Capitolo
1
Il
cuore dell'uomo
è
come un cavallo che corre in discesa…
è
facile spronarlo…
ma molto difficile farlo fermare…
Uffa!
La scuola non
finisce mai. Non ho nulla contro di lei ma le ore sembrano non passare
mai.
Sono trascorse tre ore e tra un minuto dovrebbe suonare la campanella
della
ricreazione. Adesso stavo seguendo la lezione di italiano. Non me la
cavo male.
Ho una media soddisfacente in tutte le materie che mi rende orgogliosa
della
mia intelligenza. Mi definite una secchiona per questo? Non mi importa
e mai mi
importerà di quello che pensano gli altri. Io sono solo me
stessa.
Driiiiiiiiin
Ecco
qua la melodia per le
orecchie di ogni studente. E come sempre, Uriè e Dolce mi
portano in terrazza a
parlare di pettegolezzi e altro. Facciamo tutte e tre la stessa classe,
e
perciò stiamo insieme quasi tutto il giorno. Adoro le mie
amiche e non le
scambierei per nulla al mondo.
-Raf!
Ehy Raf!- la chiamò
Dolce.
-Che
c’è, Dolce?-
-Guarda
qua!- e mi fa
vedere un articolo su una rivista per teenager. Un intervista su un
certo
Sulfus Zolfanelli. Che strano! Mi sembra di aver già sentito
questo nome da
qualche parte ma non perché l’ho letto o sentito
da qualche parte. Ah già! Me
lo aveva accennato mio padre, Arkan. Il ragazzo è
già un uomo d’affari per i
suoi 16 anni e aiuta sua madre ad accrescere l’azienda
Zolfanelli. Lui e mio
padre devono aver stipulato un contratto ultimamente. Devo ammettere
che è
molto carino vedendo la foto nella rivista.
-Non
trovi che sia davvero
bello?- chiede la ragazza dai capelli fucsia maliziosa.
-Umm…
non male-
-Oh
andiamo, Raf! Per te
il genere maschile è tutto uguale. Ma capiterà il
giorno che cascherai nella
trappola chiamata “amore”- continuò
Dolce.
-Sarà
ma per adesso non mi
interessa-
-Vedrai
che quel giorno
arriverà presto, amica mia. Me lo sento- disse
Uriè.
Ahia!
Quando Uriè ha delle
sensazioni, c’è da preoccuparsi. Accadono quasi
sempre. Solo uno o due non si
sono verificate veritiere. Ed io speravo che anche questa volta non
fosse vera.
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Un
uomo deciso
vive
con la propria determinazione,
un
uomo indeciso
dipende
dalla propria forza fisica
Finita
anche questa stupida giornata di
scuola! Anche oggi rissa con quel deficiente della classe accanto. Se
le va
proprio a cercare le rogne. Soprattutto se tocca uno di noi Devil. Se
non fosse
stato tanto allocco da farsi fregare dalle moine di quella sgualdrina
di
Kabalé, non sarebbe incappato in me. Non che mi importi di
Kabalé, la rossa più
sexy della scuola! Ma, per me ogni pretesto è buono per
scatenarsi in risse.
Poteva anche essere mia nonna quella a provarci con quello scemo, in
ogni caso
sarei intervenuto per divertirmi.
Sto
uscendo da scuola e come al solito,
mia madre mi manda l’autista a prendermi per portarmi subito
all’agenzia. Mai
un attimo di pausa! Che rompiscatole quella donna! Bhè!
Dopotutto è mia madre e
ho preso molto da lei. Sia l’astuzia che la bellezza. Anche
lei occhi ambrati,
capelli lunghi viola e ha la fissa per il troppo trucco. Il carattere e
l’aspetto dannatamente attraente è proprio di
famiglia, vedendo mio nonno.
Però, devo dire che Temptel Zolfanelli è un
genitore che ti lascia molta
privacy. A lei importa solo che gli vada ad essere utile a
quell’impresa e il
resto non è importante. Per esempio, posso andare in moto
dove voglio, fare
casino e tanto altro che mi frulli in testa. Proprio per questo che
adoro
quella strega di mia madre.
-Anche
stasera vai dal signor Serafini?-
gli chiede Gas dentro l’auto.
-A
te che importa?-
-Niente
ma sono solo curioso di sapere
che vai a fare nel suo ufficio da due settimane-
-Non
ci crederesti mai, mio caro
diavolo-
-E
che sarà mai?-
-Lo
sai come ho incontrato il signor
Serafini?-
-No-
-Allora
ti racconto. Sai che io, ogni
cavolo di sera me ne vado sempre per posti nuovi dove svagarmi e
proprio due
settimane fa in un pub ho incontrato il vecchio imprenditore-
-E
chi faceva là?-
-Ah
ah ah… Giocava d’azzardo. Eh già,
mio caro! Il grande Serafini ha preso la mania del gioco e questa sera
lo
rovinerò definitivamente-
-Vuoi
dire che ogni sera sei andato nel
suo ufficio per giocare di nascosto con lui d’azzardo?-
-Esattamente-
-E
ha quasi perso tutto?-
-Già.
Non so quanto gli manchi per
perdere tutto ma sono sicuro che gli è rimasto poco e niente-
-Sei
grande, Sulfus! L’impresa
Zolfanelli avrà un rivale in meno-
-Un'altra
vittoria per il più mitico del
pianeta!-
Proprio
così! Questa sera sarà la mia
ennesima vincita contro i miei rivali. Mai nessuno batterà
Sulfus Zolfanelli!