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Autore: gloria85    18/11/2009    0 recensioni
È quasi assurdo come a distanza di tanti anni le situazioni si ripropongono e le persone reagiscono sempre allo stesso modo. Star male di cuore credo che capiti a tutti. Prima o poi ognuno di noi è soggetto a quel tumulto che ti assorbe intere giornate. Quello che mi stupisce però, è come la famigliarità di questo dolore ti faccia rendere conto di quale persona sei.
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È quasi assurdo come a distanza di tanti anni le situazioni si ripropongono e le persone reagiscono sempre allo stesso modo.

Star male di cuore credo che capiti a tutti.

Prima o poi ognuno di noi è soggetto a quel tumulto che ti assorbe intere giornate.

Quello che mi stupisce però, è come la famigliarità di questo dolore ti faccia rendere conto di quale persona sei.

Ti chiudi in te stessa.

Ogni battito che il tuo cuore fa, rappresenta per te una sofferenza, un formicolio unico all’interno del petto che ti fa sentire viva.

Ti sembra di esser tornata adolescente di colpo.

Ascolti inconsciamente le stesse canzoni. Neanche lo stesso genere, proprio gli stessi brani che hanno accompagnato le tue infinite notti insonni.

Scrivi.

Sempre, di ogni cosa, e in qualunque modo riesci, ma scrivi.

È come se sentire la penna graffiare sul foglio o i tasti battere veloci sotto le tue dita, ti faccia stare meglio.

Parole sconnesse, che domani avrai già dimenticato o sostituito con delle nuove, ma non puoi fare a meno di farle uscire dalla tua testa.

Non ci starebbero tutte altrimenti e di perderle ancora non te la senti.

Fai dei respiri lunghi, profondi, giusto per sentire che l’aria circola ancora nel tuo corpo e poi torni in apnea, convinta che respirare non ti serva.

Fa solo male.

Sola.

Questo vuoi per le tue giornate.

Sentire il silenzio attorno a te.

Quello stesso silenzio che non hai mai interpretato come vuoto. Per te è come una nebbia densa, spessa, talmente fitta che fatichi a uscirne e che ti fa fischiare le orecchie da tanto nero c’è attorno a te in quei momenti.

L’unica cosa che vuoi fare è pensare, ricordare, immaginare, rivivere.

Tutto ogni singola cosa che la mente ti ripresenta.

Rivivere ogni linea di pensiero finché non fa male, finché non senti che ti brucia e a quel punto ricominciare da capo con un'altra.

Non ci stai bene in questa situazione, ma ti è familiare.

Terribilmente e dolorosamente familiare ed è per questo che la preferisci a qualunque altro sentimento.

Hai imparato a vivere in questa situazione e staccartene è un po’ come smettere di respirare.
  
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