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Autore: NaruYondaime    22/11/2009    6 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se un Angelo e un Demone s'incontrassero tra il Paradiso e l'Inferno?
Spieghiamo le ali e scopriamolo insieme.
N.B.-> Non è come le altre fanfic di questo genere. E' molto diversa.
P.S.-> Grazie infinite a tutti quelli che hanno aderito al sondaggio!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L’inferno non esiste, è soltanto la parte più oscura del paradiso.

NaruYondaime

 

 

 

 

 

 

Buio.

Lì è solo buio.

I suoi occhi di uno strano azzurro non hanno mai visto la luce.

Ma ora basta.

Avrebbe reagito.

Non avrebbe più brancolato lì.

Spalancò le grandi ali con un fruscio.

Avrebbe volato lontano da lì, ovunque ci fosse un po’ di quell’agognata luce.

Luce.

Troppa, troppa luce.

Quanto avrebbe voluto che i suoi occhi neri vedessero un po’ di oscurità.

Nonostante vivesse da vent’anni in quella luce, non riusciva ancora ad abituarsi.

I suoi occhi erano stanchi, non riuscivano a resistere oltre.

Non appena li chiudeva, gli bruciavano come se al loro posto vi fosse il fuoco.

Aveva deciso.

Avrebbe sfidato anche l’Altissimo pur di avere almeno un po’ di sollievo.

Volava da tempo, ormai.

Non sapeva dove dirigersi.

Quel buoi e quel silenzio che stordisce continuava a circondarlo, impedendogli di scorgere anche un tenue bagliore di luce.

Si fermò di colpo.

Se le dicerie erano vere, allora doveva volare derso l’alto, non in avanti.

Decise che l’avrebbe fatto.

Sì, ma dov’era “l’alto”?

Prese una direzione.

Avrebbe cercato per l’eternità, se fosse necessario.

Che stanchezza…

Ma perché doveva volare?

Chiuse le ali e si lanciò in una picchiata migliore perfino di un’aquila.

A pochi metri dal suolo, riaprì le grandi ali planando così per alcuni metri.

Quando fu abbastanza vicino, puntò i piedi a terra chiudendo le ali bianche.

In effetti, lui non sapeva di che colore fossero, ma visto che la luce era talmente forte, non riusciva a scorgere da un palmo dal naso e perciò aveva tirato ad indovinare il colore delle proprie ali.

Allora come facevano, gli angeli come lui, a sapere dov’era il terreno, dove l’acqua e dove gli altri angeli per evitare di scontrarsi, cadere in acqua durante una picchiata o a terra lunghi distesi?

Molto semplice: tutto ciò in realtà non esisteva;gli angeli vivevano nel mondo che immaginavano.

Per esempio: dove per lui era terra, per altri era acqua o, addirittura, cielo.

Beh, aveva fantasticato abbastanza sulla “realtà” che lo circondava.

Era ora di proseguire.

Ma quanto ci voleva per scorgere un po’ di luce?!

Volava da troppo, ormai!

Per quanto immaginasse un posto con l’assenza di luce, questo non appariva mai!

Sarà come diceva il filosofo Cusano?

Non posso immaginare un luogo buio perché non conosco il concetto di buio?

Mmm…

Possibile…

Possibile anche il fatto che i famosi cancelli del Paradiso non si vedevano, ma sarà perché non li ha mai visti?

Finalmente!

I suoi sforzi sono stati premiati!

C’era un puntino bianco!

Era piccolo, certo, ma c’era!

Una nebbiolina dette sollievo ai suoi poveri occhi stanchi della continua e sempre accecante luce.

Ciò voleva dire che forse si stava avvicinando sempre di più?

Una lvoce senza tono, senza volume, gli rimbombò nelle orecchie.

Non andare…

< Cosa? Perché? >

Potresti pentirtene…

< Chi sei? >

Sono colui che nelle sue mani ha il controllo di questo regno…

Nonostante non avessero voce, quelle parole erano ben chiare nella sua mente.

Non gli importava, avrebbe proseguito.

Una lvoce senza tono, senza volume, gli rimbombò nelle orecchie.

Non andare…

< … >

Non andare…

< Invece andrò. >

Te ne pentiresti…

< Chi sei? >

Il Tuo Dio…

< Perché non dovrei proseguire? >

Gli angeli non possono andare all’Inferno… Lucifero ti renderebbe uno di loro e tu ti macchieresti di Alto Tradimento… per che cosa? Per “riposare gli occhi”. Stai facendo un grosso errore, Sasuke… un grossissimo errore…

Detto ciò, la voce tacque.

La luce diventava sempre più intensa, almeno per i suoi poveri occhi abituati al perenne oblio di quel luogo, man mano che si avvicinava.

C’era, però, qualcosa che non lo convinceva.

Sì, ma cosa?

C’era qualcosa che non andava…

Perché il buio non era buio?

Cioè…

Perché il bianco era diventato grigio e non nero?

Che stava succedendo?

E quello?

Che cos’era quel puntino nero?

Sembrava…

Volava ormai da troppo tempo e la luce non ne voleva sapere di diventare bianca.

C’era quel tremendo grigio che gli facenva venire mal di testa.

Perché continuava ad esserci quel fastidioso colore?

E quello?

Cos’era quel puntino bianco?

Era forse…?

Non c’erano dubbi!

Quello laggiù era un angelo!

Ma perché volava nella direzione opposta?

Finalmente!

Angelo all’orizzonte!

Sperò vivamente che lo scortasse dov’era diretto.

Il grigio si fece sempre più intenso da ambo le parti.

I due angeli si fermarono poggiando i piedi sul terreno invisibile.

< Chi sei? >

< Mi chiamo Sasuke. >

< Sei un angelo? >

< Sì. >

< Puoi portarmi verso il Paradiso? >

< No, non ti ferire gli occhi. >

< Perché no? >

< Te l’ho già spiegato. >

< Ma io voglio ferirmi. >

< … Tu? Chi sei? >

< Mi chiamo Naruto. >

< Sei un demone? >

< Non lo so. >

Il biondo aprì le ali e guardandole sussurrò:

< Non sono un angelo… >

< Le ali da Drago ne sono una prova. >

< E sono… nere? >

< Sì. Le mie sono bianche. >

< Posso vederle? >

Il moro annuì, spalancando le grandi ali piumate.

< Sono… bellissime! >

< Già. Non per vantarmi, ma ho vinto il concorso di Mr. Flying. >

< Cos’è in concorso? > innocenza allo stato puro.

< … >

Dopo un po’…

< Ho avuto un’idea. >

< Che idea? >

< Io voglio un po’ di pace per gli occhi, tu un po’ di luce che ti permetta di distinguere almeno il colore delle ali, no? >

< Beh… sì… >

< Restiamo qui! >

< Cosa?! >

< Sì. Formiamo un Mondo che non sia né troppo buio né troppo luminoso! > era veramente convinto di quello che diceva, lo si leggeva negli occhi: aveva una scintilla di determinazione.

< Ah… > il viso s’illuminò con uno splendido sorriso. < Ci sto! >

 

 

 

Voi due…

Uff, di nuovo la Voce

Che state facendo?

< Stiamo organizzando. >

Cosa?

< Un momento… Lei non ci può sentire? >

Non siete più nel mio Regno. Non siete né in Paradiso né all’Inferno.

< L’inferno non esiste. > disse il biondo ridacchiando sulla parola “Inferno”.

Metti in dubbio il mio potere, Demone?

< L’Inferno è soltanto la parte più oscura del Paradiso. Quella parte che Lei non ritiene bisognosa del Suo aiuto! > era rabbia, quella nota nella voce?

Come osi?! Potrei esiliarti, lo sai?

< Sì, ma non ho paura. >

< Smettila, Naruto. >

< … >

Vi esilio. Entrambi.

< Cosa?! Perché? >

 Per aver abbandonato i vostri Regni.

Sasuke Uchiha!

< Sì! >

Naruto Uzumaki!

< Sì! >

Per il resto delle vostre eternità vivrete qui, in questo limbo tra Paradiso ed Inferno!

< Signore… >

Parla.

< Vivremo come gli angeli? >

Sì, altrimenti mororeste.

< Moriremmo? >

Sì. Un angelo senz’ali non vive.

< Capisco. >

 

Da allora, il Signore Dio non onorò più Sasuke e Naruto della Sua Parola.

I loro Mondi erano stati cancellati dalle loro menti, sostituiti con il loro nuovo agognato Mondo.

Tuttavia, il Signore volle ancora concedere loro un’ultima grazia.

 

Un neo angelo varcò i Cancelli dorati.

Fu accolto da due figure: una bionda, l’altra mora; una dotata di ali di Drago, l’altra di candide ali Piumate.

< Ciao, Kiba. >

< Chi siete? >

< Benvenuto nel Purgatorio. >

< Purgatorio? >

< Adesso ti sottporremo ad un esame… >

< In base a questo, vedremo se sei destinato al Paradiso o all’Inferno. >

 

 

Fine.

 

Beh, direi proprio che non ha bisogno di parole…

A me tantissimo e spero vivamente che la vostra attesa sia stata premiata.

Un bacione e alla prossima!

 

 

 

CIAO   GUAGLIO!!!

  
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