17/11/2009
3 recensioniSi ripeteva sei serate alla settimana, sei concerti con l'unica pausa di un giorno ogni santa notte, il trucco, le acconciature, i vestiti e le scarpe che ogni volta dovevano stupire, catturare il pubblico, diventare un must della moda.
Era stancante, lo riconosceva.
Ma lei sembrava non sentire mai la fatica, sapeva ripagare due ore di urla e applausi dei suoi fan, con splendidi sorrisi e mai neanche una lamentela.
Lei era...Fantastica, semplicemente fantastica. Con quei suoi occhioni marroni che sapevano di cioccolata, di caramello e di altre cose buone, incantava chiunque con quegli occhioni da cerbiatta.
Per non parlare dei capelli, rossi e corti che di solito allungava con qualche ciocca per farsi fare una lunga coda di cavallo, elegante e boccolosa.
Ma lui la preferiva al naturale, con il taglio corto e sbarazzino.
E poi si vestiva sempre di nero, lei. Raso e pizzo erano all'ordine del giorno per lei, non appariva mai ordinaria.
Lo ribadiva, era fantastica e adorabile.
E finalmente, dopo la folle corsa scappando da paparazzi e fan accaniti, la macchina che li avrebbe portati a casa.
Casa...Non ci stava mai molto Nami, più che altro quando cantava a Tokyo, quando aveva tappe in altre città, gli alberghi a cinque stelle erano la sua casa.
Sua...E di Zoro, ovviamente.
Ma chi erano Zoro e Nami?
Beh, se non conoscevi Nami, la più grande idol giapponese del momento, o eri un vecchio attaccato alle tradizioni, o eri uno completamente fuori dal mondo.
Era praticamente impossibile non conoscerla. Impazzava nei negozi con i suoi cd e prodotti firmati da lei, stava in ogni cartello luminoso del centro della città, le sue canzoni erano diffuse ovunque fra locali, negozi e centri commerciali.
Per non parlare dei concerti e delle ospitate in tv...Era l'idolo di tuti i ragazzi.
Con quella voce fresca e melodiosa, le sue canzoni rimanevano in testa grazie a quella voce.
E Zoro?
Zoro era un semplice ragazzo di 25 anni, esperto in difesa personale e armi di qualunque genere. Era la sua guardia del corpo, il suo angelo custode, come lo chiamava lei.
Lui era la sua ombra, la seguiva ovunque, negli studi televisivi, dietro le quinte dei palchi, al di là del vetro dello studio di registrazione.
Non mancava mai un appuntamento, ovviamente.
E lei lo adorava.
Your guardian angel
Si chiuse la porta dietro di sè, solo dopo aver dato un'ultima occhiata in giro. Era sempre così attento e scrupoloso Zoro. Non ammetteva rischi, non se Nami poteva avere problemi.
Nami invece si gettò sul divano, dopo essersi levata quei trampoli lucidi e neri, dannatamete scomodi ma per cui le sue fan impazzivano. Era stanca, quella serata era stata logorante, ma lei aveva continuato a cantare instancabile, malgrado fosse quasi senza fiato.
-Ti faccio una tisana?-Le chiese Zoro, avvicinandosi al bracciolo del divano sul quale era appoggiata Nami.
Lei alzò stancamente lo sguardo verso di lui, e gli sorrise, aveva sempre la voglia di sorridergli.
-Si, grazie.-Gli prese una mano che aveva a penzoloni lungo i fianchi. Ma lui si imbarazzò e lasciò la presa, sentendo la mancanza subito dopo, di quella pelle bianca e liscia.
-Eddai Nami!!-
-Ma perchè ti imbarazzi così?-La risata di Nami, riempì l'appartamento. Dio, quanto lo adorava.
Gli aveva detto di amarlo un sacco di volte, ma lui aveva sempre cambiato discorso, come se stessero parlando di cucina.
Lui era così tremendamente ligio al suo dovere...Pensava che se avesse ceduto all'amore di Nami, non sarebbe riuscito a proteggerla a mente lucida.
Che scemenza...
Però Nami non demordeva. Continuava a provocarlo.
-Non sono imbarazzato!!-Le urlò Zoro dalla cucina.
Faceva sempre così...
Nami si levò la gonna vaporosa composta da decine di strati di raso nero e viola scurissimo, rimase così in mutandine e corsetto nero.
-Scusa, non potresti metterti qualcosa?!-Zoro esplose, quando tornò dalla cucina e vide Nami mezza nuda.
Ehy, va bene mantenere le distanze...Ma lei era così dannatamente bella che...
Era frustrante.
-Sono in casa mia, vado in giro come mi pare!-Lo sfottè lei, facendogli la linguaccia.
-Si ma così è esagerato...-Zoro si buttò sul divano, stanco quanto la sua piccola idol. Beh, in effetti lei aveva solo 20 anni, ai suoi occhi era prorpio piccola. Una cosina da difendere da ogni male.
Nami si distese sul divano, fregandosene che la sua guardia del corpo fosse seduto anche lei lì, infatti con molta nonchalance, disetse le sue lunghe e morbide gambe, sopra di lui.
-Comoda, comoda.-Disse sarcastico lui, mettendo le mani sulle gambe di lei.
-Dov'è la mia tisana, schiavetto?-
-Non sono il tuo schiavo!-
-Oh si che lo sei, ti occupi tu di me no?-Lei alzò una gamba, solleticandogli un orecchio con il piede.
-Questo fa di me il tuo schiavo?-Lui allontanò il piede, scocciato.
-Si. Sei mio.-
Restarono qualche minuto a guardarsi, vivevano parecchi momenti così loro due. Benchè Zoro non volesse prendere impegni...Ormai era inguaiato.
Lui era suo.
Così come lei era sua. Per questo strappava in mille pezzi, quei dannati rotocalchi che attribuivano alla sua Nami, flirt con altri cantanti in voga come lei.
Come quell'Ace che cantava in quel gruppo...I Fire non si ricordava cosa...Quanto non lo sopportava quello.
-Comunque la tisana sta sul fuoco, vado a vedere a che punt...-Fece per alzarsi, ma Nami si sollevò, fermandolo.
-Aspetta no!-
Zoro la guardò stranito.
-Resta dai, fregatene della tisana. Non ho mal di gola stasera!-
-Sicura? Non ci metto niente ad andare a vedere...-
-Sicura. Resta con me!-
E che poteva fare lui, se non eseguire ciecamente ciò che lei gli chiedeva? Non poteva farci niente, lei lo possedeva.
-Zoro...Sono stanca!-Gli rivelò Nami, dopo essersi stretta a lui.
--Vuoi smettere di cantare? Ne abbiamo parlato Nami...Puoi smettere quando vuoi...-
Era sempre così comprensivo lui. Probabilmente se lei gli avesse chiesto di entrare bella legione straniera per cambiare vita, lui avrebbe dato il suo consenso.
-No! Non voglio smettere di cantare...Però penso che mi prenderò una pausa. Ti va di venire in vacanza con me? Andremo in Italia, in Francia, dove vuoi!! Saremo come una coppietta qualsiasi!-
-Nami...-
-Oh ti prego!! Lo so che mi ami! Basta con stupidi discorsi sulla tua mente lucida...-Nami gli si mise sopra a cavalcioni, prendendo ad acarezzargli il viso con entrambe le mani.
-Dimmi che mi ami...Avanti...-Lo pregò lei, sempre carezzandolo.
-Io...Nami per favore...-
-Dillo Zoro...Dillo che mi ami...-
Udirono il fischio della teiera provenire dalla cucina, probabilmente quell'acqua sarebbe evaporata, perchè non avevano intenzione di rompere quel momento.
Quel magico momento, che forse avrebbe cambiato tutto...
-Io...Ti amo Nami...-
Questo le bastò.
Questo le bastò, ripagandola di tutte le lacrime versate per lui.
Questo le bastò per baciare Zoro. Delicata, senza staccare le mani da quello splendido viso, che dimorava nei suoi sogni da anni.
-Resta sempre con me, Zoro...-Gli sussurrò Nami all'orecchio.
-Sempre, Nami.-
"Sarò il tuo angelo custode per sempre..."
L'altro giorno mentre la mia amica veniva amabilemente interrogata in filosofia, io dormicchiavo mentre ascoltavo l'mp3 di un mio compagno. E toh! Una canzone che si intitolava "Your guardian angel"! Ho pensato subito di scriverci una fic, anche se quando me la stavo immaginando non era nè AU nè tanto meno parlava di idol xD
Beh spero che vi piaccia o quantomeno vi incuriosisca un po' xD
A presto!
Hime^^