La mente degli uomini è a dir poco eccezionale. La mia mente è eccezionale. E dico la mia mente perchè non sono nella vostra, quindi non posso giudicare. Sono assessionata da qualcosa, un po' come tutti, ossessionata da un gesto, da un atto estremo che mi tormenta, a cui vorrei e non vorrei unirmi e avvicinarmi.
Il suicidio.
Il momento culminante della vita di un uomo, il momento in cui decede che è giunto il momento di mettere fine all'agonia della vita.
Lascirasi morire in una vasca da bagno piena di ghiaccio per una morte lente e indolore, usare la cara e vecchia corda per poter vivere quell'attimo di terrore che pervado la mente quando il collo fa cric, prederne consapevolezza aspettando con ansia il treno delle 12.21 linea Torino-Genova seduto sui binari, lanciarsi da un palazzo per poter assaporare il vuoto, recidersi le vene e ascoltare il dolore pungente provenire da quelle ferite, ingoiare varechina, buttare il phon nell'acqua della vasca, cospargersi benzina e darsi fuoco, prendere una rivoltella e SPARARE
BANG!
Ecco cosa vorrei. Morire per mano mia. Prendere l'arma e tagliare, ferire, inpiaccare, uccidere me stessa.
Non lo faccio.
Non è paura, non sono una vigliacca, ne sono capace, che nessuno mi sfidi. Non lo faccio perchè è un gesto estremo e come tale ha delle conseguenze. E non sono piacevoli.
Non per il morto, no, il morto non ne può nulla, non più. Ma per tutti gli altri. Tutti gli altri si sentiranno in colpa, si faranno problemi, si sentiranno traditi, delusi, esclusi, disperati, inermi, impotenti, viliacchi, finiranno per farsi del male.
E quel dolore lo avrebbe provocato un morto.
Quindi nonostante la mia ossessione non la seguo fino in fondo. Ne parlo alla nausea, assillo i miei amici, pretendo ascolto quando ne parlo. E infine ne scrivo.
E' per questo che dico di avere una mente straordinaria. Ci penso per non farlo. Così semplice.