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Autore: teti    16/11/2009    1 recensioni
Forse una storia un pò scontata, ma avvolte la gente giudica senza sapere e Caterina come ogni persona fa lo stesso, reputandosi una ragazza buona e migliore degli altri, ma quando vieni forzata a stare accanto alla persona che detesti e con cui devi imparare ad andare d'accordo...beh avvolte i giudizi possono cambiare!...o forse e solo uno spiacevole incidente. Ma se tutto questo insegnasse a Caterina che anche lei è prevenuta verso ciò che è diverso dai canoni della sua vita e si trovasse a dover rivalutare la sua persona! cosa accadrebbe?!
Recensite che siano positive o negative non importa voglio capire cosa si piace e cosa vi pare brutto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La forchetta d'acciaio affonda con astio dentro quel povero tortello che sembra agonizzare mentre si sta lacerando in due, cavolo la mia mente sapeva viaggiare oltre ogni assurdo limite che questa realtà mette, e una cosa che inconsciamente faccio per cavarmi via almeno mentalmente da situazioni come queste.

Non cera nulla di anormale questa mattina, ma forse avrei dovuto prevederlo!

Mi ero svegliata con quell'aria assonnata con un umore alquanto mite, ma rispetto alle altre mattine guardandomi con i capelli arruffati davanti allo specchio mentre tenevo con la bocca un anonimo spazzolino contornato da una quantità indefinita di dentifricio mi sentivo positiva e a dirla tutta quasi felice, un fattore alquanto bizzarro per chi mi conosce, e siccome capita fin troppo di rado una mattinata così...beh..come fanno tutte le persone normali mi promisi di non farti rovinare da nessuno quella giornata positiva.

Con la forchetta porto alle labbra quel pezzo di tortello che mastico con fare annoiato e pensieroso, mentre medito quanto sia stata incauta a non pensare che quando le cose vanno così e assai probabile e scontato che prima o poi qualcuno o qualcosa ti rovi la giornata.

Sospiro a quei pensieri mentre osservo Federico mio cugino è li a capo tavola con la sua camicia bianca dal colletto rivolto in alto, eccolo sorridere passarsi una mano tra i folti capelli biondi, lunghi quanto basta a darli quell'aria da divo di soap; si sente un fico e quel pensiero mi fa sorridere, e sempre stato un tipo che amava se stesso e credeva fin troppo nelle sue qualità, e stranamente non ci credeva solo lui ma anche le sue svariate ragazze, riusciva a tenere più relazioni allo stesso tempo cosa che non approvavo e non approvo!

Qualcuno sgomita al mio fianco, di quel tavolo quadrato e fin troppo stretto, e Carlotta colei che i parenti chiamano “la sua ragazza ufficiale” ovvero quella che si becca le presenze a tutti gli eventi famigliari, quella che rimane nel tempo ma viene ripetutamente cornificata senza che nessuno le dica nulla o li tolga i prosciutti dagli occhi, sprovveduta...forse?! Non sta a me giudicare so che mio cugino è come molti altri, riesce ad ammaliarti e distorcere la verità con le sue parole, d'altronde non era riuscito a catapultarmi su quella sedia per un assurda cena con appuntamento al buio, sotto richiesta di una madre che tema un futuro da zitella per la propria figlia, e una zia che ha bisogno che qualcuno le controlli il figlio...fino a qui tutto nella norma ero abituata a fare da copertura, ruota di scorta e tappa buchi, momenti in cui mi dicevo che non avevo nulla da perdere magari incontravo pure un bel ragazzo, ma il più delle volte finiva in modo disastroso, troppo brutto, troppo noioso, troppo viscido, troppo egocentrico ecc...secondo Federico ero io il problema di base secondo il mio modesto parere erano i suoi amici ad essere insipidi e con caratteri nulli o fin troppo costruiti!.

Ecco una quarta voce che si aggiunge al coro dei commensali, questa risata sguaiata la detesto, uno sguardo lesto quanto basta per tenere la situazione sotto controllo, l'ennesimo amico direte voi...ebbene no quel tizio è il motivo per cui la mia serata non si è solo rovinata ma potrei addirittura non stupirmi se la cena mi si pianterà nello stomaco.

Un involucro di ragazzo che le ragazzine sprovvedute definirebbero bello ed attraente, io riesco a vedere solo il vuoto dentro la sua scatola cranica la superficialità dei suoi modi e l'assurdità del sua immagine, nessuno può capire tutti penserebbero al bello e dannato di cui prima o poi si perde la testa...ma come si può perdere la testa per uno con gli occhiali da vista finti che li porta perchè sono “in”, crede forse che lo facciano sembrare serio? Matteo fa parte di quella risma di ragazzi che in città hanno le loro fan e la loro cricca di amici ricchi e figli di papà, e che io conoscevo solo di vista causa amici in comune, ma io ero la povera che aveva avuto la “fortuna” di entrare in contatto con quel mondo, il termine fortuna era del tutto ironico, la gente pensa che sono solo invidiosa...forse o forse no.

I capelli corti e pettinati con cura quella maglietta nera con quei pantaloni marroni a fantasia scozzese e quelle scarpe fatte di colori sgargianti non avevano nulla che gli incastrava tra loro, pessimo gusto nel vestire e fior di complimenti per gli abiti dalle ragazzine...contorto il mondo?! Uh guarda una finestra...le mie labbra si muovono in una smorfia risentita, non si può fuggire con una fune di tovaglie come nei film...questa sfortunatamente è la realtà.

  
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