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Autore: Marauders    16/11/2009    4 recensioni
< Ed è uno… Ron fece cadere pesantemente la mano sulla sveglia per voltarla verso di se. Alzò un po’ la testa dal cuscino, pesante come un piombo e con una smorfia constatò che erano le tre meno un quarto del mattino. Mugugnando, si lasciò cadere di nuovo sul letto conscio che ormai la sua notte di sonno era finita… “Vado io…” disse Hermione mettendosi seduta sul letto e cercando nel buio le ciabatte. Ron non ebbe nemmeno la forza per rispondere e restò con la testa schiacciata contro il cuscino, la bocca schiusa e un po’ di saliva che scivolava dalle labbra bagnando la federa. La bruna si tirò su i capelli scomposti in una coda e si preparò ad issarsi. …e due… Il rosso sbuffò sul cuscino e controvoglia si alzò a fatica accendendo la luce del comodino. “Vengo anch’io…” Anche Hermione si mise in piedi e si sistemò la vestaglia sopra la camicia da notte. Ron si passò una mano sugli occhi e cercò di svegliarsi. …e tre! Il due giovanissimi genitori si guardarono esausti e con gli occhi gonfi e con un debole sorriso incoraggiante che si scambiarono prima di uscire dalla loro camera, si diressero verso la stanza accanto dove piangevano disperati i loro tre meravigliosi gemelli. > - Tutti per voi...i poveri Ron ed Hermione...e famiglia!! Padfoot
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Three is magic number…

Three is a  magic number

 

 

Ed è uno…

 

Ron fece cadere pesantemente la mano sulla sveglia per voltarla verso di se.

 

Alzò un po’ la testa dal cuscino, pesante come un piombo e con una smorfia constatò che erano le tre meno un quarto del mattino.

 

Mugugnando, si lasciò cadere di nuovo sul letto conscio che ormai la sua notte di sonno era finita…

 

“Vado io…” disse Hermione mettendosi seduta sul letto e cercando nel buio le ciabatte.

 

Ron non ebbe nemmeno la forza per rispondere e restò con la testa schiacciata contro il cuscino, la bocca schiusa e un po’ di saliva che scivolava dalle labbra bagnando la federa.

 

La bruna si tirò su i capelli scomposti in una coda e si preparò ad issarsi.

 

…e due…

 

Il rosso sbuffò sul cuscino e controvoglia si alzò a fatica accendendo la luce del comodino. “Vengo anch’io…”

 

Anche Hermione si mise in piedi e si sistemò la vestaglia sopra la camicia da notte.

 

Ron si passò una mano sugli occhi e cercò di svegliarsi.

 

…e tre!

 

Il due giovanissimi genitori si guardarono esausti e con gli occhi gonfi e con un debole sorriso incoraggiante che si scambiarono prima di uscire dalla loro camera, si diressero verso la stanza accanto dove piangevano disperati i loro tre meravigliosi gemelli.

 

“Marianne…” le andò incontro la mamma a braccia aperte.

 

Solitamente era la piccola bimba che si svegliava per prima e interrompeva i dolci sogni di tutta la casa…

 

Ron non si premurò nemmeno di portare la mano alla bocca mentre sbadigliava sulla soglia della cameretta.

 

“Ragazzi…” piagnucolò poi il rosso andando verso i suoi due maschietti. “…vi scongiuro…io e vostra madre non ce la facciamo più…siamo esausti! Di giorno lavoriamo…di notte stiamo con voi…abbiate pietà!

 

“Vado a scaldare un po’ di latte…” mormorò piano Hermione carezzando la testolina di Marianne che piano piano si andava calmando tra le dolci braccia della mamma.

 

“A me un biberon di caffè, Mione…” bofonchiò Ron guardandola uscire.

 

“Va bene…” rispose lei uscendo cullando la bambina.

 

Ron sospirò e guardò William e Bruce nelle loro cullette vicine che avevano smesso di piangere e allungavano verso di lui le mani supplicanti.

 

“D’accordo…vi prendo in braccio…” prese prima Bruce e se lo issò su un braccio…e poi fu la volta di William che con un colpo di anca prese posto sull’altro. “Oplà…eccovi serviti, signori…ma insomma…fate un anno tra poco e ancora non riuscite a fare un’intera notte di fila a dormire?! Vedete che Rob in questo vi ha già battuto! Ed è solo un mesetto più grande di voi! Vero è anche che lui è solo uno contro tre…anzi…1 e mezzo, visto che tra un po’ ci sarà anche il fratellino o la sorellina di Rob…però…”

 

I due maschietti poggiarono le loro testoline sulle spalle del papà.

 

Tre teste rosse fiammanti, quella di Will un po’ più scuretta...

 

“…e poi anche tu, Will…tu che sei quello buono…anche tu che fai così il piagnone…

 

“……” gli batté una manina sulla faccia il piccolo Willy.

 

“Si…davvero proprio quello buono…tu ci farai vedere i sorci verdi, ne sono sicuro…altro che buono…Ehi, ehi…Bruce…

 

Il piccoletto cominciò a piangere cercando di inseguire la mamma. “Ok, ok…anche tu ci farai vedere i sorci verdi…poi se ci cominci adesso, piccoletto…” Sorrise Ron stampando un bacio sulle guancie di entrambi i bambini.

 

Scese così giù in cucina dove Hermione tra uno sbadiglio e un bacetto alla piccola Marianne riempiva tre biberon di latte che avrebbe riscaldato poi con un tocco di bacchetta.

 

Bruce però non accennava a smettere di piangere.

 

“Che succede?” Domandò la ragazza avvicinandosi al marito.

 

“Oh, bhè…sai come sono…se non sono le tre del mattino non piangono…” rispose sarcastico Ron.

 

“Non preoccuparti, Ron…piangono anche alla luce del giorno, non solo di notte…”

 

“Ora mi sento decisamente rincuorato…”

 

Hermione accostò il naso verso Bruce. “Pannolino.”

 

“Ah, si?”

 

“Non senti la puzza? Poveretto…deve essere fastidioso…”

 

“Bhè…certamente non vorrei essere nei suoi panni…sporchi e lerci e puzzolenti e cacati panni…

 

“Tieni Marianne…”

 

“Ehm…si…”

 

Con un po’ di equilibrismi riuscirono a scambiarsi dalle braccia i bambini, così che Marianne salì sul braccio di Ron, mentre Bruce passò tra le braccia di Hermione che lo accolse con un bacio.

 

“Ci pensi tu a scaldare il latte?” la ragazza diede un bacio anche a lui passandogli accanto.

 

“D’accordo…”

 

Appena Hermione sparì di sopra, Will si lasciò sfuggire una puzzetta

 

“Ma voi tre siete in simbiosi?!” Fece esasperato Ron.

 

E Will scoppiò a piangere.

 

E Marianne gli fece eco.

 

“Perfetto.”  Alzò gli occhi al cielo il ragazzo. “Perfetto…HERMIONE?! QUI C’E’ UN ALTRO PAIO DI CACCABOMBE!!!

 

***

 

“Ron…” Harry entrò nell’ufficio velocemente e chiudendo la porta alle sue spalle. “Ron…” ripetè un po’ più forte cercandolo.

 

Solo una volta raggiunta la sua scrivania vide che Ron era profondamente addormentato dietro un’immensa pila di carte e fascicoli buttati in maniera disordinata.

 

“Andiamo…” disse tirandolo su con un sorriso. “…ti offro un caffè…”

 

***

 

“Sono distrutto…” mugugnò Ron sbadigliando ancora e passandosi una mano sugli occhi. “Grazie, Jackie…” disse al barista.

 

“Di nulla Ron…” gli sorrise cordiale questo.

 

“Sul mio conto, Jack!”

 

“Va bene, Harry…”

 

“Grazie…” gli disse Ron in un soffio sedendosi ad un tavolo alla caffetteria. “Mi cercavi per qualcosa?”

 

“Direi di si…per quell’indagine sulla rivendicazione dell’attentato a Glasgow della scorsa settimana.” Gli rispose Harry spingendo su gli occhiali. “Simon ha avuto un’intuizione e credo possiamo essere sulla pista giusta. Faremo rapporto a Turner prima di pranzo.

 

Mmm…E quale sarebbe quest’intuizione fantastica di Simon?” sorseggiò il suo caffè Ron.

 

“Prima di esportela voglio sapere solo una cosa.”

 

“Spara.”

 

“Quanto vi hanno lasciato dormire stanotte?”

 

Ron sospirò.

 

Quando parlava con altri dei suoi bambini diceva solo quanto erano splendidi, buoni e meravigliosi!

 

E lo erano davvero!

 

Solo che ometteva di dire quanto, messi insieme, diventavano ingestibili.

 

E così solo Harry e Ginny erano al corrente delle loro notti insonni da un anno a questa parte.

 

I due erano così stanchi che nei giorni liberi facevano a turno per dormire e per sbrigare tutto il resto.

 

Perché al sonno si doveva aggiungere tutto quello che riguarda la gestione della casa…come fare la spesa non meno di due volte la settimana…

 

Hermione preparava la lista e Ron aveva imparato a seguirla alla lettera, così che nel suo giorno libero, dopo aver lasciato i tre gemelli all’asilo nido cominciava la sua giornata facendo la spesa, sbrigando commissioni extra per l’Accademia, dava una pulita alla casa e dormiva fino alle cinque…cioè quando Hermione rientrava da lavoro con i tre piccoletti presi all’asilo.

 

Quindi preparava la cena per tutti, mentre Hermione faceva il bagnetto ai tre e li preparava per dormire…

 

…e da un anno loro non si sognavano nemmeno di andare a letto più tardi delle nove…

 

‘Come le galline…’ borbottava ogni sera Ron…

 

Ma almeno questo lasciava loro qualche ora di sonno visto che alle tre bollate, o quasi, i tre suonavano l’adunata!

 

E restavano svegli e piangenti per tre ore buone…

 

Alle sei e un quarto, poi…una volta messi finalmente a dormire i marmocchi, suonava puntuale la sveglia di Ron.

 

Alle sette quella di Hermione.

 

E ricominciava così la giornata, con il solito tran tran.

 

Nel giorno libero di Hermione i ruoli semplicemente si invertivano…

 

Ron aveva fatto espressa richiesta al dipartimento per rientrare proprio il mercoledì alle cinque, invece che alle otto, come ogni giorno.

 

La domenica…

 

…non crediate mica che la domenica possa essere un giorno più semplice…

 

I bambini non hanno per nulla chiari i giorni della settimana…!!

 

La domenica invece di andare a scuola, tenevano impegnati i genitori per tutta la mattinata mentre ci si apprestava a sbrigarsi il più in fretta possibile per il pranzo con i nonni…

 

Una domenica dai nonni Weasley, quella dopo dai nonni Granger…in alternanza.

 

Non dire come stavano le cose, non era motivo di autocommiserazione o dimostrazione di forza…

 

Ron voleva solo cercare di fare vedere che come papà se la stava cavando…

 

Ci teneva davvero!

 

Hermione semplicemente non si lamentava perché credeva che tutte queste sofferenze rientrassero nei doveri di una madre…

 

“Ron…” Lo richiamò ancora Harry.

 

“Non lo so Harry. Le solite poche ore…”

 

“Dovete fare qualcosa…non potete continuare così…Tu non riesci più a lavorare! Turner vuole darti due mesi di ferie…”

 

“Per carità…significa due mesi con Marianne, Will e Bruce! Non fraintendermi Harry…Adoro i miei figli e la mia famiglia più di ogni altra cosa al mondo…Morirei per loro…ma non…credimi: è peggio di quello che pensavo!

 

“Senti…se non fosse che Ginny è incinta, ti avrei detto di portarli da me…

 

“No, figurati…Hermione non li lascia andare neanche morta…neanche da sua madre…o mia madre…niente!” Si voltò verso Harry sconsolato. “E poi…non abbiamo nemmeno il tempo per stare insieme! Insomma…capisci quello che intendo no? Tu e Ginny avete avuto pure il tempo di farne un altro con Rob in mezzo…

 

“Vi ci vuole una vacanza!”

 

“Con i gemelli? Scherzi? Sarebbe terribile! Butterei alle mandragore il mio stipendio! Stress fuori casa! Ecco che sarebbe! Piuttosto abbiamo bisogno di parlare con un pediatra! Uno serio! Che possa farci luce sui problemi che hanno questi tre!

 

“Problemi…?” domandò il moretto soffiando sul suo caffè.

 

“Harry…sono incredibili! Uno si sveglia…e si svegliano gli altri due. Uno fa pupù e nel giro di mezzo minuto la fanno anche gli altri…Uno si fa male e piangono tutti e tre…Uno ha fame e in tre mi spalancano le fauci...” disse Ron allargando le braccia imitando un enorme bocca.

 

“Per la sveglia…ci avete pensato a metterli in camere separate?”

 

“La casa è piccola…non ci siamo potuti permettere niente di più, lo sai…però dobbiamo sistemare ancora la camera vicino alle scale…quella sarà poi la camera di Mary…ma mettere solo lei in una stanza…? Poveretta…mi fa pena! Almeno lì ci sono i suoi fratelli! O ciascuno in una stanza, o tutti in una…solo che le stanze a disposizione sono solo due, di cui una è al momento più un magazzino che una stanza, perciò…

 

“Potresti sistemare la soffitta! Diventerebbe una bella cameretta in mansarda!

 

“Lì è già pieno di vecchie robe dei vecchi proprietari della casa…ed è da quando ci siamo sposati che io ed Hermione ci ripromettiamo di darci da fare per svuotarla…e poi lì dobbiamo metterci quello che è per ora nella stanza di Marianne, quindi non cambierebbe proprio niente…!”

 

“Ci rinunzio…”

 

“Te l’avevo detto…”

 

“Però dovete fare qualcosa, voi due…non voglio due dissennati come amici…

 

“Non preoccuparti…i miei piccoletti non arriveranno mai a questo…lo spero!”

 

***

 

“Tesoro, ma guarda che occhiaie…!”

 

“Ciao, mamma…” la salutò con un sorriso Hermione baciandole la guancia.

 

“Uh! I miei nipotoni meravigliosi!” squittì la signora Granger correndo verso Ron che usciva dall’ascensore con il passeggino triplo entrato magicamente nello stretto loculo.

 

“Salve, signora Granger…” disse il rosso alla donna.

 

“Oh, Ron…anche tu non hai una bella cera…

 

“Duro lavoro…” annuì lui cercando di sorridere.

 

“Entrate entrate! Il pranzo è pronto! Quindi lavatevi le mani e sedetevi a tavola! Che prepariamo ai bambini?” chiese la nonna dopo aver riempito di rossetto le guance dei tre gemelli.

 

“No, mamma…li ho fatti mangiare a casa prima di scendere…” le rispose Hermione sfilandosi la sciarpa.

 

“Salve, Ronald…”disse Richard Granger rigoroso, accogliendo il genero all’ingresso.

 

“Signor Granger…” rispose con un cenno Ron.

 

L’espressione del signor Granger mutò improvvisamente quando si fiondò sui tre piccoli Weasley ridendo e scherzando come può solo un nonno.

 

“Forza è a tavola!” Esclamò la signora Granger che munita di guanti aveva tirato fuori dal forno un profumatissimo arrosto e patate.

 

***

 

Willy, Marianne e Bruce zampettavano sul tappeto del salotto di casa dei nonni Granger.

 

Marianne era stata la prima, un mese prima, a mettersi in piedi e a muovere i primi passi…

 

Will ne aveva fatti un paio solo due settimane prima…

 

Bruce si metteva in piedi issandosi sul tavolino tra i divani, ma poi cadeva sempre sul culetto.

 

Ron osservava la scena con gli occhi pieni di orgoglio…e di sonno.

 

“Ecco qua.” Mise la signora Granger un biglietto tra le mani della figlia.

 

“Che cos’è?” chiese Hermione leggendo.

 

“E’ un nostro carissimo amico. Il dottor Marrel. Sai..frequentavamo lo stesso corso di medicina tutti e tre all’università…io, lui e tuo padre…”

 

“So chi è il dottor Marrel, mamma…è stato il mio pediatra…ma Will, Marianne e Bruce hanno già un medimago che li segue…ed è pure bravissimo!”

 

“Oh, non ne avevo dubbi…sapevo che tu saresti andata a scegliere il migliore che conoscevi, tesoro…ma vorrei che ci parlaste lo stesso con Vincent…ho parlato con lui proprio ieri sera! Siamo usciti a cena, con lui e sua moglie! Sai che si è risposato, vero? Dopo la morte di Viky…poveretto…però quella Susy è davvero deliziosa…

 

“Mamma…che mi potrebbe dire di più il dottor Marrel?”

 

La madre sorrise furba.

 

“Perché è anche lui un mago, cara…” rispose il padre. “…e ci terrebbe molto a rivederti! Abbiamo preso per voi un appuntamento per domani alle undici!

 

“Vincent Marrel è un mago?!

 

Ron assisteva la scena con interesse, seguendo con gli occhi il rimbalzare degli interventi.

 

Per sua fortuna tornò a guardare i gemelli in tempo perché Marianne e Bruce avevano cominciato a mettersi in bocca le caramelline della Svarovski che sua suocera teneva in bella mostra sul tavolino dentro una coppa d’argento.

 

***

 

“Hermione!” Lo accolse il mattino dopo il medico nel suo studio abbracciando calorosamente la bruna “Quanti anni sono passati? Ora sei una donna…santo cielo! Fatti vedere un po’…Incantevole! Come tua madre, d’altronde…E tu devi essere Ron!

 

“Piacere, Ron Weasley.” Sorrise porgendo la mano.

 

“Elizabeth mi ha parlato moltissimo di voi! Vi stima tanto! Si è lasciata sfuggire che sei un Auror in carriera…così è saltata fuori la vera identità mia e di Susy, mia moglie. Tua madre te ne avrà parlato, immagino…”

 

“Mi domando se c’è qualcosa che mia madre non abbia mai detto…” sorrise Hermione.

 

“Bhè…Viky era figlia di Babbani…dei Mangiamorte a Londra…qualche anno fa…è stato un incidente…insomma…” tirò un sospiro malinconico. “Oh…e comunque grazie ad entrambi! E ad Harry! Senza di voi…saremo davvero nei guai…”

 

“E’ stata dura…ma ne siamo usciti vivi…” alzò le spalle la ragazza.

 

Ron la lasciava parlare…anche perché si sentiva in forte disagio lì dentro…troppe apparecchiature babbane…

 

“E come mai non sei diventato medimago, ma pediatra babbano?” Gli domandò curiosa Hermione.

 

“Oh…sai com’è…mio padre aveva l’attività aperta…e quell’anno poi c’è stato il bum di iscrizioni al San Mungo…per cui saremmo stati in troppi lì dentro…così sono andato a studiare all’università babbana, ma sono rimasto sempre in contatto col mondo dei maghi…Ma passiamo a noi! Questi tre devono essere quelle meraviglie che hanno tanto acclamato i tuoi genitori…

 

“Lui è Will!” disse lei presentando il bambino che teneva in braccio. “E loro sono Bruce…e Marianne!” disse indicando i due in braccio a Ron.

 

“Meravigliosi davvero! Splendidi! Tutti e tre gemelli?”

 

Ron ed Hermione annuirono sconsolati.

 

“Capisco…bhè…accomodatevi! Lasciate pure i piccoli liberi di scorrazzare per la stanza…è tutto a prova di bambino, non si potranno fare niente…così noi parliamo in pace.

 

Misero giù i bambini e si sedettero dietro la scrivania.

 

Ron si massaggiò il braccio dolorante…

 

I bambini cominciavano ad essere pesanti anche per lui…

 

“Dunque…Parlatemi prima di voi! Quanti anni avete?”

 

“22…” risposero in coro.

 

“Giovanissimi! Davvero! Ma d’altronde…tra maghi ci si sposa presto, non è così? E loro tre hanno…?”

 

“Faranno un anno tra un mese e mezzo.” Provò a parlare anche Ron.

 

“Splendidi! E già autonomi! Davvero bellissimi! E ditemi qualcosa di loro…come passano le loro giornate…

 

“Al nido…” rispose Hermione. “…io e Ron lavoriamo tutto il giorno…” disse lei in sua difesa.

 

“Comprensibile…Sarebbe molto più giusto che così piccoli restassero a casa, però…

 

“Mi hanno concesso sei mesi di maternità oltre quelli per la gravidanza…più di questi non sono riuscita ad ottenere…e Ron ha avuto solo un mese di ferie quest’anno…

 

“Superlavoro, eh?”

 

“La vita da Auror…” disse telegrafico il rosso.

 

“Comunque mi hanno sollevata dai turni di notte! Almeno fino a che i gemelli non saranno grandetti

 

“E invece vi trovate a fare i turni di notte anche con loro, non è così?” ridacchiò il medico.


Ron ed Hermione si scambiarono un’occhiata.

 

“Credo di capire che cosa ci sia tra questi tre piccolini. Sono gemelli. E non gemelli qualsiasi. Sono gemelli del mondo magico! Oh, non c’è bisogno di esaminarli…li si vede ad occhio! Hanno già fatto magie sotto i vostri occhi?

 

“Una volta Bruce è caduto sopra Marianne proprio mentre si rovesciava il piattino della minestra che lei tentava di prendere…cadendo l’ha spinta sotto il tavolo e nessuno dei due si è ustionato…non so se è una magia…di certo è un miracolo…” raccontò Ron ancora scosso dai brividi ripensando alla scena che nella sua mente si riproduceva al ralenty.

 

Mmm…no, non sono stato abbastanza chiaro. Quanto sono in empatia tra loro? Nel senso…ci sono cose che tra loro si replicano? Qualcosa che fa uno e fa anche l’altro? Qualcosa che prova uno…e provano tutti gli altri?

 

“Praticamente tutto!” rispose ridendo Ron.

 

“Ecco appunto! Empatia gemellare! Una vera chicca! Non se ne trovano tanti casi così…proprio rari…

 

“Può essere più chiaro, dottore?” chiese Hermione dopo aver lanciato uno sguardo ai tre figli.

 

“Certamente. Will, Marianne e Bruce tra loro sono come legati da un filo. Quando uno di loro prova qualche emozione, qualche sensazione, qualche dolore…tutti e tre lo percepiscono. E quindi, ne soffrono, ne gioiscono, ne vivono…solo col tempo si abitueranno a distinguere le proprie sensazioni da quelle degli altri gemelli.

 

Ron saltò sulla sedia. “Bruce! Bruce l’altra sera ha sbattuto la testa! E…e gli altri due avevano pure un grosso bombolone in fronte!” Si toccò la sua il rosso.

 

“Dici sul serio?!” Sgranò gli occhi il dottor Marrel. “Ma allora è straordinario! E’ qualcosa che va ben oltre l’immaginabile! Questi tre sono unici! Santo cielo! Non avevo mai sentito anche di un’empatia fisica…incredibile…incredibile!” scuoteva il capo fissando estasiato i tre bambini.

 

“Ma…allora non c’è nessuna speranza! Se uno si sveglia deve per forza svegliare gli altri due…e così la cosa continuerà in eterno!” mugolò Hermione afflitta.

 

“Oh, ma questo invece…scusate se mi permetto…è un errore vostro!”

 

Ron ed Hermione rimasero un po’ turbati, ma lasciarono parlare l’uomo.

 

“Vedete…è una cosa che dico sempre alle mamme che passano qui, dal mio studio…il bambino si sveglia nella notte, perché le condizioni che si erano create quando aveva preso sonno si sono perse. Passo a spiegarmi meglio. Se il bambino viene addormentato cullato dalle braccia del genitore, magari pure con una ninna nanna…quando si sveglierà e non si troverà più dove credeva di essere e con i suoni che credeva di sentire, allora si sentirà spaesato, avrà paura e cercherà conforto piangendo e invocando il soccorso dei genitori! Chi è che dei tre ha il sonno più leggero?

 

“Marianne.” Risposero i due in coro.

 

“Ecco…dovreste fare in modo che Marianne si addormenti nel suo lettino. Che impari a stare da sola li…può sembrare duro…ma vi assicuro che è l’unico modo. Se proprio non potete fare a meno delle ninna nanne…non state a canticchiarle troppo a lungo dopo che si è addormentata…Se lei non si sveglia, non si sveglieranno angosciati anche gli altri due!”

 

“Dice sul serio?” gli occhi di Ron si stavano riempiendo di lacrime di gioia!

 

“Ne sono sicuro!” Annuì il medico.

 

“Ma…è magnifico!” Esultò Hermione, anche lei rincuorata e speranzosa.

 

“Fate la prova e fatemi sapere come va…per il resto…questi tre sono tosti e forti! Si vede che stanno benissimo e che sono seguiti da due genitori attenti…solo…è importante che anche i genitori abbiano i loro tempi e i loro spazi…

 

“Sapremo trovarli, se questo esperimento va in porto…” rispose Ron mettendosi in piedi.

 

“Allora…ci rivedremo?” chiese il dottor Marrel alzandosi e stringendo la mano ai due.

 

“Sicuramente…” sorrise felice Hermione.

 

Ron sistemò i cappottini a Willy e Bruce e li prese in braccio.

 

Anche Hermione fece lo stesso con Marianne e tornò a salutare il medico.

 

“Grazie infinite!” disse commossa.

 

“Ma ti pare, cara…questo ed altro! Chiamatemi presto! E se notate qualsiasi cosa dei gemelli…non esitate a farmelo sapere!

 

***

 

“Sono a letto?” chiese Ron togliendosi il sopra della divisa da Auror.

 

Hermione mugugnò in assenso e si distese nella sua parte di letto.“Finalmente si dorme…” sorrise con gli occhi chiusi beata.

 

“Quel Marrel è un santo! E’ una settimana che riusciamo a dormire!” si distese pure Ron abbandonando le braccia dietro il cuscino.

 

 

Hermione socchiuse gli occhi e lo guardò con uno strano sorrisetto, prima di saltargli sulla pancia.

 

“Ehi…e questo?”

 

“Un anno di astinenza.” Rispose spiccia lei baciandolo.

 

“Non è che le forze recuperate nell’ultima settimana vanno sprecate tutte in una volta…

 

“Ne ho da vendere, ora…mi basta poco per ricaricarmi del tutto…e ora che abbiamo imparato a gestire i bambini ne accumulerò a sufficienza per una vita! Quindi non hai scuse!”

 

“Non ne voglio proprio scuse!” rise Ron rotolando insieme a lei sul letto e invertendo le posizioni.

“Per l’esattezza, moglie mia…siamo in astinenza da un anno e otto mesi!” disse baciandole il collo.

 

“No…un anno e sette mesi e mezzo, se vuoi essere preciso…”

 

“…piantala, saputella…”

 

Mmm…spegni la luce, Weasley…”

 

“Con piacere…”

 

…e il coretto intonò il LA nella stanza accanto!!

 

Ron riaccese la luce ad occhi sgranati restando sopra Hermione poggiato su un gomito.

 

Hermione rimase con le braccia sulla sua schiena nuda e le orecchie tese.

 

Poi…piano piano…i tre pianti divennero due…poi uno…e poi tornò a regnare il silenzio.

 

“Vado a controllarli.” Disse Ron.

 

“No…si sono riaddormentati…lasciali dormire…” lo rassicurò Hermione.

 

“Voglio vedere solo se è tutto apposto…” disse lui.

 

“Ron…stanno dormendo!”

 

Ron inarcò un sopracciglio contrariato.

 

“Sono una mamma, Ron! Certe cose le so! Non lo sai che le mamme vedono anche attraverso i muri?

 

“Hermione…”

 

“Fidati.”

 

“Faccio in un attimo!”

 

Non fece nemmeno in tempo a fermarlo che Ron era già nella stanza accanto con la bacchetta in mano.

 

Tornò nemmeno un minuto dopo, dopo aver accostato la porta.

 

“Stanno dormendo.”

 

“Che ti dicevo…”

 

“Volevo solo accertarmene!” Si ridistese su di lei e le carezzò il viso baciandola dolcemente. “Ci pensi…è quasi mezzanotte e siamo ancora svegli!”

 

Lei rispose semplicemente con un sorriso dopo aver lanciato una fugace occhiata alla sveglia.

 

“Allora…dove eravamo rimasti?” chiese Ron guardandola negli occhi.

 

Hermione allungò la mano e spense la luce.

 

“Giusto…”

 

FINE

 

 

E per continuare la serie…

 

Salve a tutti!

 

Anche questa ff era un piccolo anello di congiunzione necessario per rendere chiaro il seguito…

 

Parlo proprio del concetto di ‘Empatia Gemellare’ che sarà molto molto importante nella parte di sequel scritta da me (ovvero la seconda parte, anche se Prongs ha fatto dei riferimenti anche nella sua…)

 

Spero vi sia piaciuta!

 

Ho messo molte delle cose che ho imparato da zia…i miei nipotini e i rispettivi pediatri mi hanno fatto da maestri…^_^

 

Così in un futuro farò anch’io sonni tranquilli…

 

Ron, personalmente mi fa un pochino pena…non pare anche a voi?

 

…poveretto!!!

 

Comunque…prima di andare avanti, ringrazio i miei adorati commentatori…

 

Quindi per i commenti lasciati alla ff “Baby on Board” ringrazio:

 

murderangel: ^_^ eri pronto con il tasto F5 per aggiornare la pagina? Dai…questa volta mi sono tenuta nei tempi malgrado il periodo terribilmente pieno di impegni…!!! O_O Sono assolutamente felice che tu l’abbia presa diversamente da Ron (per il bene di tua moglie, che saluto tanto!! E come sempre anche un bacettino alla piccola…)…per il tuo bene, invece, spero che i tuoi figli non siano come quei tre di Ron…davvero…per il tuo bene…magari come Willy…ma anche lui che pare santo…diciamo darà proprio del filo da torcere ai suoi genitori…ma certo i più tosti sono Marianne e Bruce… ^.^ Ok…va bene coscienza…non dico altro…^_^ Un bacione enorme! Spero che anche questa storia ti sia piaciuta! Presto spero di pubblicare qualcosa che è tornata sul genere di Cita…che ti è piaciuta tanto…curioso?? ^___^

 

 

Finleyna 4 Ever: Me ADORA i gemelli!!! Questi tre poi…anche se sono solo su carta e nella mia testa (e ovviamente in quella di Prongs) li amo alla follia!! Willy soprattutto…tessoro di mammina tua…ehm…si…* Pad cerca di ricomporsi, mentre lascia andare i povero Willy in un atroce stato confusionale…* dicevamo…oh, si!!! Bhè…Ron…mi sembrava il tipo giusto per non prendere bene la notizia di Hermione incinta…aveva già dato qualche accenno agli ultimi capitoli di Accademia…c’era da aspettarselo, dunque…Allora, per continuare le avventure dei gemelli…ti è piaciuta questa nuova creazione? Dai, fammi sapere!! Tanti saluti anche al/alla tuo/a gemello/a!!! ^_^ (siete solo in due, giusto?? Non è che i tuoi hanno avuto un piccolo shock come Ron ed Hermione, vero??)

 

__Ombra__: …ed eccoti qui le crisi insonni che stavi aspettando!!! ^.^ Si…sembra proprio che la tua richiesta scritta nel commento precedente sia stata accolta…anche se questo Missing Moment era già scritto da qualche mese…! Allora, allora…! Dimmi tu! Come ti sembra che se la stiano cavando questi due poveri disperati?? Si…siamo state crudeli (più che Prongs, ci colpo io…!!) E dire che in una vecchia versione fosse previsto solo Willy…in una seconda abbiamo aggiunto anche Bruce, nei panni del fratellino minore pestifero…poi in una terza si era aggiunta Marianne, piccola dolce sorellina nata da probabili errori di calcolo un paio di anni prima dell’entrata ad Hogwarts di Will (e in questo frangente, con queste convinzioni, ho scritto “Papà mi racconti della storia dell’ape e del fiore”)…dopo di che…faccio alla cara Prongs : < E se questi tre fossero gemelli?!> …è seguito un lungo momento di silenzio durante il quale una palla di fieno ha rotolato per la stanza, stile steppa nel far west, e dopo una sonora risata del tipo…MADDAI… abbiamo sul serio messo le manette a Ron ed Hermione…Che siamo crudeli!! Ora voglio proprio sapere che cosa te n’è sembrato…un grosso bacio!!!

 

E io come al solito nei commenti agli altri do anche qualche piccola informazione qua e là…e dovrei pure legarmi le mani e non pigiare troppi tasti sulla tastiera…

 

^___^

 

Vi posto questa storia in una piccola pausa tra una ripetizione e l’altra per la materia che proverò a dare domani…(SALVATEMI!!! LA MIA E’ UNA VERA RICHIESTA DI AIUTO!!!!!!!!!)…

 

Sono davvero in un periodo di esami pienissimo…ne ho fatti già due (uno proprio stamane) e oltre quello di domani mattina ne ho un altro giovedì…

 

Quindi…visto che sono sotto stresssssssssssss…se volete tirarmi su il morale…mi lasciate un commentino picciolo picciolo?

 

Sappiate che io vi voglio bene!!!!

 

Dunque…prima di chiudere…l’appuntamento è per la settimana prossima, sempre tra domenica e lunedì e vedremo i nostri piccoletti sottoposti a un test per valutare la loro magia…firmata da Prongs, tutto per voi un nuovo Missing Moment “Examination Day!!

 

*No…basta esami…pietà…T__T *

 

Dopo questo dovremmo essere pronti a partire col sequel!!!!!

 

Quindi state pronti…e se non vi siete aggiornati fatelo!!!

 

Un grossissimo saluto a tutti!!!

 

E a presto!!!

 

Vostra devotissima Padfoot

 

 

 

 

 

P.S. Qui sotto c’è il famoso strepitosissimo link…

 

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V

 

Daaaaaaiiiiiiiii…non vi intriga nemmeno un pochino??  ^_____^

 

 

  
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