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Autore: Ulissae    23/11/2009    4 recensioni
[flash fic Paul & Sam]
Più che altro, però, mentre si infrangeva contro le onde, si rese conto che tutto quello che voleva fare era conoscerlo.
Non salvarlo,
conoscerlo.
E questo, mi pare logico, è assai diverso.
Genere: Introspettivo, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quileute
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ululati vari'
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friendship Sproloquiando allegramente: ma ci siete, ragazzuoli? Ma ci credete? Sì, *-*, finalmente è tornata l'ispirazione per il branco, dopo millenni! *-* Sarà grazie ai magnifici muscoli, secxyyyyy  agli attori, sarà grazie alla scogliera, ma, dio santo *-*, mi stanno uscendo le idee di testa! (no worry, fans dei Volturi u_u non li abbandono u_u). Perciò, ecco qua =) Un bel rapporto di amicizia tra un Sam staccato dal mondo per via della trasformazione e tra un Paul scanzonato, come ho sempre deciso di credere che sia.



Friendship & Cliff



Se c'era qualcosa che Paul adorava più di marinare la scuola stessa era farlo in un giorno di verifica e, senza che nessuno lo vedesse o lo fermasse, risalire in auto, accendere la musica a tutto volume e sfrecciare in strada, diretto verso la scogliera.
Là, una volta sceso dalla macchina, camminava, arrivava fino a metà del dirupo e si sedeva, proprio sulla sporgenza più a picco sull'acqua.
Poi, senza fretta, si accendeva una sigaretta e aspettava.
Poteva piovere, poteva nevicare, Paul, ad ogni modo, fumava ed aspettava.
Non lo sapeva neanche lui cosa, eppure lo faceva; attendeva un segno, qualcosa che, una volta tanto, nella sua strana e piatta vita, avrebbe dato una svolta al tutto.
Ogni tanto, quando le sigarette erano poche e il tempo troppo, gli era perfino venuta la voglia di buttarsi da più su, dal picco invalicabile; ma, pensando solo alle rocce sotto di lui, all'acqua scura che si muoveva, come un mostro marino, abbandonava presto l'impresa.
Perciò, aspettava.
Finché un giorno, non diverso da altri, facilmente amalgamabile alla ruotine di sempre, vide una figura precipitare proprio da sopra di lui.
Qualcuno, quindi, aveva osato.
Aveva deciso di gettarsi dalla cima, di tentare, di spingersi oltre al limite.
Quel qualcuno, però, notò Paul, alzandosi e tirando l'ultima boccata della sua marbolo rossa, non ritornava a galla.
Gettandosi non pensò al pacchetto rubato al fratello, che si sarebbe sicuramente bagnato; non pensò neanche agli occhiali da sole che aveva pagato con tutti  i suoi guadagni estivi; se è per questo non pensò neanche che poteva rischiare la vita, gettandosi così, senza nessuno che potesse venirgli in aiuto.
Non pensò, precipitandosi a soccorrere il misterioso tuffatore.
Più che altro, però, mentre si infrangeva contro le onde, si rese conto che tutto quello che voleva fare era conoscerlo.
Non salvarlo, conoscerlo.
E questo, mi pare logico, è assai diverso.
Quando notò una figura rimanere a galla, pensierosa, credette che i morti avessero l'espressione di uno studente mentre finiva il suo compito in classe: disperata.
Si avvicinò al ragazzo, a torso nudo, silenzioso e lo prese per una braccio, iniziandolo a trascinare verso la costa; non dissero nulla.
Era bollente e non disse nulla, Sam, lasciandosi trascinare da Paul.
Quando la schiena di entrambi fu adagiata sulla riva, tra la sabbia grossa e scura, non si guardano.
Il secondo si tolse dalla bocca il mozzicone zuppo e fissò il cielo scuro.
Si era perso gli occhiali da sole.
-Come diamine hai fatto?- chiese, di botto, voltandosi.
-Mi sono buttato, no?- rispose l'altro, sarcastico, senza degnarlo di uno sguardo.
Paul scoppiò a ridere e gli batté una pacca sulla spalla.
-Hai ragione, bisogna solo buttarsi- mormorò, alzandosi e porgendogli una mano, cordiale. -La prossima volta, però, voglio esserci pure io- l'apostrofò, quando questi si rimise in piedi, sormontandolo con la sua figura immensa e scura.
Non rispose, si voltò, riprendendo a correre verso la foresta, questa volta con un sorriso.
-Ci contò- urlò, prima di sparire tra gli alberi.
E mentre Paul si rendeva conto che quella era la migliore giornata di non-scuola di sempre, Sam, in cuor suo, si sentiva finalmente leggero: aveva trovato un amico.



Angolo autrice:
non sono ...♥_♥ ma tanto? Insomma, Paul l'adoro, Sam pure -sì, l'adoVo, dopo il film la simaptia è divenuta adoVazione- e non ho potuto fare a meno di scrivere qualcosa di estremamente idiota e nonsense sopra di loro. Ho pensato alla frase di Jacob noi ci buttiamo da più in basso e ho immaginato che Paul volesse salire, varcare quella soglia che, in qualche strano modo, avrebbe aggiunto del pepe alla sua vita.
Sì, sono innamroata di Alex ♥
Sì, vi lascio.
Sì, sono idiota.



Notizia inutile: risento il sangue caldo scorrermi nelle vene -guarda Aro- no, non lo sto abbandonando, ho semplicemente riscoperto le mie origini.
   
 
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