è andato a prenderti una maglia pulita!
 Rei era seduto accanto a lui e se ne stava prendendo cura, come aveva sempre fatto, mentre su una poltrona poco distante stava Uruha con un faccino triste e Ki-chan era seduto sul poggiolo, Aoi era inginocchiato accanto al bassista e stava passando un panno bagnato con acqua calda sul braccio dell' ammalato.
 Arrivata la Maglietta gliela misero e  lo forzarono a prendere una pastiglia.
- Vieni che ti porto a letto.
Aoi protendeva le braccia verso di lui aspettando che Ruki ci si aggrappasse, arrivato a letto si addormento di colpo...

-Ti rendi conto di quello che stai facendo?
Reita era furioso, i capelli  scompigliati, la vena che si ingrossava sul collo,
Pon era ancora seduto sulla poltrona, sguardo basso, mani in mezzo alle gambe
non fiatava lasciava che tutte le parole che uscivano dalla bocca dell’ amico gli piombassero addosso come pesanti macigni perchè il biondino aveva ragione e quelle parole se le meritava .
Se l’erano promessi da quando si erano trasferiti. Mai lasciare uno di loro a casa da solo , i compiti andavano divisi equamente e quella settimana toccava a lui ma si era sempre defilato lasciando fare le cose agli altri 2 che non si erano mai lamentati ma ovviamente c’era un limite a tutto e lui l’aveva di sicuro sorpassato.
Il bassista intanto continuava a urlargli contro,
Kairi provò a difenderlo ma il biondo lo zittì subito dicendogli di non intromettersi che non centrava con loro.
Tutte quelle urla svegliarono il bell’addormentato che si alzò di malavoglia e raggiunse gli altri
- “ Finitela, non si può stare un attimo calmi qua!?”
si poggiò una mano sulla testa gli pulsava, faceva male,
 era un vero e proprio straccio, la maglietta cambiata qualche ora prima era un lago di sudore.
 -“ Non m’importa di cosa state parlando, voglio solo stare in pace e non mi state aiutando!”
Vide una fila di visi mortificati , si girò e tenendosi in piedi a malapena cercò di raggiungere il bagno.
Uruha a quel punto si alzò e lo raggiunse prendendolo per il braccio, lo aiutò a raggiungere la stanza,
Ki fece per raggiungerlo ma venne bloccato da Reita
- “ Tocca a lui ora fare la sua parte, vieni parliamo!”
Lo condusse fino alla loro camera da letto, e mentre il moro si sedeva sul letto intatto del Bassista, lui toglieva le lenzuola e le coperte del letto dell’amico e le cambiava
- “ Non devi essere geloso di noi, hai visto anche tu che appena ci avete detto della vostra storia ci siamo tirati da parte, non vogliamo crearti problemi ma Noi siamo come una famiglia, negli ultimi anni siam sempre stati insieme e ci sembra normale scherzare su certe cose....”
Capiva perfettamente che lui stava solo cercando di rassicurarlo ma la sua mente era rivolta a Uruha e Ruki,
 di sicuro il biondino non voleva intralciare la loro storia ma era comunque preoccupato, secondo lui non era normale che Uruha parlasse sempre di loro,
di LUI...

Confuso, stanco, annoiato, sofferente, ecco come si sentiva Ruki...
Confuso... per la situazione che si era creata,
certo non poteva dire che Kairi gli fosse particolarmente simpatico ma stava rendendo la loro vita invivibile, aveva rincitrullito Pon che sembrava un burattino nelle sue mani.
Stanco... stanco di litigare, stanco di tutte le situazioni brutte che si creavano, stanco di dare spiegazioni...
Annoiato... dai soliti problemi.
Sofferente... per via della febbre che lo aveva assalito in un suo momento di debolezza, gli ultimi giorni del tour erano diventati insostenibili per lui, anche per colpa dei battibecchi tra gli amici.
Aveva tenuto duro fino all’ultimo , non aveva certo calcolato che a metterlo fuori gioco sarebbe stato un virus.
- “ Cè la faccio!”
aveva pronunciato in modo più deciso che poteva e si era staccato dall’amico andando verso la doccia e tentando di aprire l’acqua,
cosa che fece Uruha dato che lui si era fermato all’inizio colto da tremore.
- “ Togliti la maglia è fradicia, ti aiuto, posso?
La voce del biondo era dolce e calma,
Ruki annuì alla richiesta, odiava essere di peso ma non c’è la faceva proprio a spogliarsi.
Faticava anche a respirare oltre che tremare,
l'amico fece più in fretta che poteva a spogliarlo e il biondino si lasciò fare, tenendo il viso abbassato e gli occhi semi chiusi.
Una volta spogliato l’amico si spogliò anche lui rapidamente e prendendolo per mano lo condusse sotto il getto caldo, lo abbracciò aspettando che smettesse di tremare e ricominciasse a respirare bene.
- “ Va meglio?”
 lo guardava mentre parlava sembrava rilassato.
- “ si grazie”
si staccò dall’abbraccio per appoggiarsi con la schiena contro le mattonelle della doccia,
tutto quel calore lo avevano aiutato a battere il tremore ma si sentiva scottare, sicuramente non per l’acqua.
- “ Sai, mi dispiace...”
cominciò a dire, Pon lo guardava ma lui fissava un punto indefinito dietro al ragazzo,
notò subito gli occhi languidi e febbricitanti,
 fece per avvicinarsi ma il biondino lo fermò continuando a parlare
 - “ ...Non volevo alzare la voce, e non cè l’ho con nessuno di voi, solo che ho bisogno di tranquillità ....non so se mi capisci.....”
ora lo guardava , le iridi puntate nelle sue, gli occhi lacrimanti, ma nella voce assoluta calma , niente singhiozzi segno che la lacrimazione era dovuta al suo stato di salute
- “Voglio la calma, il caos causato dai nostri schiamazzi, le risate, gli scherzi, i nostri litigi sulle cene e i pranzi....”
aveva abbassato lo sguardo e l'altro faticava a vederlo in viso così avanzò affiancandolo al muro,
appoggiò una mano sulla testa del piccolo biondo strofinando appena ,
voleva incitarlo ad uscire e parlare davanti ad una tazza di the caldo, lasciandolo li aveva paura peggiorasse, stava per proporlo ma Lui riprese a parlare.
- “Tu e Rei siete come una famiglia per me, questa casa vuol dire famiglia...”
si era staccato dal muro e lo fronteggiava sostenendo come poteva il suo sguardo
- “...Ora ....un componente della famiglia se nè andato rompendo l’equilibrio che si era creato....”
Uruha si sentiva uno schifo, sapeva benissimo che era lui quello che stava rovinando tutto, si era accorto degli sguardi ammonitori che il suo ragazzo lanciava agli altri, e non voleva che gli altri si allontanassero, non voleva che Ruki se ne andasse, erano una cosa sola loro tre, gli veniva da piangere ,era confuso e amareggiato con se stesso...
Sussultò quando il cantante si appoggiò a lui con la testa ,
lo fece di nuovo quando si impossessò delle sue mani facendosi abbracciare,
 era bollente, sentiva il respiro forzato del ragazzo su di se
- Ruki...
Era bello come sempre restare così abbracciati , si sentivano bene ,
Uruha si sentiva bene, l’avevano fatto altre volte, tutti e 3,
 facevano la doccia insieme e si coccolavano e abbracciavano, e questo gli sembrava strano ammetterlo ma gli mancava,
non era una cosa che era solito fare col suo tipo...
Strinse a se il ragazzo, per confortarlo, per confortarsi, lo adorava ...
Ruki alzò il viso verso di lui e si sporse in cerca di un piccolo bacio,
era normale se lo davano sempre, con loro non lo reputava tradimento,
erano la sua famiglia e prima di impegnarsi ne avevano combinate di tutti i colori sempre restando sul piano giocoso della cosa, quindi si chinò e appoggiò con delicatezza le labbra contro le sue.
Spalancò gli occhi quando sentì il biondo stringersi a lui e accarezzare vogliosamente con la punta della lingua le sue rosee  e morbide labbra , ma non si staccò,
alla richiesta del biondo le dischiuse un pò lasciando che la sua lingua vi potesse penetrare, e che il suo cervello si spegnesse...
La testa gli girava, non sapeva cosa stava facendo o meglio, lo sapeva ma non capiva il perchè lo stava facendo,
ricambiò passionalmente l’amico, era in bilico, come drogato, era sicuro che se gli avesse dato campo libero non sarebbe più riuscito a fermarsi , lo avrebbe preso lì, febbricitante, delirante e bagnato...
Alla parola bagnato deglutì, si era trovato più volte a volerlo,
L’aveva anche sognato e aveva provato a farglielo capire ma Lui prendeva sempre tutto sul gioco, così si era fatto passare la stupida cotta e aveva anche smesso di sognarlo e ora eccolo li, ad abbracciarlo, toccarlo, baciarlo ...
Ruki fece risalire le braccia lungo il petto del biondo per poi andare a chiudersi dietro il collo esercitando una piccola pressione in modo che Uruha approfondisse il bacio,
si portò in punta di piedi e fece aderire completamente il corpo al suo, facendogli mancare il respiro...
Si stavano assaporando, divorando, il biondino lascivo e lento lo stava facendo morire e il suo corpo cominciava a mostrarne le conseguenze, ben evidenti,
notò che anche Lui era abbastanza eccitato.
Lo strinse a se facendo sussultare il cantante che si accorse di aver risvegliato qualcosa,
di colpo si allontanò da lui tenendo la testa abbassata, si voltò e si accinse ad uscire ma la febbre troppo alta gli causò un Black-out e svenne.

Quando si svegliò si accorse di essere nel suo letto, avvolto da lenzuola pulite e calde,
troppo calde, sentiva un calore che non poteva essere causato solo dalle coperte,
notò un rialzamento alla parte sinistra del suo letto, sotto le coperte, scostò un pò le lenzuola e scoprì il piccolo Reita che rannicchiato dormiva accanto a lui.
" Che tenero!”
pensò mentre passava lievemente una mano tra i suoi capelli, ricevendo un mugolio di disapprovazione da parte del ragazzo,
sorrise guardandolo e sbirciando fuori dalla finestra notò che era mattina.
 “ Quanto ho dormito?”
 Non ricordava niente della sera prima, solo fino alla sfuriata che aveva fatto quando lo avevano svegliato poi niente...
-grooam-
arrossì lievemente alla protesta del suo stomaco, aveva proprio bisogno e voglia di mettersi qualcosa sotto i denti,
riguardò Reita , gli posò un bacio in fronte e dopo essersi alzato lo coprì accuratamente.
Si, si sentiva proprio bene la febbre di sicuro era sparita, era un poco rintronato ma stava bene, prese la sua vestaglia leopardata l’indossò poi uscì dalla stanza diretto in cucina.
A quanto pareva qualcun’altro aveva avuto la sua stessa idea,dato che la luce della cucina era accesa e vi provenivano dei rumori e un delizioso profumino,
raggiunse l’entrata appoggiandosi allo stipite della porta,
un sorrisino illuminò il suo volto vedendo che era Pon,
ridacchiò vedendo che aveva indosso i bermuda che lui gli aveva regalato a natale appena conosciuti,
 rossi,decorati con immagini di dolcetti,
L’amico non si era ancora accorto di lui, intento a preparare le frittelle canticchiando.
Si mosse lentamente e piano ,arrivò alla sua schiena e tirando l’elastico dei bermuda dell’amico gracchiò lascivo
 - “ Uhmmmm i miei dolci preferiti preparati dal mio dolciotto!”
Il chitarrista lasciò la presa sulla pentola spostandosi di lato e aggiustando i boxer, era arrossito ma sorrise comunque all’amico.
- “ Stai meglio?”
chiese aggiustando una ciocca che era sfuggita dalla coda alta e era finita sul viso,
 riprese a girare le frittelle aspettando che l’amico rispondesse ma Ruki non disse niente.
Vedendo che non rispondeva si voltò a guardarlo e vide che aveva lo sguardo corrucciato, alzò un sopracciglio e col sorrisino sul viso chiese
- “ Cosa cè?”
Il biondino scrollò le spalle e si voltò per sedersi ma venne catturato dall’amico che lo abbracciò da dietro passandogli le braccia sopra di lui e stringendolo a se
- “ Sono contento che ti sia ripreso!”
 bisbigliò al suo orecchio dopo essersi abbassato con la testa,
Ruki per risposta appoggiò le mani alle sue braccia e strofinò la testa sul suo collo poi si voltò dandogli un lieve bacio a fior di labbra,
Uruha a quel contatto, colto dai brividi lo strinse di più facendo aderire i loro corpi...
Ruki era contento che l’amico avesse ripreso a mostrargli il bene che gli voleva, sapeva benissimo che rispetto a Rei era più chiuso e le cose dovevi togliergliele con le pinze di bocca ma una cosa che gli aveva sempre dimostrato apertamente era il suo affetto, non si vergognava con lui...
Si staccarono immediatamente quando sentirono la porta della camera di Uruha aprirsi e uno sbadiglio stile orso riecheggiare per il corridoio,
il biondino dal tavolo ove si era seduto aspettando la sua colazione,
o almeno faceva finta di aspettarla mentre sfogliava il catalogo della Gem Cerey che era arrivato il giorno prima e che lui ovviamente non era ancora riuscito a guardare,
alzò gli occhi al cielo sentendo il poco elegante e rozzo suono, Pon vedendolo ridacchiò.
Poco dopo Kairi, del tutto spettinato, con un viso sciupato stile ebete una maglia lunga e larga il doppio di lui, dove si intravedevano dei boxer dall’orribile colore giallo fluorescente  , si grattò una coscia e sempre sbadigliando entrò in cucina salutando il suo amore con un bacio e degnando Ruki di un grugnito quando questi lo salutò,
poi si sedette innanzi a lui aspettando cheil chitarrista servisse la colazione.
- “ Stai meglio?”
 chiese con non curanza al biondino guardando la sua vestaglia.
Lui annuì
- “ si grazie..”
 e si voltò a guardare Pon alla presa con le frittelle e un piatto,
Il moro stizzito richiamò l’attenzione del biondino
 - “ e quindi stai bene e puoi uscire...”
Ruki intuì subito dove il moro voleva arrivare,
staccò con calma un pezzetto di pane dal cesto sul tavolo e se lo portò alla bocca,alzando un sopracciglio
- “ Uhm...credo che oggi me ne starò tranquillo a casa!”
- “ Ben detto, non voglio che ti riammali, la nostra ugola d'oro dev ’essere pronta per iniziare ad incidere il secondo cd!
disse Pon mentre si versava le frittelle nel piatto.
- Reita ?
 grugnì Ki che già stava mangiando
- “ Vado a svegliarlo”
disse mollando con poca delicatezza la forchetta nel piatto che fece rumore,
Ruki lanciò un occhiata a Uruha che alzò le spalle....
come faceva a starci insieme?
 - “ Lascia cavernicolo, ci penso io!”
Disse il cantante uscendo dalla cucina .
Andò in sala e accese lo stereo, prese un cd dei Sex Pistol che il suo biondino adorava tanto e lo inserì nel porta cd.
Le note caotiche di" My Way" cominciarono a rieccheggiare per la casa.
Ruki ballicchiò  fino alla propria camera da letto mentre Pon metteva tutta la colazione su 2 vassoi, sotto lo sguardo interrogativo del suo ragazzo,
gli fece cenno di seguirlo e dopo aver preso in mano i 2 vassoi si diresse in camera dei biondini,
non era certo pronto a quello che vide...
s' imbambolò sulla porta a bocca aperta, Ruki a 4 zampe sul letto di Reita e lui che dopo avergli tirato i capelli e fatto così chinare in dietro la testa stava sensualmente tracciando una scia di baci sul collo del biondo che mugolava di piacere,
Uruha avrebbe voluto piantare in terra i vassoi e unirsi ai 2 , scosse la testa pensando che era una cosa stupida,
 non poteva ricascarci ora, non dopo che aveva rinunciato a lui e si era messo con Kairi cercando un pò di tranquillità e stabilità, ma avere sempre intorno quei 2 angeli tentatori biondi non era facile, più che altro avere intorno Ruki non era facile...
- “ Cosa fai sulla porta??”
La voce gracchiante di Ki-chan dietro di lui lo destò dai suoi pensieri.
Per far presente il loro arrivo diede un colpetto di tosse che gli uscì abbastanza roco, poi entrò e mentre i 2 si erano sistemati tranquillamente seduti, con le gambe incrociate sul letto appoggiò il vassoio sul materasso e si accomodò accanto ai Rei seguito dal fido Kairi .
- “ Ohhhhh il servizio in cameraaaaaaaa, ecco una cosa che mi manca del tour!”
sghignazzò il bassista posando uno schioccante bacio a fior di labbra al chitarrista venendo subito fulminato dall’altro,
Ruki si limitò a ridacchiare mentre si serviva 2 calde frittelle e beveva il suo cappuccio...

Dopo l’abbondante colazione si prepararono con tutta calma dopo aver deciso di andare a fare un giro in centro,
passando magari per qualche supermercato a fare scorta di viveri, mentre uscivano incontrarono Aoi.
- “ Hei, stavo venendo da voi, non ditemi che ho fatto la strada per il niente!”
disse abbracciando Rei, Pon e Kairi,
 poi si portò davanti a Ruki, lo abbracciò, gli diede un bacio sulla bocca
- Come sta il nostro piccolino?
 - “ Bene bene ho avuto delle ottime infermierine! A proposito, dove è Kai ? devo ringraziarlo !”
Aoi si strinse nelle spalle
- “ Ieri ha fatto tardi con la sua nuova fiamma e ora dorme come un ghiro, mi aveva detto di svegliarlo , le ho provate tutte ma niente..lo svegliamo dopo!”

Il centro quel giorno era particolarmente pieno , c’erano persone che correvano per non fare tardi al lavoro, altre che intralciavano il passaggio fermandosi ad ammirare le vetrine dei negozi, altre persone che guardavano loro...
-“ Vi prego ragazzi, andiamocene da qua!”
Reita armato di occhiali da sole stava sbuffando dopo che delle persone li avevano additati.
Ruki e Aoi erano più avanti rispetto agli altri e stavano fissando un punto indefinito verso l’entrata della metropolitana,Pon li fissava...
-“ Hei che cè da restare così imbambolati?”
chiese Kairi appoggiandosi in malo modo al cantante, ricevendo uno sguardo omicida da parte di quest’ultimo.
-“ Pensavamo...”
 risposeil moro chitarrista guardando poi gli altri
-“ ...se andassimo a prendere un pensiero per Kai ? cioè...io vorrei ringraziarlo per la sua ospitalità e Ruki voleva fargli un regalo per essersi preoccupato per lui...”
 il biondo cantante annuì.
-“Laforet ?”
Chiese Uruha su due piedi, si vedeva apertamente che aveva voglia di andare a farci un giro, e sicuramente sarebbe uscito da li con qualcosa ...

Si diressero a passo spedito verso la metropolitana, presero la metro e in poco tempo raggiunsero Harajuku ,
Una volta in  strada tirarono un sospiro di solievo, li si sentivano proprio a casa, era il quartiere in cui si trovavano i negozi e la gente più alternativa di Tokyo, nessuno li guardava male, faceva comunque un certo effetto, anche ora che erano famosi , avere lo sguardo di altra gente addosso, gente che non poteva capirli...
-”Whoaaaaaaaaaaa...quella giacca è fatta apposta per meeeeeee!”
Reita era praticamente spiaccicato contro la vetrina e aveva iniziato a parlare da solo per l’esaltazione indicando con il dito una giacca a costine bianca e nera con l’allacciatura laterale e delle fibie sulle maniche,a roovinare il tutto stava un enorme tribale sul retro, cosa che a Rei piaceva
Aoi rise sembrava un bambino davanti alla vetrina di un negozio di caramelle...
Ruki lo abbracciò da dietro appoggiandosi col mento sulla spalla dell’amico
-“Avanti tesoro andiamo a provarla...”
Pon vide il biondo parlare nell’orecchio al suo bassista e sul viso del piccolo biondino apparve un leggero rossore,
sentì una morsa allo stomaco, chissà che gli aveva promesso il lascivo cantante.
-“ Amore non entriamo?”
Kairi aveva preso la mano del suo ragazzo attirando l’attenzione dei passanti,
Pon infastidito si liberò dalla presa
- “ Ti prego, non qua ...”
detto questo entrò nel negozio e cominciò ad aggirarsi tra i vestiti in cerca di qualcosa.
-“ Dagli tempo...è una cosa nuova per lui, non sa ancora come comportarsi...”
Aoi e Ruki gli si erano avvicinati posandogli una mano sulle spalle e guardavano Pon e Reita che stavano discutendo animatamente su una giacca,
l’unica risposta del moro fu un segno di assenso con la testa.

-“Ti dico che mi fa grosso... e poi dai ti prego sul collo c’è un casino di pelo...”
Uruha cercava di allontanare una giacca che Reita voleva a tutti i costi fargli provare,
il biondino quando si impegnava diventava veramente insistente e insopportabile.
-“ Avanti amore che ti costa?...ne provo una uguale anche io...”
Ruki si era avvicinato a loro e aveva preso in mano la prima giacca che gli era capitato...una giacca in pvc nera , con il collo piumato.
Il chitarrista sussultò nel sentirsi chiamare amore da lui, non se lo aspettava, non più.
 Scosse la testa, che stupidaggine Ruki chiamava chiunque amore,
persino il suo cane, era un' abitudine,
abitudine che era capace anche solo per poco di farti sperare...

-“Ho trovato le magliette e la camicia che cercavi!”
Aoi e Ki-chan li avevano raggiunti in quel momento carichi di vestiti da provare, così carichi da riuscire a far restare a bocca aperta persino il cantante.
-“ok forse è meglio che inizio io dato che il mio adorato Aoi-kun ha avuto la bella idea di rifarmi il guardaroba...”
disse il biondino prendendo i vestiti che il chitarrista aveva in mano e posandoli su una mensola del camerino,
mentre gli altri si aggiravano per il negozio lui cominciò a provarli...

Kairi e Uruha erano scesi al piano inferiore per vedere le scarpe, il moro era indeciso su due paia di Creepers , mentre la mente del chitarrista era rivolta ad un’unica persona...
non riusciva a capire perchè dopo essersela fatta passare questa maledetta attrazione verso il cantante era ricomparsa come qualcosa che si credeva estinto,
stava male, non sapeva più che fare, lo voleva, il suo corpo bruciava ogni volta che gli era vicino, il cuore pulsava sempre più forte quando si guardavano, i suoi sorrisi gli facevano tremare le gambe...
-“Amore...ehi stai bene? Ho chiesto.. queste o le altre? ..ma non son troppo alte per me?... “
Kairi lo stava riempiendo di domande e lui non ci capiva più niente , voleva uscire si sentiva soffocare da tutte quelle parole
 –“ Uhm...non so fai tu devi sentirti bene tu, ti mando giù Aoi lui saprà consigliarti, io ho bisogno di uscire, non mi sento bene...”
detto questo si avviò su per le scale...
Trovò l’oggetto dei suoi desideri che si stava specchiando con indosso una maglia mezza trasparente
-“ Uhm hei bel biondino quanto vuoi?”
 la battuta gli uscì spontanea dopo averlo visto così , il suo sguardo era giocoso e ammiccante allo stesso tempo,
Ruki si girò a guardarlo e ammiccando gli si mise di fronte, passò un dito lascivo sul chitarrista ,dal ventre salendo fino al capezzolo mentre con l’altra mano gli toccava i capelli
 -“Uhm per te potrei anche lavorare gratis...”
sorrise e si rigirò a rispecchiarsi , poi riguardo di new il chitarrista sorridendo sornione
-“ uhm...Urupon...mi hai appena dato della meretrice, te ne rendi conto?!”
 rise .
Non ce la faceva, con quella mossa il biondino era riuscito a farlo eccitare, e vederlo specchiarsi lo stava facendo eccitare ancora di più,
sentiva il proprio membro crescere e i pantaloni diventare pian piano stretti, una costrizione, si maledì mentalmente per quello che stava per fare.
-“ Cazzo...”
 sibilò a denti stretti mentre Ruki si voltava a guardarlo non avendo capito le sue ultime parole e trovandosi trascinato nel camerino con le spalle al muro.
-“ Pon ...che hai?”
la voce del cantante era strozzata ,
vide il biondo chiudere l’antello e rigirarsi verso di lui ritrovandoselo a pochi centimetri, il respiro forzato , lo stava scrutando , cercava di capire le sue emozioni.
Gli mise una mano sul ventre
-“ Che hai Pon-Chan ?”
mosse di poco la mano, mossa sbagliata le emozioni che Uruha provava esplosero tutte in quel momento,
si abbassò sul biondo e senza alcuna fatica si impossessò della sua bocca...

Ruki non capiva bene che stava succedendo, sapeva solo di avere il corpo del biondo addosso al suo,
il respiro rotto dal gioco delle loro lingue, la testa gli pulsava non era un male fisico ma psichico,
non riusciva a ragionare,
sapeva che quella cosa doveva assolutamente finire, non era giusto, ne per loro ne per gli altri ma Uruha...dannazione Uruha lo stava trascinando all’inferno così,
quella lingua che si muoveva languida e decisa, sapeva in che punti spingere per farlo sussultare e così impazzire...
Le mani del chitarrista cominciarono a vagare libere per il suo corpo,
 non riusciva a reagire a bloccarlo, a fermare quella pazzia che sapeva doveva assolutamente finire,
Uruha era fidanzato non poteva permetterglielo,
 non voleva permetterglielo, non doveva ....
-Haaa....
Il biondo stava facendo un lavoro niente male al suo collo, succhiava, leccava mordeva intensamente mentre le mani giocavano con la cerniera dei suoi pantaloni...
-Pon...smetti....
Ruki aveva afferrato i lembi delle maniche del biondo e li stringeva,
la testa inclinata all’indietro verso sinistra, la bocca socchiusa, il respiro velocizzato
il cuore gli martellava nel petto e nelle orecchie,
si stava eccitando e non voleva, non doveva, sarebbe stata la fine...
- Ma Ruki non è ancora uscito?
La voce di Aoi si innalzò dalla porta del camerino, sicuramente non era solo infatti poco dopo si sentì anche quella di Kairi,
Pon fece pressione sulle braccia del biondo
– Rispondigli
sussurrò all’altezza del suo orecchio destro facendolo sussultare e rabbrividire per via della voce roca, voce meravigliosa.
-Ho quasi finito!
Cercò di apparire il più rilassato possibile mentre dentro di lui si mischiavano e lottavano diversi sentimenti, non sapeva come comportarsi.
Uruha era accanto a lui, la testa appoggiata al muro , guardava oltre l’anta, in alto, lo sguardo perso...
Raccolse alcuni dei vestiti che aveva provato e decise di creare un diversivo in modo che il biondo potesse andarsene senza essere visto ...

-Amore come stai?
Kairi aveva raggiunto Uruha che se ne stava seduto su una panchina non lontano dal negozio,
Lui distogliendo lo sguardo dal nulla lo puntò sul proprio ragazzo
 – Dove sono gli altri?
-Ruki sta pagando le molteplici cose che ha comprato, credo che quel ragazzo sia malato...
Il moro se la stava ridendo, mentre parlava
–Devi vedere quante cose ha preso, alcune per me non le ha neanche provate, pensa che quando è uscito dal camerino sembrava persino shokkato...credo soffra di shopping compulsivo!
Pon senza dar troppo peso alle sue parole si alzò e guardandolo disse che voleva andare a casa sua, dopo quello che era successo non aveva alcuna voglia di vedere il biondo, avrebbe dovuto dargli e darsi spiegazioni e al momento non ne era in grado, l’unica cosa da fare era rifugiarsi per un pò a casa di Kairi, almeno li avrebbe potuto fare chiarezza.
Cominciò ad incamminarsi con il ragazzo a seguirlo come un fido cagnolino, aveva mandato un messaggio a Rei dicendo che non stava troppo bene e che stava a casa del suo ragazzo.
   
 
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