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Autore: Stray cat Eyes     20/11/2009    8 recensioni
Dove ciascuno ammette i propri difetti.
Dove (per) ciascuno (diviene un po' meno difficile) ammette(re) i propri difetti.
Dove ciascuno è consapevole di possedere dei difetti, ma farà finta di niente.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ebbene, dopo tanto rimuginare, vi presento quella che sarà l’ultima parte della so-called-Raccolta.
In origine avrebbero dovuto esserne cinque, ma poi qualcosa è cambiato per la strada e... ecco due piccole note che vi invito a leggere.

Punto uno: a differenza degli altri capitoli/spezzoni-di-oneshot, questo è narrato (in parte) al passato, senza una ragione precisa; è semplicemente venuto fuori così. ^^
Punto due: più che sul comico, verte sull’introspettivo; diciamo che ho cercato di scavare un po’ (ma proprio poco) nel cuore dei protagonisti, che, come tutti gli altri, hanno luci ed ombre, attimi di serenità e preoccupazioni.
So che non sono fatti per le sdolcinatezze, ragion per cui ho cercato di usare le parole con moderazione.
Però so anche che, cinquant’anni dopo, non possono essere identici in tutto e per tutto a quand’erano ragazzi.

In conclusione, qualora il risultato finale dovesse risultarvi troppo lontano dalla verosimiglianza, non esitate a dirmelo. Consigli e critiche costruttive non possono fare altro che aiutarmi a migliorare. ^^




Questa è per chi, dopo le prime tre parti, si è chiesto che cosa diavolo ci facesse il Romantico fra i generi dell’introduzione.








Flawless


[Sera - Parte tre]






(Le discussioni più improbabili saltano fuori nei momenti più improbabili.)



“Se c’è una cosa di cui sono felice, è che la maledizione non fosse trasmissibile.”
Il crepuscolo carezzava il tetto del dojou, la brezza era gentile e il viso di suo marito non era mai stato tanto serio.
Mai tanto pacifico, quieto, sereno.
Akane sorrise, l’espressione addolcita e il vassoio posato elegantemente sulle ginocchia.
L’eleganza è un’arte che t’insegna la vecchiaia, soleva pensare, ricordando la goffaggine che sempre l’aveva caratterizzata, quando le ossa sono stanche e non riesci a muoverti per bene, e tutti ti dicono ‘Ma che bel portamento, signora’. Ignorano quanto sia difficile.
Così anche la capacità di esprimere i propri sentimenti.
“Se... se i ragazzi fossero nati come me... non me lo sarei mai perdonato.”
Amarezza in tarda età, sorrise intimamente lei.
“Ranma.” Sussurrò, posando una mano su quella dell’uomo. “È andato tutto bene.”
Lui sospirò, non del tutto rincuorato.
“E poi...” Aggiunse Akane un momento dopo, “se pure così fosse stato... io li avrei amati comunque, come li ho amati per tutta la vita, e forse anche di più.” Asserì, quella sua determinazione che ardeva in fondo agli occhi scuri anche dopo tanti anni.
Lui la scrutò per un lungo istante, carpendo quel sottile messaggio nascosto fra le righe; poi, la mano che lei gli aveva preso si sollevò, ribaltando le posizioni.
“Sì. Lo so.” Bisbigliò, sorridendo, lo sguardo perso nel cielo che andava macchiandosi d’un arancio roseo.

Un lieve sospiro si sollevò verso le soffici nubi di cotone, accompagnato dai saltelli allegri di una nuova carpa nel laghetto in giardino.

“Chiama, va’.” Esordì Akane. “Ordina anche per me.”
Ranma tacque, sorpreso. Cinquant’anni prima non se lo sarebbe lasciato ripetere due volte, ma...
“Ah... no, no, ci ho ripensato.”
... ora, il cucchiaio era già sparito nella sua bocca.



***


L’uomo seduto nella veranda sorride, incerto.
“All’improvviso mi sembra tutto strano. Voglio dire... essere arrivato fin qui, dover tirare le somme di una vita intera...”
“Guarda che ci restano ancora un bel po’ di anni da vivere,” lo interrompe, indispettita, la moglie.
“Lo sai? La cosa che mi sorprende di più,” prosegue lui, come se non l’avesse sentita, “è che in cinquant’anni non sei cambiata di una virgola.”
La luce del vespro par quasi tremare per lei, quando la donna ha come il sentore che lui stia per pronunciare quelle famose parole proprio adesso, dopo averle negate per tanti anni.
“Quello che intendo è... Possibile che la tua cucina faccia ancora così schif-”
“Zitto e mangia!”





{Flawless}






*

Prima che me lo chiediate: no, non so se effettivamente è possibile che le maledizioni “contratte” a Jusenkyo siano trasmesse alla propria progenie. Diciamo che ho tentato. XD

Poi... sì, ritengo che Ranma potrebbe pensare davvero una cosa del genere, perché malgrado abbia imparato, nel tempo, non solo a convivere con la maledizione, ma anche a sfruttarla, questa resta pur sempre una sorta di “onta” per l’orgoglio di un uomo. Senza contare che, nell’eventualità, sono certa che si sarebbe sentito alquanto in colpa.

Ma lasciamo stare queste faccende un po’ angst, via, e veniamo a noi. XD


apple92, non preoccuparti per le recensioni: ciò che conta è che la storia ti sia gradita. *__*
Sono felice che ti sia piaciuta la figura della vecchia, a proposito. XD (E per il link a “Three days to say I love you”, figurati - dovere. ^^)

Luluchan, sono ufficialmente in debito con te. XD
Grazie per avermi definita un genio, ma io ci andrei piano con certi paroloni - anche se, urca, ovviamente mi fanno piacere. *__*

Uh... sapevo di stare tralasciando qualche altro dettaglio importante. Tiger eyes, suppongo di essermi giocata l’unica carta jolly, sia nello scorso capitolo che in questo. XD
Ti ringrazio davvero per avermi fatto notare questa grossa “svista”, che per la mia salute mentale fingeremo sia una licenza poetica: naturalmente, avrei dovuto pensare di più e meglio allo stato dei personaggi, che difficilmente avrebbe permesso a Ranma di cadere così. La prossima volta presterò una maggior attenzione a certi particolari, che in fin dei conti tanto “piccoli” non sono. ^^
A mia discolpa posso solo dire che, nel tentativo di descrivere i protagonisti in una veste più umana, per così dire, mi sono lasciata prendere un po’ troppo la mano. Spero comunque di risentirti! ^^

Ilarietta_chan, credo che il capitolo qui presente abbia risposto alla tua domanda: sì, Ranma e Akane hanno avuto dei figli. Non ho specificato nulla su di loro perché volevo concentrarmi sui due protagonisti, però. ^^
E, oh, sì, sono proprio due vecchietti adorabili. *__* (XD)


In conclusione, grazie infinite a tutti per le recensioni: insieme alla fantasia, sono il cibo di cui si nutrono i fan-writers, perciò di nuovo - Grazie mille!
Alla prossima! ^^




[In ultimo... Quali saranno le “ultime parole famose”?
Mi spiace deludere i più romantici, che avranno forse pensato ad un dolce I love you, ma io miravo a ben altro. Ovvero... Ranma-caro è sempre stato particolarmente restio ad ammettere che Akane non è affatto meno carina delle altre fidanzate, sebbene qui e là gli sia sfuggita qualche parolina un po’ compromettente. XD
Ecco, è a questo che pensavo.
Perdonate. ^^]


  
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