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Autore: Tynuccia    23/11/2009    2 recensioni
[Gundam SEED] Yzak sobbalzò: il Comandante La Kleuze aveva ragione, allora, a blaterare così tanto riguardo ad un destino incontrollabile. Di tutto l'equipaggio della Vesalius aveva incontrato proprio l'oggetto dei suoi pensieri più bizzarri. [Yzak Joule x Shiho Hahnenfuβ].
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Yzak Joule
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Particolari.


Era stata quella lettera alla fine del suo cognome. Quando La Kleuze gli aveva consegnato un documento contenente i nomi dei suoi nuovi, pochi sottoposti, il giovane Yzak Joule si era soffermato sul suo per cinque minuti buoni.

Shiho Hahnenfuβ.

Un nome tipicamente giapponese, un cognome tipicamente tedesco. Nonostante la sua proverbiale freddezza nei confronti di qualsiasi cosa che non riguardasse la guerra che ZAFT stava combattendo, quel soldato l'aveva in qualche modo intrigato.

Yzak sapeva perfettamente che si trattava di una donna, ma ciò non gli era affatto d'aiuto.

Da quando era piccolo, l'albino non aveva mai avuto nessun tipo di contatto con nessuna ragazza e, a causa del suo aspetto così grazioso e dei suoi tratti somatici delicati, la gente era solita scambiarlo per una deliziosa bambina.

Fortunatamente, crescendo, era diventato decisamente alto, superando il metro e settanta, la sua voce pareva quella di un cane maschio rabbioso ed aveva orgogliosamente messo a tacere tutti i maligni che si divertivano a chiamarlo 'Princess'.

Yzak contorse il volto in una smorfia, comunque, al ricordo del primo incontro con Dearka Elthman: il figlio di Ezalia Joule era seduto su una sedia con una mano poggiata sotto il mento e lo sguardo perso nel vuoto quando una mano si era delicatamente posata sulla sua spalla mentre una voce vellutata aveva sibilato nel suo orecchio "Ehi, dolcezza, se dovessi aver bisogno di aiuto nelle esercitazioni… fai un fischio."

L'albino era certo che l'occhio del suo migliore amico ricordasse ancora il poderoso pugno sferratogli.

Lisciandosi l'uniforme, Yzak si alzò e lasciò perdere il foglio con i nomi, sperando di dimenticare anche la curiosa ossessione nei confronti del soldato Hahnenfuβ. Era solo una lettera strana… un particolare! Lui non era il tipo che si lasciava abbindolare da una donna per simili sciocchezze.

Uscì dalla sua camera e cominciò la sua solitaria marcia nei corridoi deserti della Vesalius. Quell'insonnia era fastidiosa quasi quanto i discorsi di pace ed amore di Lacus Clyne, ma per il momento Yzak non poteva farci nulla. Né contro la prima, né contro i secondi.

L'eco dei suoi stivali si interruppe quando, passando davanti alla mensa, scorse una figura rannicchiata vicino all'oblò, la fronte poggiata contro il vetro e la bocca lievemente aperta. I suoi occhi erano chiusi e lunghi capelli castani incorniciavano il suo bel viso.

Chiunque sarebbe rimasto estasiato di fronte ad una visione così sublime, ma il nervosismo di Yzak aveva ormai raggiunto il punto del non ritorno e vedere qualcuno dormire così beatamente in una posizione così scomoda lo fece imbestialire.

Sfruttando il suo ruolo da comandante di un piccolo gruppo di militari, Yzak fece scattare gli stivali prima di sbattere le mani sul tavolo di fronte a lui.

"SOLDATO!" abbaiò furente.

La fanciulla aprì gli occhi violacei e sbattè le ciglia, inconscia della minaccia albina che incombeva su di lei. Non contenta, tese le braccia verso l'alto, stiracchiandosi, e sbadigliò senza preoccuparsi di coprire la bocca. "Che succede?"

Yzak sbattè nuovamente le mani sul tavolo, paonazzo. "SOLDATO!!! TI SEMBRA IL CASO DI DORMIRE NELLA MENSA A QUEST'ORA?!"

Finalmente la ragazza capì in quale guaio si era cacciata e scattò in piedi, sull'attenti. Se fosse stato qualsiasi altro superiore a vederla non ci sarebbero stati problemi, del resto non stava facendo nulla di male. Purtroppo per lei, però, si trovava davanti ad Yzak Joule, suo mito personale, nonché precisino e pignolo per antonomasia.

Sistemandosi la frangetta, la ragazza arrossì, evitando accuratamente di guardare il suo superiore. "Ehm… io…"

"Come ti chiami?"

"Soldato semplice Shiho Hahnenfuβ, Comandante Joule!" rispose a gran voce lei, tendendo ancora una volta la mano davanti alla fronte.

Yzak sobbalzò: il Comandante La Kleuze aveva ragione, allora, a blaterare così tanto riguardo ad un destino incontrollabile.
Di tutto l'equipaggio della Vesalius aveva incontrato proprio l'oggetto dei suoi pensieri più bizzarri.

"Tutto… tutto bene?" Shiho fece un passo avanti, scrutando l'albino con curiosità. "Siete pallido."

"Sono sempre pallido," puntualizzò Yzak con una vena che gli pulsava sulla fronte. Essere ridicolizzato in quel modo da una ragazza… assurdo! "Ed ora… torna subito in camera tua!"

"Ma non riesco a dormire!" protestò Shiho, senza pensare alla differenza di grado tra di loro, né alla suscettibilità del suo interlocutore. "Ero venuta qui per bere qualcosa e, fortunatamente, mi sono addormentata vicino all'oblò. Se torno in camera mia passerò la notte insonne."

Ora, uno sciupafemmine come Dearka l'avrebbe invitata a passarla in sua compagnia, mentre un tenero come Nicol, pace all'anima sua, si sarebbe scusato ripetutamente per aver interrotto il suo sonno, ma Yzak era Yzak e nessuna delle due ipotesi gli passò per l'anticamera del cervello. "Non discutere, Hahnenfuβ! Ci vediamo domani per la presentazione ufficiale della squadra. Fai in modo di non combinare altri guai!"

"S-signorsì!"

L'albino la guardò correre via, leggermente turbata, ma con uno strano sorrisetto che aveva curvato le sue labbra all'insù. Ghignò, sedendosi dove l'aveva trovata e fissando le stelle oltre l'oblò. Presto chiuse gli occhi, posando il mento sul palmo della mano. "Shiho… Hahnenfuβ… eh?" pensò, prima di addormentarsi. Finalmente.






Una sola cosa: incredibile. La mia prima fanfiction su Gundam SEED riguarda una coppia crack. Non mi smentisco MAI.
Comunque, avendo finito ieri la prima stagione, non ho potuto trattenermi dal cominciare a scrivere qualcosina, proprio di getto. Spero vivamente che Yzak sia IC, mentre per Shiho… il bello dei personaggi anonimi è che te li puoi rigirare come cavolo vuoi, tanto non puoi sbagliare. E, credetemi, io sono una gran esperta.
Avendola scritta alla cavolo ed in un attimo di ispirazione, non garantisco la sua correttezza linguistica e grammaticale, quindi, per favore, avvisatemi se doveste trovare qualche errore ^^.
Hanako-chan <3.
  
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