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Autore: Femke    23/11/2009    1 recensioni
La riunione è finita.
Quel pensiero mi raggiunge improvviso, ma c’è qualcosa che non và. Solitamente queste parole mi alleggeriscono, mi rasserenano, invece oggi non è così. Ed è buffo, perché non ci avevo mai fatto realmente caso fino a questo momento.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Regulus Black, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La riunione è finita

La riunione è finita.

 Quel pensiero mi raggiunge improvviso, ma c’è qualcosa che non và. Solitamente queste parole mi alleggeriscono, mi rasserenano, invece oggi non è così. Ed è buffo, perché non ci avevo mai fatto realmente caso fino a questo momento.

 

La riunione è finita.

 

Il frusciare delle vesti nere e dei lunghi mantelli al contatto con la fredda pietra del pavimento sembra quasi cullarmi. Questo rumore pacato e dolce mi accompagna fino a che tutti non sono usciti dall’enorme salone.

 

E allora rimaniamo solo tu ed io.

 

La riunione è finita.

 

Ci eravamo accordati per vederci a casa mia…

E questo pensiero, futile a pensarci, ha il potere di riportarmi al presente: non ci vedremo a casa mia…

 

Non ti vedrò più sorridere o piangere, non sentirò mai più il calore della tua pelle sotto le mie mani, o il tuo tocco, delicato ed attento… non potremo più fare l’amore, non potrò più ripeterti quanto ti amo e non potrò più sentire quanto tu mi amavi.

 

Ed è orribile.

Perché penso che prima di lasciare casa, per dirigerci in questo luogo, non ti baciato e mi sembra di non ricordare l’ultima volta che ti ho preso tra le braccia dichiarandoti il mio amore… eppure tu lo facevi sempre.

Ogni giorno, appena svegli, prima di andare a dormire e nei momenti più assurdi, mi ritrovavo a sentire quel “ti amo” mormorato, sussurrato, anche urlato, ma sempre con voce carica di passione e dolcezza rivolta a me, solo a me.

 

La riunione è finita

 

Ed io cado in ginocchio accanto a te.

 

Le mani mi tremano, ma riesco comunque a sfiorarti la fronte con la punta delle dita.

 

-Regulus…-

 

Mormoro il tuo nome, ma quello che sento è un singhiozzo. Un singhiozzo disperato quando mi rendo conto che la tua pelle è fredda. Un singhiozzo disperato quando incrocio la traiettoria del tuo sguardo ormai vitreo.

 

E c’è qualcosa di completamente ingiusto.

Perché io non ero presente. Non ero presente quando Voldemort ti ha lanciato contro l’anatema mortale. Non ero presente quando la vita ti abbandonato. Non ero presente perché Lucius mi aveva allontanato con una scusa banale per impedirmi di assistere ad un qualcosa che certamente avrei cercato di impedire.

 

La riunione è finita.

 

Ed io ti afferro per le spalle e ti stringo a me.

Affondo il viso nei tuoi capelli che ancora profumano di te, sperando che tutto questo sia solo un incubo.

 

Perché non puoi essere morto.

Non puoi.

 

Poco più di un’ora prima eri stretto a me. Mi hai baciato la pelle sensibile appena sotto l’orecchio mormorandomi dolcemente che sarebbe andato tutto bene.

E lo hai fatto perché avevo una brutta sensazione. Non volevo andare, ma tu sei riuscito a convincermi, come del resto facevi sempre.

 

E adesso non ci sei più.

 

La riunione è finita.

 

E con questa anche la tua vita.



_ _ _

Allora... che ne pensate?

   
 
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