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Autore: Rima_Brandon    22/11/2009    0 recensioni
Questa è la storia di cosa sarebbe potuto succedere se Alice non si fosse accontentata delle informazioni della videocassetta datale da bella verso la fine di twilight ma si fosse decisa ad andare fino in fondo, alla ricerca delle sue radici, alla ricerca della verità...
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Manny era fermo, immobile davanti ai miei occhi, era una statua di marmo e aveva la testa girata verso l’interno del bosco per evitare di vedere la scena che, immaginavo, poteva essere più dolorosa per lui. Me e Jasper felici insieme.

Feci un passo nella sua direzione ma lui velocemente fece un passo indietro, aveva lo sguardo fisso sugli alberi, ma non sembrava stesse guardando nulla, forse il vuoto, forse troppi ricordi.

Allungai una mano verso di lui e quando stavo per toccarlo con un gesto velocissimo mi allontanò la mano.

Quando riabbassò il braccio la sua mano era chiusa a pugno, le sue nocche già bianche erano diventate quasi livide.

Da dietro sentivo lo sguardo di Jasper perforarmi la schiena, doveva capire che in quel momento stavo soffrendo per Manny e quindi era triste e preoccupato per me. Lo conoscevo.

Abbassai gli occhi per prendere coraggio, in fondo quello era sempre stato il mio obbiettivo, non era colpa mia se lui stava così male, non poteva pretendere niente da me!

E con quella piccola bugia nel cuore rialzai gli occhi e lo fissai.

Bene, ero più che determinata a dirgliene quattro, non poteva farmi stare così male solo perché lui mi amava!

Provai ad aprir bocca una volta, ma non ce la feci, il fiato mi rimase bloccato in gola, provai una seconda volta ma stavolta Manny fu più veloce di me e iniziò a parlare.

-sai forse sto sbagliando tutto. Tu non hai colpa, sono io lo sciocco che sta complicando tutto, perché l’amore è un sentimento che nasce dal cuore. Non è colpa tua se non è nato per me…ma se non mi vuoi far soffrire, ti prego, fa l’indifferente ed aiutami ad ignorarti…- finita quella frase mi guardò dritto negli occhi.

Nei suoi potevo vedere solo dolore e quella vista mi fece perdere tutta la mia determinazione. Mannaggia a Manny!

I miei occhi iniziarono a formicolare e li sentivo sempre più strani.

-manny…- sussurrai e strinsi i pugni cercando di trattenere i singhiozzi ormai prossimi.

Era stupefacente come in così poco tempo mi ero riuscita ad affezionare a quell’uomo.

Chiusi gli occhi stringendoli il più possibile, non che mi fosse servito a molto visto che dai miei occhi non poteva scendere nessuna lacrima ma almeno riuscivo a reprimere meglio la mia tristezza.

Proprio in quel momento sentii due braccia stringermi forte e mi ritrovai appoggiata al petto del mio migliore amico.

Subito mi strinsi contro di lui singhiozzando come un’ossessa e stringendo le sue spalle forti a cui arrivavo appena.

Sentii Jasper allontanarsi per lasciarci un attimo di intimità.

Lui non parlava, restava soltanto così abbracciato a me aspettando che mi fossi calmata.

Quando finalmente riuscii a riprendere padronanza del mio corpo mi allontanai leggermente da lui per poterlo guardare negli occhi.

Ora non sembravano più quelli che avevo visto pochi attimi prima perchè, anche se tristi, mi sorridevano.

-manny, mi dispiace per quello che ti sto facendo passare, e mi dispiacerebbe continuare ad essere presente nei tuoi pensieri perché so che io non ti potrò mai dare quello che tu vuoi…- dissi questa frase tutta d’un fiato ed ero convinta che le parole che gli avevo detto anche se si sarebbero andate a conficcare come degli spilli nel suo cuore erano necessarie.

Lui non si scompose di un minimo, l’unica cosa che fece fu sospirare e abbassare la testa scuotendola.

-no, no Mary ti prego, non mi dire queste cose. So benissimo che tu non potrai mai essere mia perché sei solo di Jasper ormai, ma non dire mai che ti dispiace essere nei miei pensieri perché sono i pensieri più belli che ho! E non ti preoccupare perché se ritornerai alla mente quando non sarò qui basterà pensare che non ci sei, che sto soffrendo inutilmente, perché so, io so che non tornerai…- e mi sorrise dolcemente.

Era inutile tutto con Manny sembrava diventare facile, non mi rendevo conto che se fossi tornata nei suoi pensieri gli avrei fatto solo male e che sarebbe stato quasi insopportabile per lui pensare che io non c’ero.

In quel momento riuscivo solo a vedere l’amore che lui provava per me e le pene che aveva deciso di accettare.

Lo riabbracciai stringendolo forte.

Lui si appoggiò con la guancia sui miei capelli.

-mary mi raccomando, sii felice… anche se lontano, perché i tuoi sorrisi diventano i battiti del mio cuore- e mi baciò la testa.

Restammo così a lungo sperando di ritardare il fatidico momento consapevoli che nulla sarebbe arrivato a cambiare la situazione.
  
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