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Autore: _coffee    21/11/2009    1 recensioni
mia prima fan fiction scritta nel lontano 2008 xD siamo verso la metà del settimo libro di harry potter, nel momento in cui ron si allontana da harry ed hermione durante la loro "missione" xD contro voldemort. ora potete vomitare e maledirmi per aver rovinato un capolavoro della Rowling. be, spero che vi sia piaciuta, cosa improbabile, e spero di postare al più presto il secondo capitolo. abbiate pietàà ç_ç
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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[Hermione]
Le lacrime solcavano il viso di Hermione Granger quella notte, la notte più fredda che aveva mai vissuto. Con quel viaggio, così sconsiderato e terribilmente pericoloso, aveva perso la cognizione del tempo, non sapeva se era inverno o se era estate, sapeva solo che quel freddo non era dovuto al clima esterno, ma era dovuto al vuoto che regnava dentro di lei. Come aveva fatto a innamorarsi di quello stupido di Ron? Era da anni che soffriva per lui, ora temeva di perderlo, chissà dov’era, sperduto in quella foresta, solo, senza di lei. Le lacrime erano calde e non davano segno di fermarsi, niente e nessuno avrebbe potuto lenire quel dolore, nessuno avrebbe potuto impedire ai ricordi dei tempi felici di riaffiorare, nessuno sarebbe riuscito a farla smettere di piangere quella notte. Nemmeno le parole di Harry, che cercava in tutti i modi di consolarla. Era terribile pensare al volto di Ron, ancora vivido e impresso nella sua mente, e sapere che proprio in quell’istante poteva essere morto, lui, il solo che le aveva rapito il cuore, aveva rapito il cuore alla razionale e fredda Hermione Granger. Chiuse gli occhi, come per tenere dentro di sé quel dolore. “Tornerà, tornerà”, pensò, ma sapeva in cuor suo che stava mentendo a sé stessa.
[Ron]
Il respiro era affannato e irregolare. Le gambe si muovevano ormai da sole, meccanicamente. Doveva fermarsi, lo sapeva, ma quella corsa era l’unica cosa che riusciva a tenerlo lontano da quegli ultimi istanti, quella sua piccola lite, la malsana idea di andarsene, l’errore più grande della sua vita. Aveva lasciato tutto, il suo migliore amico, il suo amore, l’amore di una vita, che presto visto le circostanze si sarebbe spenta, la sua vita era in bilico. Ora correva senza una meta, sotto la pioggia, con l’unico desiderio di accasciarsi al suolo e dormire finché tutto non si sarebbe lentamente spento, anche i ricordi, i rimpianti che lo tormentavano. Aveva lasciato Hermione. Al solo pensare a quel nome, al solo immaginare il suo volto, sorridente fino a solo qualche ora fa, straziato dal dolore una lacrima gli solcò il viso. Pensare a quanto era stato stupido tempo prima a lasciare andare Hermione, a non confessare ciò che provava, e ora l’aveva persa per sempre. Per un solo istante vide nella sua mente Hermione, felice, con qualcun altro, in un futuro lontano, dove tutto quel casino che aveva causato Voldemort era già finito, dimenticato, e lui aveva perso tutto, sprecato le sue occasioni. Ron si fermò di colpo. Doveva tornare e dirle tutto. Si voltò indietro e partì, più forte di prima, verso la tenda, di cui ormai aveva perso ogni traccia.
  
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