Parodia
È una notte gelida
nell'Olimpo,ricoperto di ghiaccio e avvolto nella nebbia e il sentiero che
porta alla dimora di Zeus è quasi inagibile. Tuttavia due figure si muovono
nell'oscurità.
"Ahia,idiota! Mi hai
calpestato il piede!"
L'altro sbuffa. "Hai scelto
tu di portarmi con te,e di scegliermi come aiutante,consigliere,tuttofare,balia
dei diavoletti..." Il dio alza gli occhi al cielo.
"Sarò stato sotto l'effetto
dell'alcool" L'altro si ferma,incredulo. "Il dio degli Inferi è alcolizzato!
Questo sì che è uno scoop! E dimmi, ti droghi pure?" chiede con aria
interessata. "No,quello che si droga é Omero. O non mi spiego come abbia
fatto a creare uno come te. Ah,ma quando io sarò al posto di Zeus ti
fulminerò!" L'aiutante ridacchia. "Ma sai,non credo riuscirai a
ucciderlo. Insomma,lui è Zeus! È potente,è il migliore,è un idolo!" Ade si
gira di scatto,inciampando sul ghiaccio. "Ma tu da che parte stai?"
Sibila, infuriato. "Io? Da quella del miglior offerente" Ade
sorride,riprendendo a camminare. "Questa è copiata"
"Copiata?" Il dio ridacchia. "Oh,sì,é una battuta del tipo
cinese in quella commedia sui pirati. L'altro giorno i diavoletti ne hanno
rappresentato una versione macabra. Molto bello,molto Burtoniano"
L'altro saltella evitando gli ostacoli. "Una voce fuori campo mi dice che
Burton non esiste ancora,Ade" L'altro alza le spalle. "Beh,quando io
sarò Zeus lo creerò" "Ecco,a proposito,come farai ad entrare?
Insomma,mica puoi urlare ZEUS APRI!" Un rumore secco li fa sobbalzare.
"Ma chi diavolo è a quest'ora?" borbotta una voce inconfondibile.
"Io. Ti. Fulmino!" ringhia Ade un attimo prima di scappare e
scivolare sul ghiaccio, mentre Zeus compare davanti a lui.
Note autrice:
No,non è normale.
Sì,è senza senso.
E non fa ridere.
Però mi è uscita così.