Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |      
Autore: BLOODYserenity    21/11/2009    2 recensioni
E' risaputo che la morte arriva per tutti.
E' risaputo che dopo la morte, l'anima della persona lascia questo mondo per sempre.
E' risaputo che non si può scappare da essa.
Mettiamo caso che, però, non tutti muoiano. Poniamo caso che esistano esseri, capaci di rimanere immutati, eternamente giovani e bellissimi.
La leggenda vuole che queste creature vengano chiamate col nome di “vampiri”. Secondo questa stessa leggenda, per rimanere vivi e tali, i vampiri hanno bisogno di bere sangue. Non sangue qualsiasi, ma sangue umano. Facendo ciò, succhiano via, non solo la linfa vitale al mal capitato, ma anche la sua anima, trasformandolo in una creatura senza vita. Spesso, prima di colpire, tormentano le loro prede con sogni o incubi in cui preannunciano il loro arrivo.
A quel tempo, tutti credevano a questa leggenda.
A quel tempo, tutti avevano paura di questa leggenda.
A quel tempo, la morte per mano di un vampiro era destinata solo a persone immorali.
Genere: Sovrannaturale, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E' risaputo che la morte arriva per tutti.
E' risaputo che dopo la morte, l'anima della persona lascia questo mondo per sempre.
E' risaputo che non si può scappare da essa.
Mettiamo caso che, però, non tutti muoiano. Poniamo caso che esistano esseri, capaci di rimanere immutati, eternamente giovani e bellissimi.
La leggenda vuole che queste creature vengano chiamate col nome di “vampiri”. Secondo questa stessa leggenda, per rimanere vivi e tali, i vampiri hanno bisogno di bere sangue. Non sangue qualsiasi, ma sangue umano. Facendo ciò, succhiano via, non solo la linfa vitale al mal capitato, ma anche la sua anima, trasformandolo in una creatura senza vita. Spesso, prima di colpire, tormentano le loro prede con sogni o incubi in cui preannunciano il loro arrivo.
A quel tempo, tutti credevano a questa leggenda.
A quel tempo, tutti avevano paura di questa leggenda.
A quel tempo, la morte per mano di un vampiro era destinata solo a persone immorali.



Londra, quel tempo.


Il suo nome era Lord Robert Butterfly II. Era l'unico discendente di una nobile e antichissima casata. Era anche l'unico sopravvissuto, avendo perso i genitori all'età di sei anni e non avendo né fratelli né sorelle. Cresciuto con il consigliere di famiglia, con i suoi vizi e i suoi difetti, era diventato la sua copia. Alla giovane età di 19 anni, infatti, il conte poteva vantarsi di aver “assaggiato” il fiore di gran parte delle fanciulle della città, di aver partecipato alle migliori feste del regno, di essere il giovane Lord più ricco della contea.
Era bello, nulla da obiettare. Aveva folti e nerissimi capelli sempre in ordine e occhi azzurri, a cui non resisteva alcuna fanciulla o donna.
Quello che nessuno sapeva, è che nell'intimità dei suoi sogni, il Lord era tormentato dall'incubo di una donna bellissima di cui non riusciva a distinguere nitidamente il volto.
Vedeva la giovane fanciulla correva in un prato immenso, pieno di delicati fiori di campo e coloratissime farfalle. Lei lo chiamava, rideva, sorrideva e si faceva desiderare. Ogni notte, però, il sogno giungeva ad un punto: tutto si scuriva e la fanciulla cadeva tra i rovi di rose color sangue e lo invitava a saltare con lei. A quel punto, ogni notte, si svegliava sudato e in preda al terrore.

Era la sera del ballo più importante della stagione. Tutti i nobili erano riuniti in una sala immensa, addobbata per l'occasione. Era tutto perfetto, come al solito.
Alla sua entrata nella sala- adeguatamente addobbata per l'occasione con fiori freschi e gioielli, fornita di cibo e vino e rallegrata da un'orchestra che suonava continuamente musica adatta all'occasione-, si era scatenato un brusio eccitato da parte delle giovani dame e uno infastidito, da parte dei Sir. Sorrise compiaciuto: ovunque andava, era sempre al centro dell'attenzione, nel bene o nel male. L'importante, si diceva, era che la gente parlasse.
Rivolse qualche sorriso malizioso alle presenti, mandando inviti con gli occhi, qualcosa che diceva “Dame, alla mia reggia, dopo la festa. Vi aspetto. Tutte.” Eh già, era solito fare quel genere di cose.
Mentre fantasticava su quale delle presenti potesse essere la prima, venne annunciato il motivo di tanto lusso festoso.
Miei illustrissimi ospiti,- iniziò il padrone di casa- oggi siamo qui per festeggiare l'ingresso in società della mia amatissima nipotina. Giusto oggi, infatti, cade il giorno della sua nascita. E' il suo diciottesimo anno di vita. La mia bambina ormai è adulta.”
Conosceva il conte da quando era bambino: sapeva che molto tempo prima era stato sposato, ma che la moglie era morta a causa di una malattia e che non aveva mai avuto dei figli. Aveva la fama di essere una persona buona e disponibile.
Nessuno in città, però, aveva mai sentito parlare di una nipote, o dei famigliari dell'uomo.
Quindi, Dame and Gentlemen, vi presento Lady Isabelle Rose, l'unica erede della mia nobile e illustre casata.” Fece un cenno della mano nella direzione della grande scalinata. Tutti si girarono per guardare la misteriosa ragazza, compreso Robert.
Rimase spiazzato.
La ragazza che ora scendeva lentamente le scale, era davvero la creatura più bella che avesse mai visto. Aveva dei lunghissimi capelli biondo miele, legati in una particolare acconciatura che, di certo, non seguiva la moda del tempo: una coda alta, con due rose e qualche fiore di campo intrecciati un po' a mo' di fermaglio su un lato. Da questi, partiva un ramo di edera che seguiva tutta la lunghezza dei fili d'oro e dall'altra parte si appoggiava delicatamente alla spalla. Aveva dei magnetici occhi blu e labbra molto rosse e invitanti.
Indossava un abito semplice di seta bianca, con riflessi azzurri che le lasciava scoperte le spalle.
La fascia di tessuto che le copriva il seno, si stringeva in un fiocco, lasciando gran parte della schiena nuda. Il tutto era elegantemente decorato da perle, così come il girocollo che copriva quella che, secondo il conte, era la parte più sensuale di una donna.

La giovane scese gli ultimi gradini sotto l'applauso dei presenti, fece un piccolo inchino e mostrò un sorriso di cortesia, un sorriso magnifico. Fu proprio in quel momento che il conte decise di presentarsi, di conoscere quell'angelo. Si avvicinò a lei, facendosi spazio tra i presenti.
Siete davvero la creatura più leggiadra e delicata che io abbia mai visto.- iniziò baciandole la mano- Sono Lord Robert Butterfly II, onorato di fare la sua conoscenza Lady.”
Le rosse labbra della ragazza si piegarono in un dolce sorriso che, però, aveva qualcosa di malizioso e invitante.
La stessa cosa vale per me, mio Lord.” Ora che la guardava- la ammirava- da vicino, poteva notare che i suoi occhi non erano solo blu: erano del blu cobalto più profondo che avesse mai visto, con delle venature più chiare, color ghiaccio. La sua pelle era chiarissima e senza alcun segno di imperfezione. Sembrava fatta di porcellana. Sì, ne era certo. Quella era davvero la ragazza più bella che avesse mai visto nel regno. Era talmente perfetta da portarlo a pensare che non fosse umana, che fosse un angelo sceso dal cielo per incantare i mortali con la sua bellezza.
Potrei avere l'onore di questo ballo, Lady?”
A suo rischio e pericolo, Lord.” E, chissà perchè, sembrava che non si riferisse affatto alla danza.
Conducendola al centro della sala, non poté fare a meno di inebriarsi del profumo di lei, che si sentiva sempre più chiaramente ad ogni passo. Profumo di rose, di rose rosse. Non era esagerato come quello delle altre donne, si sentiva solo nel momento in cui lei si muoveva o lui si avvicinava. Era qualcosa di delicato, un odore particolare, un odore di cui il conte non avrebbe più potuto fare a meno.
Ballarono tutta la sera, sorridendosi e scambiandosi qualche battuta. Era sicuro che quella non sarebbe stata l'ultima volta. Avrebbe fatto di tutto per rivedere la ragazza e conquistarla, per farla sua.

Anche quella sera il conte sognò la fanciulla del prato di fiori.
Anche quella sera si svegliò in preda al terrore.
L'unica differenza è che quella sera, tutto era sembrato più reale.

Hello (:
Spero che vi sia piaciuto questa sorta di mini capitolo. Come ho appena detto è mini, mi dispiace, ma diciamo che è una sorta di modo per introdurvi alla storia e non spoilerare troppo.
Vi chiedo per cortesia di non lasciare commenti acidi nel caso non vi sia piaciuta, ma sono aperta a tutti i consigli e alle critiche se costruttive, visto che mi servono e fanno piacere.
Detto ciò, se volete, posso postare le due immagini che mi hanno ispirata. Va be' dai vi lascio XD lasciate un commentino se vi va, giusto perchè sappia se vale o no la pena di continuarla.
See ya. <3
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: BLOODYserenity